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Autore: Uptrand    20/02/2014    22 recensioni
Ripropongo in versione riveduta e corretta la mia prima storia sperando che risulti migliore non solo a me ma anche a voi.
Il comandate Shepard ha salvato il consiglio, curato la genofagia, fermato la guerra tra Quariane geth e usato il crucibolo per distruggere i razziatori e tutti i sintetici. Ora si trova a Londra sepolto dalle macerie mentre la Normandy con Ashley Williams, la donna amata, e il resto dei compagni sono precipitati su un pianeta sconosciuto.
p.s. La prima volta che l'ho pubblicata delle frasi erano state mangiate, stavolta dovrei aver corretto il problema. se avete smesso di leggerla solo per questo, chiedo un altra possibilità
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Williams, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mass Effect Legacy'
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Un ringraziamento doveroso a “Cratere da Impatto MT” che mi ha aiutato con tutta la storia, revisionando il testo.
La storia contiene descrizioni prese dal Codex del gioco.

 
Era passata all'incirca un'ora dall'attivazione del crucibolo che aveva distrutto i Razziatori, i geth e danneggiato gravemente i portali di massa e causato malfunzionamenti a ogni tipo di tecnologia.
La galassia non era mai stata cosi vicina al caos più totale come in queste ore, a causa dei problemi nell' avere notizie anche tra zone dello stesso pianeta.
 
Londra 2186, il raggio per la Cittadella.
 
Nessuno notò una squadra di cinque individui, con un mezzo per il carico leggero, diretta verso dove poche ore prima partiva il raggio della cittadella.
« Siamo arrivati, raccogliete ed esaminate qualsiasi campione che possa tornare utile ad avere informazioni sui razziatori. Secondo le stime dovremmo avere almeno un'ora prima che qualcuno mandi una squadra in questa zona, avete quindi 30 minuti per svolgere il vostro compito.» Annunciò l'ufficiale al comando.
« Signore, il tempo concesso è poco. Potremmo tranquillamente...» Provò a far notare uno dei soldati.
« Esperienza, soldato. Le stime sono sempre ottimistiche, se qualcuno ci vede dite che state eseguendo degli ordini, con l'attuale stato delle cose nessuno potrà contraddirvi, inoltre hanno tutti troppo da fare. Trenta minuti, andate.» Ordinò il comandante.
« Sissignore.» Risposero i soldati.
Era passato appena un quarto d'ora, quando l'ufficiale venne chiamato da uno dei suoi sottoposti che segnalava di aver trovato qualcosa.
« Signore, ricevo segni vitali deboli da sotto queste macerie. Impossibile dire a quale specie appartengano, troppe interferenze.» Spiegò il soldato.
« Manda un drone. Probabilmente è un umano, questo è il loro pianeta. Se non è di nessun valore è inutile salvarlo.» Disse il comandante.
Qualche minuto dopo ricevettero le prime immagine dal drone « Assurdo! È...» esclamò il soldato.
« Lasciate perdere tutto. Tiratelo fuori e andiamocene, non è quello per cui siamo venuti ma è un BONUS inaspettato.» disse l'ufficiale al comando, mentre sul volto aveva il sorriso di qualcuno che aveva vinto alla lotteria.
Venti minuti dopo, il sito era deserto quando un secondo gruppo di individui scese da un mezzo blindato dell'Alleanza.
« Il factotum non rivela nessun segnale. Strano.» Commentò Miranda
« Cheerleader, non dirmi che hai sbagliato! Non adesso.» Rispose Jack; normalmente avrebbe gioito di un errore di Miranda, ma non questa volta. La sua voce conteneva una nota di preoccupazione.
« L'ultimo segnale registrato si trovava in questa zona, disponiamoci a cerchio tenendo al centro il raggio. Zaeed e Jack, andate verso est, Jacob a ovest, Kasumi e Samara a sud, io a nord. Grunt, mettiti al centro e controlla le macerie, con la tua forza non sarà un problema.» Ordinò l'ex agente di Cerberus.
« Al lavoro gente!» Gridò Zaeed cercando di infondere entusiasmo negli altri, ma anche in se stesso.
Stavano controllando la zona da circa mezz'ora, quando Jacob andò a parlare a Miranda.
« Non c'è nessuna traccia di Shepard, anche se l'ultima posizione del suo ID era segnalata qui.»
« È ridicolo, l'ultimo segnale risale a 35 minuti fa. Anche se il segnalatore si fosse rotto dovrebbe comunque essere in zona.» Rispose Miranda, lasciando trapelare l'agitazione che sentiva.
« Qui c'è qualcosa! » Gridò Grunt.
