Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: RedDisposition    18/02/2014    2 recensioni
- Hei, Demetria mi passeresti la mia penna?- mi girai e guardai Abbie, quasi mi ero dimenticata che era li -S-si- gli passai la penna, perchè ha voluto farmi sedere vicino a lei? non so, forse per prendermi in giro. è la prima persona nella mattinata che mi chiama con il mio nome e non con i stupidi soprannomi, cos'ha ? forse non sa che io sono nella zona degli "intoccabili" ? no è impossibile, del resto è l'ex capo delle chearleaders. La ammiro sin dal primo anno, non mi ha mai preso in giro ne altro, ma mi chiedo perchè sia cosi? - Hei, tu ci hai capito qualcosa di quello che sta dicendo?- mi risveglió dinuovo- Eh?- sembravo una stupida, ecco lo sapevo ora mi sputtana - hai capito qualcosa di quello che sta dicendo la prof?- mi lanció un lungo sorriso, non era come pensavo; una smorfiosa, vanitosa e prepotente. - Ehm... no- iniziò a ridere - neanche io- mi sorrise dinuovo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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(Abbie's POV)
sono le quattro, a momenti demi sarà qui. ho giustò il tempo di darmi una ripulita. - Will se arriva Demi falla salire-. andai di sopra e mi feci una doccia.

(Demi's POV)
Okkey sono davanti casa sua, ora busso, e se non ci fosse? Basta DEMETRIA NON ESSERE CODARDA. -Chi é?- Arrivò un ragazzo alla porta, forse era il fratello - Hei ciao, tu devi essere Demi, Abbie ti aspetta sopra- mi fece accomodare e mi mostrò la strada. -Demi, sono qui, entra pure-. Ero nella sua stanza, Fantastica. Le pareti Viola chiaro, c'erano molti poster e su un lato una chitarra, non sapevo che suonasse.- Ciao - mi salutò, era in accappatoio, era magra, molto piú di me, vorrei essere come lei, magra e snella. Ma non tutti siamo fortunati. Dopo essersi messa il jeans che le cadeva a pennello, stava per mettersi la maglia quando notai qualcosa di strano sul suo fianco, cicatrici, come le mie-Abbie ma cos'hai li?- Abbie mi guardò e subito abbassò la maglia - N-niente-stava mentendo- Ne sei così sicura?- le dissi in tono sospettoso.

(Abbie's POV)
Oddio sono fottuta, ora che faccio? se scopre che mi sono tagliata qualche tempo fa mi abbandona, non lo sa neanche Sam, porca miseria che faccio? CI SONO, la chitarra, lei sa suonare -Si certo che ne sono sicura, Guarda qui- le porsi la chitarra e lei iniziò a cantare e a suonare, la sua voce era fantastica. Mentre cantava capii che era un testo scritto da lei, si chiamava Believe in Me e parlava di una ragazza che si odiava, con delle voci nella sua testa, e per essere come le altre si stava distruggendo. Avevo capito subito cosa intendeva dire.-Demi, scusa, da quant è che non mangi?- la interruppi - Eh? ma che domande? da oggi a pranzo- una luce di terrore si accese nei suoi occhi - Mettiti a mezze maniche!- le ordinai, sarei potuta sembrare antipatica, ma volevo salvarla se quello che pensavo era vero -Ma che stai dicendo? Che ti succede?- Aveva sempre più paura. forse credeva che una volta scoperto il suo segreto l'avrei abbandonata.

(Demi's POV)
ti prego no, non può essere, non può aver capito. Del resto cosa mi aspettavo, i segreti prima o poi vengono scoperti. Non voglio che se ne vada, ho bisogno di qualcuno come lei, cosa faccio! -Cosa stai aspettando ? alzati le maniche- che faccio? - No!- ora si che ero fottuta, mi ero buttata nella fossa da sola. -Ma perchè? Di che hai paura?- Come poteva averlo scoperto... Aspetta, quei segni sul fianco, era anche lei un'autolesionista. - Lasciami in pace e studiamo- le urlai . La vidi che mi guardava in modo strano, poi prese il suo cuscino e me lo gettò contro- Vuoi la guerra allora!- Le restituii il lancio e le corsi contro spingendola sul letto, non avevo capito che era una trappola e stava cercando un modo per stringermi il braccio, me ne accorsi solo dopo averla spinta, quando mi afferò per il polso e mi bloccò, non so come ma non riuscii più a muovermi. - dimmi cos'hai altrimenti lo capirò da sola- aveva un tono più disperato che minaccioso- ma cosa ti interessa?- non era mai importato a nessuno- Perché ti voglio bene!- quelle parole mi fecero sentire meglio, ma non le avrei detto niente lo stesso, quindi cercai di liberarmi dalla sua presa e mi avvicinai all'orecchio- Mi dispiace, ma potrai fare quello che vuoi, ma non saprai mai cos'ho, le persone se ne vanno quando glielo dico- le sussurai e credo che abbia pensato che stavo per dirglielo dato come rimase delusa e la vidi pensare, vorrei sapere io cos'è che ha lei.
  
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