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Autore: ChiaStyles97    21/02/2014    36 recensioni
“Ho visto lo sguardo che cerchi di nascondere ogni volta che si accenna al nuoto. Perso e felice” mi interruppe “Lo stesso che avevi questa mattina. Si tratta di decisioni tue. Ma almeno dimmi qualcosa che sia reale”
Il suo tono non accusatorio mi disorientava.
Scossi ripetutamente il capo, incapace di rispondere. Il naso cominciò a pizzicarmi, le lacrime ad inumidirmi gli occhi.
“E se io non volessi essere reale?” ribattei, fermandomi “Quello che voglio è svegliarmi e rivedere Nicholas”
Un sapore salato mi punse la lingua.
Mossi qualche passo in avanti, rivolgendo lo sguardo verso il parco che segnalava che avevamo quasi raggiunto casa.
“Voglio che le cose tornino come prima, come quando la mia vita aveva un senso” la mia voce mi arrivò spezzata alle orecchie “Ma questo non accadrà, Zayn, ed è tutta colpa mia. Solo colpa mia”
Mi morsi il labbro così forte da cominciare a sentire il sapore delle lacrime mescolarsi a quello del mio sangue. Mi fermai ancora una volta, gli occhi fissi in quelli scuri di lui.
“Colpa tua?” distinsi a mala pena la sua voce così fioca.
“Mio fratello, l'incidente" mormorai.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"I’ve dreamt about you nearly every night this week
how many secrets can you keep?
cause there’s this tune I found
that makes me think of you somehow
and I play it on repeat until I fall asleep"

Artic Monkeys - Do I wanna know








 
 
"Secondo me è uno schianto assurdo!" decretò Sam mentre ci mettevamo in fila con il nostro vassoio, soltanto pochi minuti dopo essere uscite dagli spogliatoi della palestra. 
"Ma è un professore!" la rimproverai alzando agli occhi al cielo. Era forse la centesima volta che sentivo dire cose simili sul Professor Cooper, il nostro insegnante di ginnastica. Anche se effettivamente non potevo negare che la sua giovane età, il fisico scolpito e i due brillanti occhi blu non rendessero le sue lezioni più interessanti.
"Rimane comunque un figo" Claire appoggiò Sam, mentre riceveva dalla cuoca una porzione striminzita di carote.
"Non è vero, Bec?" si rivolse alla ragazza, che sembrò riscuotersi di colpo e ripiombare improvvisamente tra di noi, abbandonando i suoi pensieri.
Sul volto di Bec apparve solamente l'ombra di un sorriso, che sparì quasi all'istante; una reazione decisamente insolita da parte sua, dato che il volto di Bec si illuminava sempre di una malizia divertita ogni volta che si parlava del Professor Cooper.
Era tutta la settimana che si comportava in modo strano e ovviamente ne conoscevamo il motivo. Lei e Louis non si parlavano dalla sera in cui erano stati sorpresi da Harry. Non si salutavano nemmeno quando si incrociavano per i corridoi, si limitavano solamente a scambiarsi sguardi che venivano sempre distolti rapidamente, consapevoli di dover mantenere il più possibile le distanze se volevano che le acque si placassero.
Il risultato era che Louis sembrava sempre assente, durante le lezioni il suo sguardo rimaneva fisso oltre la finestra per interi minuti e la sua mente era altrove, mentre la solita espressione raggiante e contagiosa di Bec era del tutto scomparsa.
Noi cercavamo di distrarla in tutti i modi possibili, farle tornare il sorriso al posto di quello sguardo sempre così distaccato, qualche volta quasi ci riuscivamo, ma le bastava vedere Louis anche solo di striscio per farci tornare al punto di partenza.
Harry, invece, si limitava a scoccare occhiate fulminanti al castano ogni volta che lo incrociava e non aveva nemmeno ricominciato a parlare con la sorella, ancora probabilmente sconvolto dalla scoperta di ciò che era stato sotto il suo naso per oltre un anno, senza che lui se ne fosse mai accorto.
"Non puoi continuare così Bec, devi fare qualcosa" sospirò Sam mentre prendevamo posto al solito tavolo. Non capii a cosa si stesse riferendo fino a che non mi accorsi dello sguardo di Bec fisso su Louis, seduto poco distante da noi.
"Forse potresti trovarti un altro ragazzo, o che so io..." butto lì Sam tentando di sembrare indifferente. L'espressione di Bec sembrava quasi sconvolta mentre il suo sguardo si posava sul Sam
"Stai scherzando?" sembrava più un'affermazione che una domanda.
"No bè, volevo solo dire che forse..." Sam cercò di spiegarsi frettolosamente, mentre sembrava rendersi conto solo in quel momento dell'assurdità della sua proposta.
"Non è passata nemmeno una settimana e mi manca terribilmente, Sam" scosse la testa mentre i suoi occhi si spostavano nuovamente sul ragazzo "E mi sembra che niente di quello che faccio abbia più un senso" aggiunse con voce rotta prima di alzarsi e allontanarsi oltre la porta che dava sul cortile.



