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Autore: we are a secret    16/02/2014    2 recensioni
Harry e la sua storia con Lou.
Genere: Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, PWP
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Sono quasi le dieci, ho ricevuto una chiamata da Lou poco fa e mi sto preparando per andare da lui, il mio “preparando’’ in verità significa mettermi le scarpe.

Saluto mia madre e vado da Louis.

Apre la porta prima che io abbia il tempo di suonare il campanello ed indossa solo i pantaloni del pigiama, una vista, ai miei occhi, perfetta.

“Ciao splendore.’’ dice sorridendo “dobbiamo parlare a bassa voce perché le gemelle dormono...’. Entro e chiude la porta, subito dopo lo bacio e gli parlo a bassa voce: “Cosa stavi facendo?...’’. Mi tolgo la giacca e Lou la mette via “Guardavo la televisione… ma se preferisci andiamo in camera mia...’’  Sorrido, e mi guardo un po’ intorno, casa sua somiglia molto alla mia, l’unica differenza è che è più spaziosa. ‘’Uhm… come vuoi tu...’’ lo bacio sulla fronte e sorrido, sorride anche lui, prendendomi per mano e mi porta su, in camera sua.

Camera sua è disordinata, ma ha un qualcosa di adorabile, forse le foto di lui che gioca a calcio o i piccoli trofei di quando era più piccolo, non mi sarei aspettato nulla del genere. Si siede sul letto e mi fa cenno di andare lì con lui, mi metto accanto e ride, non capisco il perché, ma quando lo fa è ancora più bello. ‘’Scusa… io stavo pensando’’ ridacchia ancora ‘’alla telefonata delirante con Christy che ho avuto prima.’’  

E’ la prima volta che la chiama per nome e devo dire che sentirlo non mi ha fatto piacere, mi ha abbastanza infastidito, ma gli ho promesso che mi sarei fatto passare tutto quindi… ‘’Raccontami’’ gli dico, cercando di nascondere il tono infastidito, anche se non so quanto mi riesca.

‘’Mi aveva chiesto cosa avrei fatto sta sera e dove fossi andato oggi, dato che non mi aveva più visto… le ho detto che ti avevo accompagnato a casa perché stavi male e che stasera probabilmente saremmo stati insieme.. lei ha cominciato a dirmi che stai rovinando il nostro rapporto… anche se, sinceramente, credo di averle parlato di te una volta sola… sei una faccenda privata per me… vabbè, fatto sta che sembrava una matta isterica’’ ride ancora e sorrido anche io.

Lo bacio ‘’Io i sto allontanando da lei… mmhh’’. Mi bacia ‘’Ti devo ringraziare per questo’’. Poi ridiamo tutti e due scordandoci delle gemelle, che dormono nella stanza di fianco.

Ci sdraiamo e cominciamo a parlare del più e del meno, è così rilassante parlare con lui, lo tengo abbracciato a me…


Mi sveglio al suono di un allarme che non è il mio, apro gli occhi e solo in questo momento realizzo di essere in camera di Louis. Tento di spostarmi, ma Lou dorme ancora amabilmente appoggiato su di me, gli accarezzo i capelli, sorride nel sonno o è nel dormiveglia…

‘’Mhh..Harreh?...’’ apre di poco gli occhi, ma si intravede quella bellissima tonalità di azzurro.

"Buongiorno..." Mi sposto e guardo il mio telefono sul comodino: due chiamate di mia madre, tre messaggi sempre da mia madre e una chiamata da Zayn e una da Maddie... Oops

Lou sorride "Tu non dovresti essere qua.." Ridacchia "..ma visto che ci sei... Mi daresti un bacio?" Mi riavvicino a lui e gli lascio un piccolo bacio sulle labbra, vengo ricambiato e decido di alzarmi. "Se vuoi me ne vado..."  Si alza anche lui e prende una maglietta dalla cassettiera "Haz, tranquillo, dormire con te mi piace e mia madre e le piccole penseranno che sei semplicemente un mio amico."

Sorrido e lo guardo cambiarsi ‘’Mi dovrei cambiare anche io...’’ mi avvicino a lui e gli sistemo i capelli ‘’Va bene, ci vediamo fuori nel parcheggio...’’ si mette in punta di piedi e mi bacia.

 

Mi accompagna alla porta e nessuno ci vede, ora sto dando delle spiegazioni a mia madre che è piuttosto arrabbiata, poi mi cambio velocemente e prendo i libri. Esco, salgo in macchina e andiamo a scuola, durante il tragitto ripenso alla notte passata e a tutto quello che ci siamo detti, dal primo bacio alla prima delusione e a come abbiamo scoperto cosa siamo veramente.

 

Harry è omosessuale dichiarato, è stato vittima di bullismo e non è uno che si relaziona facilmente, ha paura di essere tradito e sa che non riuscirebbe a sopportarlo, la sua grande passione è la musica.

