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Autore: LaMusaCalliope    23/02/2014    0 recensioni
Due ragazzi, amici da sempre, si ritrovano a fronteggiare un problema enorme: la scomparsa delle creature che rappresentano i quattro elementi fondamentali.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, tutta la popolazione si impegnò a sistemare la piazza. Fanny e William si occuparono della parte più vicina al bosco.
Dopo un’ora avevano già finito, così si recarono insieme in biblioteca.
Quando entrarono furono travolto dal forte odore di libri e dal contrasto di colori del soffitto. Erano rappresentate scene di libri, oppure gradazioni di colori. Sulle pareti erano appesi ritratti di scrittori importanti.
Al centro dell’edificio c’era un grande bancone circolare, di legno di quercia, dove sedeva un donna occhialuta molto giovane. Indossava una camicetta bianca, ed una gonna rosa, lunga fino alle ginocchia. Ai piedi calzava delle scarpe bianche come la camicia.
La donna si chiamava Ilda ed era la bibliotecaria. Quando i ragazzi entrarono, uscì dalla sua postazione e corse loro incontro.
“ Salve ragazzi, vi serve qualcosa?”
“Si, per favore. Vorremmo consultare il libro sulla storia delle creature magiche. E per scuola.” William era stato molto convincente, così Ilda li condusse in giro per la maestosa biblioteca, oltrepassando milioni di scaffali pieni zeppi di libri ricoperti in pelli.
Si fermarono al terzo piano, davanti ad uno scaffale altissimo, raccoglieva tutti i libri riguardanti tutte le creature; magiche e non: la loro storia, le loro abitudini, i loro costumi
Ilda ne prese uno, enorme, portava una scritta d’orata sul dorso: storia delle creature magiche. E lo passò ai ragazzi.
“ lo rivoglio qui entro un mese non un giorno di più. Intesi??"
William e Fanny annuirono, salutarono la bibliotecaria e uscirono fuori.
Stavano andando a casa di Fanny. Lì avrebbero potuto leggere tranquillamente il libro.
Lessero per tutta la mattina storie su fate, nani, unicorni e William volle soffermarsi un po’ di più sugli elfi, la specie a cui apparteneva. Dopo centinaia di pagine trovarono finalmente le ninfe. Fanny lesse ad alta voce:
“ Le ninfe sono le figlie della natura, esse possono essere classificate secondo due gruppi: le driadi e le naiadi.
Le driadi sono fatte d’acqua, infatti vivono nelle acque dei laghi, dei fiumi e dei mari. Portano al collo un ciondolo di acquamarina.
Le naiadi sono creature fatte di foglie e rami, vivono infatti negli alberi delle foreste o dei boschi. Portano al collo un ciondolo di ambra.
La loro storia ha inizio centocinquanta anni fa, il momento della loro creazione.
“Un incendio aveva distrutto le foreste di Older e di History Town, gli alberi era andati perduti, non erano rimasti che tronchi bruciati
Un uomo, uno stregone, stava ispezionando la zona per poter capire quanta vita era rimasta in quella desolazione. Scorse un albero dal quale ramo usciva ancora della linfa, molta si era cristallizzata creando l’ambra. In quel momento venne l’idea. Fece un incantesimo che trasformo quell’albero in una creatura capace di vivere che chiamò NAIADE. Ne creò abbastanza da dare inizio ad una specie.
Queste creature erano fantastiche. La loro pelle era di legno, ma ciò non impediva loro di non essere agili e leggere, i capelli erano stati ricavati dal muschio e dai fiori. La loro vita era duratura perché legata a quel ciondolo, ma la resina si indeboliva e dopo centinaia di anni le naiadi morirono, la specie rimase in piedi grazie al fatto che nel frattempo si erano moltiplicati.
“Tempo dopo, lo stesso mago creò un altro tipo di creatura. Era fatta interamente d’acqua e i loro abiti di spuma di mare. Indossavano al collo un’acquamarina.
L’incantesimo di creazione delle DRIADI richiese molta fatica e fu così che il mago morì.
 “Una leggenda dice che, successivamente alla morte del mago, un gruppo di mercenari guidati da un giovane ribelle di nome Morgan decisero di impossessarsi delle pietre. Il colpo andò a buon fine: le ninfe vennero decimate. Alcune riuscirono a scappare e si nascosero, altre morirono.
La rivoluzione finì poco dopo con la cattura del giovane, ma nessuno sa che fine fece. Alcuni dicono che sia stato giustiziato, altri che sia morto di vecchiaia, altri ancora sostengono che sia ancora vivo e giurano di averlo visto aggirarsi nella foresta.”
Girarono pagina, ma il testo aveva già cambiato argomento.
“Credi che sia tornato?” chiese Fanny preoccupata.
“Non lo so. Dobbiamo fare altre ricerche, capire meglio chi era o è questo Morgan e perché vuole le pietre. Non credo che vorrà fermarsi ai primi due elementi, forse vuole conquistare l’aria e il fuoco. Dobbiamo capire quali creature identificano questi elementi.”
