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Autore: MarmeladeFever    18/02/2014    0 recensioni
Dalle ceneri del settimo anno ad Hogwarts sorge un fiore, quello di un nuovo anno, l'Ottavo. Hermione Granger ed altri sette studenti ritornano a scuola per il loro ultimo anno.
Non avrebbe mai pensato che Draco Malfoy si sarebbe rivelato essere un petalo di quel fiore.
Storia originale in inglese, scritta da Marmalade Fever (Eight and the Eighth). Vincitrice del DRAMIONE AWARDS.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Pronti, via!


 "Su, su, forza!" La signora Weasley strillò non appena fece capolino nella camera da letto di Ginny. Lei e Hermione erano ancora intontite, buttarono le coperte da un alto e scesero dal letto. Non appena si furono vestite scesero di sotto, dove le aspettava una ricca colazione a base di uova fritte, frittelle e ciambellone di ogni tipo. Harry e Ron si presentarono a tavolo poco dopo, con i capelli ancora arruffati dal sonno. Harry sembrava ancora mezzo addormentato mentre cercava di appiattirsi i capelli con la mano.

"Ecco un po' di succo per la Capo Scuola," tubò la signora Weasley, versando un bicchiere di succo di pompelmo a Ginny. "E un po' per i Vice Capi Scuola ... e per il Prefetto."
Ron, da parte sua, sbirciava scettico verso il basso dove aveva già appuntato sul suo distintivo. Avevano tutti deciso di smaterializzarsi direttamente a King’s Cross, ora che tutti avevano la loro licenza, e così avevano deciso di indossare subito le uniformi scolastiche, piuttosto che perdere dell’altro tempo a cambiarsi. Dovevano ancora scoprire se Ron era obbligato a svolgere a pieno i suoi doveri di Prefetto. Secondo Hermione Ron avrebbe dovuto limitarsi a togliere o assegnare punti, impartire le punizioni ma non avrebbe dovuto perder tempo con le pattuglie serali o notturne. Ron sembrava contento e soddisfatto, e per dimostrare la sua soddisfazione non faceva altro che borbottare qualcosa su come lui era troppo vecchio per andare in giro a caccia dei marmocchi del primo anno.

"Allora," disse Hermione, più o meno per la milionesima volta nell'ultima settimana "dove pensi che saranno i dormitori e la sala comune? La McGranitt ha detto che si tratta di una 'parte precedentemente disabitata del castello,' è solo che non riesco a pensare a nessuna parte che possa essere adatta ".
Harry alzò lo sguardo. "Forse il bagno di Mirtilla," mormorò assonnato.  “Perlomeno è sicuramente disabitato".
Hermione alzò gli occhi, pensierosa. "Mi chiedo se saremo autorizzati a visitare la Torre di Grifondoro. Non riesco a immaginare un motivo per cui non potremmo. Ed anche se la maggior parte degli altri dell’ottavo anno non saranno ammessi, sono sicura che tutti noi avremo buone possibilità. E a Ginny probabilmente sarà permesso di venirci a trovare ", si affrettò ad aggiungere, dato che sia Harry che Ginny la guardavano con una leggera traccia di panico sul volto.

