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Autore: persemprelui    16/02/2014    2 recensioni
Ciao a tutti!
Questa è la prima storia che scrivo, essendo stata un'assidua lettrice per anni. ora ho deciso di immedesimarmi come autrice, sperando di non deludere le aspettative.
la storia si svolge durante il settimo anno e racconta un'ipotetica storia tra la nostra Hermione e Draco.
Dal primo capitolo: "Quando hai 11 anni non pensi a come sarà la tua vita. Insomma a 11 anni, sei una bambina, dipendi ancora dai tuoi genitori, sei libero di sognare, di pensare a cose frivole. Certo, tutto questo sarebbe corretto per i bambini normali, ma se come me, ti chiami Hermione Jean Granger e fai capitare cose strane da quando hai 5 anni, allora è tutta un’altra storia..."
Ricordo che i personaggi sono di proprietà di J.K. Rowling
Buona lettura a tutti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Quel Sabato arrivò in un batter d’occhio.
Ero nervosa, frenetica, ansiosa. Sarebbe stata la mia prima uscita in pubblico con Draco. Un primo appuntamento un po’ in ritardo e volevo che tutto andasse per il meglio.
Misi dei jeans e un maglione nero a collo alto. Stivaletti, cappottino, cappellino e la mia sciarpa rosso-oro.
Scesi nell’atrio dopo incontrai Harry e Neville. Più avanti Ginny e Dean stavano discutendo come al solito, ma non si stancavano mai?
Poco dopo ci raggiunse Luna e avviandoci verso l’uscita, lo vidi. Bellissimo nel suo cappotto nero, sempre elegante. Portava guanti di lana e pantaloni neri. Una meraviglia.
Salutai gli altri, dicendo loro che ci saremmo visti a Hogsmade e lo raggiunsi.
<< Ehi…>>
<< Buongiorno… non ti ho vista a colazione>> disse baciandomi
<< Lo so. È che mi sono svegliata troppo tardi>> risposi abbassando lo sguardo, arrossendo>>
<< La prima della classe, la Grifondoro ligia alle regole, in ritardo??>> scherzò
<< E’ decisamente un giorno da segnare sul calendario!>>
Gli tirai un pugno sul braccio
<< Idiota>> sibilai tra i denti prima che lui mi abbracciasse e mi conducesse verso Hogsmade.
 
Era bellissima tutta ricoperta di neve. Quel biancore dava sempre un certo fascino a qualsiasi cosa. Era magico.
Oggi anno trascorso nel mondo magico, mi aveva lasciato qualcosa; qualcosa che avrei conservato per il resto della mia vita, ma quell’ultimo anno sarebbe stato per me il più importante: il diploma, la fine di un ciclo e l’inizio di uno altrettanto avventuroso. Quell’ultimo anno aveva portato dolore e poi amore. Mi girai verso Draco.
Amore per quello che era sempre stato il mio peggior nemico, che aveva sempre espresso il suo disprezzo nei miei confronti, ma che ora, in quel preciso istante mi stava guardando come se fossi la ragazza più bella del mondo. E lui mi faceva sentire così, come se per sette anni non avesse fatto altro, come se per sette anni non avesse fatto altro che amarmi.
Mi strinsi di più nel suo abbraccio e lui ricambiò la stretta
<< Allora dove vuoi andare?>> mi guardò << E non valgono le librerie>>
<< Oh ma andiamo Malfoy, perché?>>
<< Non puoi chiuderti in una libreria, con tutti i negozi che ci sono, non te lo permetterò>> ghignò
<< Merlino quanto sei antipatico>> sbuffai
<< Allora sentiamo tu dove vorresti andare?>>
<< Inizierei con un giro dei negozi, solo per te sia chiaro, e poi andrei ai tre manici di scopa per bere qualcosa di caldo>> lo guardai stupita
<< Niente negozi di manici di scopa? Sei malato? Devo preoccuparmi?>>
<< Il cappello parlante ha decisamente sbagliato casa>>
Risi e insieme ci incamminammo
 