Il gruppo si riunì per vedere.
« Dei segni di un mezzo leggero, di piccole dimensioni.» Spiegò il Krogan.
« Ma cosa possono significare? Con tutto quello che è successo qui, possono essere di qualsiasi cosa.» Commentò Samara.
« Dovresti venire a caccia su Tuchanka. Questi segni sono più recenti, passano sopra a tutte le altre tracce.» Asserì Grunt.
« Direi di seguirle. D'altronde qui non c'è niente e non c’è altro da seguire.» Suggerì Kasumi.
Tutti si mostrarono d'accordo.
« Mi spiace ammiraglio, non abbiamo trovato niente. Abbiamo seguito delle tracce di un piccolo mezzo, di quelli usati per trasportare materiale leggero, ma è stato inutile. Conducevano qui al campo base, ma stiamo usando diverse decine di questi mezzi ed è impossibile risalire a un mezzo in particolare.» Riferì Miranda, una volta riuscita a stabilire una comunicazione, dal campo base che il comando riunito della flotte aveva stabilito a ovest di Londra. Uno dei tanti.
« Capisco, continuate con la ricerca del comandante finché potete. Ma se tra qualche giorno non avrò notizie dovremmo sospendere.» Disse l'Ammiraglio Hackett.
«Cosa?» Urlò Jack.
« Non ho scelta, il comandante non è la sola priorità. Con tutte le flotte bloccate nel sistema solare sto facendo il possibile per mantenere in piedi la situazione e per farlo, ho bisogno di tutte le risorse e uomini possibili. Hackett, chiudo.» Disse l’ufficiale. I presenti si guardarono tristemente tra loro, quelle parole significavano che Shepard presto sarebbe stato considerato morto.
*****
Il tenente Ashley M. Williams, secondo spettro umano, aveva indetto una riunione; partecipavano Tali, Garrus, Liara, Vega, Joker, Javik, Traynor, il capo ingegnere Adams e la Dr.ssa Chakwas.
-- Rimani concentrata, pensa a quello che puoi fare, il dolore adesso non conta. Sono io al comando e ho il dovere di portare tutti a casa. Ci sarà tempo per il dolore.-- Pensò Ashley mentre li osservava, ripetendo nelle propria testa queste parole dalla fine della cerimonia.
Chakwas aveva riferito che alcuni membri dell'equipaggio della Normandy avevano delle ossa rotte, ma la maggior parte di esso aveva solo ferite lievi. I più provati erano sicuramente Ashley e Garrus per le ferite riportate durante la corsa al raggio, ma nessuno dei due aveva accettato il consiglio della dottoressa di mettersi a riposo.
«Ingegnere Adams, mi faccia un quadro della situazione!» Ordinò Ash.
Adams ubbidì « Qualsiasi cosa sia successa, non ha danneggiato seriamente lo scafo della Normandy o gli strumenti a bordo. Molti circuiti sono saltati e non mi fiderei a spingere i motori al massimo, ma abbiamo lo stesso il supporto vitale. I motori e le comunicazioni, anche se in modo critico, funzionano. Il vero problema è IDA, controllava un infinità di funzioni e fino a quando non le avremmo reindirizzate, usare i sistemi della Normandy sarà un problema.»
« Grazie Adams. Tali, aiuta Adams con IDA. Liara e Joker, cercate di capire dove siamo; Traynor e Garrus, cercate di stabile un contatto, non importa con chi; Vega e Javik , voglio che andiate fuori e esploriate i dintorni della nave; attenti, non sappiamo se vi sono predatori.» Ordinò Ashley.
Prima di congedarli, si prese qualche secondo per osservarli. Erano palesemente stanchi e tutti feriti, avevano bisogno di un riposo che nessuno poteva dare o concedersi, ma la cosa peggiore era la mancanza di notizie, non sapere se la guerra fosse finita, se i loro mondi fossero salvi e se lo erano le persone a cui tenevano; avevano bisogno di buone notizie che ravvivassero un po' il fuoco della speranza. Ma sapeva anche che si domandavano del destino di Shepard, il migliore amico per molti, un comandante fidato per gli altri e la persona amate per lei.
« È tutto, potete andare.» Annunciò Ash, ponendo fine alla discussione.
Si concesse un ultimo pensiero sul fatto che Javik sembrava stare molto meglio di altri -- Forse il fatto di essere l'ultimo della sua specie fa apparire i nostri problemi ridicoli. -- Pensò.
Alcuni giorni dopo, Ash stava correndo a perdifiato per i corridoi della Normandy diretta in sala comunicazione.
« Che succede?» Gridò al suo ingresso.
« Abbiamo un canale con l'Alleanza.» Spiegò Garrus.
