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Autore: Amamelide    19/02/2014    1 recensioni
Dal capitolo quattro:
< Regola numero uno: mi fai schifo e se ti azzardi a toccarmi ti castro. >
< Io toccarti? > chiede Thomas sconvolto < Ma se una mela ha più sex appeal di te! >
Faccio finta di non aver sentito e vado avanti.
< Regola numero due: io e te non saremo mai amici. >
< Queste non sono regole, sono affermazioni e verità. > ribatte lui cocciuto.
Mai una volta che mi venga incontro...
< Ok. > sbuffo spazientita < Allora facciamo così, regola numero uno: niente sesso in casa. >
Lui spalanca gli occhi dal terrore < Non puoi privarmi di questo diritto! Io ho i miei bisogni! >
< Noi due abbiamo un accordo e questa è anche casa mia! > esclamo improvvisamente compiaciuta del suo panico < E comunque puoi farlo in tanti altri posti. Ci sono gli Hotel, le macchine, i vicoli bui... >
< Però! Vedo che sei un'esperta del sesso fuori casa. >
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Quello che una volta era un appartamento ordinato e carino ( due stanze, una cucina, un bagno ed un salottino) ora è una discarica.
Pavimento e mobili sono ricoperti di scatole di cibo take away, vestiti e fogli vari.
<< Prego, accomodati.>> dice Thomas indicandomi il divano.
Cauta aggiro tutti gli “ostacoli” che trovo sul pavimento... quando uscirò da qui dovrò fare l'antitetanica!
<< Quindi i tuoi non ti hanno avvertito che sono il nuovo affittuario?>> chiede lui dalla cucina.
<< No.>> rispondo secca.
Il migliore amico del mio ex torna in salotto con in mano due tazze fumanti di...
Cosa sarà?
Caffè?
Tè?
Veleno?
Ok, è caffè.
Dopo avermi passato la tazza fa per sedersi al mio fianco ma poi ci ripensa e rimane in piedi a fissarmi.
Il suo sguardo è dubbioso, quasi indagatore.
A cosa starà pensando?
<< Perché sei qui?>> chiede.
<< Vedi... io...>>
Quali parole parole potrei usare?
Sloggia da casa mia?
Fai una magia e sparisci?
E' colpa tua se non mi sono sposata?
Ok, forse non è del tutto colpa sua...
<< Mei, sto aspettando una risposta.>>
<< Rivoglio il mio appartamento. Sono disposta a ridarti indietro i sei mesi d'affitto.>> dico tutto d'un fiato.
<< Non erano questi gli accordi. I tuoi mi hanno detto che potevo rimanere qui fino allo scadere del contratto, mancano ancora quattro mesi.>> risponde Thomas senza scomporsi.
<< Lo so, ma non posso stare ancora un altro minuto a casa dei miei genitori. Da quando il matrimonio è saltato sono diventati super apprensivi.>>
Ok, solo mia madre è diventata apprensiva.
Ma è meglio non scendere nei dettagli.
Dopo tutto è mia madre.
Come figlia devo difendere la sua immagine di donna distinta.
<< Giusto... il matrimonio. Come stai?>>
Lo so che per molti di voi questa domanda è del tutto innocua, persino educata.
Purtroppo alle mie orecchie sembra di aver sentito “ Ha fatto bene William a lasciarti”.
Non so perché.
Ma è così.
<< Sto molto meglio. Grazie.>>
Silenzio imbarazzante e... << Ok, puoi tornare.>>
Sul serio?
Davvero?
Però! Forse non è lo stronzo che pensavo.
<< Ma ho bisogno di almeno un mese per trovare un nuovo appartamento.>> conclude.
Un mese?!
Non posso aspettare così tanto.
Finirò coll'impazzire!
<< Non potresti accelerare i tempi?>> chiedo.
<< Mi hai preso per Superman?>>
<< Non posso resistere un altro mese con mia madre. Ieri ha fatto venire una zingara per farmi togliere il malocchio! Pensa che sia stata maledetta!>>
Opss!
Scusa mamma.
Thomas scoppia a ridere.
<< Beato te che riesci a ridere. E' arrivata persino a comprare dieci test di gravidanza perché ho avuto un ritardo!>>
<< E il risultato? Sei incinta?>>
<< Ti sembro incinta?!>>
Lui mi squadra da capo a piedi << No, ma sei ingrassata.>>
Possa venirti la diarrea!
<< Comunque io che posso fare? O aspetti un mese dai tuoi o aspetti un mese qui con me.>> butta lì, senza pensarci troppo.
Gli basta un minuto per rendersi conto della pericolosità della frase che ha detto.
Mi basta un minuto per immaginare uno scenario improbabile ma del tutto fattibile.
<< Sai che...>>
<< Scordatelo!>> mi interrompe << E' fuori questione.>>
Troppo tardi, ormai sono partita in quarta.
<< Pensaci bene. Se venissi ad abitare qui nel peggiore dei casi finirei nell'uccidere te e non mia madre. E' perfetto!>>
Thomas mi guarda come se fossi pazza.
<< Mei hai fumato?>>
<< Io sono a scuola dalla mattina fino alle quattro del pomeriggio. Tu non hai praticamente orari e viaggi spesso per lavoro.>>
Se qualcuno volesse saperlo io sono una professoressa di matematica delle medie mentre Thomas lavora in una ditta di costruzioni abbastanza famosa come architetto.
<< Ci incontreremo quanto? Un'ora al giorno?>> chiedo.
<< E che mi dici dei week-end?>>
Giusto, i week-end...
<< Farò in modo di stare lontano o chiusa in camera. Inoltre cucinerei e pulirei per te.>>
Le parole “cucinerei e pulirei” sembrano farlo vacillare.
<< Gratis.>> aggiungo << E quando troverai un nuovo appartamento ti pagherò il trasloco e ti restituirò comunque i sei mesi d'affitto.>>