Ron accoltellò un uovo e lo masticò, le palpebre ancora pesanti. La signora Weasley arrivò dietro di lui e cominciò a pettinargli i capelli, tirandogli indietro la testa mentre lui cercava di ingoiare. Non appena ebbe finito con Ron, si dedicò a Harry, senza nemmeno preoccuparsi di chiedergli il permesso. Si stava concentrando su un nodo di capelli particolarmente difficile quando George fece il suo ingresso nella stanza, lasciandosi cadere su una sedia. Era stato insolitamente cupo durante l'estate, sebbene si sforzasse di ricominciare a fare a tutti piccoli scherzi, anche se risultavano essere ancora un po’ mosci anche a causa dell’umore generale. "Sembra una colazione uovosa stupenda mamma," Disse. Gli altri ridacchiarono, più per la sua battuta che per l’atmosfera di allegria che aleggiava nella stanza.
 A dire il vero, George si era un po’ rattristato. "In partenza per Hogwarts?" chiese. "Sapete, non ho finito il mio settimo anno, eppure sto bene lo stesso."
La signora Weasley tirò un po’ troppo del necessario i capelli di Harry. "Ahi!"
"Oh, mi dispiace caro," disse, lanciando uno sguardo di disapprovazione a George.
"Non si preoccupi, signora Weasley," disse Hermione con sussiego, “nessuno di noi ha intenzione di mollare. Non è vero?" ottenne una risposta poco entusiasta dagli altri, ma annuì rapidamente quando Molly si voltò, uno sguardo di disapprovazione negli occhi fiammeggianti.
Hermione controllò l'orologio e strillò. "Dobbiamo andare, avanti!"
Harry, liberatosi dalle grinfie del pettine della signora Weasley, scolò il suo succo e si alzò. Gli altri seguirono il suo esempio, presero i loro bauli, con Grattastinchi che soffiava dall’interno della sua gabbia.
"Arthur! Stanno andando via!" urlò Molly. Il signor Weasley emerse dal soggiorno, una copia del profeta di quella mattina in mano.
“Sei sicuro che non volete che vi accompagniamo?" chiese. Scossero la testa. Sarebbero rimasti sul binario solo pochi minuti prima di prendere il treno. "Va bene, allora." Ci fu una serie di baci e abbracci tra tutti, persino Percy rientrò dal giardino per salutarli. George li salutò con l’augurio di una orecchiosa giornata e subito dopo se andarono.

Hermione non incespicò appena mise i piedi sul binario. Aveva fatto abbastanza esercizio con la Materializzazione durante lo scorso anno ed era diventata molto brava. Gli altri si stavano già affrettando per salire a bordo del treno, quando Hermione si fermò: un luccichio d'argento catturò la sua attenzione.
Alla fine del binario opposto, vicino al vagone dei Prefetti, due figure dai capelli biondi si stavano abbracciando. Per essere più precisi, la donna stava stringendo il giovane in un abbraccio disperato. Non ci volle molto per riconoscerli: erano Narcissa e Draco Malfoy. 

Sembrava molto a disagio a causa di tutta l'attenzione che sua madre gli stava dando. Si era appena voltato per andarsene, che lei lo tirò per il polsino del mantello. Gli mormorò qualcosa, sempre con quell’aria disperata, e lui annuì riluttante. Si passò una mano tra i capelli prima di riportarla al suo viso per coprire le lacrime, e Hermione provò una strana sensazione di imbarazzo nel vedere che la fredda Narcissa Malfoy era di nuovo scoppiata in lacrime. Draco si guardò intorno a disagio prima di far cadere un rapido bacio sulla fronte di sua madre, sospirando e poi salendo sul treno. Solo in quel frangente, poco prima che Malfoy sparisse sul treno Hermione notò ancora una volta il rapido bagliore d'argento dal suo polso. 
Improvvisamente, si rese conto che sembrava molto di più una manetta che un braccialetto. Narcissa ne indossava uno identico, più piccolo forse ma sembrava altrettanto pesante.
Di nuovo, un pezzo di ghiaccio si era stabilito nello stomaco di Hermione. La signora Malfoy si voltò, e Hermione distolse frettolosamente lo sguardo, ma era sicura che la donna avesse colto quello scambio di occhiate. Il treno fece un impaziente suono rombante, e Hermione si affrettò a prendere il suo baule, salire sul treno e cercare i suoi amici. Sistemò le sue cose e raggiunse Ginny, Ron e Harry verso la cabina dei prefetti.
In un anno normale, c'erano ventiquattro prefetti, due più o meno nel caso qualche Capo Scuola fosse stato precedentemente nominato anche Prefetto. Quest'anno c’erano anche Ron, Hermione, Harry, Padma Patil, e Hannah Abbott. Malfoy era assente, e Hermione immaginò che i suoi doveri e privilegi di prefetto erano stati giustamente revocati. Infatti, il vano sembrava una scatola di sardine.