« Cosa?!» Disse Ash stupefatta e voltandosi verso il pannello di comunicazione disse « Qui è il tenente dell'Alleanza dei sistemi Ashley Williams. Mi sentite?»
« Ti sento tenente, quando il maggiore Coats mi ha riferito di un messaggio in arrivo dalla Normandy non ci credevo. Qual è la vostra situazione?» Chiese Hackett.
Ash sorrise nel vedere l'immagine olografica dell'ammiraglio « Malconci ma vivi, la Normandy dovrebbe essere in grado di riprendere il volo tra non più di due giorni. Signore, cos'è successo dopo l'attivazione del crucibolo?»
 
È ridicolo, ho paura di chiedere direttamente di Shepard per via del nostro rapporto, di dover ammettere di aver infranto il regolamento in una situazione a cui nessuno importa. -- Pensò Ash.
« I primi giorni sono stati duri, ma grazie al cielo il Consiglio e i leader delle varie specie sono sopravvissuti permettendo la creazione di una catena di comando.
Il Consiglio e un rappresentante per ognuna delle singole Razze hanno preso sede sull'Ascension.
La cosa più strana è la presenza di Aria T’ Loak come rappresentante di Omega e delle sue flotte.» Spiegò Hackett.
« Cosa? Una criminale al tavolo del Consiglio. Immagino non dovrei sorprendermi, da quello che ho sentito sul suo conto.» Commentò Ash.
« Già! Aria controlla tutti i mercenari presenti e senza di lei sarebbero liberi di fare quello che vogliono, uno scenario che voglio evitare. Tutti bene o male stanno collaborando: i Quarian stanno fornendo cibo per i Turian, senza contare che nessuno è megliore di loro nel recuperare risorse dai rottami. Krogan e Turian stanno aiutando nel mettere in sicurezza quello che rimane dei razziatori. Asari e la terza flotta Salarian forniscono prestazione medica e sicurezza nei vari campi del pianeta. L'Alleanza è impegnata a mantenere in sicurezza buona parte del pianeta e a reperire le risorse necessarie. I razziatori si sono concentrati sulle grandi zone urbane, toccando solo marginalmente le vaste zone agricole dell'Africa, Sud America e Cina. In questo momento c'è più cibo che popolazione per consumarlo, ma il vero problema è farlo arrivare a destinazione.
Siamo però riusciti a rimanere in contatto con i vari settori della galassia tramite la rete di trasmettitori quantici, che il Consiglio aveva fatto costruire nel suo spazio. Purtroppo tale rete non copre lo spazio Batarian, Rannoch, mentre siamo in contatto con i sistemi Terminus grazie a Omega e ad Aria. La squadra che ha lavorato al crucibolo è impegnata a trovare un modo per riparare il portale, anche grazie al supporto dei Leviatani. » Disse Hackett, terminando la ricostruzione della situazione.
« I Leviatani? Non sembravano così ben intenzionati ad aiutarci, quando Shepard ha indagato su di loro.» disse dubbiosa Ash.
« Vero. Ma con la collaborazione della dottoressa Bryson li abbiamo convinti a darci un minimo di supporto. E... Tenente... Riguardo al comandante Shepard...» Hackett si fermò un attimo.
Ash poteva sentire il proprio cuore perdere un paio di battiti.
« Non ci sono notizie, il suo corpo non è stato trovato. Ho mandato subito una squadra formata dai vecchi compagni di Shepard, con a capo Miranda Lawson, a cercarlo ma non hanno trovato niente. Tenente, posso solo dirle di non perdere la speranza, se Shepard è vivo tornerà da lei.»
« Cosa? Signore... Lei come...?» disse Ash, rimanendo un attimo interdetta.
« Sono stato giovane anch'io e non ho questi gradi senza un motivo, il fatto che lei non mi abbia chiesto subito di Shepard era la prova che mi mancava. Comunque non si preoccupi di questo ora, faccia il suo dovere di marine e tutto si risolverà.» disse Hackett, accennando un sorriso.
« Sissignore. Grazie, Signore.» rispose lei.
« In ogni caso cercate di capire in che sistema siete e comunicatelo non appena lo saprete. Buona fortuna tenente. Hackett, chiudo.» l'immagine olografica sparì.
-- Bene, almeno sappiamo che la guerra è vinta. Di Shepard non ci sono notizie ma questo può voler dire tutto o niente... Per adesso concentriamoci sulle notizie positive, la guerra è finita ed è stata vinta... -- pensò.
