HARRY POTTER vs X-MEN

Capitolo 10: Gli uomini buoni vanno alla guerra

 

Minerva McGrannit si materializzo nell'ufficio di Silente. Albus si era rinchiuso dentro quella stanza da quasi una settimana. Mangiava e dormiva là, ma soprattutto pensava. Pensava a come liberare i ragazzi, a come rendere inoffensivo Carver, ma soprattutto a come evitare uno scontro fratricida tra mutanti e maghi.

“Albus?” “Dimmi Minerva”. Il tono della voce dell'uomo era vuoto, ne duro, ne sconsolato. Semplicemente monocorde. “La piccola Cassie ha avuto una premonizione”. Gli occhi di Silente, finora freddi e spenti, si accesero all'istante. “Vai avanti Minerva”. “Ha visto un'isola e qualcosa che le ricordava una torre e poi del fuoco, sfere infuocate che colpivano l'edificio”. Silente quando sentì 'sfere infuocate' si alzò di scatto. “E dopo Minerva?”. “Ha visto solo questo”. “Non ha visto chi le ha lanciate?”. “No, non lo so, credo che me lo avrebbe detto. Silente pensi che possa essere uno di loro?” “Forse”. “Magari erano solo meteore”. “Speriamo Minerva, speriamo”.

Silente ripensò all'edificio in costruzione distrutto da Hermione. -Un'isola con una tor...-. All'improvviso al mago venne un dubbio che venne subito sciolto dall'arrivo del Patronus di Kingsley.

“Azkaban è stata distrutta, tutti i prigionieri sono fuggiti”.

Silente si lasciò cadere sulla sedia: “Henry Carver ha cominciato a muoversi. Ora esci amica mia, devo pensare, ma informami ogni volta che la bambina ha una premonizione”. La preside se ne andò senza fiatare. Cominciò a camminare lungo il corridoio del settimo piano, poteva smaterializzarsi, ma aveva bisogno di muoversi un po'. Anche lei come Silente era in apprensione e ancor più preoccupata dopo la notizia data dal Patronus del primo ministro. Ora il capo della Divisione poteva contare sull'aiuto dei Mangiamorte, sottomessi o meno al suo potere mutante, erano comunque una grave minaccia. “Buongiorno signorina McGrannit”. La donna sussultò, “Oh, buongiorno Sir Cadogan”. “Cosa preoccupa una dama affascinante come lei?” Non ottenne risposta, la strega si limitò a sorridere per il complimento, ma era un triste sorriso. Il fantasma della casa Grifondoro notò subito questa cosa: “Posso fare qualcosa per lei mia cara?” “No, Sir Cadogan..., aspetti, effettivamente c'è qualcosa che lei può fare. Parli con tutti gli altri quadri, dobbiamo organizzare un servizio di sorveglianza. 24 ore su 24”. “Qualcuno la sta minacciando mia signora? La difenderò io”. Il cavaliere sguainò la spada dall'elsa, ma naturalmente gli scappò subito di mano. L'arma si conficcò nel didietro della Signora Grassa. La povera donna si era allontanata dalla sua 'postazione' per andare a trovare un'amica di vecchia data. “Non tema mia signora farò quello che mi ha chiesto, al galoppo mio fido destriero”. L'uomo scomparve per apparire negli altri quadri e riferire l'ordine della McGrannit. Era inutile rimanere li e tanto meno fare tutto il percorso a piedi. Prima si smaterializzò nel suo ufficio, poi nella guferia per spedire 'via gufo' la lettera appena scritta per il primo ministro, infine si materializzò nella Sala Grande. Il salone era diventato anche il dormitorio per quelli che erano rimasti all'interno della scuola. Dopo la scomparsa dei mutanti avevano preferito restare tutti uniti.

“Purtoppo ho brutte notizie. I mutanti hanno distrutto la nostra prigione e i Mangiamorte sono evasi. Molto probabilmente il signor Carver ha intenzione di utilizzarli contro di noi”. “Signore? Sei troppo buona a definirlo così”, grugnì Malocchio. “Sai qualcosa di nostro figlio?”, chiese James. “No purtroppo, mi dispiace. Ho chiesto a Sir Cadogan di organizzare un servizio di sorveglianza attraverso i quadri, e ora l'ho chiedo anche a voi. Dobbiamo tenerci pronti potrebbero arrivare da un momento all'altro”. Lilly scoppiò a piangere, il pensiero di dover combattere anche contro suo figlio l'angustiava.
 

