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Autore: persemprelui    22/02/2014    2 recensioni
Ciao a tutti!
Questa è la prima storia che scrivo, essendo stata un'assidua lettrice per anni. ora ho deciso di immedesimarmi come autrice, sperando di non deludere le aspettative.
la storia si svolge durante il settimo anno e racconta un'ipotetica storia tra la nostra Hermione e Draco.
Dal primo capitolo: "Quando hai 11 anni non pensi a come sarà la tua vita. Insomma a 11 anni, sei una bambina, dipendi ancora dai tuoi genitori, sei libero di sognare, di pensare a cose frivole. Certo, tutto questo sarebbe corretto per i bambini normali, ma se come me, ti chiami Hermione Jean Granger e fai capitare cose strane da quando hai 5 anni, allora è tutta un’altra storia..."
Ricordo che i personaggi sono di proprietà di J.K. Rowling
Buona lettura a tutti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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HERMIONE
 
Quattro mesi.
Erano passati già quattro mesi ed erano stati i più belli e sereni della mia vita.
Tutto grazie a lui: Draco. Cosi premuroso, presente, ma soprattutto paziente.
Mancavano poche settimane agli esami finali.
Avevo deciso. Cavolo io lo amavo davvero ed ero pronta.
 
Desideravo ardentemente fare l’amore con lui e avrei fatto in modo che tutto fosse perfetto.
 
Quella sera sapevo che si sarebbe intrattenuto con il professor Piton, così raggiunsi i sotterranei e con la complicità di Blaise riuscii ad entrare nella sua stanza, la insonorizzai e comincia a darmi da fare.
 
Con la magia posizionai non so bene quante candele nella stanza e spensi le luci. Sul pavimento, abbandonai i miei vestiti così da formare un sentiero fino alla porta del bagno, dentro il quale entrai, lasciando la porta socchiusa. Riempii la vasca e aggiunsi la schiuma, vi entrai e poco dopo sentii la porta della stanza aprirsi e richiudersi.
Sorrisi, immaginando la sua faccia perplessa, sostituita poi dal suo solito ghigno. Pochi secondi dopo lo vidi attraversare la porta del bagno sorridendo, incatenò i suoi occhi ai miei e il mio cuore cominciò a battere all’impazzata.
<< E’ il mio compleanno e me ne sono dimenticato? Perché se è così il regalo è molto apprezzato>>. Ghignò. Per Merlino smettila.
<< Dev’essere per forza il tuo compleanno se decido di organizzare qualcosa di carino per te? Sei davvero noioso>> dissi mettendo un finto broncio e continuando a giocare con la schiuma.
<< Be’ se non vuoi unirti a me puoi anche uscire, sai vorrei un po’ di privacy>> dissi risoluta.
Mi guardò e iniziò a sbottonarsi la camicia, la fece scivolare dalle lunghe braccia e potei finalmente notare il suo fisico scolpito. Addominali, braccia muscolose delle quali conoscevo il calore.
Continuai a guardarlo incantata mentre lui toglieva scarpe e pantaloni, portando poi le mani all’elastico dei boxer. Li fece scivolare sulle lunghe gambe e io arrossii spostando lo sguardo.
Lo sentii immergersi e quando fui sicura che fosse coperto dalla schiuma, tornai a guardarlo e incontrai il suo sguardo: eccitazione, lussuria, amore.
Mi afferrò una mano, aiutandomi a girarmi per appoggiare la schiena al suo petto. Intrecciò le sue mani con le mie e mi strinse, dandomi un bacio sulla tempia, lasciata scoperta grazie alla coda di cavallo che avevo fatto.
<< Guarda che potrei abituarmi a queste attenzioni>> sussurrò
<< Come si io non te ne dessi abbastanza!>> lo sentii ridere nel mio orecchio.
 
Uscimmo dalla vasca e mi avvolse in un telo verde smeraldo. Iniziavo ad apprezzare particolarmente quel colore.
Tornammo nella camera da letto e lo vidi bloccare la porta. Sentivo che quello era il momento
<< Draco…> si voltò a guardami, illuminato solo dalla luce delle candele
<< Draco io…>> si avvicinò e tremai. Merlino era così difficile. Mi avvolse tra le sue braccia e i suoi occhi argentei mi scrutarono. Sembrava… nervoso.
 
Capii che avevo preso la decisione giusta.
 
<< Fai l’amore con me Draco>>
 


DRACO
 

Fai l’amore con me Draco”.

 
Non era una domanda, ma una richiesta, sussurrata così piano e con dolcezza.
Sbarrai gli occhi. Da quanto stavo aspettando quel momento? E ripensai a quando l’avevo vista uscire dal ritratto il giorno del ballo. A quanto avrei voluto sfilarle quel vestito verde.
La guardai, aspettando un suo cenno e le sfilai il telo che cadde a terra.
 

Stupenda, nuda davanti ai miei occhi.
Perfetta.
Innocente, con quello sguardo da bambina.


