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Autore: oceanodiperle    21/02/2014    3 recensioni
E’ bellissimo, è così perfetto e adoro la sua bocca, che ti viene voglia di fiondartici di sopra e farla tua. [...] mostro ad Harry come si deve comportare, come far divertire i bambini e il riccio impara in fretta, gli dico ciò che deve fare e lui lo fa alla perfezione, lo osservo felice, vederlo insieme agli altri bambini fa di lui un bambino, un bambino che spetta a me crescere, un bambino che deve diventare mio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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32. Lui mi rende felice ogni giorno, illumina le mie giornate, fa di tutto per farmi stare bene e io lo ringrazio così? Ma che persona di merda sono?! 

Capitolo dedicato ad una delle mie più dolci fans, Giulia per il compleanno. Auguri passati bellissima. :)

Siamo arrivati in ospedale di Rotherham, ad Harry stanno facendo dei controlli, mentre a me hanno pregato di aspettare fuori, non mi hanno fatto entrare, mi hanno detto di attendere che al più presto mi daranno notizie. I miei amici e quelli di Harry stanno aspettando fuori l’ospedale perché l’orario delle visite è finito e aspettano notizie da me. Harry mi ha pregato di nascondere quello che è accaduto ai suoi genitori, non vuole farli preoccupare e stare male, ha concluso dicendomi: ”Non è necessario, starò bene.” Dovrebbero essere avvisati, magari dicendogli che è caduto da qualche parte e si è rotto il braccio e la gamba, se dovessero sapere che gliel’ha rotti una persona che io conosco forse lo allontanerebbero da me e non saprei come farei. Io non gli dirò niente, se Harry vorrà, glielo dirà lui. Cammino agitato avanti e indietro nel corridoio, aspettando impazientemente notizie.

Dopo circa una mezz’ora o un po’ di più,  vedo uscire un dottore, in quell’istante mi fermo sperando che quel medico cerchi me.
- “Mi scusi, lei deve essere il Louis Tomlinson?”
- “Si, sono io.”
- “Il paziente mi ha mandato da lei, avete qualche legame di parentela?”
- “Si, si.”
- “Dato che il paziente è maggiorenne non abbiamo bisogno dei genitori, quindi ho già detto a lui stesso le sue condizioni e posso comunicarle a lei in quanto suo parente e anche maggiorenne, credo.”
- “Sisi, ho ventun’anni.”
- “Perfetto. Allora il signor Styles abbiamo messo del gesso e dovrà stare per minimo due settimane in ospedale, come avrai visto non potrà muoversi, tra due settimane vedremo come reagisce il suo corpo, se va leggermente meglio potrà ritornare a casa. Inoltre abbiamo scoperto che ha la febbre.” E’ tutta colpa mia, James gli ha fatto del male per colpa mia, starà soffrendo per colpa mia, non me lo perdonerà mai.
- “Santo cielo…capisco…quanto è alta la febbre?”
- “Era a trentanove, ma gli abbiamo dato una tachipirina.”
- “Io…vorrei vederlo…posso?”
- “Certo, l’accompagno.”

Mi poggia una mano sulla schiena, precisamente sulla costola e mi guida fino alla stanza dove è ricoverato Harry, mi apre gentilmente la porta e mi lascia entrare, lasciandoci soli.

- “Louis.” Dice Harry appena mi vede, dalla sua voce sembra stare meglio, ha il braccio e la gamba ingessati.
- “Come ti senti?” Dico sedendomi a una sedia accanto il suo letto.
- “Meglio.”
Mi porto le mani al viso.
- “Non sai quanto mi dispiace, non dovevo lasciarti solo quando ero tornato a casa, sono un’idiota. Non potrai mai perdonarmi.”
- “Louis, non preoccuparti, l’importante è che non ci ha divisi. Io ora sono felice perché ci siamo liberati di lui e dovresti esserlo anche tu.”
Sospiro.
- “I miei amici e i tuoi sono fuori l’ospedale che aspettano notizie da me, vado ad aggiornarli e torno subito.”
- “Va bene.”

