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Autore: lu_lucy    17/02/2014    4 recensioni
Un incontro che segnerà il destino di Christian Grey ed Anastasia Steele.
Lei ha già un ragazzo, lui ha già una donna!
Ma quando in mezzo ci si mette il destino, insieme a tante complicazioni, niente può fermare il nascere di una storia d'amore ...
"E mi persi, mi persi nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nella tua anima, mi persi in te per ritrovare me, le mie emozioni, il mio cuore, la mia vita."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incinta…guardo per la centesima volta l’ecografia che la dottoressa Greene mi ha consegnato. Non ci credo.
Non so se essere felice o meno.
Non so Christian come prenderà la notizia. So che adora Gioia e la considera sua figlia, ma avere un suo bambino dentro di me cambia!
Qualche tempo fa mi ha detto che gli piacerebbe avere dei figli da me, ma avremmo dovuto aspettare poiché ci siamo praticamente appena sposati!
Sospiro. Non so come dirglielo!
Ho ancora un giorno di tempo per pensarci… Christian è a New York da due giorni per una questione di lavoro.
Poso l’ecografia nel primo cassetto del mio comodino ed in quel momento squilla il mio cellulare.
È mio marito.
Faccio un altro sospiro e rispondo.
“ei piccola…”
“Ciao”
“che stai facendo?” mi chiede dolcemente.
“sto andando a prendere Gioia da casa di Kate. Credo che andremo a mangiarci una pizza insieme. Verrà anche tua sorella.e prima che tu lo dica, non preoccuparti, non faremo tardi e la tua guardia del corpo ci riaccompagnerà a casa”
“cos’hai piccola?! Ti sento strana… c’è qualcosa che non va?!”
Ecco il sesto senso di mio marito.
Non rispondo e sospiro, ancora.
“ana… mi stai facendo preoccupare. Vuoi che torni a casa?”
“No…Christian…non preoccuparti… non è niente. Devo solo parlarti di una cosa”
“E non puoi farlo ora?”
Non rispondo.
“Ana maledizione… mi dice che diavolo hai? Mando in aria la cena di beneficenza e torno a casa.”
A sentire queste parole , mi munisco di coraggio.
“sono incinta”
Silenzio. Non sento altro che silenzio dall’altra parte del telefono.
“Ci sei?”
“come diavolo fai ad essere incinta?” mi chiede arrabbiato.
“come credi che sia successo?!?” rispondo sarcastica.”Christian?”
“devo andare..delle persone mi stanno aspettando”.
“Aspet…” tu-tu-tu…
Ha riattaccato… non è mai successa una cosa del genere.
Perché ha reagito così? Siamo sposati, diamine!
Le lacrime non fanno in tempo a scendere dal mio viso poiché corro in bagno a rimettere.
Ho l’impressione che questa gravidanza sarà piuttosto movimentata.

Ora come ora, non ho per niente voglia di uscire. Non sono dell’umore.Ma è sabato sera ed ho promesso alle mie amiche ,che dopo tanto tempo avremmo passato una serata insieme.
Mi lavo il viso, i denti, faccio una coda ai capelli e mi cambio per andare a prendere Gioia.
Ormai l’aria estiva si fa sentire per cui indosso dei pantaloncini neri ed una camicia smanicata bianca, con delle ballerine.

Mi guardo allo specchio e mi sfioro la pancia. In effetti si nota che è leggermente più pronunciata. Mio marito, qualche giorno fa me lo ha fatto notare ed era soddisfattissimo in quanto, secondo lui, era dovuto al fatto che stessi mangiando di più.
 
“ciao ragazze” saluto le mie due amiche impeccabili come sempre.
                          