*****
 

Victor Budarin faceva volteggiare delle sfere a mezz'aria con la telecinesi. Era annoiato. “Ciao”, disse John. “Ciao!! ragazzino, non devi darmi del tu, sono un tuo superiore. E ho anche un potere più fico del tuo”. “Davvero?". Pyro prese il suo accendino e da una piccola fiammella, ne scaturì una più grande. “Complimenti!”, disse sarcastico Victor. Il mutante più giovane gli scagliò contro una fiammata, ma Budarin la bloccò con facilità e con altrettanta leggerezza fece volare via l'accendino. “Ora cosa fa il nostro ragazzino senza il suo giocattolino?”. Il telecinetico cominciava a divertirsi. Pyro si morse le labbra dalla rabbia. “Allora poppante, come è andata la tua prima missione per conto della Divisione?” “È andata”, rispose secco. “Che ne pensi del suo potere?”, il tono di Budarin era ironico. Sapeva bene che odiava la ragazza perché possedeva due poteri: quello mutante e quello magico. “Penso che sia sprecato su di lei. Una simile forza e mai una volta che l'abbia usato per fini personali. Stupida ragazza”. “Questa è una delle cose che mi piace di lei. Ha il potere di un dio, o meglio di una dea, ma la sua coscienza le impedisce di usarlo per lucro. La trovo eccitante anche per questo”. Victor sfornò uno dei suoi seducenti sorrisi. “Ti piace proprio” “Perché a te noo!! Ho visto come la guardavi alla festa”. “È solo che non l'avevo mai vista con una abito da sera. Non mi ero mai accorto che fosse così bella”. John era nervoso. “Sei proprio un ragazzino!”. Il telecineta si alzò e uscì dalla stanza per cercare Carver. Ha causa della manipolazione dell'uomo Hermione era immune al suo fascino.

“Sei sicuro, potrebbe farti arrosto”, “So come ricattarla signore”. “Come vuoi”. Il capo della divisione accompagnò il suo braccio destro nella stanza dove era rinchiusa la Grifondoro. Poi li lasciò soli. Hermione ritornata in se cercava con lo sguardo una via di fuga, ma la stanza non aveva finestre e l'unica porta era chiusa a chiave. Poteva facilmente distruggere le pareti e l'uomo di fronte a lei. “Ascolta bene tesoro, come ti ho già detto alla festa, devi fare la brava o uno dei tuoi amici farà una brutta fine. Abbiamo tra le mani tutti gli X-Men”. Victor si avvicinò lentamente, voleva pregustarsi ogni secondo di quell'incontro. Quando fu abbastanza vicino sussurrò: “Tranquilla tesoro”. Le mani del mutante cominciarono ad accarezzarla, ma alcuni movimenti di lei lo insospettirono. “Non l'hai mai fatto? Questa per te è la prima volta?” Victor rideva di gusto. L'espressione del volto era di compiacimento. Stava per baciarla quando sentì che la temperatura si era alzata di colpo. “Attenta ricorda che ho io il coltello dalla parte del manico”. Sfoderò uno dei suoi sorrisi e si avvicinò di nuovo al viso della ragazza: “Questa sera mi limiterò a baciarti e ad accarezzarti, ma solo questa sera piccola”.

Questo non tranquillizzo la giovane anche perché le carezze del mutante era fin troppo intime. Budarin invece si divertiva moltissimo: l'ansia, la paura di lei lo eccitavano e non poco.
 

*****
 

La lettera in risposta a quella della professoressa McGrannit, arrivò a sera inoltrata:
 

Cara Minerva,

la situazione non è delle migliori. Come ho detto in precedenza, Azkaban è stata distrutta e i Mangiamorte sono riusciti a scappare. Per fortuna non è morto nessuno. Le guardie interrogate qua al ministero hanno riferito di aver visto un velivolo babbano, o almeno credono che fosse dei non maghi, perché una -macchina- come quella non l'avevano mai vista prima.

Hanno detto che sopra al velivolo erano comparse due persone: un ragazzo dai capelli rossicci e una ragazza. Secondo quanto hanno visto, è dal corpo di quest'ultima che le sfere infuocate sono uscite fuori.

Ricordando le parole di Silente a proposito di alcuni di loro, credo che la ragazza in questione sia Hermione Granger.

Stiamo prendendo diverse misure di sicurezza per evitare che attacchino anche il ministero. Di a Silente di fare la stessa cosa, potrebbero attaccarvi da un momento all'altro. Ho paura che la sola magia non basti contro di loro.

Buona fortuna.

P.S.: Non so se può essere utile, ma la ragazza in questione sembrava titubante, non ha ubbidito subito all'ordine dell'altro ragazzo. Almeno questo è quello che mi è stato riferito dalle guardie che si trovavano all'esterno della prigione.
 

Minerva fece un sospiro profondo, chiuse la lettera e si recò nell'ufficio dell'ex preside.

“Minerva cara, spero che tu abbia buone notizie”. “Forse, innanzitutto ad Azkaban non è morto nessuno”. La professoressa notò che Silente aveva inclinato appena gli angoli della bocca. “Purtroppo è stata la Granger a colpire la torre, ma i presenti hanno notato che non ha ubbidito subito agli ordini dati, hanno detto che sembrava non voler assecondare il ragazzo accanto a lei. Dalla descrizione data, il guiovane non è uno dei mutanti che abbiamo ospitato. Aveva i capelli rossicci...”

Albus scattò in piedi: “Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima. Carver sarà anche potente, ma sta manipolando troppe persone, non può avere un controllo perfetto su tutte, soprattutto con i mutanti di Xavier, dato che hanno una coscienza. Questo Minerva è un punto ha nostro favore. Possiamo aiutarli. Chiama Cassie e i bambini, forse conosceranno qualche altro mutante che si può unire al nostro gruppo. Dobbiamo formare anche noi un esercito misto”.
 

Fatemi sapere se il capitolo vi piace e se si riesce a leggere. Se non è così vedrò di migliorare l'impaginazione.