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Autore: Death Crow e Re Nero    22/02/2014    2 recensioni
Prologo:
"Vi vogliamo bene, continuate a vivere per noi."
Ormai è solo questo che sogni, non sai perché li vedi ogni notte, ma una cosa è certa, quelle voci appartenevano a qualcuno d'importante e quelle persone erano morte per proteggere ciò che amavano, ossia me e mio fratello.
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Welcome to Hell è il primo volume della fiction A DxD Chronicles, quest'ultima ripercorrerà tutte le vicende della novel originale. I personaggi rimarranno invariati e le storie raccontate con lo sguardo dei due nuovi protagonisti. Una particolarietà dell'opera e che entrambi non faranno parte della scacchiera di Rias. ( Può contenere spoiler dell'opera originale )
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Welcome To Hell - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie. Ho voluto inserire questo titolo poichè in molte creazioni l'Inferno non è poi così male.

Life 1:

TAKEYA

"I-Io...n-non sarei più umano?"

"Si esatto."

"Ah-ah-ah-ah sono sicuro che è tutto uno scherzo, lo avete architettato voi fratelli Ogawa non è vero? Lo avete fatto per punirmi e per giunta avete chiesto la collaborazione del club! Per un momento mi avete fatto prendere un colpo."

"No Issei-kun a darti un bel colpo non sono stati i fratelli Ogawa ma bensì la tua ex-ragazza Amano Yuuma____"

"YUUMA-CHAN!!! Allora non era un sogno!"

Issei lo disse con un tono allarmato.

"No non era un sogno e tu sei veramente andato ad un appuntamento con Amano Yuuma."

"Allora scusa perché nessuno si ricorda più di lei? Le foto che avevo sul cellulare non ci sono più! Anche il suo numero è sparito! Come me lo spieghi questo?"

A quella domanda Rias emise un lungo sospiro di frustrazione.

"Issei-kun non ci vuole molto per poter cancellare la propria esistenza dalla mente degli umani e una volta esaurito il suo compito si è dileguata con tutte le informazioni che la riguardavano."

"Allora come hai fatto a trovarmi?"

Dopo quell'affermazione Rias mi guardò.

"Takeya-kun per favore mostraglielo."

"Si! Rias-sama."

Mi avvicinai ad Issei posandogli quello che all'apparenza sembrava un volantino. Guardandolo Issei sgranò gli occhi e cominciò ad agitarsi, forse stava inquadrando la situazione.

"Q-Questo volantino lo riconosco! E' lo stesso che mi ha dato quella ragazza in cosplay!"

"Ah, intendevi questa ragazza?"

Con un gesto della mano Rias fece apparire un piccolo cerchio rosso è da lì comparve un pipistrello. Come per magia il volatile si trasformò in una ragazza con addosso un vestito da cameriera.

"Si e lei! E' la stessa ragazza! Ma-ma come___"

"Conoscendo la natura degli angeli caduti ho ritenuto che fosse la cosa migliore da fare, visto che erano molto interessati a te, per fortuna avevo ragione e sono riuscita ad intervenire appena in tempo."

"Allora è vero che sono morto."

"Non del tutto Issei-kun, il tuo desiderio di vedermi è stato così forte a tal punto da renderti capace di richiamarmi anche in punto di morte."

"Però c'era ben poco che io potessi fare e così optai all'unica soluzione possibile."

"E cioè??"

"Quella di reincarnarti in un demone utilizzando i miei pezzi della scacchiera demoniaca...devo riconoscere che è stato un azzardo."

Con quest'ultima frase Rias si guadagnò l'attenzione di tutti noi.

Fu Takeru a fare la prima domanda.

"In che senso "azzardo" Rias-sama? Vi potete spiegare?"

"E' semplice Takeru-kun, per poter reincarnare Issei-kun ho dovuto utilizzare tutti gli 8 pedoni che possedevo."

A quella dichiarazione in sala scese il silenzio.

Tutti noi fissavamo Issei con aria preoccupata, com'era possibile una cosa del genere? Davvero questo pervertito è così forte?

Stavo ancora cercando di fare mente locale su quelle poche informazioni che avevo a mia disposizione quando lo stesso Issei decide di prendere la parola.

"Scusatemi tutti ma io non ho ancora capito niente, in primis chi era e "cos'era" colei che mi ha ucciso? Secondo perché lo ha fatto? Lo so di non essere il massimo dei ragazzi ma non pensavo di meritarmi la morte!"