DRACO
 
La sua risata cristallina risuonò per tutto il villaggio.
Ci fermammo davanti a tutte le vetrine: “solo per farti un dispetto e perché a quanto pare ci tieni particolarmente”, queste le sue parole.
Non avrei mai immaginato che proprio io, l’erede dei Malfoy, avrei potuto provare tutte quelle sensazioni e se all’inizio dell’anno mi avessero detto che mi sarei innamorato della Mezzosangue, avrei consigliato loro di andare al San Mungo. Eppure, dopo 4 mesi, eccomi qua e non mi sarei mai immaginato in nessun altro posto.
Ad ogni vetrina sembrava una bambina, indicava questo e quello, anche le cose più assurde e guardandola, mi sentii felice.
Mi ritrovai a guardarla e lei si girò
<< Che c’è? Ho qualcosa tra i capelli?>>
In risposta la bacia, stringendola sempre di più. Mi aveva trasformato in un rammollito innamorato, ma non m’importava, per lei sarei diventato qualunque cosa.
Sentii le sue mani stringere il mio cappotto sulla schiena ed io portai le miei al suo viso. Ci staccammo e la guardai, le accarezzai il viso, rosso per il freddo e lei mi sorrise dolcemente.
Mi specchiai nei suoi occhi ambrati, così belli e luminosi. Restammo a guardarci per non so quanto tempo, quando una voce ci riscosse
<< Piccioncini>>
<< Possibile che tu non abbia altro da fare Blaise? Non so, dare fastidio a qualcun altro, un appuntamento, perderti nella Stamberga Strillante…>>
<< Io sono davvero commosso per la considerazione che hai di me. Io che sono il tuo migliore amico da 14 anni, trattato in questo modo. Ti voglio bene anche io>>
Hermione al mio fianco scoppiò a ridere
<< Oh Blaise ma lo sai che lui è un furetto borioso e arrogante>>
<< Ora ti capisco perfettamente Hermione>>
<< Ei simpatici io sono sempre qui con voi!>> dissi facendo il finto offeso
<< Scusa Dra, ma tutti questi “complimenti” te li meriti!>>
<< Granger marchi male, sappilo e la cioccolata non te la offro più>>
<< Me la offrirà Blaise allora>> disse dirigendosi verso di lui e facendomi una linguaccia
<< Salazar aiutami tu>> dissi prima di seguirli verso i Tre Manici di Scopa.
 
Ci sedemmo ad un tavolino e poco dopo fummo raggiunti da Potter, Paciock e Lunatica. Ordinammo da bere e mi duole ammetterlo, ma il pomeriggio fu piacevole.
 
Uscimmo tutti insieme dai Tre Manici tra le risate quando una voce ci bloccò, Hermione al mio fianco paralizzata
<< Ma che bel quadretto. Sto via meno di un mese e vi trovate dei nuovi amichetti?>>. Ronald Weasley davanti a noi ci guardava con ribrezzo
<< Cosa ci fai qui Ron?>> gli chiese Potter con cattiveria
<< Sono tornato. Mia madre ha acconsentito facendomi promettere di non creare altri problemi>>. Sottolineò quella parola sghignazzando e fissando lo sguardo in quello di Hermione, in piedi al mio fianco
Strinsi la sua mano e lui dovette accorgersene
<< Herm non mi saluti nemmeno? Sono tornato per te, non ti sono mancato?>>
Non si mosse e giurai di averla sentita tremare. Spostai il viso su di lei. Occhi chiusi, stretta al mio braccio. Aveva paura.
<< Weasley non provarci nemmeno. Stai lontano da lei hai capito? O giuro che i pugni dell’altra volta ti saranno sembrati una carezza>>
<< Oh ti sei accorto di lei Malfoy, eppure l’ultima volta che ti ho visto stavi uscendo dalla sala grande lasciandola sola, ma forse mi sbaglio>> mi lanciai verso di lui, ma Hermione mi trattenne per un braccio
<< Non ne vale la pena Draco>>
<< Già Draco non ne vale la pena>> lei si girò a guardarlo, le aveva fatto il verso.
La vidi dirigersi verso di lui, finché non gli arrivò ad un centimetro dalla faccia e gli tirò un ceffone
<< T-tu mi fai schifo. Sei il male del mondo. E ti disprezzo, ti odio perché purtroppo non posso provare indifferenza dopo quello che mi hai fatto. Non meriti niente, non meriti rispetto, non meriti considerazione, niente di niente. Mi hai uccisa, tu che decanti tanto la nostra amicizia, che le donne non si toccano, tu proprio tu. E ancora oggi mi chiedo come diavolo ho fatto ad innamorarmi di un mostro come te tre anni fa, con quale coraggio!  Stai alla larga da me, tu non esisti>> stava parlando a macchinetta, per evitare di farlo ribattere << Adesso sono felice perché ho trovato l’amore, la serenità e c’è voluto del tempo… non permetterò che il tuo egocentrismo e la tua smania di possesso rovinino tutto>> finì di parlare e continuò a fissarlo
<< Tu sarai mia per sempre Hermione, non l‘hai ancora capito? Sei innamorata di me ed ora possiamo stare insieme>> le aveva afferrato un braccio, non ci vidi più
<< Non toccarla Weasley!>> mi lanciai verso di lui
<< Sta zitto! Non permetterò che la tocchi ancora con le tue mani da mangiamorte lei…>>
<< Adesso smettila! Smettila!>> lo interruppe lei << Io non ti amo, non ti amerò mai! Sono innamorata di Draco, tu non esisiti! Lasciami Ronald, LASCIAMI!>> si liberò dalla sua presa e girandosi mi ritrovò davanti a lei, si rifugiò tra le mie braccia. Guardai la Donnola, lasciai andare Hermione e mi avvicinai a lui prendendolo per il coletto
<< Ti avverto Weasley, se solo ti azzarderai ad alzare il tuo sguardo su di lei, te la vedrai con me, non permetterò che tu le faccia ancora del male>>
<< Non l’avrai mai davvero. Lei apparterrà per sempre a me>> disse sussurrando. Non ci vidi più, gli tirai un pugno. Blaise e Potter tentarono di bloccarmi
<< Andiamo via Draco, basta>> mi scrollai dalla loro presa, presi Hermione per mano e seguito dagli altri tornammo al castello.
Weasley ancora a terra.
 
