Il destino
Quella notte piene di sorprese e colpi di scena s'era
rivelata magica per Hinata, ma non per Sakura. Rimasta sola alla festa, non si
capacitava di molte cose.
Naruto l'aveva lasciata per inseguire Hinata, in questo modo il ragazzo
mostrava in modo lapalissiano il suo interesse per la componente del clan Hyuga,
ignaro della passione che negli ultimi tempi aveva imprigionato Sakura. Forse
il cambiamento, seppure lieve di Naruto, l'aveva portata ad amarlo o forse era
per quello sfrenato senso di protezione che avvertiva quando stava con lui. Prima
amicizia, poi amore.
Lui l’aveva sorpresa tante volte salvandola sempre e comunque. Con lui si sentiva protetta e come una regina che posta più in alto degli altri, con lui si sentiva importante. Ma tutti quegli anni passati insieme ove il ragazzo tentava instancabilmente di mostrare l’interesse testardo e ostinato, erano giunti alla conclusione. Il destino beffardo e dispettoso… ora che lei era interessata a lui, lui amava un’altra.
Ma come è potuto succedere?
Quella notte
portava rivelazioni importanti, quella notte fredda e oscura.
I lampioni
illuminavano l’asfalto, con la conclusione della cerimonia il silenzio s’era
imbattuto nel villaggio.
Sakura
camminava a capo chino, detestava pensarlo, detestava voler sapere a tutti i
costi cosa stesse facendo e con chi. Detestava quell’amore che come un cucciolo
era cresciuto sempre di più.
Non esisteva
un modo per placarlo, lei lo sapeva bene, con Sasuke era stata la stessa cosa,
l’aveva amato per anni, inseguito e supplicato, aveva perso tempo a sognare un
calore irraggiungibile. Un altro colpo al cuore si prospettava e lei non poteva
sopportarlo.
Doveva fare
qualcosa, doveva far capire al compagno l’amore che portava.
Si, glielo avrebbe detto!
Doveva prepararsi
psicologicamente a ricevere un no, ma oltretutto lui l’aveva amata per tanto
tempo, era sicura che sentiva ancora un sentimento seppure lieve.
D’un tratto
però, si accorse che ignorava una persona… Hinata…da tanto aspettava che
Naruto la considerasse seriamente…
D’un tratto
si odiò, si odiò tanto… cosa voleva fare?possibile che era arrivata a tradire
un’amica?
I suoi occhi
nitidi e luminosi si riempirono di lacrime, era disperata, col cuore in gola
cominciò a correre. Corse sempre di più fino a quando urtò qualcosa o meglio,
qualcuno…
Due sopraccigli
neri e folti sopra occhi grandi e tondi che dolci la osservavano…
- Sakura… perché
piangi? –
- Rock Lee…
-
Appena pronunciò
il suo nome, si gettò tra le braccia di quel ragazzo alto e magro.
Rock Lee non
poteva crederci, quando sentì il corpo di Sakura toccarlo, un brivido
improvviso lo percosse. Rimase fermo, immobile, inerte. Quando capì che lei
aveva bisogno d’essere coccolata e rassicurata, l’abbracciò con tenerezza. Stette
così, a stringerla per diverso tempo, in quel modo osservò che poteva sentirne
il profumo dei capelli, la delicatezza angelica e delicata del corpo. Avrebbe voluto
che non si staccasse mai da lui, ma la ragazza alzò il capo e inaspettatamente lo fissò dritto negli occhi...
- Rock Lee…
tu per me ci sei sempre stato… sei un vero amico… -
In quell’istante
Sakura capì che forse quel giovane davanti i suoi occhi, l’avrebbe amata senza
esitazione, così agì d’impulso e lo baciò avidamente.