William prese il libro e cominciò a sfogliarlo velocemente. Si fermò su una pagina intitolata: Gli Elementi Naturali.
“Perché c’è questo argomento?”
“Perché inizialmente il nostro mondo era dominato da questi elementi: Aria, Fuoco, Terra e Acqua. Loro diedero vita alle piane, ai mari, agli astri e anche le creature. Furono create dal fuoco da cui tutto nasce e tutto muore. Sono le prime creature. Ecco perché sono presenti in questo volume. Ogni elemento è identificato da una creatura. Per l’acqua ci sono le driadi per la terra le naiadi. Qui c’è scritto che il fuoco è identificato dalle fenici e l’aria dalle silfidi.
 “ Le fenici sono uccelli bellissimi dal piumaggio rosso-dorato. Hanno il potere dell’immortalità. Alla loro morte prendono fuoco e rinascono dalle proprie ceneri. Legata sulla zampa hanno una pietra rossa: il rubino.
Quando l’uccello prende fuoco la pietra si scioglie e si ricrea con la nascita della fenice.”
William riprese a sfogliare il libro alla ricerca della pagina che parlasse delle silfidi. Lui stesso non le conosceva e la curiosità era forte. Crebbe ancora di più quando scoprì che non erano riportate nel libro delle creature.
Improvvisamente Fanny gli strappò il libro dalle mani.
“ei, ma che …” William non fece in tempo a finire la frase perché Fanny le mostrò due pagine. Tra queste era visibile una pagina che era stata strappata.
“ Possibile che non te ne sia accorto?”
“ Ero troppo concentrato a cercare la pagina che non mi sono accorto che una era stata strappata. Aspetta. Guarda qual è l’argomento.”
“Creature aeriformi. Pensi che la pagina strappata potesse contenere le informazioni sulle silfidi?”
“È possibile. Domani torniamo in biblioteca. Dobbiamo cercare in altri libri. Le silfidi appariranno da qualche altra parte, no? Ora vado a casa, il sole sta per tramontare, sai mia madre quanto si arrabbia se faccio tardi.”
“Aspetta che ti accompagno”.
Uscirono dalla casa di Fanny che la luna stava prendendo il suo posto nel cielo. Camminarono per un po’, poi la ragazza chiese:
“Secondo te dovrei parlarne con mio padre?”
“beh si, credo che sia opportuno, però non credo che dopo ci permetterà di prendere parte alle ricerche. Facciamo così: fra una settimana ne parleremo con i nostri genitori; anche se abbiamo le prove che sia stato quel Morgan. Okay?”
Fanny annuì convinta. William sapeva sempre cosa fare in qualsiasi situazione, era qualità che gli invidiava, essendo lei sempre indecisa e piena di dubbi.
Lo accompagnò a casa soprattutto perché al ritorno avrebbe voluto fermarsi in un posto. Così, invece di tornare a casa, Fanny proseguì e prese la via del mare.
Le piaceva guardare le stelle sdraiata sulla spiaggia. La calmava. Il rumore del mare era una ninna nanna. Chiuse gli occhi. Sentì l’odore di salsedine penetrarle nei polmoni.
Quando riaprì gli occhi, davanti a lei c’era Silver in tutto il suo splendore. La luna rifletteva i raggi sul suo corno che sembrava brillare di luce propria, le sue ali erano chiuse lungo i fianchi ma anche esse brillavano.
Fanny gli si avvicinò e le salì in groppa.
Cavalcarono per quasi tutta la notte sulla riva; gli zoccoli del cavallo alzavano migliaia di goccioline di acqua ogni volta che si immergevano in un’onda. Durante la corsa, la ragazza gli spigò ciò che lei e William avevano scoperto quel giorno. Appena ebbe finito di raccontare il cavallo alato disse:
“Io so cosa sono le silfidi. Sono dei geni dei venti. Non si fanno avvicinare dagli umani, ma se qualcuno di loro le chiede un favore, sarebbero capaci di fare qualsiasi cosa pur di portare a termine il favore. Anche loro hanno delle collane, la loro pietra è il diamante. Ma perché è stata strappata la pagina?”
“Non lo sappiamo. Io e William pensiamo sia stato Morgan ma non abbiamo alcuna prova. Non ci resta che aspettare domani per scoprirlo.”
Fanny scese dalla schiena di Silver e gli accarezzò il muso.
“Grazie per avermi ascoltata e consigliata. Sei un grande amico”.
“Non impicciarti troppo in faccende che non ti riguardano, potrebbe essere pericoloso.”
“Non preoccuparti, me la caverò!” disse mentre si allontanava dal mare.
Tornò a casa molto presto rispetto alle volte precedenti. Erano passate due ore dopo la mezzanotte quando si infilò nel letto e si addormentò.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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