"Sam, ti devo parlare" la bloccai prima che potesse entrare nel laboratorio di chimica.
Tutta quella situazione, quelle bugie, quei sotterfugi, quelle verità venute a galla mi avevano fatta riflettere a lungo e alla fine avevo preso la decisione che mi sembrava più giusta per tutti.
"Dimmi tutto" la sua espressione si fece incuriosita, ma non riuscì a coprire una certa preoccupazione notando la serietà del mio sguardo.
"Jake ha fatto una scommessa per portarti a letto" dissi quelle parole d'un fiato, quasi senza pensarci, sapendo che se non mi fossi liberata ora di quel peso non ci sarei più riuscita. 
Vidi lo sguardo di Sam svuotarsi.
"Gli altri lo hanno costretto, non è stata una sua idea, credimi" mi affrettai a spiegarle "Fosse per lui si ritirerebbe anche subito. Tu gli piaci da impazzire. Ma non potevo nascondertelo" 
"Mi ha presa in giro" la sentii quasi sussurrare mentre appoggiava la schiena contro il muro e abbassava a terra lo sguardo "Per tutto questo tempo... Mi ha solo presa in giro" mi sembrò di vedere i suoi occhi diventare lucidi.
"No, no, assolutamente no, Sam!" mi affrettai a spiegarle alzando leggermente la voce. Alcuni volti si girarono incuriositi verso di noi, costringendomi ad abbassare il tono.
"Tu gli piaci Sam, gli piaci davvero" sapevo che non mi avrebbe creduta, non dopo quello che aveva appena scoperto. Non potevo darle torto.
"Non importa" tentò con scarso successo di simulare un sorriso di fronte ai miei occhi quasi imploranti "Non è colpa tua, Jane" e detto questo si allontanò, per poi scomparire dietro la porta della sua classe; ed io mi maledissi per non aver tenuto la bocca chiusa.



