E'
ormai passata una settimana dalla premiere del film dei
ragazzi e, contro ogni mia aspettativa, Sara ed io abbiamo continuato
ad
incontrarli e ad uscire con loro.
Esattamente come adesso:
Niall ed io, ovviamente rigorosamente nascosti e
camuffati per non farci riconoscere dai suoi fans, stiamo andando nello
studio
di registrazione che hanno a Londra.
-Quanto
durerà questa cosa?-
-Dovranno informarci su
come sta andando il film nei cinema di tutto il mondo e
in più dobbiamo rifinire il nuovo album. Non so quanto ci
metteremo. Se non ti
va ti faccio riportare a casa- Niall è davvero dolce e
gentile: questa mattina
Sara è uscita presto per fare non so cosa, il suo biglietto
dice solo "Ci
vediamo più tardi. Ti chiamo per pranzo xx", ormai si è adattata
bene
allo stile di vita degli inglesi, usa anche lei le "x" al posto di
scrivere "baci", così io ho deciso di uscire per godermi un
po' la
città, ma durante il percorso ho incontrato Niall, che mi ha
chiesto se avevo
voglia di andare con lui in un posto. Svelato il mistero.
-Sta tranquillo Niall,
mi fa piacere vedervi in studio- dico io sorridendogli e
in fondo è la verità; ho passato tutta la
settimana a cercare su youtube tutte
le loro canzoni e, con mio grande stupore, devo dire che sono davvero
bravi!
C'è ben altro dietro ai loro bei visini, sono artisti e non
mi vergogno a
dirlo.
-Eccoci arrivati
ragazzi. Niall, fa attenzione a Francesca, sai che meno voci
girano meglio è- soprattutto per la mia vita! In questa
settimana ho imparato a
"conoscere" anche le loro fans: che Dio gli aiuti a questi poveri
Cristi.
-Tranquillo Paul, ci
vediamo più tardi- Paul, l'omone grosso che ho incontrato
per la prima volta davanti all'Empire Cinema con El e Sara, ha ormai
imparato a
conoscerci e noi ci stiamo abituando alla sua presenza: segue i ragazzi
ovunque, è un po' il loro "papà" in mancanza di
quelli veri. E'
adorabile. Paul ci sorride e io gli sorrido di rimando.
-Picchiali se ce
n'è bisogno sai!- mi dice poi.
-Lo farò
senza problemi- aggiungo io, per poi salutarlo nuovamente ed entrare
in studio.
-Stop! Ottimo lavoro
ragazzi!-
-Grazie a tutti!- sono
rimasta senza parole: che bomba! Se questi sono i
pronostici per il nuovo album, prepariamoci al meglio!
-Allora? Come siamo
andati?- mi chiede un Harry tutto euforico con l'adrenalina
a mille.
-Beh, sì,
dai. C'è di meglio- il ragazzo abbassa la testa e fa per
andarsene,
quando all'improvviso lo costringo a rivoltarsi nella mia direzione e
lo guardo
sorridendo -Scherzo scemo! Siete stati grandi!- il suo volto si
illumina di
nuovo, anzi! Se possibile, è diventato ancora più
raggiante di prima. Subito mi
abbraccia forte e, con quella sua manona, mi scompiglia i capelli.
-E' importante per noi
sapere cosa ne pensi-
-Perché
proprio io?-
-Perché non
hai mai sentito una nostra canzone, se non per pochi secondi-
interviene Zayn con ovvietà -E quindi il tuo parere
è più oggettivo!-
arrossisco; sono contenta di potergli essere d'aiuto. Ad un certo punto
sento
il cellulare vibrare nella tasca destra dei miei jeans: Sara.
-Ragazzi, esco un
attimo- troppo impegnati per rispondermi mentre dicono a
Louis che panino vogliono mangiare, mi fanno un cenno di assenso con la
testa e
così, esco tranquillamente dallo studio rispondendo alla mia
compagna -Ehi!-
‘Ehi! Dove
sei?’
-Allo studio di
registrazione con i ragazzi- fa strano dirlo, dico sul serio.
‘Indovina un
po' chi c'è davanti a me?’
-Ehm...Emma Watson?-
‘Ma magari!