 
SOTTERRANEI. DORMITORIO SERPEVERDE
HERMIONE
 
Da quando eravamo tornati non aveva detto una parola. Si era seduto sulla poltrona in silenzio. L’incontro con Ron doveva averlo scosso non poco e io… io avevo aperto una ferita che solo Draco avrebbe potuto rimarginare, ancora
<< Draco… >> mi avvicinai e gli accarezzai i capelli, mi ritrovai davanti a lui sovrastandolo. Alzò lo sguardo e io nostri occhi si scontrarono

Oro e argento
Luce e oscurità

Mi guardò e vidi rabbia, frustrazione
<< Amore…>> sussurrai e inaspettatamente mi abbracciò. Appoggiò la fronte sulla mia pancia, le mani stringevano le gambe e sospirò
<< Oh Draco>> strinsi i suoi serici capelli tra le dita.
Lui che era sempre stato così forte, così distaccato, si sentiva perso e inutile. Si sentiva impotente, anche se non l’avrebbe mai ammesso, nemmeno a me.
Ma lui doveva sapere, doveva sapere che in quelle settimane, da quando era tornato era stato la mia forza. Doveva sapere che se non fosse stato per lui, non sarei mai tornata quella di prima.
<< Draco guardami>> alzò i suoi meravigliosi occhi su di me
<< Non devi incolparti di nulla, hai capito? Tu sei stato la mia ancora di salvezza. Non ascoltare quello che dice, non farlo Draco. Sei un Malfoy, non ti fai sottomettere da nessuno, tanto meno da Ronald Weasley. E io amore ho bisogno di te. Non ascoltarlo…>>
Si passò una mano tra i capelli e alzandosi mi guardò
<< Tu sei mia. Solo mia. Non gli permetterò di toccarti ancora, te lo prometto. Sentirgli dire quelle cose, mi ha reso furioso e se non ci foste stati voi, non sarei rimasto così calmo>>
<< Calmo? Dra gli hai tirato un pugno>> gli sorrisi, per fargli capire che con lui andava sempre tutto bene
<< Io ho solo bisogno di te e basta. Amo te, il tuo modo di guardarmi, di sorridermi. Amo il modo in cui mi fai sentire donna, amata. Ed è solo grazie a te che mi sono ripresa, quindi smettila di darti colpe che non hai>>.
<< Come fai?>> mi chiese
<< A fare cosa?>>
<< A consolarmi quando dovrei essere io a rassicurarti…>>.
Gli sorrisi. Mio piccolo Draco.
<< Mostrare le proprie paure non è sintomo di debolezza Draco. Ognuno di noi ha paura di qualcosa, è normale. Tu avevi più bisogno di me che io di te in questo momento. Fammi fare la parte di quella forte per una volta>> gli sorrisi.
<< Andrà tutto bene, finché sarai al mio fianco>> mi sussurrò, abbracciandomi
 

“Andrà tutto bene, finché sarai al mio fianco”.