La campanella che segnava la fine di quella settimana era ormai suonata da un pezzo mentre io stavo ancora recuperando alcuni libri dall'armadietto. Mi affrettai verso l'uscita lungo il corridoio deserto, quando una porta si spalancò improvvisamente al mio fianco. 
"Merda!" imprecai, chinandomi seccata a raccogliere i libri che mi erano appena caduti a terra. Qualcuno si inginocchiò accanto a me, facendomi alzare istintivamente lo sguardo. 
"Zayn?"sentii la bocca prosciugarsi e le guance avvampare incrociando quegli occhi "Che ci fai qui?" cercai inutilmente di assumere un tono che suonasse il più naturale possibile, mentre mi sollevavo da terra. 
"Che ci fai qui tu, piuttosto" inarcò un sopracciglio mentre mi porgeva alcuni dei libri che mi aveva aiutata a raccogliere. Lanciai uno sguardo distratto alla porta da cui era sbucato all'improvviso, riconoscendola come quella del bagno dei ragazzi. 
"Non ti sei più fatto vedere alle lezioni biologia" sollevai gli occhi nei suoi "e nemmeno a quelle di storia. Avevamo una ricerca da fare insieme"
"Sì bè... Ho lasciato i corsi" scrollò le spalle "Te la caverai anche senza di me"
"Come mai?" inarcai un sopracciglio.
"Non mi interessavano" si morse il labbro, distogliendo lo sguardo.
"Davvero?"
"Davvero
"Quindi io non c'entro?" mi stupii della mia abilità di fingere un tono così indifferente di fronte a lui, mentre il mio stomaco aveva preso a contorcersi lentamente.
"Perché mai?" 
Avrei dovuto aspettarmi una risposta simile da lui. 
"Hai ragione" scossi la testa e abbassai gli occhi a terra, arrabbiandomi con me stessa per essermi illusa anche per un solo secondo di aver potuto condizionare le sue scelte. 
"D'altronde tra noi non è mai successo niente" cercai di sorridere per poi voltarmi e riprendere la mia strada verso l'uscita. Feci solo pochi passi prima di sentire una mano stringersi intorno al mio polso, facendomi voltare.
"Non puoi fingere che quello che è successo sabato non sia niente" il suo tono di voce, sempre così fermo e sicuro, era ora stato tradito da un'inclinazione appena udibile. Ancora una volta avvampai accorgendomi dei suoi occhi fissi sulle mie labbra.
"Io..." indugiai, sentendo le parole morirmi in gola e notando la distanza che separava i nostri volti ridursi lentamente. Successe tutto nell'arco di pochi secondi.
"Cos'è che è successo sabato, amore?" una voce improvvisa mi fece sussultare. 
Il mio sguardo si alzò sulla ragazza che era appena comparsa dal bagno dei maschi da cui soltanto pochi minuti prima era uscito Zayn. La frangia bionda le ricadeva sul viso, ma lasciava intravedere i due grandi occhi castani pesantemente truccati, che ora mi stavano squadrando da capo a piedi. La mano di Zayn non cingeva più il mio polso, ma era invece intrecciata a quella della ragazza. 
"Niente" scossi la testa, sentendo un nodo cominciare a stringersi nella mia gola. 
Notai Zayn indugiare e la ragazza al suo fianco farsi sempre più vicina a lui.
"Non è successo niente sabato" e senza aggiungere altro mi voltai e mi incamminai verso l'uscita, cercando di ignorare la sgradevole sensazione dello stomaco che mi sprofondava sempre più in basso. 