Il Caposcuola, che Hermione ricordò chiamarsi Wilkes, cominciò a spiegare ai Prefetti del quinto anno quali compiti avrebbero dovuto svolgere. Dopo un po', una ragazza di Serpeverde del sesto anno di nome Astoria Greengrass si decise a parlare e pose la tanto attesa domanda: "Che cosa ci fanno qua questi maggiorenni", indicando Hannah e Ron, "perché sono ancora qui? E perché quei due, "indicò Hermione e Harry," hanno quei distintivi? "
"Siamo stati chiamati e invitati a finire la nostra istruzione," spiegò Hermione nervosamente, ora che gli occhi di tutti erano puntati su di lei. "Saremo separati dal resto di voi, nella nostra sala comune." Ci fu un leggero mormorio tra gli studenti più giovani. "Harry e io abbiamo ottenuto il titolo onorifico di Vice Capi Scuola." Wilkes sembrava un po’ messo fuori da questa faccenda. "Ma per lo più ci limiteremo a togliere o assegnare punti casa", concluse.
"Interessante", disse la Greengrass, e si sedette.
Una volta che la riunione si concluse alcuni Prefetti uscirono a pattugliare i corridoi mentre Hermione, Ron, Harry e Ginny androno a cercare un altro scompartimento, cosa che era più facile a dirsi che a farsi. Il treno sembrava essere sovraffollato quel giorno. Alla fine, trovarono un vano occupato da Luna e Dean e decisero di sistemarsi lì.
"Allora," disse Dean, ed Hermione non poté fare a meno di notare che lui e la Luna si tenevano per mano, la ragazza guardando con aria sognante le sue scarpe da cui pendeva una testa di coniglio di pezza "ho cercato di capire quanto quanti del nostro anno si sono decisi a tornare ma non ho visto nessun altro ancora. Voi? "
"Be ', c'era Padma Patil," iniziò Ron. Lo disse velocemente, ed Hermione si chiese se davvero pensava che potesse essere gelosa di una ragazza che aveva invitato a un ballo e che aveva successivamente ignorato per il resto della serata. "E Hannah Abbott."
"E Malfoy," mormorò Harry, con tono indifferente.
"E di certo anche Calì sarà qui da qualche parte," Hermione rifletté. Proprio come finì di parlare, si sentì bussare alla porta, e Padma fece capolino dentro lo scomparto. Lei e Calì erano identiche, ci volle qualche momento per vedere la spilla di prefetto che luccicata e la sua divisa da Corvonero per distinguerla da sua sorella.
"Ti dispiace?" chiese lei. Si fece strada assieme ad Hannah e un’altra piccola ragazza che indossava una cravatta gialla di Tassorosso. Si schiacciarono nei sedili rimasti liberi. Padma sospirò. "Nel caso ve lo stiate chiedendo, Calì non è qui."
"No?" Chiese Hermione. Non era mai stata molto amica con la sua vecchia compagna di stanza, ma sarebbe comunque stato bello rivederla.
Padma gonfiò il petto. "E non riuscirai mai ad indovinare perché! Mia sorella si è sposata! " Tutti nel vano sembravano essersi congelati, e Hermione non riusciva a sopportare l'idea di guardare verso Ron, come se qualche enorme disastro si sarebbe verificato se l'avesse fatto.
"Ma ha solo diciotto anni," disse Ginny.
Padma si strinse nelle spalle, guardandola irritata. "Non dirmelo. Ha incontrato quel giovane Auror durante la, ehm, la battaglia finale", stava evitando lo sguardo di Harry adesso, "e credo che si siano innamorati. Loro due se ne sono andati a vivere negli Stati Uniti insieme ". Lei alzò gli occhi e scosse la testa. "Giuro, a volte non riesco a credere che lei e io abbiamo gli stessi geni, perché proprio non capisco che cosa le passi per la testa."
"Probabilmente si tratta di un caso di infestazione del BrucoAmoroso." Spiegò Luna che ora riposava con la testa appoggiata sulla spalla di Dean. Sembrava vagamente nervoso.
Padma fece un respiro lento, come se stesse cercando di decidere se chiedere spiegazioni o meno alla compagna Corvonero. "Che sarebbe?" disse alla fine.
"E’ una malattia dello stomaco, delle bolle a forma di farfalla rimbalzano per tutta la pancia.' Generalmente è colpa del Bruco dell’Amore che poi scava fino a raggiungere il cuore, dove depone le sue uova."
La piccola ragazza di Tassorosso scoppiò in una risata. "Bruco Amoroso," mormorò. "Questa è buona, Lunatica."
Ginny aprì la bocca come se stesse per difendere Luna, ma la ragazza bionda prese la parola per prima. "Dovresti davvero pensare di abbonarti al Cavillo, Nana."
La ragazza di Tassorosso aggrottò la fronte, e Hannah si è affrettò a accarezzarle la mano. "E 'tutto a posto, August," ha detto. "Non è così male per essere un soprannome."
Ron aggrottò la fronte. "Come si fa a far uscire Nanà da August?"
"Non è Nanà, Ronald. E' Nana. Lei è la piccola August Moon, "Luna rispose, in tono sognante. "E’ un bel nome." Era davvero molto bassa, pensò Hermione. Sembrava non raggiungere il metro e cinquanta.
" So di essere bassa. Preferirei non essere ricordata per questo motivo, però ".
Luna appena alzò le spalle in quel modo sognante che aveva.