E pensai che fosse la ragazza più bella che avessi mai visto.
Inaspettatamente sciolse il nodo del mio accappatoio e rimase a guardare il mio petto per un tempo indefinito, poggiandovi i palmi delle mani.
La strinsi a me e le sciolsi la coda, facendo ricadere quei capelli cespugliosi, che tanto adoravo, sulle spalle. Alzò lo sguardo su di me e mi sentii vivo, ma anche nervoso.
Io, che avevo avuto flotte di ragazze nel mio letto, ero nervoso.
Nervoso perché lei non era come le altre, perché mi aveva cambiato e mi aveva fatto scoprire un mondo totalmente diverso da quello nel quale ero nato e cresciuto.
Nervoso perché, anche io, quella sera avrei fatto l’amore per la prima volta. Con lei, che era riuscita a dimenticare il mio passato e ad accettarmi per quello che ero. Lei che aveva chiesto il mio aiuto nonostante sapesse di non potersi fidare di me.
Lei così orgogliosa e caparbia, piccola e fragile tra le mie braccia. Cosi Grifone e Leonessa, ma anche un po’ serpe, era riuscita a sconvolgere la mia esistenza, a cambiare le carte in tavolo, a mettere in discussione un matrimonio e il mio futuro con un semplice bacio.
Una strega.
La strega più brillante della sua generazione. E la più furba.
Poteva una semplice ragazza farmi provare tutte quelle sensazioni contrastanti. Io che ero sempre stato definito il principe delle serpi dal cuore di ghiaccio, potevo amare e mio padre mi avrebbe ucciso per questo. E pensai che lui non c’era e non avrebbe potuto dissuadermi. Sorrisi e lei lo notò.
<< Che c’è?>>
<< Pensavo che mio padre non potrà rovinare tutto questo e che sei bellissima>>.
Mi sorrise e mi chinai per baciarla.
Un bacio passionale al quale rispose subito. Un gioco di lingua suadente e lussurioso.
Una sensazione di proibito, ma che proibito non era.
La spinsi verso il letto e si sdraiò, trascinandomi con lei sul letto. Cercai di fare forza sulle braccia per non pesarle e continuando a baciarla portai una mano verso la sua intimità. La sentii sobbalzare
<< Tranquilla>>
Mi guardò e sorrise. Merlino, quel sorriso. Aveva una paura fottuta e riusciva comunque a sorridere. Come poteva un viscido come me meritarsi una come lei?
La baciai ancora e continuai a torturarla. Mi nutrivo di quei gemiti e quando la sentii pronta mi sistemai meglio tra le sue gambe
<< Pi-piano>>
<< Guardami>> e mi guardò
<< Prometto che cercherò di non farti provare dolore ok?>> annuì, forse più rilassata ed io entrai in lei.
 


HERMIONE
 
Dolore, come un taglio profondo, come essere spaccati in due.
Trattenni lacrime e gemiti e potei sentire la sua voce chiedermi scusa
<< Perdonami… perdonami>>

Draco.
Draco.
Draco.

E il dolore svanì come se avesse pronunciato un contro incantesimo.
Cominciai a provare solo piacere e mi aggrappai alle sue spalle. Le graffiai, le strinsi. Lo morsi e con una mano mi sollevò una gamba per avvicinarmi di più a lui.
E pensai che non c’era altro posto dove sarei dovuta essere.
Era come stare nell’Eden. Era proibito e per questo ancora più affascinante ed eccitante.
Lui che era sempre stato la mia nemesi, mi stava amando e nessun altro uomo sarebbe riuscito a farlo così ardentemente, con altrettanta passione.
Si muoveva su di me, dentro di me, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se non avesse fatto altro per tutta la vita.
Era come aver ritrovato la strada di casa dopo un lungo viaggio.
La mia isola felice aveva capelli biondi e occhi argentati.
Ero a casa. Le sue braccia, le sue carezze, i suoi baci, erano per me ossigeno, casa.
E quando, dopo l’ennesima spinta, l’orgasmo ci colse entrambi, uscì da me e si spostò trascinandomi accanto a lui.
Appoggiai il viso contro il suo petto e potei sentire il battito del suo cuore accellerato. Il suo petto, come il mio, si alzava e abbassava velocemente.
Ci guardammo. Poteva essere ancora più bello? Etereo come un angelo.
Provai mille sensazioni; come spiegare quello che senti dopo un’esperienza del genere? E mi venne in mente l’unica cosa certa, l’unica cosa che sapevo con certezza
<< Ti amo Draco>>
Mi guardò per un temo indefinito. Come se stesse ancora realizzando, come se stesse mettendo a fuoco e poi mi sorrise. Uno di quei sorrisi che solo lui riusciva a regalare
<< Ti amo anch’io Hermione>>
 

“So come comportarmi Hermione”

 
Ed eccola li quella sensazione. Come quando aveva pronunciato il mio nome per la prima volta.

Per Godric Malfoy cosa mi hai fatto?
 
Gli sorrisi e quella notte facemmo l’amore ancora, ancora e ancora.

 
 
Eccoci qua. Mancano due capitoli alla fine e ho voluto dedicare questo ad un momento importante.
Ringrazio sempre tutti per la vostra gentilezza. Alla prossima J
  
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