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Autore: Ridichetifabene    23/02/2014    2 recensioni
Un amore forte come quello di nessun altro, ostacoli, passione e tanto altro...
Tratto dal capitolo:
quando rialzo lo sguardo verso il suo viso noto che si è tolto gli occhiali da sole, ma non appena i miei occhi incrociano i suoi mi blocco, rimango letteralmente paralizzata, non riesco a fare ne dire niente, non è possibile, quegli occhi azzurri e così profondi, ne sono sicura, sono gli stessi che sogno tutte le notti, tutto ciò è troppo surreale.
Questo è solo una piccola anticipazione, spero passerete a leggere e recensire la storia :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CHAPTER 4
 
(Niall's Pov)
 
Dopo avermi fatto un lieve cenno con la testa scomparve proprio come era apparsa, risucchiata dalla folla londinese.
Appena i miei occhi la persero di vista, nella mia mente iniziò a formarsi un turbine di domande alle quali non avevo risposta. Vorticavano nella mia mente come un tornado, tentando di smuovere tutti i miei ricordi ma senza ottenere un risultato.
Questi miei pensieri furono interrotti da un suono sordo che proveniva dal campanile di una chiesa vicina.
Di fretta guardai l'orologio. A vedere quella piccola lancetta che puntava sul 10 sbiancai di colpo. Avevo un ora di ritardo, i ragazzi mi avrebbero fulminato non appena avessi messo piede in casa.
Al pensiero di cosa avrebbero fatto iniziai a correre come una saetta verso casa di Liam. Correvo a più non posso, andando addosso alla gente che ovviamente si lamentava, ma non avevo tempo per scusarmi, dovevo solo correre e arrivare il prima possibile.
Dieci minuti dopo mi trovavo davanti Casa Payne. Ero sfinito. Appoggiai le mani sulle ginocchia tentando di tenermi in piedi e respiravo così forte che sembrava non avessi più aria nei polmoni.
Non ebbi nemmeno il tempo di riprendermi e suonare il campanello che la porta della casa di fronte a me si spalancò mostrando un ragazzo alto e slanciato che mi guardava con i suoi occhi marroni dello stesso colore del cioccolato. Aveva quello sguardo che mi rifilava tutte le volte che mi cacciavo nei guai. Quel misto tra l'arrabbiato e il rassegnato.
-Come diamine sapevi che ero qui fuori?- dissi ancora con il fiatone rivolgendomi a Liam. Lui con una mano si scompigliò i capelli castani che piano piano stavano ricrescendo e poi scosse la testa.
-Le finestre sono aperte e data la tua grazia nel correre praticamente tutto il vicinato ti ha sentito arrivare- mi disse incrociando le braccia al petto.
-Liam, mi dispiace tanto per il ritardo ma è successa una cosa e non ho potuto evitare di arrivare così tardi...- dissi mentre la mia voce si affievoliva sulle ultime parole.
Il suo sguardo parlava chiaro, era ancora un po' arrabbiato, ma dalla lieve curvatura delle sue labbra verso destra avevo capito che mi aveva già perdonato. Probabilmente vedendomi rosso in faccia, i capelli scompigliati e il fiatone aveva pensato che avessi già avuto la mia punizione. Quale persona sana di mente si metterebbe a correre con 35° all'ombra?
I miei pensieri furono confermati quando si spostò di lato lasciandomi entrare in casa.
Appena varcai la soglia vidi una testa riccia corrermi in contro come una furia. Non nemmeno il tempo di aprire bocca che il ragazzo di fronte a me aveva alzato una mano e afferrato la mia guancia stringendola forte e tirandola verso l'esterno.
-Alla buon ora irlandese ritardatario- disse il ragazzo riccio che mi teneva in pugno.
-Harry mi fai male, mollami- tentai di dire.
-così impari ad arrivare in ritardo, di un'ora per giunta- disse Harry lasciando la presa sulla mia guancia.
D'istinto portai la mano sinistra alla mia guancia dolorante massaggiandola per alleviare il dolore.
