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Autore: telesette    18/02/2014    1 recensioni
Lei Wulong (dall'universo di "Tekken") e Chun Li (dall'universo di "Street Fighter"), insieme in questo cross-over per sventare un importante traffico di droga a livello internazionale.
Riusciranno i due prodi agenti, esperti di arti marziali, a scovare il genio criminale che gestisce la produzione e la vendita di un micidiale derivato oppiàceo, meglio noto come "Polvere del Drago"?
Per arrivare al boss finale, i due dovranno sostenere una serie di violentissime sfide: inseguimenti, scontri a fuoco, combattimenti all'ultimo sangue e...
Genere: Azione, Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Lei Wulong
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Lei non immaginava neppure lontanamente ciò che intendeva dire il vecchio.
Leggendo la perplessità sul suo volto, ignorando le domande e le vive proteste di Chun Li, Pan Quan confermò tuttavia parola per parola la gravità della propria affermazione.

- Non si tratta di uno scherzo, signor Wulong - esclamò. - Combattere Tan significa fronteggiare l'incarnazione del Dio Dragone: la signorina Zang ve lo potrebbe confermare, se non fosse tanto restìa ad accettare l'evidenza; e con il sangue in suo possesso, derivato della stessa sostanza cui solo il Maestro Fu Xue conosceva il segreto, Tan può ora disporre della vera Polvere del Drago... e con essa acquisire il potere ultimo, il segreto proibito del nostro clan!
- Per l'ultima volta, vuole dirci di che accidenti si tratta ?!?

Malgrado l'insistenza di Chun Li, Pan Quan mantenne il suo sguardo interrogativo su Lei.

- Attendo la vostra risposta, signor Wulong - osservò. - Se il vostro spirito è pronto ad accettare la verità, la stessa che la sua compagna sembra rifiutare tuttora, io non esiterò un istante nel rivelarle il segreto della tecnica mortale di Tan... Correte comunque un rischio, sta a voi decidere!

Lei esitò.
Non per paura, quanto piuttosto per la comprensibile confusione, oltretutto sapeva benissimo di non avere molte possibilità di scelta.
Pan Quan gli stava offrendo forse l'unico modo possibile di sfidare Tan alla pari, quali che fossero i rischi, e l'alternativa era di arrivare allo scontro finale totalmente impreparato. Senza contare che non poteva certo rimangiarsi la sua promessa di vendetta, men che meno l'amore verso Chun Li, perciò la risposta era ovvia.

- Accetto - mormorò. - Mi dica, cosa devo fare?
- Venga con me - tagliò corto il vecchio.
- Ehi, un momento, aspettate - scattò subito Chun Li. - Di qualunque cosa si tratti, voglio sapere anch'io e...
- Ginzo - disse Pan Quan. - Per favore, intrattieni la signorina, mentre io accompagno il signor Wulong nella Stanza della Rinascita!

Senza farselo ripetere, Ginzo afferrò la spalla di Chun Li per trattenerla dal seguirli.
Logicamente Chun Li si ribellò e prese ad attaccarlo con rabbia, incurante che l'altro non avesse alcuna intenzione ostile nei suoi riguardi. Lei osservò stupito come Ginzo era in grado di accusare tutte le mosse più dure della sua compagna, bloccando o addirittura anticipando la maggior parte dei suoi colpi.

- Non tema, signor Wulong - sorrise Pan Quan con fare rassicurante. - La sua compagna non corre pericoli, entro le mura di questa villa; magari può non sembrare ma, le assicuro, Ginzo ha il massimo rispetto per il gentil sesso... sarà un ottimo allenamento, per la sfida che vi attenderà dopo!
- Ma...
- Non posso mostrare il segreto alla sua compagna, dal momento che ha già visto di cosa è capace Tan, potrebbe esserle fatale e non possiamo correre questo rischio - concluse il vecchio. - Venga con me, adesso, abbiamo poco tempo a disposizione!

***

Non appena Lei mise piede nella grande stanza circolare lì accanto, respirando a pieni polmoni un intenso profumo inebriante, Pan Quan passò ad illustrargli la natura e la funzione di quel luogo.

- Gli antichi maestri del nostro clan, al momento della loro iniziazione, erano soliti svolgere la loro prova finale in un luogo più o meno come questo - spiegò. - Questa stanza è interamente costruita a immagine e somiglianza di quella precedente, perciò definita "della Rinascita", e qui ha origine l'antico cerimoniale per ottenere i favori del Drago... inebriandosi del suo potere, al fine di ottenere un colpo in grado di scuotere il mondo!
- Anche i vostri allievi si sono allenati qui, giusto?

Pan Quan annuì.

- La nostra antica tradizione di Kung Fu, vanto del Drago Nero da generazioni, ha impregnato queste mura con l'odore stesso del combattimento: quello che voi percepite, signor Wulong, è lo spirito guerriero che dimora qui dal 1694; è qui che io ho appreso la tecnica della Mano-Nera-Che-Uccide, trasmettendone purtroppo il segreto al mio allievo migliore, e Tan ne ha sviluppato una variante tutta personale!
- Ma in cosa consiste esattamente questa tecnica?

