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Autore: larryssouls    18/02/2014    0 recensioni
E se vi dicessi che conosco i 'One Direction', ma che non so nulla su di loro o sulle loro vite?
Voi ci credereste?
Io dico di sì.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' ormai passata una settimana dalla premiere del film dei ragazzi e, contro ogni mia aspettativa, Sara ed io abbiamo continuato ad incontrarli e ad uscire con loro.
Esattamente come adesso: Niall ed io, ovviamente rigorosamente nascosti e camuffati per non farci riconoscere dai suoi fans, stiamo andando nello studio di registrazione che hanno a Londra.
-Quanto durerà questa cosa?-
-Dovranno informarci su come sta andando il film nei cinema di tutto il mondo e in più dobbiamo rifinire il nuovo album. Non so quanto ci metteremo. Se non ti va ti faccio riportare a casa- Niall è davvero dolce e gentile: questa mattina Sara è uscita presto per fare non so cosa, il suo biglietto dice solo "Ci vediamo più tardi. Ti chiamo per pranzo xx", ormai si è adattata bene allo stile di vita degli inglesi, usa anche lei le "x" al posto di scrivere "baci", così io ho deciso di uscire per godermi un po' la città, ma durante il percorso ho incontrato Niall, che mi ha chiesto se avevo voglia di andare con lui in un posto. Svelato il mistero.
-Sta tranquillo Niall, mi fa piacere vedervi in studio- dico io sorridendogli e in fondo è la verità; ho passato tutta la settimana a cercare su youtube tutte le loro canzoni e, con mio grande stupore, devo dire che sono davvero bravi! C'è ben altro dietro ai loro bei visini, sono artisti e non mi vergogno a dirlo.
-Eccoci arrivati ragazzi. Niall, fa attenzione a Francesca, sai che meno voci girano meglio è- soprattutto per la mia vita! In questa settimana ho imparato a "conoscere" anche le loro fans: che Dio gli aiuti a questi poveri Cristi.
-Tranquillo Paul, ci vediamo più tardi- Paul, l'omone grosso che ho incontrato per la prima volta davanti all'Empire Cinema con El e Sara, ha ormai imparato a conoscerci e noi ci stiamo abituando alla sua presenza: segue i ragazzi ovunque, è un po' il loro "papà" in mancanza di quelli veri. E' adorabile. Paul ci sorride e io gli sorrido di rimando.
-Picchiali se ce n'è bisogno sai!- mi dice poi.
-Lo farò senza problemi- aggiungo io, per poi salutarlo nuovamente ed entrare in studio.

-Stop! Ottimo lavoro ragazzi!-
-Grazie a tutti!- sono rimasta senza parole: che bomba! Se questi sono i pronostici per il nuovo album, prepariamoci al meglio!
-Allora? Come siamo andati?- mi chiede un Harry tutto euforico con l'adrenalina a mille.
-Beh, sì, dai. C'è di meglio- il ragazzo abbassa la testa e fa per andarsene, quando all'improvviso lo costringo a rivoltarsi nella mia direzione e lo guardo sorridendo -Scherzo scemo! Siete stati grandi!- il suo volto si illumina di nuovo, anzi! Se possibile, è diventato ancora più raggiante di prima. Subito mi abbraccia forte e, con quella sua manona, mi scompiglia i capelli.
-E' importante per noi sapere cosa ne pensi-
-Perché proprio io?-
-Perché non hai mai sentito una nostra canzone, se non per pochi secondi- interviene Zayn con ovvietà -E quindi il tuo parere è più oggettivo!- arrossisco; sono contenta di potergli essere d'aiuto. Ad un certo punto sento il cellulare vibrare nella tasca destra dei miei jeans: Sara.
-Ragazzi, esco un attimo- troppo impegnati per rispondermi mentre dicono a Louis che panino vogliono mangiare, mi fanno un cenno di assenso con la testa e così, esco tranquillamente dallo studio rispondendo alla mia compagna -Ehi!-
‘Ehi! Dove sei?’
-Allo studio di registrazione con i ragazzi- fa strano dirlo, dico sul serio.
‘Indovina un po' chi c'è davanti a me?’