Il resto del viaggio fu confortevole, con Hermione che iniziava a conoscere i suoi tre nuovi compagni di stanza e Harry, Ron, Ginny e Dean impegnati in un intenso dibattito sul Quidditch. August li interruppe chiedendo a Ron come mai tifasse ancora per i Cannoni, e per fortuna, prima che esplodesse una lite furibonda ci fu il tempestivo arrivo del carrello del pranzo.
Si stava facendo buio, e l’Hogwarts Express si era appena fermato ad Hogsmeade.
Il viaggio in carrozza fu lento e accidentato, e tutti ormai ignoravano bellamente i Thestral. Una volta giunti al castello i cinque Grifondoro si sedettero a tavola, per assistere alla cerimonia dello Smistamento.
Hermione dette solo un'occhiata agli altri tavoli per assicurarsi che avesse identificato tutti i suoi compagni dell’ottavo anno, ma i suoi occhi rallentarono fino a fermarsi, non appena il suo sguardo cadde sul tavolo dei Serpeverde. Assomigliava ad una grande groviera. Molti degli studenti appartenenti a quella casa, avevano deciso di non fare ritorno, pensò Hermione con tristezza. Malfoy si era seduto a un'estremità, assolutamente solo. Nessuno degli altri Serpeverde presenti sembrava far caso a lui. E lui sedeva nell’angolo guardando il Cappello Parlante. La sua espressione sarebbe stata vuota tranne per il leggero solco nella sua fronte.

Il rimuginare di Hermione fu interrotto quando iniziò la Cerimonia dello Smistamento; applaudì ad ogni studente del primo anno, segretamente contenta ogni volta che uno di loro riempiva un buco al tavolo dei Serpeverde.
Dopo la festa, la McGranitt si alzò e richiamò l’attenzione dei presenti. "Vorrei dare il benvenuto e il bentornato a tutti voi a un altro anno a Hogwarts," cominciò. “E vorrei anche dare il benvenuto ai nostri nuovi insegnanti." Si voltò e indicò tre persone sedute al tavolo. " Il Professor Candanver, ha preso la cattedra di Pozioni." Un uomo calvo si alzò e fece un cenno con la testa verso gli studenti. "Professoressa Writzky, Babbanologia." Una donna con un naso troppo grande e un piercing luccicante sul setto si alzò e li salutò. "E, infine, la professoressa Amorell. Insegnerà una nuova disciplina quest'anno, al posto di Difesa contro le Arti Oscure." La McGranitt si guardò intorno, per sondare le loro reazioni. "Consulenza sul Dolore, Unione e Tolleranza tra le Case."
La giovane donna aveva una spessa cicatrice che correva lungo tutto un lato del viso, tuttavia gli sorrise in maniera affabile e si sedette con un turbinio delle vesti celesti.
Hermione lanciò uno sguardo in direzione di Malfoy, e non fu sorpresa quando vide che
 il suo volto si era fatto serio e pensieroso.
 
Ciao a tutti! Vi lascio a secondo capitolo e mi raccomando recensite, anche solo per sapere cosa ne pensate della traduzione!
Baci e Buona lettura
Charlotte
 
  
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