"Ne sei proprio sicura, Jane?" 
Annuii, continuando a giocherellare con la mia fetta di crostata. Io e le altre avevamo deciso di passarci una serata non troppo movimentata in un bar abbastanza frequentato del centro, mentre i ragazzi ci avrebbero raggiunto più tardi. 
"Magari era solamente una delle solite ochette che usa per passare il tempo" cercò di rassicurarmi Sam per l'ennesima volta.
"Vi dico di no" scossi il capo continuando a tenere gli occhi fissi sul piatto "Si tenevano per mano e oggi li ho visti di nuovo insieme" abbandonai definitivamente la forchetta a quel pensiero, sentendo il nodo in gola farsi sempre più stretto.
"Com'è lei?" mi chiese Claire incuriosita, ma non ancora del tutto convinta.
"Carina" sollevai le spalle, rassegnandomi all'evidenza "Capelli biondi, occhi scuri" 
Notai l'espressione di Claire farsi vagamente sorpresa. 
"Charlotte Evans, ne sono sicura"
"Ma non può essere!" Sam spalancò gli occhi con fare sconvolto.
"Ha la frangia?" 
Annuii.
"Non posso crederci" Sam scosse la testa.
"Chi sarebbe Charlotte Evans?" feci vagare lo sguardo tra le due mie amiche, in cerca di ulteriori spiegazioni.
"La ex di Zayn" Claire si morse il labbro lanciandomi una rapida occhiata.
"Una zoccola! Una grandissima zoccola!" Sam alzò la voce procurandosi uno sguardo di ammonizione dalla ragazza al bancone.
"E-ex?" boccheggiai "Credevo che Zayn non avesse ex, insomma..." non era forse lui quello che non si era mai legato sentimentalmente ad alcuna ragazza? 
"Non è come pensi tu, Jane. Stavano insieme soltanto per... Bè, insomma, hai capito. Il punto è che lei è veramente una zoccola" notai le mani di Claire cominciare a trucidare un tovagliolo "Si è passata anche Harry" per la prima volta vidi le sue guance tingersi di rosso per rabbia e non per imbarazzo.
"Quanto sono stati insieme?" fu l'unica cosa che riuscii a dire.
"Circa qualche mese di tira e molla, finché lui non si è stufato della sua eccessiva troiaggine" Claire scrollò le spalle finendo di fare a pezzi la carta fra le sue mani.
Improvvisamente cominciai a sentirmi ancora più inutile.
"Cosa ci siamo persi?" Liam comparve accanto al nostro tavolo per poi sedersi insieme a noi, seguito a ruota da Bec e Jake, che scivolarono al mio fianco. Quest'ultimo rivolse un ampio sorriso a Sam, la quale si limitò a distogliere lo sguardo senza minimamente degnarlo, lasciandolo chiaramente perplesso. Un senso di colpa non indifferente nei confronti di mio fratello, ancora ignaro di ciò che avevo fatto alle sue spalle, cominciò a farsi strada tra i miei pensieri.
"Zayn e Charlotte-Ladòatutti-Evans" Claire riassunse la sostanza di ciò di cui avevamo parlato fino a poco prima.
"Oh" quasi automaticamente gli occhi castani di Liam si alzarono su di me "Avete saputo" si morse il labbro inferiore.
"Allora è vero? Stanno di nuovo insieme?!" Sam sembrava non poterci ancora credere. 
Liam si limitò ad annuire.
A quella conferma sentii lo stomaco precipitare.
"Charlotte e Zayn?!" Bec spalancò la bocca, assumendo un'espressione stupita quasi quanto quella di Sam "Ma io credevo che... Bè, insomma..." capii a cosa si stava riferendo quando notai i suoi occhi indugiare qualche istante su di me.
"Già" sospirai, scrollando le spalle e fingendo un sorriso indifferente "Lo credevo anche io" e senza aggiungere altro mi alzai e mi diressi verso l'uscita del bar. 
Avevo bisogno di una boccata d'aria, una pausa di riflessione in cui rimettere ordine tra i miei pensieri. Non sopportavo più tutti quei volti dispiaciuti puntati sul mio, che mi facevano sentire ancora di più la vittima della situazione. Non lo ero, non volevo esserlo, non mi interessava.
Zayn era soltanto un ragazzo come gli altri. Sì, come no. L'auto-convincimento non era di certo il mio forte. 
Il leggero vento autunnale mi fece rabbrividire. Mi appoggiai al muro dell'edificio.
"Non puoi fingere che quello che è successo sabato non sia niente" mi tornarono in mente le parole del moro, parole che avevano soltanto contribuito a quella stupida illusione.
"Stupida, stupida, stupida!" imprecai dando un calcio all'aria, mentre cercavo di trovare un modo con cui costringermi a scacciare quei pensieri dalla mia mente.
"Tutto bene, Jane?" una voce improvvisa mi fece sussultare.
"Liam" sollevai gli occhi sul castano, che era scivolato al mio fianco senza che io me ne accorgessi "Mi hai spaventata" 
"Non volevo" mi sorrise, appoggiandosi al muro accanto a me "Allora, sicura di star bene?" il suo sguardo si fece lievemente più serio.
Abbassai gli occhi a terra, scrollando le spalle. 
"Direi di no" dissi semplicemente, decidendo che fingere che le cose stessero andando bene sarebbe stato inutile. 
"Si tratta di Zayn?" Liam mi rivolse quella domanda, anche se sapeva di conoscere già la risposta. 
Non volevo ammetterlo, ma dovetti rassegnarmi all'evidenza di quella situazione.
"Io... Io non lo capisco" era la pura e semplice verità "Non lo capisco proprio"
Quel ragazzo era imprevedibile. Ogni vota che credevo di essermi creata un'opinione su di lui, questo riusciva a farmi ricredere soltanto con poche parole. Non sapevo più cosa pensare.
"Non sei l'unica, so che vuoi dire" il castano mi rivolse un sorriso comprensivo "Zayn è fatto così, ne ha passate tante e questo lo ha reso incapace di riuscire a fidarsi delle persone"
Non riuscii a trattenere un'espressione malinconica mentre mi ricordavo ciò che Claire mi aveva rivelato sul passato del moro. 
"Comunque è sempre stato un ragazzo sicuro di se" riprese Liam "Ma a quanto pare nemmeno lui sa cosa fare, ora"
Gli rivolsi uno sguardo interrogativo, sforzandomi di capire il significato di quelle parole.
"Che vorresti dire?"
Mi sorrise debolmente, ma qualcosa nella sua espressione mi suggerì che non mi avrebbe rivelato nient'altro.
"Che ne dici di fare un giro in centro?" riprese il castano, allontanandosi dal muro in direzione della strada.
"Andiamo" scrollai le spalle e, continuando a percepire quella morsa che mi attanagliava lo stomaco, cercai inutilmente di distogliere i miei pensieri dal moro.