 

Draco…

 
 
DRACO
 
Il ritorno di Weasley era stato un fulmine a ciel sereno.
Non gli avrei permesso di ferirla ancora. E avrei dovuto parlare con Potter e la Piattola per tenerla d’occhio nella loro sala comune, dato che non sarei potuto essere presente e mi odiavo per questo. Io avrei dovuto proteggerla, prendermi cura di lei.
La guardai. Stesa sul letto, si era addormentata da poco. Sdraiata a pancia in su, i capelli sciolti sparsi sul cuscino, la testa girata di lato, il collo da cigno disteso. Una mano accanto al viso, l’altra sulla pancia, le lunghe gambe fasciate dalle calze.
Bellissima. Mi avvicina al letto e mi sedetti sulla sponda per ammirarla meglio.
Così innocente, pura, fragile. Le accarezzai i capelli e poi mi spostai dall’altro lato del letto. Mi sdraiai, l’abbracciai e mi addormentai anche io.
 
Ci svegliamo poco prima di cena e ancora mezzi assonnati ci dirigemmo verso la sala grande. Andammo ai nostri rispettivi tavoli, non la persi d’occhio un attimo. Era seduta tra lo Sfregiato e la Weasley; sembrava serena nonostante quasi di fronte a lei ci fosse il Pezzente, che non smetteva di fissarla. Stavo ribollendo dalla rabbia, Blaise accanto a me se ne accorse
<< Stai tranquillo Dra, non le farebbe niente adesso, è troppo esposto>>
<< Cosa c’è Dracuccio? Ti vedo un po’ nervoso, vuoi che ti aiuti a rilassarti?>> ammiccò Pansy seduta al mio fianco. Sbuffai e proprio nel momento in cui me la staccai di dosso Hermione mi guardò, ghignando. Le risposi a mia volta con un sorriso
<< Come fai a stare con quella cosa? Un tempo ne saresti stato disgustato>>
<< Hai detto bene Pansy, UN TEMPO e come sai questi cambiano; osa ancora chiamarla “COSA” e non risponderò di me. Stai lontano da lei Pansy, se verrò a sapere che l’hai infastidita con le tue lamentele te ne pentirai. E voglio che sia chiara una cosa io NON ti sposerò mai. Ho già chiesto a mia madre di annullare il contratto e n’è stata molto felice. Non le sei mai piaciuta sai? Ti ha sempre trovato non all’altezza di diventare la nuova Lady>> le dissi in un sibilo mentre lei mi guardava sconvolta.
<< Perché lei sarebbe all’altezza Draco? Non credo che tua madre apprezz…>>
<< Oh Pansy>> la interruppi << Non hai idea di come mia madre sia felice che io abbia scelto lei e non un arrivista come te. Quindi te lo ripeto Pansy STA ALLA LARGA DA LEI, piantala con minacce e frecciatine. Io non sarò mai tuo>> continuava a guardarmi ad occhi aperti, Blaise accanto a me sghignazzava insieme a Dafne
<< Non te la prendere Pan potrai sempre trovare qualcuno a cui spendere tutti i soldi>> le disse quest’ultima ridendo
<< E tu Dafne? Non guarderà più nemmeno te adesso che ha lei>>
<< Di cosa stai parlando?>>
<< Pensi che non sappia di voi due? Pensi che non sappia che vi divertivate un mondo alle mie spalle? Non ti amerà mai Daf>>
<< Infatti non ho mai voluto questo. A differenza tua io non mi sono innamorata di lui. A differenza tua non mi sono fatta coinvolgere sapendo il tipo di persona che era. Senza offesa Dra>> dice guardandomi
<< Tranquilla>>
Ripresi io a parlare
<< Sei una debole. Ti sei fatta sopraffare dai sentimenti e ora ti sei ridotta così. Fai gli agguati nei bagni, minacci, pretendi qualcosa che non è mai stato tuo e mai lo sarà. Apri gli occhi e cresci. Hai perso, è finita>>. Aveva le lacrime agli occhi
<< Io volevo solo avere una sicurezza in futuro>>
<< Sai che non lo sarei mai stato. Sai che ti avrei tradita, lo sai. Lo faccio con tutte>>
<< E lei? Tradirai anche lei?>>
Alzai gli occhi su Hermione e la fissai, anche lei mi guardò sorridendomi. Parlai continuando a guardarla
<< No. Lei non è tutte>> sorrisi abbassando lo sguardo.
<< È difficile da spiegare, ma con lei sono una persona diversa. Non mi sento giudicato, sono libero di dire ciò che voglio. È stimolante e non solo fisicamente; so che con lei potrei stare ore a parlare senza mai annoiarmi. Mi ha aiutato a capire chi voglio diventare, cosa voglio dalla vita. Ho capito cos’è quell’amore di cui tutti parlano e ora non potrei immaginare una vita senza di lei>>
Pansy mi guardò seria
<< Ok, ho capito. Me ne farò una ragione, ma non chiedermi di diventare la sua amichetta del cuore>>
Scoppiai a ridere
<< Non sono così crudele, o forse si?>> ridemmo insieme.
Passammo la colazione a parlare tranquillamente.
 