Rias, da buon leader, rispose ai dubbi d'Issei.

E' bello avere un leader che di fronte ai problemi ti butta in faccia la verità.

"Issei-kun esistono cose antiche come la notte dei tempi, ed una di queste è una guerra segreta che và avanti oramai da secoli...una guerra che vede 3 schieramenti: i Demoni, esseri in lotta per il possesso dell'Ade, voi umani lo chiamate inferno, ma quest'ultimo è diviso in due parti una per i demoni l'altra invece per gli Angeli Caduti__"

"Angeli Caduti???"

"Si esatto, mi potresti far finire di spiegare?"

"Eh si, chiedo perdono."

"Stavo dicendo...gli angeli caduti non sono altri che angeli che, a causa delle loro cattive azioni, hanno perso la protezione di Dio e perciò sono caduti all'inferno. Infine all'ultimo schieramento abbiamo gli Angeli che, guidati sotto l'ordine di Dio, hanno il compito di sterminare noi demoni e gli angeli caduti. Loro sono nostri nemici e anche i tuoi, visto che adesso sei anche tu un demone."

Dopo aver finito quella spiegazione Rias si alzò dalla sua sedia e dalle sue spalle apparvero due ali da pipistrello segno della sua natura demoniaca i restanti membri seguirono il suo esempio mostrando le loro ali ad Issei...anche io e Takeru facemmo altrettanto...stesso discorso per Issei anche se il gesto di quest'ultimo era involontario.

"Wow...queste...queste sono le mie ali?"

"Si Issei-kun, col tempo imparerai a farle comparire e scomparire a tuo piacimento."

"Caspita sono davvero forti."

"E' il segno che dimostra la tua nuova natura da demone, può anche non sembrare ma esserlo comporta diversi vantaggi: sarai più attivo la notte visto che ne traiamo il massimo potere, aumento sproporzionale di tutte le tue abilità fisiche, però non'è tutto oro quello che luccica infatti abbiamo diversi handicap, tutto ciò che riguarda la chiesa ovvero: terreno consacrato, acqua benedetta e crocifissi. Ah Issei-kun sei cristiano? Se si ti sconsiglio di pregare e di nominare il nome di Dio in ambito di preghiera___"

"Perché? Cosa succede se dico [ Padre nostro che sei nei cie__ ]"

In quel momento Issei cadde in ginocchio tenendosi la testa dolorante con le mani.

"Era quello che stavo cercando di dirti Issei-kun"

La voce di Rias era ormai stanca.

"Visto che ormai siamo demoni per noi non ci è più concesso pregare."

"Fammi indovinare, per un angelo risulterebbe come una bestemmia?"

"Esatto Issei-kun vedo che impari in fretta."

Dopo il dolore alla testa Issei si rialzò continuando con le sue domande.

"Ah c'è un'ultima cosa che voglio sapere, perché mi volevano morto, Yuuma-chan no cioè Yuuma mi voleva morto per un oggetto che posseggo dalla nascita, lo aveva chiamato Sacred____"

"___Gears."

Ha dirlo era stato Yuuto Kiba...finalmente ti sei messo a parlare anche tu Kiba, pensavo che eri li solo per fare la bella statuina.

Scusatemi non vi ho ancora detto tutto. E' un'altro membro del club, un semplice ragazzo biondo coi capelli corti che viene sempre inseguito da una schiera di ragazze chiamandolo "PRINCIPE" all'apparenza il classico bell' imbusto...non'ho più niente da dire.

Dopodiché continuò

"La Sacred Gears è un potere irregolare che viene conferito ad alcuni esseri umani, molti dei quali lo hanno usato per preservare il loro nome nella storia."

"Ci sono molte persone che svolgono un ruolo importante nel mondo ed esse posseggono del Sacred Gears all'interno del proprio corpo."

Akeno continuò dove Kiba si era interrotto ma poi Rias riprese il discorso.

"La maggior parte dei Sacred Gears viene utilizzata dagli uomini, ma ci sono alcune eccezioni ed esse sono pericolose per i demoni ed angeli caduti."

"Una di questi appartiene a te Issei-kun."

"Davvero?"

"Si. Per favore alza in alto la mano."

"Perché?"

"Fallo e basta!"

Senza discutere agli ordini di Rias, Issei alzò il braccio sinistro

"Così?"

