Il cuore di Sakura batteva forte, il suo respiro era affannato e l’ospedale sembrava ancora così lontano.
Entrò dalla porta principale dell’edificio, riconobbe una delle infermiere, e le si pose davanti.
- Ino …. Come sta Sasuke? Ti prego dimmi che sta bene…- chiese con gli occhi stracolmi di lacrime.
- Non temere, non ha riportato ferite gravi - la rassicurò l’amica
- Posso vederlo?-
- Certo-
- Dai non fare quella faccia, ti ho detto che Sasuke sta bene, asciugati le lacrime e vai da lui - Disse ancora Ino accompagnando Sakura di fronte alla stanza dell’Uchiha.
La rosa abbassò la maniglia della porta, la bionda le sorrise, in fondo al suo cuore provava una profonda gelosia verso colei che gli aveva sottratto l’unico amore della sua vita ma cercava sempre di nascondere quel sentimento facendosi vedere allegra e disinvolta.
Sasuke era seduto sul letto, Sakura lo abbracciò accarezzandolo dolcemente.
- Amore tutto bene? Non sei ferito vero?-
L’Uchiha non rispose e per tutta la serata non proferì parola.
“Cosa gli sarà successo?” si domandava Sakura
In effetti, Sasuke era profondamente scosso dagli ultimi eventi che l’avevano coinvolto: i suoi occhi erano come spenti e il suo animo era in balia di mille pensieri; il suo incubo peggiore stava riaffiorando nella sua mente, rivedeva i corpi straziati dei genitori, quel volto soddisfatto, sentiva le sue parole
“Odiami, disprezzami, stupido fratellino…..”
Si tappò le orecchie con le mani per far terminare quelle orrende visioni.
“Non l’ho mai visto così, non è il Sasuke di sempre, l’odio si sta nuovamente impossessando di lui…no Sasuke non ti permetterò di ricadere nel baratro della disperazione, ora ci sono io accanto a te e c’è Shura, nostro figlio”
- Parlami Sasuke, quale pena tormenta il tuo cuore? - gli chiese infine Sakura stringendogli la mano
- Io l’ho visto!-
- Chi? -
- Lui……è tornato dall’inferno -
- Di chi stai parlando?-
- Di lui…di Itachi!!!-
- Cosa? Non è possibile!!-

                                                                   *****

Quando Edward e Kisame arrivarono la predica del capo era già iniziata:
- Spiegatemi una cosa, era proprio indispensabile incendiare la foresta?-
- Cosa t'importa della foresta Pein?  Jashin ha apprezzato molto le vittime sacrificali che gli abbiamo offerto  e poi abbiamo catturato la volpe no, allora perchè rompi? - replicò Hidan continuando a ripulire la sua falce dal sangue della battaglia.
Edward si guardò intorno, erano tutti vivi, si erano accampati in una radura poco distante da Konoa e come al solito, stavano discutendo.
- Che mi importa? Ti rendi conto che adesso siamo inseguiti da tutto il paese del fuoco? questo rapimento doveva essere fatto in segreto!! -
Kisame si avvicinò a Pein sussurrandogli qualcosa nell'orecchio; l'espressione del capo cambiò e il suo sguardo puntò il piccolo Uchiha che stentava ad avvicinarsi.
Non disse nulla, si limitò a scrutarlo a lungo col suo sguardo inquisitore facendolo sentire ancora più colpevole ed inutile.
A rompere il silenzio che si era creato fu Tobi:
- Ehi quanto manca per la cena?- chiese con il suo solito carisma
“ Cenare?” Edward non ne aveva affatto voglia; si alzò in piedi e si avvicinò a Sayo che, stremata dalla lotta, si era assopita.
“ Probabilmente non è riuscita a contrastare il demone e gli altri sono dovuti intervenire in suo soccorso…”
- Scusami -  le bisbigliò all’orecchio con un filo di voce quasi impercettibile.
 Le accarezzò dolcemente i capelli biondi e si allontanò scomparendo tra la folta vegetazione.
    
                                                                    ****

Era bastato un semplice sharingan per far cadere Sakura in un sonno profondo.
“ Perdonami Sakura ti lascio di nuovo sola ma io devo sapere la verità”  
Prese la ragazza tra le braccia e la adagiò delicatamente sul letto.
“Devo affrontare il mio destino, il destino di ogni Uchiha ma tornerò, te lo prometto…Naruto sto arrivando!!! “
Afferrò il coprifonte ninja e scappò dalla finestra.

****

- Dannazione, dannazione, dannazione….- gridava Edward scagliando i suoi potenti pugni contro un albero nella foresta.
La pianta tremò.
“ Questa volta ero così vicino…non è giusto!!”
Due passeri si alzarono in volo dall’albero ormai mutilato.
Quella notte c’era la luna piena; Edd rimase a guardare quelle piccole creature confondersi tra le foglie illuminate del bagliore lunare e prese la sua decisione.
Si incamminò; alle sue spalle i corpi dei due uccellini fulminati dallo sharingan.             
                                          
- La vita è così fugace basta un niente per distruggerla -
- Proprio per questo la gente si batte fino all’esasperazione per difenderla - soggiunse l’altra oscura figura osservando un piccolo insetto che cercava disperatamente di fuggire dalla tela di ragno nella quale era caduto
- Non è andata come speravamo! -
- Già -
L’ombra si fermò ad osservare l’Uchiha attraversare il confine con il paese del fuoco;
- bene è giunta l’ora di agire!-
- Finalmente…..-  esclamò l’altro sogghignando e progettando piani malefici







Bene ecco terminato un altro noiosissimo capitolo di transizione!
Vi confesso comunque che mi sto divertendo tantissimo a scrivere questa fan fiction.
Credo, inoltre, di aver creato un personaggio che, man mano che va avanti la storia, detesto sempre più: Sayo
Voi cosa ne persate?

Ringrazio tutti coloro che commenteranno e tutti coloro che leggeranno e basta