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Autore: Francee    23/02/2014    4 recensioni
Abbie. Una ragazza simpatica ma timida, solare con i suoi migliori amici Ginnie e Louis ma in presenza di Zayn diventa acida e schiva.
Tutto però cambierà...come andrà a finire??
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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-Abbie- la chiamò piano il moro, sentendo la sua voce la ragazza smise di piangere ma non si girò, restò girata verso la finestra a  
guardare il cielo.
Erano ore che stava stesa su quel lettino, sopportando i vari dolori che si alternavano ma che si stavano presentando sempre più  
frequentemente, ma il pianto era provocato dall'assenza di Zayn, si sentiva sola e non voleva esserlo in un momento così importante.
Il giovane si avvicinò al letto, e poggiò una mano sui capelli di Abbie, accarezzandoli.
-Mi dispiace- cercò di rimediare al danno fatto quel giorno, aveva esagerato, certo si era preoccupato molto però non avrebbe  
dovuto andarsene di casa, non avrebbe dovuto lasciarla sola e avrebbe dovuto rispondere almeno alle telefonate. Era stato stupido,  
non doveva trattarla così perchè era la ragazza che amava e per di più era incinta.
Ora si trovavano in una stanza di ospedale, lei era dolorante sul letto e lui non poteva fare niente per far terminare quel dolore, si  
sentiva in colpa, se non avesse esagerato forse non si sarebbe sentita male.
Abbie non rispose, non aveva le forze, non sapeva che dire e voleva sentire come continuava il discorso del moro.
Non era la prima volta che litigavano così, c'erano sempre delle discussioni fra loro, ma di solito non finivano in ospedale...
-Abbie, ti prego almeno guardami- la supplicò il moro, delicatamente la ragazza cercò di girarsi, ci riuscì con molta fatica a causa del  
pancione, del dolore e delle flebo.
Il viso era pallido e gli occhi gonfi, un po’ di trucco le era colato sporcando la pelle di nero, lo sgaurdo trasmetteva tristezza ma ogni  
tanto una smorfia nasceva sul suo viso a causa delle contrazioni.
Zayn si abbassò e le diede un leggero bacio sulla guancia fredda.
Rimase lì a guardarla, poi sorrise. Gli occhi pieni di lacrime gli ricordarono di quando la trovò disperata nel bagno della scuola, aveva  
appena scoperto di essere incinta. Non gliel'avrebbe mai detto ma quello fu il giorno più bello della sua vita, certo non era nei suoi  
piani diventare subito padre però aveva capito che lei era la ragazza che amava e voleva che lei fosse la madre di suo figlio.
Le accarezzò la mano e prontamente lei la strinse, voleva averlo al suo fianco aveva paura, non voleva affrontare tutto quello da sola  
le serviva l'aiuto di Zayn, voleva solo lui.
-Ti Amo- le disse piano prima di baciarla delicatamente sulle labbra.
Abbie avrebbe voluto rispondere ma una contrazione più forte delle altre la fece gridare, chiuse gli occhi e aspettò che passasse.
Non aveva più le forze, non poteva sopportare altro, era stanca non aveva mangiato e si sentiva svenire, la presenza di Zayn però  
l'aiutava.
-Zayn- disse finito il momento di dolore.
Il moro la guardò intensamente puntando gli occhi nocciola su di lei, era uno sguardo nuovo, Abbie non l'aveva mai visto, forse  
aveva paura anche lui, per entrambi era una situazione nuova.
-Abbie- il moro provò a sorriderle -calmati passerà tutto- cercò di tranquillizzarla.
La porta della stanza si spalanco ed entrò l'infermiera, dopo un breve controllo disse che mancava pochissimo per iniziare a spingere.


Le urla nella stanza erano forti, ma il dolore ancora di più. Abbie aveva deciso che avrebbe continuato a spingere fino a quando non  
avrebbe sentito il pianto di suo figlio o di sua figlia. Ogni volta era sempre più dolorosa, Zayn le stringeva la mano come per darle la  
forza di continuare, però cercava anche di capire cosa stesse succedendo al di là del lenzuolo bianco.
Molte volte aveva visto partorire delle donne... solo nei film però. Di solito era diverso.
C'erano minimo cinque più una che entrava e usciva velocemente.
La dottoressa che aveva seguito Abbie durante la gravidanza era molto più preoccupata del solito, dettava ordini che tutti dovevano  
seguire perfettamente.
Le infermiere si muovevano velocemente prendendo e portando strumenti sempre diversi.
Dopo molto tempo un fievole pianto si sentì en entrambi si guardarono felici, ma durò poco, Abbie non poté vedere niente ma Zayn  
si.
Appena nato portarono subito via il bambino e Zayn gli corse dietro non capendo cosa succedesse.
La dottoressa lo fermò subito spiegandogli per filo e per segno tutto quello che bisognava fare e cosa fosse successo.