"Si perfetto, ora immagina la persona più forte che conosci."

"E dopo?"

"Abbassi il braccio e fai la stessa posa di quella persona."

Con quelle parole Issei era un po' confuso ma prese coraggio e si preparò.

"Chissà a che povero Cristo sarà pensando."

"Non lo so Takeya stiamo a vedere."

In quel momento Issei si portò le mani sul petto, dopodiché li pose di lato gridando.

"KAMEHAMEHA!"

All'unisono io e Takeru ci schiaffeggiamo la fronte abbassando la testa per la vergogna...Son Goku di Drangonball poteva gioire aveva insegnato la sua tecnica più pericolosa ad un pervertito.

"La stanza è piena di potere magico quindi il tuo Sagred Geras apparirà più facilmente."

In effetti Rias aveva ragione, il braccio sinistro di Issei brillò di luce rivelando il suo Sacred Geras, ovvero un guanto rosso da cosplayer.

"Questo è il tuo Sacred Gears lo potrai evocare a tuo piacimento, anche se di quello ne parleremo in un'altro momento, ma adesso Issei-kun ci presenteremo come si deve. Yuuto."

In quel momento Kiba chiamò il suo nome:

"Mi chiamo Yuuto Kiba, sono del 2° anno e sono un demone piacere di conoscerti."

"1° anno... Koneko Tōjō...piacere di conoscerti...sono un demone."

"Ara,ara piacere di conoscerti sono Akeno Himejima del 3° anno, vice-presidente di questo club e sono anche un demone."

"Takeru Ogawa 3° anno, demone servitore di Rias e per niente contento di conoscerti."

"Takeya Ogawa 3° anno, idem come mio fratello."

"Ed io sono la loro padrona mi chiamo Rias Gremory della casa dei Gremory. La mia casata detiene il rango di Duca, da oggi in poi lavoreremo insieme."

"Grazie non vi deluderò."

In quel momento Takeru chiamò Issei costringendolo a voltarsi dalla nostra parte.

"Issei... WELCOME TO HELL."x2

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"Sono stanco, la riunione di oggi è stata stressante."

"Tks domani sarà peggio, ora però chiudiamo tutto e prepariamoci per tornare a casa. Mentre sistemo, sei pregato di servire la cena anche a Khorè e non solo a Shadow."

"Stai tranquillo."

"Sarà meglio per te, mi da fastidio ripetere lo stessa cosa più volte."

Dopo aver distribuito la cena ai famigli, ci accertiamo di aver chiuso la sala, per poi avviarci verso casa a bordo della moto di Nii-san.

"Ah finalmente a casa."

Erano queste le parole che pronunciavo mentre scendevo dalla moto.

"Eh si! Casa dolce casa. Takeya tu intanto entra dentro e fatti un bel bagno, io porto la moto nel garage e dopo preparo la cena."

"Ok."

Ogni persona considera la propria casa un castello, la nostra non faceva eccezione.

Infatti...aveva una distribuzione di 300 mq divisa su 2 piani.

Il piano terra era composto da: un ampio ingresso con salone, cucina, ripostiglio, un primo bagno ed una porta collegata al garage. Una rampa di scale portava al secondo piano predisposto con 4 stanze: 2 occupate da me e da Takeru e le altre 2 per eventuali ospiti. Un secondo bagno più grande rispetto a quello presente al piano terra e per concludere una scaletta nascosta che portava alla soffitta.

Adoro il bagno del 1° piano, specialmente per la vasca visto che è 3 volte più grande del normale e con idromassaggio incorporato. Mi piace rimanerci in a mollo e schiacciarci un pisolino di tanto in tanto anche se quest'ultima cosa fa irritare parecchio Takeru.

Non ci posso fare niente fratellone è troppo comodo! Eh, alcune volte mi ci immagino assieme ad Akeno, se tutto va come deve andare...questo sogno si avvererà.

Una volta uscito dalla vasca ero in tento a sistemarmi, ma lo sguardo cade sul mio riflesso.

Non mi ero accorto di quanto fossi cambiato e tastandomi le varie parti del corpo ne ebbi la conferma.

A dispetto di diversi anni fa, avevo messo sù una piccola massa muscolare. Ma ad essere cambiati erano i miei occhi.

A prima vista sembrano avere un colorito normale sul marrone scuro, ma bastava annullare la magia di illusione per evidenziare il loro vero colore, ossia: retina color rosso sangue con una pupilla blu oceano.

