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Autore: Nightingale63    21/02/2014    0 recensioni
Badboy!Blaine si è trasferito al McKinley. Curiosità e coraggio: sono abbastanza forti in Kurt per superare la paura verso il nuovo ragazzo? E Blaine sembra avere molte, beh, abilità insolite, come una casa degli specchi in cui niente è come sembra . Con le New Direction, i Warbler e Cooper. Buon divertimento!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo...

La coach Beiste chiamò Mike Chang mentre il ragazzo stava finendo di usare gli attrezzi della palestra.

“Mike? Ho visto che frequenti molte lezioni con Blaine Anderson.”

Mike alzò lo sguardo dai lacci delle sue scarpe, guardandola con aria agitata. “ Si, è vero. Che succede, coach?”

Shannon Beiste sorrise a Mike. Non era il migliore giocatore della squadra anche se era sicuramente il più rispettabile. E, a differenza di alcuni dei suoi giocatori, non doveva preoccuparsi che potesse andare incontro a dei problemi con il regolamento scolastico - una preoccupazione di cui era grata di non doversene preoccupare. “Sta male, Ha perso alcuni giorni. Puoi portargli i compiti?”

Vide Mike aggrottare leggermente le sopracciglia. “Ah coach, non siamo amici o altro del genere. Voglio dire, non ho la minima idea di dove viva e non saprei se gli starebbe bene che io...”

“L'ha chiesto sua madre, Mike. È nuovo, perciò e più difficile per lui. Pensavo che potessi aiutarlo.” Conosceva l'effetto che Blaine faceva alla gente. Ma questo era un chiodo fisso nella suo modo di pensare; riluttante o no, lui era nella sua squadra. E tutti i suoi giocatori dovevano imparare a fare gioco di squadra.

“Certo, lo farò, coach. Stasera, dopo gli allenamenti.”

Gli sorrise. “Sapevo di poter contare su di te. Devo andare a parlare a Finn; frequenta una stessa lezione di Blaine; l'unica classe che non frequenta con nessun'altro della squadre è palestra,comunque non deve preoccuparsi di questo.”

Mike studiava l'indirizzo nel pezzo di carta che la coach gli aveva lasciato. Si domandava cosa fosse successo a Blaine: non sembrava stesse male l'ultima volta che lo aveva visto. E così dopo uscì di corsa dal campo di football, non volendo essere l'ultimo.


“Finn!”

Il quarterback alzò lo sguardo. “Coach! Scusi, devo andare, devo fare una commissione per il professor Shue -”

“Nessun problema, Finn. Vedi, Blaine sta male e sua madre ha chiamato. Mike Chang si è offerto di portargli i compiti delle classi che hanno in comune, ma ce ne sono alcune che avete insieme. Ti dispiace portargli una copia di questo?” Teneva i compiti di geografia che aveva preso dal professor Case.

Finn alzò le spalle. Non immaginava che i compiti di geografia fossero un problema; il professor Case non dava gravi punizioni se non li consegnavi in tempo come la maggior parte degli altri insegnanti,. Infatti sapeva che se avesse dovuto rimandar qualcosa, quella materia sarebbe stata la scelta migliore. Non aveva idea di dove Blaine vivesse o come arrivare a casa sua: gli era molto grato per aver aiutato Kurt, ma per una qualche ragione il ragazzo non aveva voluto parlare con lui durante il viaggio verso l'ospedale. E, la cosa spaventosa del coltello e tutto... “Certo, coach. Mi dica cosa devo fare.” Vabbè. Raccolse le sue cose, mise via il foglio con l'indirizzo e le indossò a tempo di record per uscire dal campo.

 

Alla fine degli allenamenti...

Era risaputo che l'accesso alla sala pesi era era limitato. Dave Karofsky si sentiva bene – l'allenamento era stato duro, ma loro stavano migliorando. Stava incominciando a credere che la nuova stagione sarebbe andata meglio dell'anno scorso. Aveva ascoltato mezza conversazione mentre due ragazzi parlavano di alcuni nuovi giochi dell'X-box che avevano comprato quel venerdì sera, ma la sua attenzione era passata nella parte non-deserta della palestra.

“Perchè diavolo voi bastardi siete qui?” Dave si rivolse a Rick lo stecchino e ai suoi compagni.

“Hai bisogno di qualcuno che ti faccia vedere come si usi questa roba?” Il rosso fece finta di esssere cortese “ Poverino, forse se sapessi come usarli non saresti un perdente sul -”

“Chiudi quella cazzo di bocca!” le grida di Dave attirarono l'attenzione di tutta la squadra mentre si spostavano nella stanza vicina. Spinse Rick, continuando, “sai fin troppo bene che non dovresti essere qui! Non dovresti neanche stare nella proprietà della scuola, figuriamoci qui!”