-Ehm...Emma Watson?-
‘Ma magari! No, quella sgualdrina della Calder!’ va bene che aveva messo le corna a Louis, va bene che stava con lui solo per i soldi, e va anche bene che l'avevamo vista due giorni fa con il tipo della festa, ma chiamarla sgualdrina mi sembra esagerato. O forse no? Oh basta! Sara mi sta influenzando troppo.
-Sara, non chiamarla così-
‘Come vuoi. Comunque è qui con il suo amichetto’
-Ma scusa, tu dove sei?-
‘Lab Bar, perché?’ oh no. No no no!
-Ferma Louis! Sta venendo lì per comprare dei panini per lui e i ragazzi! E' il bar proprio davanti allo studio! Cazzo, ti vedo!- dobbiamo intervenire e decisamente in fretta. Mi ci è voluto una settimana per accettare il fatto che mi piaccia Louis Tomlinson, ma non per questo voglio vedere la sua vita distrutta; se lui è felice con Eleanor, allora è così che deve essere -Merda! Sta venendo verso di te, bloccalo!- comincio a correre per cercare di raggiungere il castano, ma qualcuno ci pensa già al posto mio.
-Louis! Posso fare una foto con te? Ti prego!- sempre siano benedette le loro fans invadenti! Allungo lo sguardo oltre la figura di Tomlinson e vedo la mia migliore amica che si sbraccia in modo osceno per avere la mia attenzione. Attorno alla superstar ormai si è creata una vera e propria cerchia di fans, per cui riesco a passare inosservata e a raggiungere Sara.
-Dov'è lei?-
-E' ancora là dentro. Prima stavano parlando di soldi, credo che lui la stia tipo ricattando-
-Ma lei con che soldi lo sta pagando?- che domanda stupida, con quelli del suo fantastico ragazzo, è ovvio! Sara alza un sopracciglio mentre io corrugo la fronte -Dio! Che cosa devo fare?-
-Parla con lui-
-Non mi ascolterà mai. Mi darà dell'isterica!-
-Ma quella volta al telefono, lui ti ha detto che...!-
-No! L'ha detto a Liam, o almeno così crede lui. Io non so e non devo sapere niente!-
-Che cosa non sai?-  oh porca la miseria! Non è chi penso vero? Non è la sua mano sulla mia spalla? Non ha sentito i nostri discorsi? -Ciao Sara! Oh, ma quella è El! Ehi El!- non devo intervenire, non mi devo impicciare, "tra moglie e marito non mettere il dito".
-Aspetta!-
-Che c'è?-
-No, nulla. Scusami- che figura di merda. Non ce la faccio ad arrivare fino in fondo, non voglio vederlo triste. Io adoro il suo sorriso.
-Io e te dobbiamo ancora chiarire delle cose- fa per voltarsi verso di lei, quando -Ma chi è il ragazzo con Eleanor?- la bomba è stata sganciata.
-Ti ricordi alla festa di Liam?- incomincia a raccontare Sara; il mio sguardo truce la implora di smetterla, ma lei non vuole sentire ragioni -Lei e quel ragazzo quella sera hanno...!-
-Hanno fatto amicizia, lui è...è un commesso di un negozio di moda qua vicino, e sai quanto ad El piaccia fare shopping! Si sono tenuti in contatto, tutto qui-
-Ah. Non me l'aveva detto-
-Louis, amore! Fran, Sara, ci siete anche voi- la falsità di questa ragazza a volte mi sorprende ancora.
-Ehi! Allora? Hai parlato con il tuo amico commesso? Ti fa qualche sconto?- lei guarda il suo ragazzo come stupita e spaesata, poi rivolge lo sguardo su di me mentre io abbasso la testa e lei capisce subito -Me lo dici dopo ok? Vado a prendere i panini per i ragazzi- e dopo averle lasciato un bacio a fior di labbra, scappa via lasciando noi tre da sole, pronte a scoppiare.
-Stavi per dirglielo, vero?-
-Vedi di startene calma! IO stavo per dirglielo, lei ti ha solo salvato il culo. Un'altra volta- interviene Sara in mia difesa.
