Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: RiccioLilli    22/02/2014    4 recensioni
Scegliere…
Qualcosa….
Qualcuno…..
Quando si deve scegliere tra l’affetto di due persone, quando la mente ti dice una cosa e il cuore un’altra, cosa bisogna fare?
Se esistesse un manuale la vita sarebbe più semplice.
Troppo semplice.
- - -
Elisa’s pov (dal capitolo 5)
Io non rispondo. A fine ora esco subito dalla classe e lo evito. Non so perché mi comporto così, ma so che non riuscirei a guardarlo in faccia o a iniziare una conversazione con lui senza scoppiare a piangere. Da quando sono così disperata? Beh, da quando ho scoperto di essere innamorata del mio migliore amico anche se lui sta con un'altra.
- - -
Claire’s pov (dal capitolo 6)
Il primo bacio è uno e è unico. Maledetto Styles! I suoi occhi verdi mi hanno ipnotizzata… Non sono riuscita a ritrarmi… Il suo sguardo mi ha intrappolato… Basta pensarci, Claire! Ti piace Liam James Payne, non Harold Odioso Styles. Chiaro?
- - -
Claire’s pov (dal capitolo 9)
‘Sei ridicolo. Sei davvero ridicolo, Liam Payne, ma ti amo lo stesso’ dico ridendo, mentre lui scappa spaventato da sua nonna, che tiene in mano un cucchiaio.'
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 30 - EPILOGO

CINQUE ANNI DOPO

Claire’s pov

Mi stringo nella giacca leggera; avrei dovuto mettere il giubbotto. Siamo in pieno inverno, e dire che fa freddo è poco. Leggeri fiocchi di neve iniziano a depositarsi sulle strade, e io, stanca di camminare a vuoto, decido di entrare in un bar. Subito un piacevole calore mi avvolge; mi siedo a un tavolo e aspetto la cameriera.

Penso a Elisa e a Niall, che ora staranno lavorando al negozio. Hanno infatti aperto da qualche mese un negozio di strumenti musicali; a quanto pare gli affari vanno molto bene, ma da quando Niall e Camilla si sono lasciati e questa si è licenziata, i due cercano disperatamente qualcuno da assumere. Da soli non riescono a fare tutto il lavoro. Louis potrebbe, perché lui lavora di notte; fa il barista in una discoteca della città. Ma è troppo scansafatiche per andare a dare una mano.  Anne e Zayn ultimamente sono molto presi dal loro progetto; si occupano di disegnare spot per le pubblicità, e sono ora impegnati nel creare un nuovo logo per la nuovissima Nutella Anti-Galline. Harry deve provare; canta in un bar due sere a settimana, ed è anche piuttosto bravo. Diana è invece l’assistente di suo padre nell’azienda di famiglia, e in questo momento è impegnata in una relazione con Alex. Sì, proprio il cugino di… Lui. Di lui non ho più avuto notizie. Neanche un messaggio. Solo un… Ti amo. Addio. Quanto a me… Sono l’unica del gruppo ad aver proseguito gli studi e attualmente frequento l’Università.   

“Una cioccolata con doppia panna.” sento dire in un tavolo non lontano.

Sorrido; è proprio quello che voglio prendere anch’io.

Mi giro e incontro lo sguardo di un ragazzo, abbastanza alto, con capelli biondi e corti. Gli sorrido, mentre lui ricambia il mio sguardo interessato.

Stiamo per qualche minuto a studiarci a vicenda. Sembra uno di quei ragazzo determinati, socievoli e spigliati, che sanno come fare facilmente colpo sulle ragazze. Di sicuro a Harry non sarebbe piaciuto. Io e Styles siamo stati insieme un anno circa; poi ci siamo lasciati, e per un paio di mesi non ci siamo parlati. Ma eravamo consapevoli di non poter stare lontani l’uno dall’altra, infatti poco dopo siamo tornati amici. Ora è il mio migliore amico; anzi, il mio migliore amico molto geloso. Sa sempre come criticare i ragazzi con cui esco.

“Ehi.” mi saluta il ragazzo con un sorriso mozzafiato. Non mi sono neanche accorta che si è alzato e si è avvicinato.

“Ciao” saluto cercando di non sembrare troppo interessata.

Poi lui parla, indicando la sedia:“Posso sedermi? Mi chiamo… Liam.”  

Sento il mio cuore fermarsi, mentre uno strano gelo si diffonde dentro di me.

No.