"Non ci credo!" risi, dopo aver ascoltato l'ennesimo aneddoto raccontatomi da Liam sulle varie vicende vissute dal mio nuovo gruppo di amici, quando io e Jake non ci eravamo ancora trasferiti a Bradford. 
Più volte la mia risata, per evitare di cadere dallo sgabello, mi costrinse ad aggrapparmi al bancone del locale in cui ci eravamo recati. 
L'alcol ed il ragazzo seduto al mio fianco avevano sicuramente reso possibile un miglioramento della serata. Liam si era rivelato comprensivo e divertente, quel genere di ragazzo in grado di farti ridere in ogni momento e di ascoltarti attentamente quando ne hai bisogno. 
Ma quella sera non era evidentemente destinata ad essere una delle migliori.
"Credo che sia meglio andare" vidi Liam, seduto sullo sgabello accanto al mio, accennare ad un punto oltre la mia spalla. 
Mi voltai istintivamente in quella direzione e il sorriso che il castano era faticosamente riuscito a far riaffiorare sulle mie labbra, scomparve subito. La porta del locale, poco distante da noi, si era appena richiusa dietro le spalle di Zayn. Il suo sguardo percorse rapidamente la sala per poi soffermarmi sul mio per alcuni istanti che mi sembrarono interminabili. La ragazza al suo fianco, Charlotte Evans, se ne accorse e, dopo avermi scoccato un'occhiata fulminante, si affrettò ad intrecciare la sua mano a quella del moro. 
Distolsi rapidamente lo sguardo, voltandomi di nuovo verso Liam. 
"No" scossi il capo, decisa "Rimaniamo
Dovetti impiegare tutta la mia forza di volontà per non voltarmi ancora verso Zayn. Mi limitai ad ordinare un altro drink, continuando a chiacchierare con Liam come se niente fosse. 
"Ciao ragazzi" sussultai al suono di quella voce. 
Charlotte e Zayn erano improvvisamente comparsi accanto a noi, le loro mani ancora intrecciare l'una all'altra. Mi decisi a continuare il mio tentativo di finta indifferenza, concentrando la mia attenzione sul bicchiere che stringevo tra le dita, mentre il moro si allontanava insieme alla ragazza, soltanto dopo avermi rivolto un rapido sguardo, come sempre indecifrabile. I due si gettarono su un divanetto poco distante da noi, la ragazza si accoccolò sulle gambe di lui, mentre gli circondava il collo con le braccia.
"Jane, sicura di voler rimanere?"
Ignorai la domanda del castano, mantenendo gli occhi fissi sulle mani di Charlotte Evans che scorrevano piano tra i capelli di Zayn. Distolsi rapidamente lo sguardo non appena vidi i loro volti avvicinarsi. In un sorso terminai il contenuto del mio drink, per poi alzarmi di scatto dallo sgabello. Barcollai per quel movimento così improvviso e cominciai a sentire la testa pulsare mentre mi dirigevo verso l'uscita del locale. Tutto il resto accadde incredibilmente in fretta. Liam mi aveva seguito e afferrato un braccio, facendomi voltare verso di lui.
"Jane, dove stai and-"
Non so cosa mi spinse a fare ciò che feci dopo. L'alcol, forse, o molto più probabilmente, la gelosia. Non gli lasciai terminare la frase, presi il suo volto tra le mani e lo avvicinai al mio. Quel bacio non aveva nulla a che vedere con quello di una sola settimana prima, ma mi costrinsi a svuotare la mente e non pensarci. Mi ci vollero parecchi secondi per realizzare ciò che stava accadendo, e, quando finalmente ebbi recuperato un minimo di lucidità, allontanai il mio volto da quello del castano. I suoi occhi mi guardavano confusi, ed ero certa che la mia espressione fosse molto simile.
"Liam" ero stupita tanto quanto lui da ciò che avevo appena fatto "Liam, io... Mi dispiace, non volevo, scusami, non so cosa mi sia preso" dissi d'un fiato, senza però allontanarmi dal ragazzo.
"Jane" mi rivolse il suo solito sorriso comprensivo, afferrò le mie mani ancora appoggiate sul suo viso, intrecciandole alle sue "Tranquilla. So perché lo hai fatto" ammiccò al moro con lo sguardo.
Ora sembrava estremamente calmo, e ciò riuscì a tranquillizzare anche a me, facendomi recuperare il respiro che fino a quel momento era rimasto sospeso.
Mi voltai, in direzione del moro. Avvampai, vedendo la sua bocca dischiusa in un'espressione vagamente incredula e i due occhi scuri che avevano evidentemente assistito alla scena. Il suo sguardo saettò ancora una volta da me a Liam, per poi fissarsi a terra.
Vidi Zayn alzarsi, liberandosi dalla presa della ragazza ancora avvinghiata a lui, passarci di fianco, gli occhi sempre puntati sul pavimento, e uscire dal locale.
"Devi aiutarmi, Liam" la mia voce si ridusse ad un sussurro "Mi sta facendo impazzire"
 