-Lui non potrà mai essere tuo, quindi non ti affannare troppo-
-Perché allora ti sei rivista con quello?-
-Se è stato piacevole, perché non ripetere?- non ci ho visto più: la mia mano è partita da sola e lei non è riuscita ad evitare il mio schiaffo. Sara mi guarda come una madre guarda una figlia orgogliosa per il bel voto preso a scuola, Eleanor se potesse, mi ucciderebbe -Sei impazzita?! Aspetta che lo dica a Louis, poi vediamo che fai!-
-Proprio niente Eleanor- la mia salvezza in questo momento ha un solo nome: Harry Styles -So tutto, è inutile che provi a giustificarti- la ragazza davanti a noi comincia a ridere in modo nervoso, quasi isterico, facendo voltare anche alcuni passanti che riconobbero subito Harry -Smettila, stai dando spettacolo!- il ricciolino la prende per il braccio e la trascina vicino allo studio, in modo da non attirare troppo l'attenzione.
-Io me ne vado-
-Ecco brava! Perché tu e la tua amichetta del cuore non ve ne tornate in Italia? Qui non servite a nessuno!- le sue parole fanno male, ma in fondo è vero, questa è Londra, non è casa nostra: prima o poi tutto questo finirà e noi torneremo ad essere quelle che eravamo fino ad una settimana fa.
-El, basta. Pensi davvero che non sappia niente?- quella voce limpida e cristallina; lui è qui -Pensi che non sappia del tradimento? Liam mi ha detto tutto- Liam? Ma se è stato lui a dirmi di non dire niente a Louis! Perché?
-Ma...non...non è vero! Cioè, è stato solo un bacio e io l'ho respinto!-
-So benissimo che la cosa non si è fermata lì. E tu perché la proteggi? Io ti piaccio no?- cosa ha appena detto? Lui...?
-Io...devo proprio andare-
-Fran...!-
-LASCIAMI TOMLINSON!- non posso guardarlo in faccia ora, non adesso che non ho più nessun controllo sulle mie lacrime. Vergogna, umiliazione, come fa a sapere che lui mi piace? Non avrei dovuto lasciarmi trasportare, non avrei dovuto fare niente. Louis lascia la presa sul mio polso, abbassando la testa e facendo cadere le sue braccia lungo i fianchi.
-Mi dispiace- sussurra. Decido di andarmene, di lasciarlo lì con il suo "dramma"; sento Sara chiamarmi, ma allo stesso tempo sento anche Harry che le dice di aspettare. Non lo ringrazierò mai abbastanza.
Prendo il telefono dalla tasca e chiamo l'unica persona che in questa settimana ha dimostrato di tenerci a me veramente, oltre Sara s'intende. Squilla, è libero: finalmente una voce dall'altra parte del telefono risponde.
-Andy?-
-Ehi stella, che hai?-
-Ho bisogno di vederti-
-Dove sei?-
-Sto camminando lungo Oxford Street-
-Due minuti- grazie Andy.

-Scusa-
-E di cosa?-
-Di...questo-
Se dovessi fare una classifica delle peggiori giornate della mia vita, questa salirebbe in prima posizione in men che non si dica; e pensare che era partita anche bene!
Frustrazione, rabbia, delusione, umiliazione, e chi ne ha pagato il prezzo è stato Andy, lo stesso ragazzo che due giorni fa si era fatto avanti chiedendomi un appuntamento. Sono un mostro, eppure lui è qui, disteso di fianco a me che continua a coccolarmi e ad accarezzarmi il braccio: siamo entrambi nudi, distesi sul mio letto. Abbiamo appena fatto sesso.
-Se questo è l'unico modo per consolarti, ci sto!- sorrido -Oh, un sorriso! Lo aggiungo tra le mie piccole vittorie- sorrido di nuovo stringendo più forte la presa intorno alla sua vita. Non che non mi piacesse Andy, il contrario! Ma Louis mi è entrato dentro in una maniera che non so nemmeno spiegare! Il problema adesso è farlo uscire.
-Ti devo una cena Andy-
-Vuoi essere la mia ragazza?-
-Che cosa?- sgrano gli occhi alla sua improvvisa confessione: io la ragazza di Andy Samuels?
-Guarda il lato positivo, potresti vedere se Louis si ingelosisce o meno-
-Andy...!- quanto gli è costato dirlo?