Uscii dalla Sala Grande e mi diressi verso il Lago Nero. Poco dopo mi raggiunse
<< Ei è successo qualcosa?>> chiese sedendosi accanto a me
<< Ho parlato con Pansy>>
<< E?>>
Non risposi
<< Oddio ti ha maledetto. Ti ha lanciato una fattura, anche se non credo ne sia capace. Oddio cos’ha fatto? Ti ha minacciato? Se è così vado subit…>>
Le tappai la bocca con un bacio
<< Ce la fai a stare zitta mezzo minuto? È tutto a posto. Ho messo le cose in chiaro. Blaise e Dafne hanno aiutato. Non ti darà più fastidio>> sgranò gli occhi
<< La Greengrass ha aiutato?>>
<< Di tutto quello che ho detto, hai capito solo quello? Sei una caso perso, davvero>>
<< No! Cioè, oddio, è che mi sembra assurdo, insomma la Greengrass! Lo sanno tutti che andavate a letto insieme>> la guardai stupito
<< Avanti ti sembro stupida? Non sembra ma le voci le sento pure io eh>>
Scossi la testa
<< Be’ non siamo qui per parlare di me e Dafne. Sei contenta o no?>> le chiesi sbuffando
<< Se sono contenta? È la notizia più bella che potessi darmi!>> mi si buttò addosso e ci ritrovammo sdraiati sul prato
<< Sono così felice Draco>>
<< Ti amo Herm>>
<< Ti amo anch’io>> e mi baciò.
 

“Andrà tutto bene, finché sarai al mio fianco”.

 
 
Da una delle grandi finestre, qualcuno guardava due ragazzi con odio e ribrezzo.
Avrebbe avuto la sua vendetta.


HERMIONE
 
Arrivata alla torre, salutai tutti e mi diressi verso la mia stanza, quando una voce mi fermò
<< Hai fatto una passeggiata romantica?>>
<< Che cosa vuoi Ronald? Sono stanca e vorrei andare a dormire>>
<< Certo sei stanca. Dev’essere faticoso farsi sbattere da quella serpe, vero?>>
<< Smettila, lascialo in pace. Parli così perché sei geloso. Lui mi ha avuta e tu no Ronald. È questo che ti fa così rabbia? Il fatto che lui sia riuscito dove TU hai fallito?>> sottolineai bene il tu in modo che lo ferisse ancora di più nell’orgoglio.
Si avvicinò ancora di più a me
<< Non istigarmi Hermione, non sai cosa può fare un uomo ferito>>
<< Perché, puoi fare qualcosa di peggio? Esiste al mondo qualcosa peggiore di quello che hai già fatto?>>
<< Oh si, potrei sempre rifarlo, o magari toccarti e baciarti davanti a lui>>
<< Ti prenderebbe a pugni>>
<< Come fai Hermione? Come miseriaccia fai a stare con uno come lui, come fai a difenderlo?>>
<< Lui è tutto quello tu non sarai mai! Mi da’ sicurezze, protezione. Mi ama, sai cosa vuol dire questa parola Ron, lo sai? Mentre tu ti divertivi a farmi del male e ti sollazzavi nella tranquillità di casa tua con mammina, lui ha cercato di sistemare le cose. Mi ha chiesto perdono, mi ha confessato il suo amore, perché per quanto possa essere strano mi ama e io amo lui>> continuai << tu hai rovinato tutto. Appena hai visto che non mi sono più interessata a te hai dato di matto, ma la verità è che a te non è mai importato niente. Non mi hai mai amata, eri solo geloso che proprio lui mi avesse portata via da te. Perché è inconcepibile vero? È inconcepibile che uno schifoso mangiamorte ti porti via la ragazza che dice di amarti. E cos’hai risolto con il suo comportamento? Niente di niente>> respirai a fondo e gli diedi le spalle
<< Credi davvero che mi darò per vinto? E guardami quando ti parlo>> mi strattonò per farmi voltare, assottigliai lo sguardo
<< Qualunque cosa tu faccia non servirà a nulla. Non riuscirai a separarmi da lui. E ascoltami bene perché non lo ripeterò: IO NON SARO’ MAI TUA. Prima te lo metti in testa meglio sarà per te>>.
Feci per spostarmi ma lui mi sbatté contro il muro e in quel preciso istante pregai, pregai che qualcuno arrivasse immediatamente.
Mi afferrò il collo con una mano, non riuscivo a respirare e mentre stringeva sempre di più, pensai a Harry, Ginny, Neville… Draco.
<< Non finisce qui>>
Mi lasciò andare di botto e se ne andò.
Crollai sul pavimento freddo e cominciai a piangere. Cercai di alzarmi lentamente e piano aprii la porta della mia stanza, la richiusi, poggiai la borsa sul tavolo e andai verso il bagno.