Appena le notizie furono comunicate, l'equipaggio festeggiò con urla di gioia e ognuno prese a lavorare più duramente di prima; avevano vinto e volevano tornare a casa e rivedere persone e luoghi a loro cari, ora che sapevano che c'era la possibilità che ancora esistessero. I più stretti amici di Shepard presero bene la notizia che non ci fossero novità su di lui, commentando che non poteva essere morto per una cosa ridicola come l'esplosione della Cittadella. Liara e Tali abbracciarono Ash, cercando di rincuorarla.
-- Stanno cercando di essere forti sia per loro che per me, un tempo non mi sarei fidata di nessuno di loro. Ora non riesco a immaginare di andare avanti senza il loro sostegno. È ora che la Normandy scenda in campo. – Pensò.
Mancava poco meno di un'ora alla partenza della Normandy dal pianeta. Tutto era pronto e avevano anche stabilito la loro attuale posizione, un pianeta oltre il velo di Perseo, e per questo non mappato a causa della presenza in passato dei geth. Sul pianeta erano presenti alcune vecchie installazioni Geth ma niente di utile. Tali aveva trovato un terminale ancora attivo ma protetto contro intrusioni non autorizzate e Ash aveva ordinato di lasciar stare; c'erano altre priorità e Tali a malincuore aveva ubbidito. C'era però un ultima cosa da fare, rimandata fino all'ultimo.
« Joker, possiamo parlare?» Chiese Ash entrata in cabina di pilotaggio.
Il pilota, da quando erano arrivati sul pianeta, aveva perso la sua naturale allegria.
« Certo, comandante.» Rispose.
« Da quando mi dai del lei, Joker?» Domandò lei e il pilota fece finta di niente « Joker, non pretendo di capire cosa provi ma non hai colpa. Hai fatto tutto quello che potevi.»
« L'ho fatto? Shepard è stato di nuovo abbandonato, IDA è fuori servizio a causa di quell'onda energetica che non ho potuto evitare e vi ho portati su un pianeta abbandonato ai limiti della galassia. Davvero, come pilota sarei dovuto morire con la vecchia SR1, quello era il mio posto.»
A quel punto, Ashley perse la pazienza « Troppi uomini sono morti in questa guerra! » Sbottò, calmandosi subito dopo. Anche se il pilota, seduto al suo posto, gli dava le spalle, sapeva che non era urlando che l'avrebbe aiutato.
Chiuse la porta della cabina dall'interno e abbracciò da dietro Joker seduto alla sua postazione.
« Cosa? » Disse il pilota, colto di sorpresa.
« Joker, pensi che questa situazione sia colpa tua? … Può essere vero, non ti posso giudicare. Ma ricorda che io non ho seguito Shepard quando stava con Cerberus, gli ho puntato una pistola contro sulla Cittadella e non avevo fiducia in lui fino a quando non sono ritornata sulla Normandy. Entrambi abbiamo perso una persona amata per colpa nostra; possiamo solo cercare di rimediare ai nostri peccati, lasciare questo pianeta, trovare un modo per aggiustare IDA e recuperare Shepard. Come spettro posso farlo, ma non da sola... Joker non mollarmi ora.» Disse Ash. Quindi lo lasciò e senza dire niente aprì e uscì dalla cabina.
« Ash, tutto bene? Sembri… Provata.» Chiese Liara, sopraggiungendo in quel momento.
« Chi? Ah, Liara... Sì è cosi, ho parlato con Joker riguardo a IDA e Shepard.» Spiegò lei.
« Per Joker aver perso IDA in quel modo deve essere stata dura. Ho provato a parlarci ma non è servito, ogni volta se ne andava dicendo che aveva da fare. Spero vi siate aiutati a vicenda.»
« Sì, ne sono convinta.» Affermò Ashley.
Un'ora dopo la Normandy si alzava in volo per lasciare il pianeta. Joker esclamò « Bene gente, è ora di salutare il fogliame e le bestie di questo pianeta! Andiamo a cercare Shepard.» La voce del pilota sembrava più allegra all'altoparlante.
La rotta stabilita era quella per Rannoch, Tali era entusiasta. Le comunicazioni non funzionavano ancora perfettamente, ma erano riusciti a prendere contatto con il pianeta e dare la proprio posizione all'Alleanza.
Solo verso sera Ash ebbe occasione di riposare e andò nella cabina di Shepard, ma lì ripensando alle parole rivolte a Joker non poté fare a meno di piangere. Alla fine sopraggiunse il sonno.
*****
La Nave Ascension era usata come sede provvisoria del Consiglio Allargato, mentre sulla Cittadella erano in corso la stima dei danni e la ricerca di sopravvissuti.
«Ammiraglio Hackett, qual è la situazione al momento?» Domandò la consigliera asari Tevos.