No, quella sgualdrina della Calder!’ va bene che aveva messo
le
corna a Louis, va bene che stava con lui solo per i soldi, e va anche
bene che
l'avevamo vista due giorni fa con il tipo della festa, ma chiamarla
sgualdrina
mi sembra esagerato. O forse no? Oh basta! Sara mi sta influenzando
troppo.
-Sara, non chiamarla
così-
‘Come vuoi.
Comunque è qui con il suo amichetto’
-Ma scusa, tu dove sei?-
‘Lab Bar,
perché?’ oh no. No no no!
-Ferma Louis! Sta
venendo lì per comprare dei panini per lui e i ragazzi! E'
il
bar proprio davanti allo studio! Cazzo, ti vedo!- dobbiamo intervenire
e
decisamente in fretta. Mi ci è voluto una settimana per
accettare il fatto che
mi piaccia Louis Tomlinson, ma non per questo voglio vedere la sua vita
distrutta; se lui è felice con Eleanor, allora è
così che deve essere -Merda!
Sta venendo verso di te, bloccalo!- comincio a correre per cercare di
raggiungere il castano, ma qualcuno ci pensa già al posto
mio.
-Louis! Posso fare una
foto con te? Ti prego!- sempre siano benedette le loro
fans invadenti! Allungo lo sguardo oltre la figura di Tomlinson e vedo
la mia
migliore amica che si sbraccia in modo osceno per avere la mia
attenzione.
Attorno alla superstar ormai si è creata una vera e propria
cerchia di fans,
per cui riesco a passare inosservata e a raggiungere Sara.
-Dov'è lei?-
-E' ancora là
dentro. Prima stavano parlando di soldi, credo che lui la stia
tipo ricattando-
-Ma lei con che soldi lo
sta pagando?- che domanda stupida, con quelli del suo
fantastico ragazzo, è ovvio! Sara alza un sopracciglio
mentre io corrugo la
fronte -Dio! Che cosa devo fare?-
-Parla con lui-
-Non mi
ascolterà mai. Mi darà dell'isterica!-
-Ma quella volta al
telefono, lui ti ha detto che...!-
-No! L'ha detto a Liam,
o almeno così crede lui. Io non so e non devo sapere
niente!-
-Che cosa non sai?-
oh porca la miseria! Non è chi penso vero? Non
è la
sua mano sulla mia spalla? Non ha sentito i nostri discorsi? -Ciao
Sara! Oh, ma
quella è El! Ehi El!- non devo intervenire, non mi devo
impicciare, "tra
moglie e marito non mettere il dito".
-Aspetta!-
-Che c'è?-
-No, nulla. Scusami- che
figura di merda. Non ce la faccio ad arrivare fino in
fondo, non voglio vederlo triste. Io adoro il suo sorriso.
-Io e te dobbiamo ancora
chiarire delle cose- fa per voltarsi verso di lei,
quando -Ma chi è il ragazzo con Eleanor?- la bomba
è stata sganciata.
-Ti ricordi alla festa
di Liam?- incomincia a raccontare Sara; il mio sguardo
truce la implora di smetterla, ma lei non vuole sentire ragioni -Lei e
quel
ragazzo quella sera hanno...!-
-Hanno fatto amicizia,
lui è...è un commesso di un negozio di moda qua
vicino,
e sai quanto ad El piaccia fare shopping! Si sono tenuti in contatto,
tutto
qui-
-Ah. Non me l'aveva
detto-
-Louis, amore! Fran,
Sara, ci siete anche voi- la falsità di questa ragazza a
volte mi sorprende ancora.
-Ehi! Allora? Hai
parlato con il tuo amico commesso? Ti fa qualche sconto?- lei
guarda il suo ragazzo come stupita e spaesata, poi rivolge lo sguardo
su di me
mentre io abbasso la testa e lei capisce subito -Me lo dici dopo ok?
Vado a
prendere i panini per i ragazzi- e dopo averle lasciato un bacio a fior
di
labbra, scappa via lasciando noi tre da sole, pronte a scoppiare.
-Stavi per dirglielo,
vero?-
-Vedi di startene calma!
IO stavo per dirglielo, lei ti ha solo salvato il
culo. Un'altra volta- interviene Sara in mia difesa.