E ecco il motivo per cui sono single. Perché in ogni ragazzo c’è qualcosa che mi ricorda lui. Uno ama il cioccolato, uno ha degli occhi che mi ricordano i suoi, uno è senza padre. E io non posso stare con qualcuno che mi ricorda lui; non posso vivere con qualcuno che mi fa pensare anche solo per qualche istante al suo volto.

Una lacrima scappa dal mio controllo e scivola silenziosa sulla mia guancia.

“Ehi… Tutto a posto?” chiede dubbioso il biondo.

Le sue parole mi arrivano ovattate, come da un altro mondo.

E’ da tanto che non sento il suo nome. I miei amici non ne parlano mai, per non farmi soffrire. Ma sanno che, quando sono sola, quando non ho niente a cui pensare, quando non riesco a tenere lontano il pensiero di lui… rivivo ogni istante, ogni bacio, ogni abbraccio vissuto con lui.

“N-no. E’ occupato. Sto aspettando una persona” riesco a balbettare.

Un po’ deluso, il biondo esclama:“Ah… Scusa per il disturbo. Ciao.”

Appena si allontana tiro un sospiro.

Quanto vorrei che quella sedia fosse occupata. Occupata da lui. Che lui fosse qui. Che non si trovasse dall’altra parte del mondo.

Vorrei che entrasse da quella porta, che mi dicesse che mi ama e che tutto ricominciasse come se non fosse mai partito.

Vorrei che mi baciasse e mi tenesse per mano, mi abbracciasse e mi ripetesse quanto mi vuole bene.

Vorrei che mi asciugasse le lacrime, mi offrisse la cioccolata e iniziasse a ricordare quanto stavamo bene insieme, dicendomi che tornerà tutto così.

Vorrei che mi raccontasse quello che ha fatto in Australia, e che mi dicesse che non mi ha mai dimenticata.

Vorrei che tutti questi desideri smettessero di essere desideri, e diventassero realtà.

Chiudo gli occhi, sperando di fermare il fiume di lacrime. Le persone mi passano accanto senza fare caso a me, come fossi invisibile. Ognuno ha i propri impegni e i propri pensieri. Nessuno potrebbe immaginare che sono innamorata di un ragazzo che non vedrò mai più. A nessuno importa di consolarmi, perché non sa per cosa piango. E forse è meglio così.

Quando li apro, un ragazzo entra dalla porta. I suoi capelli. I suoi occhi. Sembra lui.

Le lacrime ricominciano a scorrere. Dev’essere un’illusione. Mi è già successo, un paio di volte. Ho creduto di essere pazza, ma poi mi sono resa conto che lo ero davvero. Lo vedevo, davanti a me, e poi scompariva nel nulla quando tentavo di avvicinarmi.

Ma questa volta è lui che si avvicina. Questa volta è più reale delle altre.  

Lo studio dall’alto in basso. E’ più robusto di prima.

Probabilmente in Australia avrà migliorato il suo fisico con il surf. Aveva sempre desiderato fare surf. E’ solo una supposizione, ovviamente, perché quello che ho davanti non può essere davvero lui.

I muscoli si intravedono dalla sottile maglietta bianca.

Deve per forza essere solo un sogno. Nessuno si sognerebbe di andare in giro a mezze maniche con questo tempo. Nessuno… A parte qualcuno che è appena tornato dall’Australia, dove probabilmente sono in piena estate.

Ha un nuovo taglio di capelli. Solo ora mi accorgo che i suoi occhi sono fissi su di me.

Sono i suoi occhi. Gli stessi identici occhi cioccolato, con sfumature caramello. Quegli occhi che mi guardavano dolcemente, cinque anni fa, quegli occhi che mi avevano abbandonata mentre trattenevano a stento le lacrime.

Si avvicina. Solo ora mi accorgo di essermi alzata.

Non è davvero lui. Non è davvero qui.

Poi lo vedo avvicinarsi. Istintivamente, faccio un passo verso di lui.

Probabilmente chi mi sta guardando penserà che sono matta. Ma lo sono. E poi nessuno mi sta guardando, quindi che problema c’è?

Poi, sento qualcosa sulle mie labbra. Qualcosa di concreto, qualcosa di vero. Le sue labbra. Il suo bacio, tanto atteso, tanto desiderato e tanto sognato. E finalmente capisco che non è un illusione.

Le sue braccia forti mi avvolgono, stringendomi forte, mentre la sua voce, con un tono più maturo e roco di quello che ricordavo, sussurra:“Sono io. Sono qui. Ho mantenuto la mia promessa.”