-Io vorrei davvero che tu provassi qualcosa per me, ma so che non sarà così, per cui cerco di aiutarti come posso, e per un po' sto bene anch'io-
-Non gioverà a nessuno questa cosa-
-Perché per una volta non smetti di farti domande e agisci? Se non avessi aspettato di dire a Louis di Eleanor, magari adesso...!-
-Magari niente- non voglio sentire il suo nome, non voglio sentir parlare di lui e di quella lì! Non voglio tornare a quel momento -Sarò la tua ragazza-
-Sul serio?-
-Ma voglio che tu sappia che non lo faccio per Louis Tomlinson, lo faccio per me...e per te. Mi piaci Andy, voglio solo vedere come va'- il ragazzo si avventa su di me, abbracciandomi stretta e stampandomi un dolce, ma deciso bacio sulle labbra.
-Davvero ti piaccio?-
-Sì, certo- Andy si alza e, ancora nudo, comincia a saltellare per la stanza: non posso fare a meno di ridere per l'assurdità della cosa -Per l'amor del cielo, copriti!- poi si ributta a letto, o meglio sopra di me, e comincia a darmi piccoli, ma cadenzati, baci a stampo.
-Sei- uno -La- due -Mia- tre -Ragazza- quattro. E stop.
-Devi conquistarmi per bene ora-
-Un invito a cena è ok per cominciare?-
-Vada per la cena-

-Buongiorno Andy! Indovina chi ti ha portato...! Oh Signore Gesù! Fran?-
-Liam!-
-Ehi ragazzone, buongiorno! Hai visto che bella la mia ragazza di prima mattina?- sono passati tre giorni dal fatidico giorno in cui ho detto di sì a Samuels e no, non me ne sono pentita, con lui sto bene, mi diverto, ma il problema di fondo è rimasto; veramente non ho neanche più provato ad affrontarlo.
-Non è per te Fran, tu sei bellissima, ma devo ancora farci l'abitudine- ieri sera abbiamo passato la serata fuori insieme a dei loro amici, Andy non vedeva l'ora di farmi conoscere a tutta Londra, e alla fin fine sono rimasta qui a dormire. E va bene, dopo aver fatto sesso; è terapeutico.
-Non preoccuparti Liam. Se mi dai cinque minuti poi esco con te. Devo andare a casa a vedere se Sara è ancora viva- dico infine voltandomi verso il mio ragazzo che mi sta pregando in ogni modo di non andarmene -Dai, tanto ci vediamo più tardi- continuo io dandogli un leggero bacio e accarezzandogli la guancia con una mano.
-E va bene. Aspetto con impazienza-
Una volta lasciato l'appartamento del suo migliore amico, Liam comincia il suo discorso; sapevo non aspettasse altro.
-Non mi chiedi come sta?-
-Non volevo farlo davanti a lui- ho una voglia matta di sapere come se la stia cavando Louis, è da quel giorno che non lo sento e che non lo vedo. Ho cercato di evitarlo il più possibile.
-Potevi rispondere ad una delle sue chiamate- aveva preso il mio numero da non so chi (ci scommetto che è stato Payne, ma lui non me lo vuole dire) e mi sono ritrovata ogni giorno almeno quattro chiamate perse da parte sua. Non chiedetemi il perché io avessi già il suo numero -Gli manchi-
-Liam, andiamo, non mi conosce-
-Ti conosce abbastanza per voler essere al posto di Andy adesso- un brivido mi percorre la schiena: mi fermo per un secondo e alzo la testa verso il castano in modo da avere i suoi occhi puntati suoi miei -Gli manchi- mi ripete lui, ancora più sicuro di prima -Perché non passi a vedere come sta?-
-Ma Andy...!-
-Lo sappiamo tutti quanti che questa storia non ha un continuo, pure lui. Si sta solo godendo il momento. Vai da Louis, anche Andy sarebbe d'accordo- guardo Liam negli occhi per un'ultima volta e poi annuisco prendendo il mio cellulare dalla tasca.

To: Louis Tomlinson
"Sto venendo da te. Dammi dieci minuti"

From: Louis Tomlinson
"Mi sei mancata tanto"

  
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