« Grazie ai trasmettitori quantici del Consiglio riceviamo notizie da tutti i territori che fanno parte della spazio interno del Consiglio, abbiamo notizie anche dai sistemi Terminus e dalla Fascia di Attica anche se solo parzialmente. La Normandy è giunta su Rannoch due giorni fa, ora possiamo stabilire contatti stabili anche in quella zona.
Dalla notizie ricevute, sembra che tutti i geth sul pianeta come altrove siano disattivi. I Quarian presenti sul pianeta, circa metà della flotta civile e alcune navi serra, sembrano star bene. L'ammiraglio Tali’Zorah vas Normandy è al momento l'ufficiale Quarian di grado più elevato presente in luogo. Con l'aiuto dell'equipaggio della Normandy sta supportando la popolazione e cercando di dare inizio al ripristino del portale per Rannoch.» Spiegò l'ammiraglio, che al momento era l'ufficiale più alto in comando di tutta l'Alleanza. Con il parlamento distrutto e il consigliere Udina morto, l'umanità ora si affidava a lui per vedere salvaguardati i propri interessi.
« Cosa ci può dire sul piano di ripristino dei portali?» Chiese il consigliere Salarian Valern.
« A capo del progetto c'è la dott.ssa Brynn Cole, che è stata a capo anche del progetto crucibolo. Dott.ssa Cole si faccia avanti.» Disse Hackett indicando una persona fino a quel momento seduta ai margini della sala dietro di lui.
La dott.ssa Cole si fece avanti e Hackett le cedette la propria postazione. «Buongiorno Consiglieri, con le informazioni ottenute dai Leviatani il mio team è riuscito a sviluppare una teoria per riparare i portali. Crediamo che i portali accumulassero energia oscura che usavano sia sulle navi che per autoalimentarsi: quando il Crucibolo è entrato in funzione ha trasmesso una quantità di energia eccessiva che li ha sovraccaricati col risultato di esaurire l'intera energia a disposizione, compresa quella per alimentarsi. I portali al momento sono come delle batteria scariche, a meno che non venga immessa energia dell'esterno non potranno funzionare.»
« Ma come può esserne sicura? I portali hanno anche riportato dei danni notevoli, compresa la distruzione degli anelli.» Fece notare il consigliere Turian Sparatus.
« Purtroppo non abbiamo certezze, tutto quello che possiamo fare è riparare i portali e sperare che funzionino. » Rispose la dott.ssa Cole.
« È una pazzia! Se qualcosa andasse storto il portale potrebbe eliminare questo intero sistema, in passato è già accaduto!» Esclamò il consigliere Salarian.
« È vero! Per questo procederemo in maniera meticolosa, ma non è possibile garantire la sicurezza assoluta. Bisogna trovare un modo per alimentare i portali e al momento non ho soluzioni da proporvi, ma la statua dei portali che Saren usò per attaccare la Cittadella è un portale vero e proprio anche se di dimensioni ridotte. Esaminandolo, potremmo dissipare qualche dubbio e accelerare il processo. Chiedo quindi che il Consiglio mi dia il permesso di studiarlo.» Spiegò la dottoressa Cole.
« Come fa a sapere della Statua dei portali? Dovrebbe essere un segreto!» Strepitò Sparatus.
« Il mio precedente datore di lavoro...» Disse leggermente imbarazzata la dottoressa.
« Cerberus! Non…» Scattò il Turian.
« Ha il permesso dott.ssa Cole, la riparazione dei portali deve avvenire il prima possibile.» Dichiarò Tevos, desiderosa di non perdere tempo e evitare una disputa inutile.
Il consigliere Salarian diede il proprio assenso, riluttante anche il Turian lo diede.
Hackett riprese quindi la parola «Grazie del suo intervento dottoressa Cole. Il piano di ripristino dei portali prevede di rimettere in funzionamento almeno un portale per settore dello spazio. Questo non riporterà la situazione alla normalità, ma permetterà a ognuno di ritornare a casa nel giro di settimane o mesi invece che anni.»
« Non molto promettente.» Giudicò Valern.
« Vero, ma speriamo che la riapertura dei portali più importanti possa portare ad un accelerazione del processo di ripristino.» Disse speranzoso Hackett.
« Che notizie dagli altri settori?» Chiese Tevos.
Urdnot Wrex prese bruscamente la parola « Su Tuchanka , Urdnot Bakara sta guidando i vari clan. La situazione non è molto diversa dalla Terra.»
« Ci vuole altro per scuotere Omega, il vero problema sono i mercenari presenti qui. Per adesso fanno i bravi, ma è gente che non riesce a stare fuori dai guai.» Dichiarò Aria T'Loak, subito dopo il Krogan.