Nuove lacrime decidono di uscire. Ma sono lacrime diverse; sono serene e trasparenti lacrime di gioia, che mi scorrono dolcemente sulle guance arrossate.

E in fondo in fondo, dentro di me, io so di aver mantenuto la mia promessa. L’ho aspettato. So di non aver smesso un istante di sperare, nel mio cuore, che lui tornasse. Ho cercato di soffocare la speranza in tutti i modi. Non volevo rimanere delusa.

Ma si sa, la speranza è l’ultima a morire; io sono ancora viva, quindi anche la speranza lo è sempre stata.

Non parliamo. Non abbiamo niente da dire. Dopo tutto questo tempo, dopo tutte le domande che mi sono fatta da quando se n’è andato, ora non so che dire.

“Mi sei mancato.” sussurro semplicemente.

“A me no. Perché ci sei sempre stata, nel mio cuore. Mi hai sempre dato la forza di continuare. Chiamavo Harry, ogni mattina. Mi diceva che stavi sorridendo. E questo mi bastava per farmi resistere. Per non farmi cadere nel Nulla che si è creato senza di te.” Tutte queste parole escono velocissime dalla sua bocca. Forse non avrebbe voluto dirle.

Lo allontano di scatto, spalancando gli occhi:“Tu… C-Chiamavi Harry ogni mattina? E… Non mi hai mai salutato, neppure una volta? M-Mi avete tenuto nascosta questa cosa per tutto questo tempo?”

Liam abbassa lo sguardo, prima di sussurrare:“… Se ti avessi parlato sarei scoppiato a piangere.”

“Già. Probabilmente anche io. Ma così non ho fatto che piangere, piangere e piangere per il fatto di non avere tue notizie!” sbotto alterata.

Lui spalanca gli occhi, ma non riesce a parlare.

“I-Io ti ho fatto soffrire così tanto?” sussurra con aria colpevole.

Non rispondo. Non voglio dire di sì. Non voglio che si senta in colpa. Ma forse è troppo tardi.

“Mi dispiace. S-Scusa. Scusa… Cazzo… Sono un i-idiota…” balbetta mettendosi le mani sugli occhi, dispiaciuto.

“N-Non sarei dovuto tornare. Probabilmente n-non hai più voglia di vedermi.” sussurra abbassando lo sguardo.

Istintivamente, protesto:“NO!”

Odio vederlo così. Odio vederlo dispiaciuto. Odio vederlo triste per me.

Silenzio.

“Ti amo. Non ho mai smesso di amarti.”

 Le sue parole fanno partire il mio cuore a una velocità esorbitante.

Bum, bum, bum

“Anche io.” riesco solo a dire, incontrando di nuovo i suoi occhi.

Il battito del mio cuore è l’unico rumore che sento.

Bum, bum, bum

“E ora?” chiedo, stanca dell’attesa.

Lui chiede, senza distogliere lo sguardo:“Credi che possiamo ricominciare, un’altra volta? Come se niente fosse successo?”

Bum, bum, bum

“Dimmelo tu. Possiamo?”

Bum, bum, bum

Noi possiamo tutto.”

 

 

 

 

BUMBUMBUMBUMBUMBUM… *DIED*. Questo è il mio cuore. E’ finita. E’ finita davvero! :’( Non so se devo essere triste o felice. So solo che devo ringraziare Dio dell’esistenza di cold_fire, Greta_foreveryoung e peterpanmydrug che mi hanno incoraggiata a continuare la storia con i loro commenti. E che devo inviare milioni di baci alle persone che mi hanno resa felice mettendo la mia storia in preferite/ricordate/seguite. Ok. Sto piangendo. D’: Mi mancherà questa storia! Mi mancherà Cliam, mi mancherà Clarry! Mi mancherà Elouisa! Mi mancherà la pazzia di Zaynne! Mi mancherà anche Diana, e Niall, e Cammuz! E mi mancherete voi, miei cari lettori! Ma si sa, alla fine di un libro bisogna chiuderlo e aprirne un altro. Infatti ho già postato il prologo e il primo capitolo della mia nuova FF Lightning, che è di genere Sovrannaturale. Grazie a tutti! Vi amo! Alla prossima!

<3<3<3<3<3 Baci infiniti da RiccioLilli

 Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic

Pubblicità

‘Lightning’ di RiccioLilli

‘Rompere il ghiaccio’ di AngelCruelty

‘And I will give you all my heart…’ di peterpanmydrug

‘una vita sulle punte’ di cold_fire

‘Niall foreveralone Horan’ di Greta_foreveryoung

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: RiccioLilli