Pan Quan sospirò.

- Dubito che lo comprendereste, senza prima vedere i suoi micidiali effetti con i vostri occhi, perciò mi sono preso la briga di avvertirvi che la conoscenza del segreto va a vostro rischio e pericolo... Siete ancora in tempo per rinunciare, signor Wulong, oppure mettetevi in guardia!

Pur ignorando ciò cui stava andando incontro, Lei decise caparbiamente di sfoderare col Grande Maestro Yu tutta la propria abilità. Avendo lottato contro ogni genere di avversari, dando ampia prova di coraggio, non temeva di controbattere il colpo proibito di cui il vecchio parlava.
Senza dubbio, malgrado l'età e le apparenze, Pan Quan Yu era avversario da non sottovalutare.
Lei respirò a fondo, richiamando a sé tutta la propria energia interiore, e disse chiaramente al maestro di essere pronto.

- Stia bene attento, Wulong - lo ammonì il vecchio. - Non è mia intenzione ucciderla, per questo conterrò il mio colpo, ma se voi mostrerete esitazione lasciando che la paura vi domini... potreste ritrovarvi costretto a trascorrere il resto della vostra esistenza come un vegetale!
- Non tema, Venerabile Yu - rispose Lei deciso. - Ho fatto una promessa di cuore, a una persona che mi è molto cara, e ho intenzione di mantenerla!
- Prendo atto del vostro coraggio, signor Wulong - disse il vecchio con ammirazione. - Spero solo che vi aiuti a dominare i vostri sensi: la paura è l'arma più potente, per distruggere un uomo, e nulla è più terrificante di un avversario che non si può sconfiggere!

Lei strinse gli occhi, l'espressione concentrata scolpita sul volto, pronto a fronteggiare qualunque cosa l'altro avesse intenzione di mandargli contro.
Nella stanza calò improvvisamente il silenzio.
Pan Quan, immobile dinanzi a lui, sembrava quasi essere diventato tuttuno con l'ambiente. Non era tanto il suo vecchio corpo, fragile e innocuo all'apparenza, quanto la sensazione di oscurità che andava via via avvolgendo la sua esile figura sottile.
Wulong non era preparato a questo.
Nonostante la luce delle torce, tuttora accese e nitidissime ( almeno fino a quel momento! ), il giovane non era quasi più in grado  distinguere la sagoma del maestro dalla penombra innaturale che andava ora nascondendo ogni cosa del suo avversario: le gambe, le braccia, il busto...
Quando anche il volto di Pan Quan scomparve, inghiottito dalle tenebre, Lei perse ogni percezione che aveva circa la sua presenza.
Pan Quan pareva essersi volatilizzato nel nulla!
Eppure la stanza tradiva ancora una presenza molto forte, diversa, una fonte di energia spirituale tale da incutere timore ed inquietudine.

- Maestro Yu ?!?

Un brivido gelido scese lungo la schiena di Lei, una sensazione istintiva ed irrazionale, pure con tutti i sensi all'erta e pronti a reagire al primo segnale di pericolo.
La risposta non tardò ad arrivare ma, a giudicare dalla lugubre nota profonda e gutturàle di un vero e proprio ruggito, non era proprio quella che Lei si aspettava.

- Cosa diavol...

Dalla fitta coltre di oscurità impenetrabile, a cominciare dallo scintillìo sinistro di due occhi rossi di sangue, Lei intravide a tratti qualcosa di spaventosamente grande ed orribile allo stesso tempo.
Ci vollero alcuni istanti, perché gli fosse possibile distinguerlo chiaramente, ma ora Lei poteva davvero vedere l'essere dinanzi a lui in tutta la sua interezza.
Il lungo corpo squamoso ed attorcigliato, le scaglie avvolte da sottili scariche elettriche di colore bluastro, la testa di un drago gigantesco oscillò minacciosa contro Lei.
Il poveretto si ritrovò la lingua paralizzata dallo stupore, incapace di articolare il suono dalla bocca spalancata, tuttavia il drago era proprio lì a sovrastarlo con tutta la sua grandezza.
Lei non riusciva a muoversi.
Quasi non riusciva neppure a respirare.
Possibile che il segreto di Tan e del Venerabile Maestro Yu fosse quello?
La sola vista di quella creatura, oltre a raggelare il sangue nelle vene, era palesemente oltre ogni umana capacità. Wulong non poteva neanche pensare di poter sconfiggere un essere del genere: ogni spazio vuoto, tra una spira e l'altra del mostruoso animale, era grande almeno quanto lui; il corpo lunghissimo, munito di artigli, era una corazza durissima e luccicante; ma la cosa che più gettò Lei nel panico fu la vista del muso sormontato da corna e la bocca irta di zanne acuminate.
Ancora stava cercando invano di mettere a fuoco in modo razionale quella specie di incubo, che tutto pareva meno che un'allucinazione, ripetendosi che non poteva essere possibile...
E poi, il Drago attaccò! 

 

continua )

   
 
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