-ahahahahahah Niall dovresti vedere la tua faccia ahahahahahahah- sentì dire da una voce. Quando mi girai mi accorsi di Liam che ci aveva raggiunto e vedendo la scena era scoppiato a ridere.
-cos'è tutto questo casino?- quando alzai lo sguardo mi trovai un ciuffo moro che ci fissava con faccia allibita e con ancora il pacchetto delle sigarette in mano.
-Nulla Zayn, ho solo dato ha Niall il suo premio per aver fatto tardi- disse Harry incamminandosi verso la sala e lasciandosi cadere sul grande divano ad angolo.
Tutti lo raggiungemmo e ci sedemmo affianco la riccio.
-Quindi Niall, questa volta perché hai fatto tardi?- chiese Zayn mentre si rinfilava il pacchetto di sigarette nella tasca destra dei suoi jeans.
Tutti e tre si voltarono verso di me aspettando una risposta. Aprì la bocca intento a raccontargli del mio incontro mattutino, ma d'un tratto un pensiero mi attraversò la mente. Come facevo a spiegargli quello che avevo sentito vedendola? Come gli spiegavo del flashback che evevo avuto vedendo la sua collana? Come facevo a spiegargli che ero assolutamente certo di aver già sentito un'infinità di volte la sua risata ma allo stesso tempo non sapevo dove e quando fosse accaduto? Come facevo a spiegargli tutto questo se nemmeno io avevo una risposta a tutte queste domande? Non potevo, almeno non ora, prima dovevo saperne di più.
-Mi ero completamente dimenticato che ci dovevamo vedere, quindi mi sono alzato tardi- dissi cercando di sembrare il più calmo possibile.
-Beh ma questo lo sapevamo già, quando Liam ti ha chiamato glielo hai detto, noi vogliamo sapere perché ci hai messo così tanto ad arrivare qui- disse Harry.
-ci ho messo così tanto perché...perché...perché mi sono fermato a comprare la colazione per tutti per farmi perdonare- risposi iniziando a muovere la gamba gamba su e giù picchiettando con il tallone sul pavimento.
-E sentiamo, dove sarebbe la colazione?- continuò Harry alzando un sopracciglio in segno di scetticismo.
-Io...la colazione l'ho presa, però mentre correvo mi è caduto il sacchetto e le brioches sono finite per terra e quindi le ho dovute buttare, sì le ho proprio dovute buttare-risposi mentre la mia agitazione cresceva, stavo letteralmente sudando freddo, sentivo le gocce di sudore scendermi lungo tutta la schiena (o forse era solo il caldo che mi faceva quest'effetto)
-Ragazzi direi che l'interrogatorio è finito, Niall è finalmente arrivato quindi possiamo iniziare a provare- disse Liam. Ma io sapevo che non ci era cascato, non si era bevuto la mia storiella da quattro soldi, aveva capito che mentivo, ma anche che non ne volevo parlare, quindi ha cambiato drasticamente discorso per aiutarmi.
Il primo ad alzarsi dal divano fu Zayn che si diresse verso la porta che conduceva al garage della casa di Liam. Era lì che provavamo.
-Okay ragazzi muoviamoci, ormai non abbiamo più molto tempo- disse Harry seguendo Zayn.
M'incamminai anche io dietro i miei due amici quando mi sentì tirare per un braccio, mi girai e vidi Liam fissarmi con sguardo serio.
-Tu sai che io non ho creduto nemmeno ad una parola di quello che hai detto,vero?- mi disse. I miei sospetti furono confermati. Abbassai lo sguardo non sapendo come rispondergli.
-Mentre venivo qui ho incontrato una ragazza che...- stavo per raccontargli tutto quando fui interrotto da un urlo di Harry, il quale ci incitava a muovere il culo e raggiungerli in garage, è sempre il solito, non cambierà mai.
Quando tutti fummo in garage, io presi in mano la mia chitarra e iniziai ad accordarla.
Mi piaceva suonare, mi divertivo un mondo, ed era proprio quello che facevamo io e i ragazzi. Ogni volta che potevamo ci riunivamo a casa di Liam per cantare.