Stessa cosa riguarda Takeru, però i suoi colori erano invertiti.

Un'altra differenza che mi distingueva erano i capelli di fatto io li portavo sempre corti, mentre Takeru li ha leggermente lunghi e alcune volte li racchiude in un codino, ma entrambi lo abbiamo dello stesso colore...ossia nero lucido.

"Chissà se il colore dei capelli li abbiamo ereditati da nostra madre o da nostro padre. Una cosa è certa, uno dei 2 doveva avere per forza degli ammiratori."

Mamma, papà darei qualsiasi cosa per avere un vostro ricordo.

Senza volerlo il mio desiderio si realizzò, ma il prezzo da pagare fu estremamente doloroso.

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TAKERU

"Uffa la solita storia, la cena è pronta in tavola e quello che fà? Schiaccia un pisolino nell'idromassaggio. Questa volta giuro che le prende!"

Mentre mi avviavo in bagno, udii dei lamenti provenienti dal primo piano perciò affrettai il passo, ma non ero preparato ad una scena del genere.

"TAKEYA!!!!!"

Mio fratello era riversato per terra piegato in due per il dolore. Teneva la testa fra le mani con gli occhi spalancati, ma la cosa più inquietante di tutte era il sangue che fuoriusciva dai suoi occhi.

Mi avvicinai per aiutarlo e solo allora mi accorsi che bruciava.

"CHE CAZZO TI E' SUCCESSO FRATELLO!!!!!!"

Senza perder tempo lo presi in braccio non curandomi del calore che emanava e lo portai nella sua stanza adagiandolo sul letto.

Solo allora mi accorsi che il sigillo sul suo petto si stava sgretolando.

"No-no-no-no non ti permettere il forzare il sigillo!!!!"

Takeya continuava a contorcersi come se fosse posseduto da qualcosa, ma nel frattempo ripeteva la solita frase.

"La mia testa...non c'è la faccio più, la mia testa...non c'è la faccio PIU'!"

Qualsiasi cosa fosse aveva a che fare con la sua testa.

Purtroppo gli incantesimi riguardanti il capo erano i più delicati a causa della sensibilità del cervello alla magia. Bastava un passo falso per arrecare gravi danni celebrali.

Potevo usare solo un incantesimo e quest'ultimo mi avrebbe arrecato un enorme dolore.

"Non ci posso fare niente, questa mi farà un male cane domani mattina!"

Capovolsi mio fratello a pancia in giù, posai le mani sulla sua schiena, chiusi gli occhi ed incominciai ad inca lanare la magia che mi serviva pronunciando parole non umane.

Con effetto immediato apparvero due sigilli, una sulla mia spalla e l'altra su quella di mio fratello.

Presi forza dal mio, una luce bianca ricoprì le mie braccia guarendole dalle scottature fino a concentrarsi sulle mani. Con esse creai una via tra il suo sigillo e la testa sperando in una risposta.

Dopo diversi minuti ci furono dei miglioramenti.

La temperatura si abbassò, aveva smesso di tremare e la respirazione sembrava tornata regolare. Lo capovolsi e notai che i suoi occhi avevano smesso di sanguinare ed il sigillo posto sul petto si stava lentamente ricostruendo.

Per il momento il pericolo era scampato ma non esultai perché ebbi un effetto collaterale.

Il sigillo sulla spalla prese fuoco bruciandomi la maglietta lasciandomi a petto nudo.

Mi alzai di scatto e involontariamente guardai il riflesso della mia schiena, il fuoco aveva la forma di un marchio ricoprendo l'intera superficie della spalla. Per il dolore intenso non resistetti più e svenni.

Quando riaprii gli occhi vidi Takeya intento a pronunciare incantesimi di guarigione.

Non so da quanto tempo li stesse pronunciando...però una cosa era sicura la spalla non mi faceva più male.

"Come ti senti adesso Takeru?"

"Da quanto tempo mi stai curando?"

Lo dissi con voce forzata.

"Da circa due ore, il sigillo ti aveva lasciato una brutta bruciatura, ma grazie ad alcuni incantesimi ed alla tua rigenerazione la spalla è tornata come nuova."

Mi alzai e notai che Takeya aveva ragione. Il dolore che sentivo era sparito.

Mi sedetti sul letto e guardai Takeya negli occhi, in risposta egli abbassò lo sguardo.

