Fifteen years old

Shikamaru guardò di traverso la propria ex-compagna di squadra sporgersi con la schiena all'indietro, le mani poggiate sul ferro del balcone, dando così l'impressione di poter cadere nel vuoto da un momento all'altro.
Rideva così tanto da avere le lacrime agli occhi.
Shikamaru fece l'ultimo tiro della sua sigaretta, seccato.
Oh sì divertente una barzelletta una cosa da raccontare agli amici nelle serate in cui si esce un aneddoto un sacco divertente davvero che ridere faceva davvero venir voglia di ridere fino a crepare...
"Scusa, ma insomma..." Fece lei. Le spalle erano ancora scosse aritmicamente da dei singhiozzi. "Lo sai che questa non la sapevo? Manco Choji me l'aveva detto."
"Perché non era una cosa granché importante."
"Davvero ti piacevo quando avevi quindici anni?" Le sue labbra si aprirono in un sorriso da diva. Era una cosa che aveva sempre fatto imbestialire Shikamaru, fin da quando l'aveva incontrata per la prima volta. Quell'aria di superiorità come a dire che da un lato c'era lei e dall'altro il mondo che doveva rannicchiarsi per farle spazio.
"Ino, Ino, Ino...lo so che sarà inutile dirtelo, non ascolti mai un cazzo di nessuno e le poche volte che lo fai è solo perché quel qualcuno ti da' ragione, ma non montarti la testa per una cosa durata manco due mesi risalente a sette anni fa, te ne sarei profondamente grato."
"Oh Shikamaru, il tuo tentativo di minimizzare è patetico!"
"E le tue osservazioni fuori luogo. Sopratutto stasera."
Ino smise di sorridere.

Silenzio.

Shikamaru fece cadere la cicca finita a terra e la schiacciò sotto la scarpa per spegnerla. Si grattò il collo facendo schioccare le vertebre.
"Allora io vado dentro."
"Aspetta!" E vedendo che quello non si fermava Ino si mosse e lo bloccò per un braccio. Lui si girò a guardarla interrogativo.
"Che razza di barbone!" disse indicando la cravatta che portava sciolta attorno al collo. Shikamaru l'aveva allentata per poi togliersela. Si sentiva soffocare per colpa di quella cosa, aveva detto.
La guardò interdetto mentre lei gliela prese, avvolgendola attorno al colletto della camicia. Con un paio di giri fece il nodo e la sistemò. Quando la sua mano toccò inavvertitamente la pelle indifesa del collo ebbe uno spasmo nervoso che le prese persino i nervi del polso, facendola tremare.
Ino ignorò il dolore e mentre commentava "Ecco, così almeno non sembri un cane uscito dalla cuccia!" la scosse finché non smise.
"E non farti schiavizzare troppo da quella lì." aggiunse.
"Sono abituato a di peggio. Non entri?"
"No, fa troppo caldo. Sto ancora un po' fuori."
"A dopo Ino."
"A dopo."
Ino osservò la figura scura di Shikamaru venire inghiottita dalla luce artificiale che proveniva dal salotto.

NdAkuro: Beh, inizia questa raccolta di flashfic non voluta. A volte ho l'ispirazione e ne scrivo un bel po', ma mi sembra stupido lasciarle in giro, sparse a pascolare nel mio account *_*"
Almeno qui sono più, uh, ordinate.
E come potevo non iniziare da loro due? COME? xD
Credo che questa sia un flash piuttosto sconclusionata e criptica, ma ai miei occhi perfettamente coerente xD Andate oltre ai gesti e alle apparenze, folks! xD
Oh, se li amo. Scrivete di più su di loro, sono in astinenza *_*"