« Per adesso teniamoli occupati, penseremo poi a eventuali guai.» Propose Hackett, al momento senza altre idee.
Intervenne quindi Sparatus a spiegare la situazione su Palaven « Ho parlato con il Primarca Victus: anche Palaven è nella stessa situazione. Le forze presenti stanno facendo tutto il possibile per aiutare la popolazione, ma la distruzione è talmente vasta che risultano insufficienti. La situazione sembra migliore nel protettorato Volus e sul pianeta degli Elcor, lì si sono viste solo le truppe dei Razziatori.»
Quando toccò a Valern spiegare come stessero le cose per i Salarian, non poté evitare un tono compiaciuto « Stessa situazione per gli Hanar. Su Sur'Kesh i razziatori si sono visti solo verso la fine della guerra e la presenza di quasi tutte le nostre flotte ci permette di tenere sotto controllo la situazione.»
L'ammiraglio Quarian Koris confermò quanto detto prima da Hackett riguardo all'arrivo della Normandy su Rannoch, aggiungendo di aver ricevuto un rapporto da Tali’Zorah vas Normandy.
Fu mentre la discussione stava volgendo al termine e i vari rappresentanti si preparavano ad andarsene, che Valern sollevò un altra questione « Ci sarebbe un’altra cosa: non sono sicuro che sia il momento giusto per affrontare questo argomento, ma va fatto. Il governo Asari ha tenuto volutamente nascosto un importante manufatto Prothean che avrebbe potuto avvisarci tutti molto tempo prima.»
Tevos reagì con decisione, sapeva che la posizione delle Asari era indifendibile ma non avrebbe lo stesso fatto l'impossibile per difendere gli interessi del suo popolo.« Avete ragione, ma io non posso rispondere alle vostre domande. Ho saputo dell'artefatto solo di recente, quando ne ho parlato al comandante. Se avete delle domande, dovrete aspettare di farle alle persone che si trovano su Thessia.» Concluse l'Asari con l'aria di chi sapeva che aveva solo guadagnato tempo e rimandato una sconfitta.
I consiglieri annuirono in segno di assenso, ma era chiaro che non erano soddisfatti.
--Le Asari dovranno stare attente a come muoversi, rischiano di diventare il capro espiatorio su cui far ricadere la colpa di questa guerra.-- pensò Hackett.
Urdnot Wrex approfittò della situazione per porre una domanda a Hackett « Ammiraglio, riguardo a Shepard?»
« Mi spiace, ma non ho notizie. Il corpo non è mai stato ritrovato, non possiamo confermare che il comandante sia vivo o morto.»
« Spero anch'io che il comandante sia vivo. Ma anche se fosse sopravvissuto, dopo il tempo passato dal suo ultimo contatto sarebbe comunque…» Stava dicendo Tevos, quando il Krogan picchiò violentemente il pugno davanti a sé gridando « Shepard è vivo! Non sarà qualcosa di stupido come una guerra a ucciderlo.»
Hackett fece un cenno di ringraziamento a Wrex, anche lui la pensava così.
*****
Brynn Cole si presentò nuovamente sulla Ascension un mese dopo per fare rapporto sulle sue ricerche « Abbiamo sviluppato un piano per riattivare i portali. Riteniamo che per il riavvio di un portale saranno necessari almeno sei mesi, questo per via delle misure di sicurezza; mentre gli anelli vengono riparati il portale sarà messo sotto carica di energia oscura. Questo sarà possibile usando parte del progetto crucibolo, assieme alle informazioni dei Leviatani e di quelle ricavate del modello di portale Prothean.»
« Grazie dott.ssa Cole per questa speranza che ci date.» Ringraziò Valern.
Fu seguito da Sparatus che aggiunse « Trasmetteremo subito tutte le informazioni ai vari settori della galassia perché iniziano la riattivazione dei portali.»
«Speriamo solo che tutti abbiamo le risorse per attuarla.» Disse preoccupata Tevos.
« Mi è giunta voce di una certa tensione serpeggiante dovuta alla lontananza da casa, così come alcune lamentele per la scarsità di cibo.» fece notare Krios.
Hackett purtroppo dovette confermare le loro parole« È cosi, l'Alleanza si sta impegnando al massimo nel ripristinare le strutture produttive, ma il numero di persone da nutrire tra popolazione locale, Cittadella e flotte è notevole. Secondo le nostre stime, tra otto mesi potremmo trovarci a dover affrontare delle difficoltà alimentari. Non ci rimane che sperare che il piano della dott.ssa Cole funzioni al primo tentativo.»