"Ora voglio sapere che cosa è successo."

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"Rias-sama, io e Takeya chiediamo il permesso di essere esonerati temporaneamente dalle attività pomeridiane."

In questo momento mi trovavo nel salone principale del club.

Nonostante il problemi avvenuti la sera precedente, la nostra vita scolastica procedeva nei migliori dei modi.

Ci siamo riuniti insieme agli altri membri subito dopo pranzo, però avevamo bisogno di un po' di tempo libero per sistemare una piccola faccenda___

"Come mai? Vi è successo qualcosa Takeru-kun?"

"No niente Rias-sama."

Sentendo quella discussine, Akeno s'intromise preoccupata.

"E' successo qualcosa a Takeya-kun?"

"No, niente Akeno-san. Il fatto è che___"

Inaspettatamente Koneko si spostò in cucina. Quando aprii la porta...

[ Speaker: Benvenuti signore e signori al Gran Premio del Giappone, in questo momento i piloti stanno riscaldando le gomme con un giro di prova___ ]

Fu investita da un'onda sonora proveniente dalle casse dello stereo.

Nonostante quel colpo, quella ragazza era rimasta impassibile. E' davvero incredibile una cosa del genere.

Dalla porta spuntò fuori Takeya con addosso un giubbotto da motociclista del team YAMAHA completamente autografata dal suo staff.

Sulla sua spalla si trovava Shadow con in testa un berretto dello stesso team motociclistico. A fare capolino affianco a loro c'era Khorè intento a sgranocchiarsi il pranzo. Anche lui con annesso berretto.

L'atmosfera del momento aveva contagiato persino i nostri famigli ed insieme a mio fratello sembravano un terzetto di tifosi scalmanati.

Ma volete sapere la parte più divertente? Koneko, nonostante quel piccolo putiferio, era entrata ed uscita dalla cucina con un sacchetto di biscotti in mano. Quella piccola baraonda non l'aveva nemmeno sfiorata.

"Takeru sei ancora lì? Hanno quasi finito il giro di prova. Se non ti sbrighi oltre ad avere perso la Pole Position, ci perderemo pure la partenza!"

Per la vergogna mi coprii la faccia con la mano.

"Ma io che ci provo a fà."

Rias ed Akeno, dopo essersi scambiate uno sguardo, scoppiano in una risata.

"Certo Takeru non c'è nessun problema, anche perché il grosso del lavoro dovrà essere svolto solo con Issei. Quindi divertitevi pure."

"Grazie Rias-sama, appena finito riprenderemo le nostre mansioni."

Detto ciò raggiunsi velocemente mio fratello.

"Nii-san i pop-corn sono pronti e qui ci sono le bibite."

Finalmente mi ero guadagnato un momento di riposo.

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TAKEYA

2 ore dopo la conclusione del Gran Premio, come promesso a Rias, riprendemmo i nostro doveri. Uno dei miei compiti era quello di servire il thé a Rias ed Akeno.

Dopo poco sopraggiunge Issei accompagnato da Kiba.

"Alla buon ora Issei-kun, pensavamo che non tornassi più!"

"Molto spiritoso Takeya-senpai, ma no, ho avuto un inconveniente."

"Ossia?"

"E' stato sorpreso a sbirciare nello spogliatoio femminile del club di kendo."

Kiba rispose schietto alla domanda.

A quella risposta sospirai.

"Non ti smentisci mai è inutile parlare con te è solo fiato sprecato."

"Come sarebbe a dire "fiato sprecato"!"

"E' esattamente quello che ho detto."

In quel momento Rias lasciò il suo lavoro per guardare nella nostra direzione.

"Issei-kun ti pregherei di non perdere altro tempo, sei già in ritardo di 2 ore."

"In ritardo per cosa?"

"Per il tuo lavoro da demone ovviamente."

"In che senso Buchou?"

"Semplice, ti ricordi il volantino che ti ho mostrato ieri?"

"Si, perché?"

"Perché quello è il tuo incarico come ultimo arrivato."

A quelle parole mi avvicinai a Takeru.

"Ultimo arrivato?"

"Si Takeya, perché?"

"Non ricordo di aver fatto una cosa del genere."

Takeru mi fece segno di seguirlo mentre Rias continuava la sua spiegazione sul lavoro da svolgere ad Issei.

Giunti in cucina Takeru cominciò a parlare.