Zayn era immobile davanti al vetro, il suo bambino era chiuso nell'incubatrice, circondato da infermieri che gli facevano le varie visite.  
Erano passati tre giorni e ancora non aveva potuto abbracciarlo e tenerlo in braccio.
Tornò da Abbie, era distesa sul lettino mentre lo guardava entrare, era distrutta aveva tenuto in braccio il suo bambino per soli cinque  
minti giusto i tempo di allattarlo per poi vedere che rimetteva tutto quanto.
Era nato prematuro, era pigro nell'alimentazione, tutto ciò che beveva veniva rimesso, pesava 2,910 Kg ed era chiuso  
nell'incubatrice, con tutti piccoli tubicini per riscaldarlo circondato sempre da infermieri.
Zayn si stese affianco a lei sul letto, l'abbracciò e la strinse a se. Avrebbero sopportato tutto insieme.
Entrambi sognavano di tornare a casa con il proprio bambino, ma ciò non gli era concesso.
Dicevano che avrebbero dovuto aspettare che il bambino crescesse, che si stabilizzasse ma ogni minuto era sempre più lungo.
-Solo le sei- annunciò Zayn poco dopo. Doveva tornare a casa, mangiare e andare a lavorare. Era davvero brutto tutto quello che  
stavano passando.
Baciò la ragazza sulle labbra, prese il giacchino e uscì dalla stanza.
Abbie rimase sola, si alzò e anche lei uscì dalla stanza.
Il corridoio era vuoto, piano si avviò verso il reparto dove era il suo bambino.
Bussò alla porta e Tamara le aprì. Era un'infermiera con cui aveva fatto amicizia, anche lei aveva avuto una figlia nata prematura e  
sapeva cosa si provava, perciò ogni giorno alla stessa ora anche per soli dieci minuti Abbie poteva stare con il suo bambino grazie a  
lei.
-Vi lascio soli- annunciò Tamara uscendo.
Abbie si avvicino all' incubatrice e sorrise vedendo che il figlio agitava le braccia come se volesse essere preso in braccio, purtroppo  
però non poteva.
-Ciao Nathan- disse dolce Abbie poggiando un dito sul vetro proprio dove era la mano del suo bambino.
Nathan girò piano la piccola testolina per guardare la suo mamma ed emise un piccolo verso di felicità.



La sveglia segnava le due di notte e il pianto del bambino sovrastava il silenzio della casa.
Abbie si alzò piano, era la terza volta quella notte, come al solito attraversò il piccolo corridoio ed entrò nella stanza di Nathan.
Il bambino era nella culla, piangeva e agitava le braccia e le gambe, la copertina azzurra era finita in fondo alla culla e non copriva più  
il suo corpicino.
Lo prese in braccio e lo cullò un po', si sedette sulla poltrona bianca posizionata affianco alla culla e iniziò ad allattarlo.
Sorrise e accarezzò la guancia dolce e morbida.
Zayn si svegliò a causa della luce che proveniva dall'altra stanza e sbirciò dalla porta aperta.
Abbie stava rimboccando le coperte al bambino mentre gli cantava una dolce ninna nanna.
Entrò piano nella stanza e l'abbracciò da dietro.
Le braccia ambrate la strinsero e lei abbandonò la testa all'indietro poggiandola sulla spalla del moro che gli diede un dolce bacio  
sulla guancia.
-Non è bellissimo?- gli chiese tornando a guardare il figlio che socchiudeva piano gli occhi.
-Ti Amo-
-Anche io-
Tornarono a letto abbracciati, avevano la loro casa, la loro famiglia.
Erano finalmente felici.
Nathan aveva pochi mesi ma stava benissimo, era dolcissimo.
Aveva duo occhioni nocciola e si intravedevano i capelli scuri ripresi dal padre.
Ogni sorriso procurava gioia nei cuori di Abbie e Zayn.
Erano felici, ne avevano passate tante e finalmente erano sereni.
Zayn lavorava dal padre ma presto avrebbe iniziato il college.
Mentre Abbie avrebbe badato al bambino e avrebbe iniziato anche lei il college, ma più tardi.
Nathan si addormentò e con lui anche i suoi genitori, nella casa tornò a regnare il silenzio.


Ragazze, siamo arrivati all'ultimo capitolo <3
La storia si è conclusa, ed ecco qui  il finale :(
Fatemi sapere con ne pensate, mi rivolgo anche a tutte le lettrici silenzioseee :D
Ringrazio chi ha lasciato delle recenzioni, mi avete dato uno stimolo per continuare a scrivere <3
Ringrazio anche chi ha messo la storia tra le seguite le ricordate e le preferite ** mi ha fatto molto piacere! 
Alla prossima storia, GRAZIE DI TUTTO <3
Bacii Fraaa <3
 
  
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