-Lui non
potrà mai essere tuo, quindi non ti affannare troppo-
-Perché
allora ti sei rivista con quello?-
-Se è stato
piacevole, perché non ripetere?- non ci ho visto
più: la mia mano è
partita da sola e lei non è riuscita ad evitare il mio
schiaffo. Sara mi guarda
come una madre guarda una figlia orgogliosa per il bel voto preso a
scuola,
Eleanor se potesse, mi ucciderebbe -Sei impazzita?! Aspetta che lo dica
a
Louis, poi vediamo che fai!-
-Proprio niente Eleanor-
la mia salvezza in questo momento ha un solo nome:
Harry Styles -So tutto, è inutile che provi a giustificarti-
la ragazza davanti
a noi comincia a ridere in modo nervoso, quasi isterico, facendo
voltare anche
alcuni passanti che riconobbero subito Harry -Smettila, stai dando
spettacolo!-
il ricciolino la prende per il braccio e la trascina vicino allo
studio, in
modo da non attirare troppo l'attenzione.
-Io me ne vado-
-Ecco brava!
Perché tu e la tua amichetta del cuore non ve ne tornate in
Italia? Qui non servite a nessuno!- le sue parole fanno male, ma in
fondo è
vero, questa è Londra, non è casa nostra: prima o
poi tutto questo finirà e noi
torneremo ad essere quelle che eravamo fino ad una settimana fa.
-El, basta. Pensi
davvero che non sappia niente?- quella voce limpida e
cristallina; lui è qui -Pensi che non sappia del tradimento?
Liam mi ha detto
tutto- Liam? Ma se è stato lui a dirmi di non dire niente a
Louis! Perché?
-Ma...non...non
è vero! Cioè, è stato solo un bacio e
io l'ho respinto!-
-So benissimo che la
cosa non si è fermata lì. E tu perché
la proteggi? Io ti
piaccio no?- cosa ha appena detto? Lui...?
-Io...devo proprio
andare-
-Fran...!-
-LASCIAMI TOMLINSON!-
non posso guardarlo in faccia ora, non adesso che non ho
più nessun controllo sulle mie lacrime. Vergogna,
umiliazione, come fa a sapere
che lui mi piace? Non avrei dovuto lasciarmi trasportare, non avrei
dovuto fare
niente. Louis lascia la presa sul mio polso, abbassando la testa e
facendo
cadere le sue braccia lungo i fianchi.
-Mi dispiace- sussurra.
Decido di andarmene, di lasciarlo lì con il suo
"dramma"; sento Sara chiamarmi, ma allo stesso tempo sento anche
Harry che le dice di aspettare. Non lo ringrazierò mai
abbastanza.
Prendo il telefono dalla
tasca e chiamo l'unica persona che in questa settimana
ha dimostrato di tenerci a me veramente, oltre Sara s'intende. Squilla,
è
libero: finalmente una voce dall'altra parte del telefono risponde.
-Andy?-
-Ehi stella, che hai?-
-Ho bisogno di vederti-
-Dove sei?-
-Sto camminando lungo
Oxford Street-
-Due minuti- grazie Andy.
-Scusa-
-E di cosa?-
-Di...questo-
Se dovessi fare una
classifica delle peggiori giornate della mia vita, questa
salirebbe in prima posizione in men che non si dica; e pensare che era
partita
anche bene!
Frustrazione, rabbia,
delusione, umiliazione, e chi ne ha pagato il prezzo è
stato Andy, lo stesso ragazzo che due giorni fa si era fatto avanti
chiedendomi
un appuntamento. Sono un mostro, eppure lui è qui, disteso
di fianco a me che
continua a coccolarmi e ad accarezzarmi il braccio: siamo entrambi
nudi, distesi
sul mio letto. Abbiamo appena fatto sesso.
-Se questo è
l'unico modo per consolarti, ci sto!- sorrido -Oh, un sorriso! Lo
aggiungo tra le mie piccole vittorie- sorrido di nuovo stringendo
più forte la
presa intorno alla sua vita. Non che non mi piacesse Andy, il
contrario! Ma
Louis mi è entrato dentro in una maniera che non so nemmeno
spiegare! Il
problema adesso è farlo uscire.
-Ti devo una cena Andy-
-Vuoi essere la mia
ragazza?-
-Che cosa?- sgrano gli
occhi alla sua improvvisa confessione: io la ragazza di
Andy Samuels?
-Guarda il lato
positivo, potresti vedere se Louis si ingelosisce o meno-
-Andy...!- quanto gli
è costato dirlo?