« La ringrazio per l'esposizione ammiraglio.» Rispose Tevos.
--Sarà meglio che funzioni veramente. Anche senza Quarian e Turian, il numero delle bocche da sfamare è comunque elevato e se il problema non si risolve prima di otto mesi, c'è la possibilità di una guerra per il cibo tra le varie specie. Abbiamo vinto i Razziatori e adesso rischiamo di ucciderci a vicenda per un tozzo di pane.-- Pensò Hackett.
*****
John Shepard avvertì un dolore terribile in testa appena si svegliò, ma niente se paragonato alla sensazione di nausea e vomito che avvertiva. Joker una volta aveva scherzato sul provarci con una femmina Krogan, ora lui si sentiva come se avesse portato a termine l'opera. Quando finalmente fece caso all'ambiente dove si trovava, intuì che si trattava della stanza di un astronave: ci aveva passato una vita a bordo e poteva dirlo anche senza finestre sullo spazio. Voleva notizie sulla guerra, sulla Normandy e Ash, ma per ora si sarebbe accontentato di riuscire ad alzarsi dal lettino su cui era sdraiato, ma a giudicare dalla vertigini che gli vennero non la reputò una buona idea. Decise quindi di aspettare il primo medico che fosse entrato per chiedere notizie, non vedendo niente che servisse a chiamare il personale e non ritenendo una buona idea quella di mettersi a urlare. Di sicuro avrebbe chiesto di aumentare la scarsa luminosità della stanza.
« Buongiorno, Comandante Shepard.» Disse un salarian saltato fuori da un angolo nella penombra. La luminosità della stanza era aumentata.
Shepard sobbalzò, non sospettando che ci fosse un altro nella stanza « Salve... Dottore?»
« Scusi lo spavento, ma ho ricevuto l'incarico di sorvegliarla e così ho abbassato la luce a un livello che la mia specie trova ottimale, a lei intanto non dava fastidio. Comunque non faccio parte dell'equipe medica che l’ha accudita, ma sono la persona che l’ha trovata sotto le macerie e portata qui.» Spiegò il Salarian.
« Be’, allora grazie…» disse Shepard.
« Il mio nome? Lasci stare, per voi umani è troppo difficile. Se proprio vuole può chiamarmi Sal. Voi umani usate spesso abbreviare i nomi vero?»
A quella frase Shepard non poté fare a meno di sorridere, pensando all'abitudine di Vega di dare nome assurdi. Trovava però strano il Salarian.
« Va bene. Grazie per avermi salvato, Sal.»
« Di niente, comandante, immagino vorrà contattare l'Alleanza per avere delle notizie. La informo che la guerra è stata vinta e che da allora sono passati 4 mesi, era messo veramente male quando è arrivato qui. Se vuole può usare il terminale vicino al letto.» Affermò Sal.
-- Quattro mesi!-- pensò Shepard sbalordito; non dubitava che stesse dicendo il vero. Considerando le ferite che aveva riportato per arrivare alla stazione e quelle dell'esplosione che aveva provocato per distruggere i Razziatori era sorpreso di non essere morto. D'altronde quella stessa esplosione l'aveva salvato permettendogli di trovare un altro terminale del raggio più vicino, dopo che un enorme squarcio si era aperto lacerando le paratie della stazione. Lui ci si era buttato sperando di raggiungere Londra, temendo che il raggio potesse interrompersi mentre era in viaggio e scaricarlo nel vuoto dello spazio. Era stato fortunato, ora però aveva bisogno di vedere qualche volto amico e conosciuto.
Shepard avvicinò il terminale al letto, ma quando tentò di contattare qualcuno il braccio si fermò sul terminale: poteva toccarlo ma non riusciva a dare i comandi. Nonostante la sua volontà il braccio non voleva ubbidire...-- Non mi sarò ancora ripreso dagli interventi.—pensò. Tentò di usare i comandi vocali, ma la voce gli si strozzò in gola e tutto quello che uscì fu solo un rantolo.
« Comandante, tutto bene? Se non vuole contattare nessuno, posso portare via il terminale?» Commento Sal divertito.
«NO! Non riesco a usare il terminale. È come se il corpo non ubbidisse a quello che dice la mente... Puoi contattare tu qualcuno per me?» Chiese lui.
« Mi spiace comandante, ma proprio non posso. Ordini superiori e poi questo rovinerebbe l'esperimento.» Rispose il Salarian.
« Che esperimento? Cosa mi avete fatto? » Domandò Shepard allarmato. Ora non trovava il Salarian solo strano, gli pareva inquietante.
« Non guardi me comandante, io sono solo un soldato. I nostri dottori si sono divertiti con lei.