“Aww... il piccolo giocatore di football ha paura di noi -”

Dave emise un brontolio incomprensibile, e spinse Rick fuori. Non era la cosa migliore da fare, sapeva benissimo come mettere al tappeto Rick nel territorio della coach. “Uscite fuori di qui!”

Finn aveva sentito l'urlo e l'offesa diretta a Dave. Chi pensavano di essere? Erano responsabili della ferita di Kurt, erano stati sospesi per questo e gli era stato vietato di usare anche la palestra. Non gli importava cosa volessero fare, dovevano andarsene!

Sam e Puck si unirono a Finn mentre lui era vicino a Karofsky, che stava ancora gridando a Rick che insieme ai suoi amichetti lo guardavano ridendo. Finn fermò mentre Karofsky atterrava con un solido colpo al volto Rick. A giudicare dall'espressione beffarda che aveva ancora dipinta in volto, lo colse di sorpresa.

La coach Beiste alzò lo sguardo dal suo ufficio, sentendo il baccano che veniva da fuori.

“Che diavolo succede qui!” Puck diede un altro colpo al giocatore di hockey con i capelli color sabbia che finì a terra mentre la coach cercava di separare i ragazzi: Karofsky cercava di soffocare il capitano della squadra di hockey e Finn aveva messo alle corde il co-capitano e lo guardava con sguardo omicida.

“Fermatevi! ORA!”

Shannon Beiste li separava imprecando, spingendo i ragazzi e provando a ricostruire cosa fosse successo. Mentre loro erano separati, ma urlandosi ancora, era stata aiutata da Sue Sylvester che alzò la testa dal campo dall'altro lato dell'edificio.

“Ragazzo stecchino” prese in giro Rick “perché sei qui?”

I ragazzi finalmente smisero di urlare. Avevano lividi ovunque, o almeno sembrava fosse così. La faccia di Rick era quella messa peggio, ma lanciò un'occhiata sprezzante alle due coach.

“Buona domanda,” la coach di football continuò. “Voi siete stati sospesi. Cosi voi quattro avete appena allungato la sospensione. E poi siete venuti qui per picchiarvi con la squadra di football?”

 

Mentre Finn stava portando a casa Kurt in macchina...

“Oh, e la coach mi ha chiesti di portare i compiti e altre cose a Blaine sta sera. E' malato da un po' di giorni.”

Kurt fissò Finn. “Cosa? Da quanto tempo?”

Finn alzò le sopracciglia. “Non l'ho più visto da, lo sai.” Indicando la gamba di Kurt. Non gli era venuto in mente fino a ieri.

Kurt l'aveva notato. Ma non l'aveva detto a nessuno, e non c'era modo di chiederlo. Cosa avrebbe dovuto dire, ehy? Qualcuno ha visto quel ragazzo spaventoso che in qualche modo perde tempo in giro ? “Come fai a saperlo?”

“Me l'ha detto la coach Beiste e Mike Chang; sua madre ha chiamato a scuola e ha chiesto se qualcuno avrebbe potuto portargli gli appunti. Sai come è la coach; lei è sempre sopra di noi, in un buono modo, voglio dire! Questo è tutto quello che so.”

Kurt si chiese cosa non andava con lui; certo, la sua mano aveva bisogno di alcuni punti di sutura, ma questo non spiegava il fatto che lui stesse male. Lui non aveva chiamato per se stesso; anche se un aiuto era il benvenuto? Ma poi Kurt pensò che non aveva mai visto Blaine parlare con nessuno (beh, aveva visto Quinn parlare con lui quella volta, ma questo è tutto). Sembrava un tipo tosto, non c'è dubbio. Ma era uno a cui piace star solo? Sembrava così isolato come perfino lo stesso Kurt lo era stato una volta. Mike era uno dell'ultimo anno: lui, Finn e Blaine erano del terzo. Kurt sapeva che Mike aveva un programma bello tosto, lezioni di matematica e scienze difficili, con un corso di storia avanzato. Ora che era interessante - si domandò come fosse possibile che Blaine teneva quel tipo di mix di corsi così naturalmente.

“Finn, prima di andare, volevo fare alcuni dei brownies di Carole per portarli a Blaine. Oh, e un po' del mio tè freddo.”

Finn alzò le sopracciglia. Stava imparando che Kurt non ha sempre chiedeva il permesso, a volte ordinavo solamente. “Uh, sei -”

“Finn. E ' il minimo che possiamo fare. Voglio dire, stai andando lì comunque.” L'espressione di Kurt era ferma.

Finn sorrise a Kurt. “Hai capito. Pensi che forse la mamma ci farà qualche brownies in più? Sai, per sostituire quelli che gli stiamo portando?”

“Probabilmente. Se prometti di non mangiarteli per la strada.”


Finn sorrise a Kurt. “Nessun problema, amico.”

  
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