                                                                                         ***
- “Louis!” Urla Josh appena mi vede uscire dall’ospedale, il suo tono di voce porta l’attenzione di tutti su di me.
- “Che hanno detto i medici?!” Chiede Luke.
- “Che gli hanno fatto?!” Domanda John.
- “Lasciatelo parlare!” Esclama quasi infuriato David, tutte quelle domande una dietro l’altra erano diventate fastidiose.
- “Lo hanno ricoverato, gli hanno ingessato la gamba e il braccio, ora è nella sua stanza, il medico mi ha detto che dovrà stare qui almeno due settimane, se tra due settimane starà meglio sarà mandato a casa.”
- “Maledizione!” Esclama Josh. “Se non fosse stato per quel coglione del suo amico che mi teneva fermo l’avrei ammazzato, ho visto tutto, anche il momento in cui gli ha rotto il braccio e la gamba è stato orribile.”
Sospiro, non so cosa dire, mi mancano le parole. Gli altri anche rimangono in silenzio. E’ colpa mia, solo colpa mia.
- “Louis?” Luke interrompe il silenzio.
-“Si?”
- “Non c’è alcun modo di vederlo?”
- “Purtroppo no.”
- “Verremo domani mattina, salteremo l’università, non importa.” Dice John.
Josh e Luke annuiscono.
- “D’accordo.”
- “Non possiamo, abbiamo un test domani.” Dice David. “Verremo nel pomeriggio.”
- “Dormirai in ospedale con Harry, giusto?” Domanda Stan.
- “Ovviamente.”
- “Per qualsiasi cosa di cui hai bisogno chiamaci, noi verremo subito, a qualsiasi orario.”
- “Vi ringrazio.” Stan mi abbraccia per confortarmi e dopo di lui anche David e Lucas.
- “Vai da Harry…” Suggerisce Lucas. “Avrà bisogno di te.”
- “Si…noi andiamo.” Dice David.

                                                                                      ***
E’ tardi ed ora di andare a dormire. Harry ha mangiato il pasto che gli offre l’ospedale, io non ho mangiato nulla, perché avevo lo stomaco chiuso. Harry aveva insistito nel farmi mangiare un po’ del suo cibo, ma io avevo rifiutato.

                                                                                      ***
Non riesco a dormire, mi muovo continuamente sulla poltrona, mentre Harry dorme profondamente. Appena provo a chiudere gli occhi mi viene in mente quel maledetto bacio con quel bastardo. Come se avessi la sensazione di un dolore al cuore per il male che ho fatto ad Harry. La cosa peggiore è che lui non sa nulla, è allo scuro di tutto questo è quello che mi fa più male.
Prendo il cellulare, premo il tasto centrale per illuminare lo schermo e controllare l’orario: le due spaccate. Non riesco a smettere di pensare a quel cazzo di bacio, mi odio. Mi viene da piangere. Scappo nel bagno all’interno della stanza per far modo che Harry non mi senta.
Accendo la luce e chiudo la porta. Abbandono la schiena e la testa a una parete del bagno e scivolo a terra trascinando la schiena al muro.
Lui mi rende felice ogni giorno, illumina le mie giornate, fa di tutto per farmi stare bene e io lo ringrazio così? Ma che persona di merda sono?! Le lacrime hanno già cominciato a rigarmi il viso. Non riesco a farle cessare, le asciugo continuamente con la manica della mia maglietta.
Mi viene un colpo al cuore e spalanco gli occhi quando sento la voce di Harry chiamarmi. Asciugo nuovamente le lacrime e cerco di trattenerle per non farmi scoprire. Mi alzo, chiudo la luce del bagno ed esco.

- “Harry, hai bisogno di qualcosa?” Gli dico mentre gli carezzo una guancia.
- “No, la luce del bagno mi..” Dice con voce assonnata, non gli lascio finire la frase.
- “Oh, scusami, dovevo andare in bagno.” Poggia una mano sul mio viso per avvicinarlo al suo e darmi un bacio sulla guancia, ma si ferma all’istante.
- “Ma…hai il viso umido…”
- “Si mi sono sciacquato la faccia.” Non sopporto mentirgli.
- “Perché dovresti sciacquarti la faccia alle due di notte? Pensi che io creda a questa cazzata? Tu hai pianto, ne sono sicuro.” Sospiro, mi ha scoperto. “Allora? Che è successo?”
- “Niente di importante.”
- “Dimmelo.” Devo dirgli tutto, non ho altra scelta. Anche se non ho idea di quali saranno le conseguenze.
- “In realtà…oggi pomeriggio…non ero con Stan…”
- “Che cosa?!”
- “Ero con James…”
- “Cosa ci facevi con lui?!”
- “Ero andato per discutere… e fargli smettere di farci del male…”
- “Sai che non avrebbe smesso, perché hai fatto questa enorme cazzata?!”
- “Volevo provare.”
- “Louis, sei un idiota.”
- “Lo so…”
- “E quindi ti ha seguito fino a Rotherham?!”
- “Si, di nascosto.”
- “Sei ingenuo, era ovvio che l’avrebbe fatto.”
- “Avevamo fatto un patto…” Dico facendomi coraggio.
- “Cioè?” Sospiro.
- “Se l’avrei baciato non mi avrebbe seguito.”
- “E tu ovviamente non l’avrai baciato.” Mi copro il viso con le mani e quel gesto gli fa capire che lo avevo baciato.
- “Oddio Louis…non posso crederci…tu…tu…mi hai tradito…”

Con la collaborazione di Anastasia e Giada Stocco.


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