Hanno sistemato impianti cibernetici di Cerberus in modo che non dessero rigetto e guarito il suo corpo, aggiungendoci un tocco personale.»
« Cosa?»
« Suvvia comandante, non sa che le cavie non hanno diritto di lamentarsi o sapere? Ma siccome lei è un ospite di riguardo, le do una possibilità. Se riesce a toccarmi le dirò tutto!»
Shepard non capiva cosa accadeva, ma se per avere delle risposte doveva misurarsi con questo Salarian lo avrebbe fatto. Si sentiva debole, ma scoprì che riusciva a stare in piedi appoggiandosi al letto, dopo 4 mesi passati sdraiato le sue gambe erano in difficoltà. Tutto quello che poté fare fu usare il letto per darsi lo slancio più forte che poteva contro il Salarian.
Il Salarian non si mosse, disse solamente « Fermo. » Il corpo di Shepard fu percosso da una serie di crampi improvvisi, per l'improvviso sbilancio non poté evitare di cadere per terra e tagliarsi il mento.
« Si è fatto male comandante? Dovrebbe fare più attenzione. Non si preoccupi, farò venire subito qualcuno a medicarla. Per oggi può bastare così ma non si preoccupi, non l'abbandono, avremmo molti altri incontri.» Annunciò Sal.
Incontri ce ne furono davvero molti, praticamente tutti i giorni. Sal prelevava il comandante e lo scortava in una stanza più grande e vuota dove gli venivano impartiti ordini ogni giorno più complessi. Arrivò a dare a Shepard anche delle armi, prima da taglio e poi da fuoco.
Il Comandante aveva l’impressione che ogni volta migliorassero il controllo su di lui, come se ogni giorno nuovi ordini e comandi arrivassero alla sua mente. Dove prima lo assalivano crampi se non svolgeva un compito, adesso il gesto appariva più naturale anche se a volte in ritardo di alcuni secondi.
Capitava anche che Sal si mettesse seduto dicendo a Shepard di colpirlo, ma il suo corpo non gli ubbidiva bloccandosi o il colpo partiva solo quando non avrebbe mai colpito il bersaglio.
Dopo due settimane con Sal entrò con un altro Salarian, il quale era visibilmente a disagio.
« Comandante, prenda la pistola e lo uccida!» Ordinò Sal, porgendogli un’arma. Shepard non ebbe nemmeno modo di pensare a cosa a cosa stesse facendo, che il Salarian giaceva morto per terra.
« Complimenti comandante, un perfetto colpo alla testa. Non si disperi, era solo una persona che lavorava per me ma aveva incominciato ad avere dei dubbi. Quindi ho preferito risolvere la cosa sul nascere.» Disse Sal, mentre Shepard ribolliva di rabbia ma nonostante fosse armato e libero non poteva ribellarsi.
Si sentiva come uno dei personaggi delle sale gioco, costretto a muoversi solo perché qualcuno cliccava un pulsante. Cosa gli avevano fatto?
« Bene comandante, con questo possiamo dichiarare chiusa la prima parte dell'addestramento. La seconda sarà decisamente meno piacevole... Per lei almeno.»
Sal mantenne quanto aveva detto, per due settimane il comandante fu sottoposto a interrogatori simulati ma con ferite vere, nei quali doveva rispondere a quello che sapeva sulla missione. Il suo Controllo, così ormai veniva chiamato il condizionamento che aveva subito, faceva in modo che non rivelasse niente facendo in modo di sopprimere la volontà di Shepard, prendendone il posto e dando false informazioni. Vennero sperimentate le più svariate situazioni nella quale il Controllo schiacciò la sua volontà, costringendolo a dire e fare qualsiasi cosa che volesse o meno in base agli ordini che venivano caricati. Opporre resistenza appariva inutile, per Shepard era come venire bypassato al controllo del proprio corpo.
« Bene, oggi è l'ultimo giorno. La liberiamo! Dico sul serio; sa, queste due settimane sono servite a renderla più credibile per il grande pubblico. Non poteva certo ritornare senza neanche una ferita.»
« Non funzionerà mai, pensate di farmi riapparire così dal nulla senza che nessuno si faccia delle domande?»
« Al contrario, qualsiasi storia che ci siamo inventati per lei avrebbe avuto delle incongruenze e impiantare ricordi falsi è diverso dall'impiantare comandi indipendenti dalla volontà. La verità è che saranno tutti troppo sollevati di riaverla per farsi delle domande e noi avremmo tutto il tempo di agire. Bene comandante, è ora d'andare, il suo trasporto l'aspetta.» Annunciò un Sal sorridente.


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