Louis è omosessuale non dichiarato, ha paura dei giudizi delle persone riguardo al suo orientamento sessuale, ha una ragazza come copertura ormai da due anni e ha avuto contemporaneamente delle storie con dei ragazzi, è un tipo socievole e gli piace giocare a calcio.                                                                                                                                                 

 

I suoi amici ci vedono arrivare insieme e sembrano scocciati, Lou mi saluta con un cenno della testa e si avvicina a loro lasciando me solo, non mi dispiace molto, soprattuto dopo ieri.

Raggiungo il mio armadietto e sento la voce squillante di Maddie chiamare il mio nome, pochi secondi dopo è dietro di me "Potresti degnarti di cagarmi? Cazzo, Harry. Ti ho chiamato anche col telefono di Zayn." Rido guardandola infuriarsi contro di me "Maddie… ero da Louis...’’ Improvvisamente cambia umore, fa un sorriso enorme e mi abbraccia “Sei perdonato! comunque io sto aspettando che tu mi faccia una domanda...’’      

Ripenso a tutto quello che ha detto, cercando di vedere se trovo qualcosa di strano… ahhh Zayn. Ecco, quasi mi metto a ridere, fortunatamente mi riesco a contenere, fingo la voce sorpresa, che desidera tanto ‘’Oddio! ma eri con Zayn?!?’’ mi tira una pacca giocosa sulla pancia “Si! Non puoi immaginare quanto sia stato tenero!!’’

Oddio non l’ho mai vista così. Sembra quasi una ragazza come le altre. Poi comincia a parlare a raffica, come suo solito, e capisco che non è per niente come le altre. Il sunto di quello che ha detto è che lui le ha chiesto di uscire per messaggio, lei era tutta felice perché lo trova bellissimo e lui l’ha portata a cena e poi a casa sua, infine sabato usciranno di nuovo.

Finita la conversazione la campanella suona e andiamo tutti in classe, prendo posto vicino a Louis e mi piacerebbe baciarlo, ma hey, lui è etero.

“I tuoi amici non sembravano felici di vedermi con te stamattina..’’ dico dopo un po’ di silenzio, ma non imbarazzante. Ridacchia silenziosamente ‘’Lasciali stare, quelli hanno un cervello solo, se uno pensa una cosa anche l’altro la deve pensare e in questo caso Christy ha parlato male di te.’’

‘’Oh beh, fantastico! la ragazza del mio.. del mio non so cosa, mi odia, come sopravviverò?’’ dico in modo sarcastico. Si avvicina verso di me per baciarmi ‘’Ma che sto facendo?’’ ride e il professore lo sente, così si guadagna un’interrogazione su un argomento che non sapeva l’anno scorso e men che meno oggi.

                                                   


E’ venerdì, gli ultimi giorni sono trascorsi nel migliore dei modi. A scuola non ci calcoliamo gran che, cioè intendo nei corridoi, in classe siamo sempre vicini. Andiamo a scuola insieme e torniamo insieme, mangiamo qualcosa a casa mia, poi lo aiuto a studiare.

Ieri sera siamo usciti con Maddie e Zayn che, a quanto pare, hanno legato abbastanza. La cosa che ha rovinato l’uscita di ieri sono stati gli amichetti di Lou con tanto di finta ragazza, non so come, ma sapevano dove saremmo andati, erano in un tavolo abbastanza vicino al nostro, Louis era infastidito, ma non a tal punto da andarsene. E’ stato lì con me, è stato un gesto che ho  apprezzato, i suoi amici non tanto.

 

Mi vesto velocemente ed esco di casa, Lou è già nel parcheggio che mi aspetta, salgo in macchina. ‘’Giorno, bello’’ ridacchia al mio saluto. ‘’Oh… eddai era per fare una variante alle solite cose..’’. Appoggia la sua mano sulla mia coscia accarezzandola per qualche secondo, poi la riporta sul volante e parte verso la scuola.

 

Arrivati a scuola, Christy, richiama l’attenzione di Lou dicendogli che ha bisogno di aiuto perché il suo armadietto non si apre. Rimango solo nella loro zona, mi guardo intorno per cercare Maddie, ma l’unica volta che ho bisogno io di lei non c’è. Prendo il telefono e digito un messaggio a Maddie, mentre lo sto per inviare sento una mano toccarmi la spalla, non mi giro, sto fermo sperando di sentire la vocina di Maddie, ma quello che sento è una voce da ragazzo, è profonda. ‘’Styles..’’ mi richiama la sua voce, così mi giro e metto via il telefono.

E’ un ragazzo moro, carnagione chiara ed è più alto di me, credo sia Stan, lo so perché l’altro giorno mi è capitato di leggere una sua conversazione con Lou e dall’immagine profilo credo sia lui.

‘’...Che vuoi?’’

‘’Staccati da Tomlinson.’’

‘’Uhm...no..sto bene con lui...’’ incomincio ad avere paura.

‘’Ti consiglio di lasciarlo perdere." La sua voce è fredda

"No..." Faccio qualche passo per lasciarlo perdere quando un altro ragazzo mi spintona contro gli armadietti, non guardo chi sia stato, il mio sguardo è fisso sul pavimento, non mi devo far vedere in faccia, non devo far vedere che la mia debolezza cresce velocemente.