-Io vorrei davvero che
tu provassi qualcosa per me, ma so che non sarà
così,
per cui cerco di aiutarti come posso, e per un po' sto bene anch'io-
-Non gioverà
a nessuno questa cosa-
-Perché per
una volta non smetti di farti domande e agisci? Se non avessi
aspettato di dire a Louis di Eleanor, magari adesso...!-
-Magari niente- non
voglio sentire il suo nome, non voglio sentir parlare di
lui e di quella lì! Non voglio tornare a quel momento
-Sarò la tua ragazza-
-Sul serio?-
-Ma voglio che tu sappia
che non lo faccio per Louis Tomlinson, lo faccio per
me...e per te. Mi piaci Andy, voglio solo vedere come va'- il ragazzo
si avventa
su di me, abbracciandomi stretta e stampandomi un dolce, ma deciso
bacio sulle
labbra.
-Davvero ti piaccio?-
-Sì, certo-
Andy si alza e, ancora nudo, comincia a saltellare per la stanza:
non posso fare a meno di ridere per l'assurdità della cosa
-Per l'amor del
cielo, copriti!- poi si ributta a letto, o meglio sopra di me, e
comincia a
darmi piccoli, ma cadenzati, baci a stampo.
-Sei- uno -La- due -Mia-
tre -Ragazza- quattro. E stop.
-Devi conquistarmi per
bene ora-
-Un invito a cena
è ok per cominciare?-
-Vada per la cena-
-Buongiorno Andy!
Indovina chi ti ha portato...! Oh Signore Gesù! Fran?-
-Liam!-
-Ehi ragazzone,
buongiorno! Hai visto che bella la mia ragazza di prima
mattina?- sono passati tre giorni dal fatidico giorno in cui ho detto
di sì a Samuels
e no, non me ne sono pentita, con lui sto bene, mi diverto, ma il
problema di
fondo è rimasto; veramente non ho neanche più
provato ad affrontarlo.
-Non è per te
Fran, tu sei bellissima, ma devo ancora farci l'abitudine- ieri
sera abbiamo passato la serata fuori insieme a dei loro amici, Andy non
vedeva
l'ora di farmi conoscere a tutta Londra, e alla fin fine sono rimasta
qui a
dormire. E va bene, dopo aver fatto sesso; è terapeutico.
-Non preoccuparti Liam.
Se mi dai cinque minuti poi esco con te. Devo andare a
casa a vedere se Sara è ancora viva- dico infine voltandomi
verso il mio
ragazzo che mi sta pregando in ogni modo di non andarmene -Dai, tanto
ci
vediamo più tardi- continuo io dandogli un leggero bacio e
accarezzandogli la
guancia con una mano.
-E va bene. Aspetto con
impazienza-
Una volta lasciato
l'appartamento del suo migliore amico, Liam comincia il suo
discorso; sapevo non aspettasse altro.
-Non mi chiedi come sta?-
-Non volevo farlo
davanti a lui- ho una voglia matta di sapere come se la stia
cavando Louis, è da quel giorno che non lo sento e che non
lo vedo. Ho cercato
di evitarlo il più possibile.
-Potevi rispondere ad
una delle sue chiamate- aveva preso il mio numero da non
so chi (ci scommetto che è stato Payne, ma lui non me lo
vuole dire) e mi sono
ritrovata ogni giorno almeno quattro chiamate perse da parte sua. Non
chiedetemi il perché io avessi già il suo numero
-Gli manchi-
-Liam, andiamo, non mi
conosce-
-Ti conosce abbastanza
per voler essere al posto di Andy adesso- un brivido mi
percorre la schiena: mi fermo per un secondo e alzo la testa verso il
castano
in modo da avere i suoi occhi puntati suoi miei -Gli manchi- mi ripete
lui,
ancora più sicuro di prima -Perché non passi a
vedere come sta?-
-Ma Andy...!-
-Lo sappiamo tutti
quanti che questa storia non ha un continuo, pure lui. Si
sta solo godendo il momento. Vai da Louis, anche Andy sarebbe
d'accordo- guardo
Liam negli occhi per un'ultima volta e poi annuisco prendendo il mio
cellulare
dalla tasca.
To: Louis Tomlinson
"Sto venendo da te.
Dammi dieci minuti"
From: Louis Tomlinson
"Mi sei mancata tanto"