"Ti ricordo quando siamo arrivati la prima volta?"

"Certo che me lo ricordo."

"Quel giorno Rias era tornata a casa dopo aver passato una settimana da suo fratello."

"Beh cosa c'è di male in questo?"

"Il problema non era su fratello...ma bensì la moglie."

"Sua moglie?"

"Certo. Sai com'è fatta e sopratutto su com'è rigida."

"Aspetta un momento...non vorrai dire!"

"Si. Desidera che Rias dia il massimo dell'etichetta visto che appartiene ad una nobile casata. Ma ha riscontrato alcuni problemi sul peso."

A quella rivelazione cercai di soffocare una risata.

"E' stata in dieta per una settimana intera con il divieto assoluto di toccare dolci!"

Non c'è la feci più, scoppiai in una grassa risata.

"RIAS GREMORY LA RAGAZZA PIU' POPOLARE DELLA SCUOLA E STATA MESSA A DIETA PER UNA SETTIMANA!!!!!"

Mi piegai in due per le risate mentre guardavo Takeru che mi faceva cenno di silenzio, ma sapevo che anche lui sotto-sotto stava ridendo.

"Ora capisco perché ci aveva commissionato quella torta al cioccolato a 3 piani. SOFFRIVA DI CALO DI ZUCCHERI!!!!!!"

Takeru si avvicina a me.

"Ok adesso basta ridere, dobbiamo tornare in sala, spera che Rias non ti abbia sentito."

"D'accordo."

Usciti dalla cucina notammo che Issei non c'era più.

"Che fine ha fatto?"

"L'ho mandato a lasciare alcuni volantini intorno all'isolato, solo per prova. Da domani comincerà il vero lavoro. Dovrebbe tornare entro 1 ora."

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Credo che dovrei ri-classificare Rias, aveva ragione! Dopo esattamente 1 ora Issei era ritornato al club mentre ero impegnato a servire il tè in sala.

"E questa è fatta, il mio lavoro è completato."

"No Issei-kun mi dispiace. Abbiamo ricevuto una chiamata."

"Cosa?"

"Una chiamata di contattato, visto che il lavoro sembra facile andrai tu, ti servirà come prima esperienza."

"Davvero? Così? Tutto in una volta?"

"Non ti preoccupare se hai bisogno di un aiuto basta che ci avvisi."

"Ma che devo fare?"

"Niente. Devi solo rispondere alla richiesta del mandante. Mi raccomando il pagamento, deve avvenire solo con frammenti d'anima oppure tesori personali."

Rias consegnò ad Issei quello che all'apparenza sembrava un cellulare.

"Usa questo per controllare il pagamento è già tutto pre-impostato, se per caso succede qualcosa...noi interverremo."

Detto questo al centro della sala si manifestò un cerchio magico color rosso cremisi.

"Bene Issei-kun adesso entra all'interno del cerchio e buona fortuna!"

Con questo Issei scomparve.

Mi apprestai a portare le tazzine all'interno della cucina.

"Bah speriamo che vada tutto bene."

"Non ti preoccupare Takeya andrà tutto bene, ho sentito che ieri se l'è cavata egregiamente con un demone esiliato."

A quella frase rimasi di stucco.

"Davvero? Ieri ha combattuto contro un demone esiliato?"

"Non tanto, però se l'è cavata abbastanza bene per essere la sua prima volta."

Stavo ancora riflettendo, ma poi mi rivolsi a Takeru con aria sospetta.......

"Scusa ma tu come fai a saperlo?"

"E' semplice me lo ha detto prima Koneko-chan."

"Ahh ok, CHE COSA???"

"Me lo ha detto lei, c'è qualcosa di strano al riguardo?"

"No, fai finta che non ti abbia detto niente."

"Certo che oggi sei davvero strano Takeya."

Strano? Forse è lui a non rendersene conto? Koneko ha la nomina di non parlare quasi mai con nessuno, le sue uniche frasi sono solo brevi accenni di parole dirette. Come fai ad essere l'unico a parlare liberamente con lei?

Fummo però interrotti da diversi rumori provenienti dalla sala.

Issei aveva mandato un segnale di soccorso...era in pericolo!

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Commenti degli autori

Eccoci qui con il secondo capitolo, abbiamo perso un pò più di tempo rispetto al primo. Speriamo che questo secondo capitolo vi piaccia. Un saluto da Death Crow e da Re Nero.

  
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