Terrore. Nei miei occhi riflessi allo specchio

Paura.

Orrore. Quando mi accorsi dei segni viola lasciati dalla sua mano sul collo. Provai tutti i tipi d’incantesimo che conoscevo, ma nulla.

Un bussare alla porta mi fece sobbalzare.
Uscii dal bagno
<< Chi è?>> chiesi preoccupata
<< Herm, sono io Ginny>> indossai la sciarpa e aprii la porta
<< Ciao Gin. È successo qualcosa?>>
<< No volevo solo sapere com’è andata ad Hogsmade. Harry mi ha detto che avete incontrato Ron li>> disse sedendosi sul mio letto.
No Ginny ti prego, non adesso. Ti prego
<< Herm stai bene? Sei pallida. Perché non togli la sciarpa così respiri>>
<< N-no i-io… ho mal di gola>> buttai li
<< Ma se a cena stavi bene>>
<< Mi è venuto all’improvviso>> sperai di essere convincente
<< Ti sembro scema? Togli la sciarpa, cos’è il Furetto ci è andato giù pesante con i baci. Domani dovrò sgridarlo>> mi pietrificai e lei lo notò
<< Hermione cosa sta succedendo?>> sembrava preoccupata. Sospirai e tremante mi sfilai la sciarpa rosso-oro.
La sentii trasalire
<< Herm-Hermione, per tutti i folletti cosa è successo? Devo cruciare quella maledetta serpe?? Come ha osato metterti le mani addosso, io non…>>
<< Non è stato Draco>> la bloccai
<< Come?>>
<< Non è stato Draco>>
<< Se non è stato Draco, allora chi…>> lasciò la frase in sospeso
<< Ti prego Hermione dimmi che non è come penso. Dimmi che non è stato quel demente di mio fratello. Ti prego>>
Cominciai a piangere e lei si fiondò da me
<< Shh Herm, Shh. Tranquilla. Vedrai che appena lo diremo a Draco…>>
<< NO!>> urlai, mi guardò stupita
<< Ti prego Ginny, no! Agirebbe senza pensare e rischierebbe di essere espulso e tuo fratello non vede l’ora. Perché pensi che lo istighi in quel modo?>> sospirai tra le lacrime
<< Prometti che non dirai nulla Gin>> mi guardò scettica
<< Promettilo!>>
Annuii piano, poco convinta
<< Non è uno stupido Herm, non crederà mai alla storia del mal di gola>>
<< Dovrà crederci finché non mi passeranno i segni>>
<< E pensi davvero che Ron non gli lancerà qualche frecciatina? Avanti Hermione ti facevo più furba!>>
<< Non posso dirglielo Gin… Lu-lui. Non posso rischiare che faccia qualche stupidaggine. Gli ha già tirato un pugno 10 minuti dopo che era tornato, solo perché mi ha parlato e strattonato per il braccio>>
<< Non è una buona idea Herm. Diglielo e spiegagli la situazione. Adesso, prima che la situazione degeneri più del previsto>> la guardai e annuii, sconfitta. Mi rimisi la sciarpa,
la salutai e andai verso i sotterranei. Per fortuna incontrai un Serpeverde che mi fece entrare.
Bussai alla sua porta.
 