Questa nostra idea è nata un po' così. Io fin da quando avevo quindici anni giravo sempre con la mia chitarra appresso, ovunque andassi, e quando potevo mi fermavo da qualche parte e iniziavo a suonare. Una volta, ero in giro con i ragazzi e Harry mi chiese del perché mi portassi sempre in giro la chitarra. Mi disse che se anche se ci conoscevamo da anni, non aveva mai capito il perché di questo mio comportamento. Tutto quello che dissi fu “Quando meno me lo aspetto mi assale un istinto irrefrenabile, non importa dove sono o con chi sono, è come se le mie dita iniziassero a pizzicare e allora so che in quel momento devo suonare. Perciò ovunque io sia mi fermo e inizio a suonare, anche solo due minuti, ma ne ho così tanto bisogno che in quel momento nient'altro è importante”. La mia risposta penso sia stato ciò che fece venire in mente a Liam quest'idea, quella di cantare e suonare insieme.
Finite le prove Harry e Zayn tornarono a casa. Sapevo che essendo rimasti io e Liam da soli ormai ero in trappola, non potevo più nascondergli la verità. Sentivo lo sguardo penetrante di Liam sulla mia schiena, quindi mi sedetti e iniziai a raccontargli tutto quello che mi era capitato in quella incredibile mattinata.
Dopo diversi minuti di silenzio che seguirono la fine del mio racconto, alzai lo sguardo che avevo tenuto fisso sulle mie scarpe per tutto il tempo. Incrociai lo sguardo di Liam, aveva uno sguardo indecifrabile, segno che stesse pensando ed elaborando il mio racconto.
-La conosci- Queste furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca.
-Come puoi esserne così sicuro? Magari sono solo diventato pazzo e questi sono i primi sintomi. Io non ho mai visto quella ragazza prima di oggi, e credimi, me ne ricorderei se non fosse così- dissi alzandomi di scatto dal divano.
-Niall, quanti anni è che ci conosciamo? Otto? E quanti anni sono che mi racconti sempre lo stesso sogno su quei due bambini che giocando in un prato?- Disse lui estremamente serio.
-Sono sette anni ormai...- dissi lasciandomi nuovamente cadere sul divano e passandomi velocemente una mano tra i miei capelli biondi, scompigliandoli più di quanto già non lo fossero.
-Rimugginare adesso su questa cosa non ha senso, non arriveresti a nessuna conclusione. Tra due giorni la rivedrai e magari riuscirai a rispondere ad alcune delle tue domande, ma per ora torna solo a casa e fatti una dormita- mi disse lui alzandosi e facendomi un sorriso dolce per confortarmi.
Una volta che ebbi salutato Liam, mi diressi verso casa con solo un obbiettivo in testa: Far finalmente luce su tutta questa faccenda avvolta da una nebbia nera e scura che riesce solo a confondermi.
 
SPAZIO AUTRICE:
Mi vergogno davvero tantissimo a presentarmi dopo ben 7 mesi con un nuovo capitolo visto che l'ultima volta avevo detto che avrei aggiornato l'indomani.
Sono davvero davvero davvero dispiaciuta. Pensavo che questa storia non piacesse e quindi non l'ho più continuata.
Ma grazie ad una ragazza che mi ha scritto un messaggio dicendomi che aspettava un mio capitolo, la voglia di continuare questa storia mi è subito tornata e mi sono messa a scrivere questo nuovo capitolo. Quindi grazie mille a GinnyHoranVSAlteaStyles per avermi scritto.
So che ormai non crederete più alle mie promesse, maaaaaaaaaa se vedo che queta storia piace davvero a qualcuno, inizierò a pubblicare almeno un capitolo a settimana. 
Detto ciò spero che il capitolo vi piaccia.
mi piacerebbe molto se mi lasciste una recensione per farmi sapere cosa ne pensate.Grazie mille a tutti.
E dopo questo papiro vi lascio.
Bye :3
 
  
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