Io non sono una tipa che dice bugie.
Il più delle volte mi limito a tralasciare dei dettagli in modo da non dare preoccupazioni o dispiacere agli altri.
Così, quando sono tornata a casa, ho semplicemente detto a mia madre che avevo parlato con Thomas e che sarei tornata subito nel mio vecchio appartamento perché lui aveva già trovato un altro posto in cui stare.
<< E che mi dici dei soldi dell'affitto?>> chiede mio padre.
<< Ha chiesto indietro solo quattro mesi d'anticipo... Non preoccuparti! Abbiamo già risolto tutto.>>
Entrambi i mie genitori mi guardano dubbiosi.
Vi prego abboccate!
<< Meglio così.>> sentenzia alla fine mio padre tornando a guardare la tv.


Ok, almeno con voi voglio essere sincera.
Il mio bisogno quasi disperato di tornare nel vecchio appartamento non dipende soltanto da mia madre.
Per la verità in questi mesi ho capito che devo trovare un nuovo equilibrio e una nuova serenità.
Ho bisogno di ricostruirmi una vita, una vita senza William.
Ma prima di tutto devo ritrovare me stessa!
La me stessa che è sparita nel momento in cui ha letto la lettera d'addio dell'uomo che amava, e se per farlo dovrò sopportare Thomas per qualche giorno... così sia!
Ho bisogno di agire subito.
Prima che inizi a crogiolarmi nella pietà e nelle coccole dei miei cari.
Prima che inizi a smettere di credere nell'amore.





Angolo Autrice:
Salve a tutti coloro che sono arrivati a leggere fin qui.
Mi chiamo Amamelide e sono davvero onorata delle visualizzazioni che ho attenuto col primo capito.
A proposito del primo capitolo... Avrei dovuto presentarmi lì ma l'ho dimenticato ( perdono XD)
Comunque sia mi farebbe davvero piacere ricevere qualche commento ( positivo o negativo) così da rendermi conto se la storia piaccia davvero e potermi migliorare.
Alla prossima!
  
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