"Allora, te lo ripetiamo di nuovo. Lascialo perdere." Dice l'altro ragazzo con un tono di cattiveria, continuo a fissare il pavimento. "Non lo farò" dico. La campanella suona e tutti i ragazzi si affrettano a raggiungere le proprie classi tranne loro due. Stan tiene il mio corpo fermo contro gli armadietti.

"Guardami." Ordina l'altro con ancora più cattiveria di prima, alzo di poco lo sguardo per poterlo guardare, credo sia Jason. "Lasciatemi andare.." Ridono in coro.

"Tu lascia stare Louis, sei solo di troppo, stai rovinando tutto." Anche la voce di Stan ora è irritata.

"V-voi non potete capire...". Voglio mettermi a piangere, voglio sparire, voglio chiudermi in me.

"Ah no? E perché non possiamo? Sei solo un frocetto di merda." Lo so, lo sono, i miei occhi diventano lucidi, ma Jason non mi lascia il tempo di emettere lacrima perché mi tira un pugno, un vero e proprio pugno sulla bocca, dal mio labbro inferiore esce sangue e finalmente i miei occhi possono piangere. Stan lascia la presa e io scivolo sul pavimento, mi sento una vera e propria merda, non mi importa del dolore per il pugno, perché il dolore emotivo è più forte. I due ragazzi si allontanano un po' da me e non ne capisco il motivo, quando alzo un po' la testa e vedo la figura di Lou avvicinarsi a noi.

"CHE CAZZO GLI AVETE FATTO?" Si avvicina più velocemente, urlando contro i suoi amici, mentre si china verso di me una professoressa esce dalla sua aula.

"Cos'è tutto questo baccano ragazzi?" Porta il suo sguardo verso di me, sto ancora piangendo.

"Oh cielo ragazzo! Cosa gli è successo?!" Stan e Jason non rispondono, anzi provano ad allontanarsi.

"Sono appena arrivato e sono anche certo che lui non si sia picchiato da solo." dice Louis, facendo un cenno con la testa verso i suoi “ amici”.

La professoressa li ferma, mentre Louis mi tampona il sangue. "Tomlinson porti il suo amico in infermieria."  La donna si allontana e porta i due ragazzi in direzione dell'ufficio del preside.    

"Harry, scusami. Io non pensavo potessero fare una cosa del genere." Mi aiuta ad alzarmi e ci incamminiamo verso l'infermeria, sono debole emotivamente, mi sento un verme.

"...me lo merito..." Si ferma, quindi lo faccio anch’io, la mia voce trema, ho smesso di piangere ma non credo possa durare a lungo.

“Hazza, ma che cazzo stai dicendo?" Mi abbraccia "Piccolo, sei molto meglio di tutti loro messi insieme… e se non ti avessero spaccato il labbro ora ti starei baciando." Mi scappa un sorriso insolito "Grazie." È tutto quello che riesco a dire.

Frocetto di merda’

Riprendiamo a camminare senza dirci molto e arriviamo a destinazione mentre io ripenso a quelle parole.

 

La giornata scolastica è finita, il labbro mi si è gonfiato, Lou è incazzato, ovvio non con me.

Camminiamo verso il parcheggio e davanti a noi ci sono Christy, Stan, Jason e un altro. Si sente qualcosa della loro conversazione:

“Beh è debole, ha capito che si deve togliere dalle palle." dice Christy. Louis appena la sente ferma il gruppetto e sembra stia per scoppiare.

“Scusami?! C'entri anche tu in questa cosa!?” La sta fulminando.

"Louis che ti frega di lui? Smettila, andiamo a casa mia?" prova ad avvicinarsi.

"No, sai una cosa? Vado da Harry."

I ragazzi sbuffano mentre io resto in disparte imbarazzato.

"CAZZO SBUFFATE? PORCA TROIA. NON CAPITE PROPRIO NIENTE. SIETE DEI FOTTUTISSIMI MURI DI GOMMA! HARRY E IO NON SIAMO AMICI, HARRY E IO STIAMO INSIEME E OH, NON MI DISPIACE DI AVERVI PRESI PER IL CULO! LEVATEVI DALLE PALLE E NON TOCCATELO."

Sorrido e mi guardo intorno incredulo, sono pieno di felicità per quello che ha detto. Una settimana fa sembrava impossibile una cosa del genere.

I suoi vecchi finti amici restano senza parole,Christy quasi si mette a piangere, Lou si gira verso di me e mi sorride, sorrido anch’io, sorrido come quando siamo solo lui e io, un sorriso vero. Si mette in punta di piedi e mi bacia la punta del naso, appoggio le mie mani sui suoi fianchi e mi piacerebbe tanto baciarlo, ma il mio labbro non lo permette.

Il gruppetto è ancora qui che ci guarda, Louis mi prende per mano, sto sclerando come una tredicenne, ma cerco di restare sorridente. Appena Lou si accorge che Stan ha qualcosa da dire incominciamo a camminare, sempre mano nella mano, dopo qualche passo Louis si gira un'ultima volta: "Fottetevi stronzi."                                                                                                                                                                   
  
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