“ciao amore” abbraccio forte la mia bambina.
“ciao mammina. Guadda che vettito mi hanno complato le zie”
“wow…ma è bellissimo”.
“Allora…che si fa?!”chiedo.
“andiamo in un pub qui vicino. C’ è la musica ma è un posto tranquillo.”
“ok”
Ho evitato per tutta la serata di bere alcolici e le mie due care amiche mi hanno fatto mille domande. Le ho liquidate con un semplice “problemi di stomaco”.
Sono le undici passate ed arriviamo sotto casa di Kate. Controllo per la millesima volta il cellulare, ma di mio marito nemmeno l’ombra.
“Tesoro…è tutto ok? È tutta la sera che sei strana”
“Kate…qualche piccolo problemino con mio marito. Niente di irrisolvibile” spero.
Mi sorride e aggiunge.
“Ah…io ed Elliot abbiamo fissato la data…e …ci sposiamo tra due settimane!!!”
Kate saltella di gioia e mia figlia con lei.
“Kate come mai così presto?”
Fa spallucce.
“sai come sono i Grey… non vogliono aspettare. Ah comunque… domani pomeriggio andiamo all’atelier di mia madre. Devo scegliere il mio abito e voi dovete scegliere il vostro.”
“Ok… allora a domani” l’abbraccio forte e torniamo a casa.
Gioia è accovacciata sul mio petto nel lettono.
“mammina…pecchè papà non telefona pel la buonanotte?”
Le accarezzo la testolina.
“Dormi tesoro… papà domani torna”.
 
Mi sveglio quando un raggio di sole mi arriva sul viso. Guardo la sveglia che segna le 6:30.è ancora presto.
Non sento più la presenza di mia figlia nel lettone. Così mi siedo di scatto.
“E’ nella sua camera”
Quasi mi viene un colpo.
Seduto sulla poltroncina, con lo smoking stropicciato ed in mano in bicchiere di liquore, c’è mio marito.

“quando sei arrivato?”
“Un’ora fa”
Mi metto la vestaglia e mi avvicino a lui.
“hai bevuto?! E stai ancora bevendo!” chiedo notando il cattivo odore di acol.
“un po’” risponde leggermente ubriaco ed arrabbiato.
Sospiro e mi siedo sulle sue gambe.
Lui subito lascia il bicchiere e mi abbraccia. Sento i suoi muscoli rilassarsi, e finalmente mi rilasso anch’io.
“Christian…” sto per iniziare un lungo discorso quando veniamo interrotti dal suo cellulare.
Chi lo cerca a quest’ora di domenica mattina?!
“Non rispondi?”
Lui rifiuta la chiamata.
“Chi era?” chiedo curiosa.
“Nessuno”
Faccio una risata isterica.
“Christian, perché non vuoi dirmi chi ti stava chiamando?”.
Ancor non risponde alle mie domande così,con un movimento veloce afferro il suo cellulare e vedo un nome, quel nome, Elena!!!
Di scatto mi alzo dalle sue gambe.
“Elena? Quella Elena?”
“quante altre Elena pensi che io conosca?!!”
“Elena…perché diavolo non sapevo che tu hai ancora il suo numero?! E perché diavolo ti chiama a quest’ora?”
“Abbassa la voce per favore, nostra figlia dorme ed io ho un gran mal di testa”
Sto per ribattere quando il suo cellulare,ancora nelle mie mani, vibra.
Un messaggio :ELENA
è stato bellissimo. Dopo tutto questo tempo. Chiamami appena puoi.elena”.

Gli butto il cellulare addosso e corro verso il bagno poiché ,dopo tutta questa agitazione, il vomito è tornato a farmi visita. Piango mentre rimetto e sento Christian tenermi la fronte.
Mi alzo e mi allontano da lui.
“non toccarmi”
“Ana…non è come pensi. Io non potrei mai farti una cosa del genere.”
“l’hai già fatta!” urlo “Io sono tua moglie e non sapevo neppure che tu ti sentissi ancora con quella donna. Ed hai passato anche la serata o la notte insieme”dico tra i singhiozzi.
Lui si avvicina più volte a me.
“lasciamiii” urlo tra le lacrime.
“Ana… calmati. Nelle tue condizioni…”
“Zitto… non te ne importa un accidente delle mie condizioni”
“mammina…pecchè ullate?!”
Oh no…si è svegliata Gioia.
“tesoro…torna a letto.”
“Papino pecchè la mamma piange?”
“Piccola…non è niente. Andiamo” dice prendendola in braccio”ti porto a letto”.
Appena i due escono dalla stanza, corro a chiudermi a chiave in bagno. Ho bisogno di star da sola.
Dopo pochi minuti sento la maniglia abbassarsi.
“Ana …apri la porta…per favore”.
“Vattene… non uscirò da qui per le prossime ore… tu non puoi essere un buon padre dopo quello che mi hai fatto”.
“Ana ..maledizione…io non ho fatto niente. Aprimi”
Non gli rispondo più. Riempio la vasca da bagno e resto a mollo, con le lacrime sul viso, per ore.


 
  
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