DRACO
 
Stavo leggendo la Gazzetta del Profeta, quando un leggero bussare mi distrasse. Chi poteva essere a quell’ora?
<< Chi è?>>
La sua voce mi fece sorridere
<< Sono io Draco>> andai verso la porta e l’aprii
<< Che ci fai qui?>> non rispose ed entrò. La guarda in volto. C’era decisamente qualcosa che non andava.
<< Stai bene?>>
Mi guardò seria, era… spaventata?
Mi avvicinai e lei iniziò a sfilarsi la sciarpa. Sgranai gli occhi: dei segni violacei si stagliavano sul collo bianco e fragile di lei. Ero paralizzato.
<< Chi cazzo è stato?>> ma appena finii la frase, mi risposi da solo: Weasley.
Mi fiondai verso la porta, ma prima che potessi aprirla mi fermò e con un incantesimo la bloccò
<< Draco!>>
<< Cosa? Fammi uscire. Devo andare ad ammazzare quel Pezzente!>>
<< Draco no, ascoltami>>
<< No Hermione! Te l’avevo detto: se solo avesse osato anche solo guardarti avrei reagito. Lui ti ha messo le mani addosso, ANCORA! FAMMI USCIRE!>> stavo sbraitando, ma non m’importava.
La vidi avvicinarsi a me e appoggiarmi le mani al petto
<< Lui vuole questo. Vuole una tua reazione…>>
<< Oh se l’avrà…>>
<< NO!>> urlò
<< Non capisci? Se reagisci rischi di essere espulso e se tu dovessi andare via, lui… lui avrebbe campo libero e tu non potresti più proteggermi>>
<< Come dannazione faccio a proteggerti se non vuoi nemmeno che reagisca, come faccio Hermione! Non posso rischiare di vederti la prossima volta con un labbro spaccato o peggio: sdraiata in infermeria… non posso!>>
<< Draco ti prego, non stare al suo gioco… fallo per me>>
Ero furioso e la magia involontaria ebbe il sopravvento. Mandai in frantumi vetri e fialette, l’orologio sul comodino.
<< Draco…>>
La guardai. Mi fissava con quegli occhi ambrati spalancati. Era sbalordita.
Le sfiorai il collo. Passai le mie dita su quei segni, come se con quel tocco potessi cancellarli. Potessi cancellare la sua sofferenza.
Come aveva osato. Come poteva comportarsi in quel modo.
Mi abbracciò e io la strinsi
<< Lo faccio solo perché mi odierei se non potessi più proteggerti da qui dentro>>
Mi sorrise e mi stupii di quanta forza potesse avere quella donna. La baciai. Le labbra, il naso, la fronte e aprendo gli occhi notai che mi stava osservando
<< Che c’è?>>
<< Grazie>>
Non risposi
<< Ti preparo una pozione per quei segni. Mettiti a letto e sappi che da ora in poi passerai tutto il tuo tempo libero o qui o con me e i tuoi amici. Dormirai qui oppure dirò alla Piattola di dormire con te. Sono stato abbastanza chiaro? Perché non ci sarà una prossima volta>> annuì, indossò la sua solita maglietta rossa, i miei boxer e si rifugiò sotto le coperte.
Poco dopo le portai la pozione e la bevve tutta.
Mi spogliai e la raggiunsi. Si accoccolò contro il mio petto
<< Notte Draco>>
La guardai
<< Buonaotte Hermione>>
Si addormentò qualche minuto dopo, stravolta, mentre io ripensavo a ciò che era successo.
Ero furioso, ma non con lei. Con me stesso, con quel Pezzente.
E giurai sulla mia anima dannata e su quell’amore troppo puro, ma del quale avevo bisogno, che l’avrebbe pagata cara.

 
Eeeee anche questo è andato!
Cavolo già il 16esimo capitolo e la situazione si sta riscaldando un po’
Cosa succederà?
Alla Prossima!! J
P.S. volevo ringraziare tutti quelli che mi seguono! Grazie davvero siete tantissimi!!
  
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