"My mother accused me of losing my mind,
but I swore I was fine,
you paint me a blue sky
and go back and turn it to rain,
and I lived in your chess game,
but you changed the rules every day"

Taylor Swift - Dear John








 
* * * * * * * * * * * * *



Salve a tutte! 
 
Come va la vita? :)
Bè, spero bene e soprattutto spero che non abbiate la prossima settimana piena di verifiche e interrogazioni come me. La terza liceo fa schifo, lol. 
Comunque, tornando alle cose veramente importanti, ecco a voi il nono capitolo! :)
Forse qualcuno inizierà ad odiarmi perché comincia a sembrare che 'sti due non ce la faranno mai haha, ma che vi devo dire, mi piacciono le storie complicate, quelle in cui bisogna faticare un po'! Così il risultato sarà molto più soddisfacente! ;) 
Comunque, che ne pensate di Liam e Jane? Ve lo sareste aspettato proprio da loro due? Avreste scelto qualcun altro per lei? Bè, ovviamente Jane l'ha fatto solo per ripicca, però... Chissà ;) 
Non vorrei dilungarmi troppo, sappiate solo che non dovrete aspettare ancora molto! 
Ultimo, ma non meno importante, vi chiedo come sempre di lasciarmi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, le vostre opinioni o i vostri consigli, qualunque cosa! :*
Continuate quindi a recensire/seguire/pubblicizzare la prima storia di questa autrice ancora alla prime armi, haha :*



A prestissimo!
Love,
Giulia <3



P.S. Ma quanto erano bello i ragazzi ai Brits Awards?! Diiiiio! 
  
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