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Autore: Shyra3    23/02/2014    1 recensioni
Harry e Ron non la capiscono.
Hermione non vuole seguire la strada che sembra esserle stata imposta, non vuole essere un Auror, una Medimaga o altro, ma i suoi migliori amici non la capiscono. Arrabbiata e triste, dopo un litigio, si rifugia nella Torre di Astronomia, ma non è l'unica a soffrire. C'è già qualcuno di inaspettato ad occupare il luogo.
Chi sarà? Come reagirà nel vederla?
Leggete, leggete, leggete... e saprete tutto. ^.^ Se poi vorrete lasciare una recensione, anche critica, io sarò più che felice di leggerla ed imparare da essa. ^.^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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Cap. 9 Cap. 9

-Draco... Draco?
-Eh? Che c'è, Astoria?
-Non mi ascolti!
Draco non provò nemmeno a negare di essere con la testa tra le nuvole. Si limitò a sbuffare.
-Dobbiamo decidere se mandare Scorpius a studiare in scuole pubbliche o prendere un precettore privato entro domani, Draco. Come dicevo, -riprese la moglie, avendo conquistato la sua attenzione- preferirei assumere un insegnante, in questo modo eviterà i pregiudizi, almeno per ora.
-No, non avrà un precettore privato. È un Malfoy, non un debole che ha bisogno di essere protetto dalla realtà. Deve crescere ed è meglio che i pregiudizi li affronti ora, piuttosto che quando dovrà cercarsi un lavoro. La questione è chiusa.- disse con voce tagliente, impedendo la replica di Astoria.
In pochi secondi finì il pesce e le verdure ancora presenti nel proprio piatto e si alzò dirigendosi verso lo studio.
La stanza era ampia e lussuosa, un grande camino occupava la parete a destra della porta, mentre di fronte si stagliava contro luce che entrava dalla finestra la figura di una scrivania. Mormorando un incanto, Draco accese il fuoco, che illuminò l'ambiente, rivelando la poltrona in pelle posta davanti ad esso. E il biondo si sedette proprio su quella poltrona, dopo essersi versato una generosa dose di Fire Whisky, ripensando all'incontro di qualche giorno prima.
Hermione.
Quando l'aveva guardata, l'aveva trovata ancora più bella di quanto ricordasse, come se con gli anni la sua bellezza fosse esplosa. La gelosia l'aveva assalito quando gli aveva rivelato che quel rosso era il suo ragazzo, ma era stato lui a troncare qualunque cosa ci fosse tra loro, sei anni prima, con che presunzione ora era geloso?
Sbuffò, sconsolato e sommerso dai ricordi. Poi gli sopraggiunse un pensiero e sul suo bel volto comparve un famoso ghigno.

Hermione corse trafelata allo studio legale: il capo l'aveva chiamata con urgenza e lei aveva mollato tutto (ovvero il romantico pic-nic di San Valentino con Chris) per precipitarsi in ufficio.
-Salve, avvocato Domini. Scusi il ritardo, ma ho trovato parecchio traffico.
-Non si preoccupi, signorina Granger. Piuttosto, mi scusi lei per averla fatta correre qui nel suo giorno libero. In ogni caso, ho un importante caso da affidarle. Alla luce del suo ultimo successo, penso che possa soddisfare le richieste di questo cliente.
Hermione sorrise, felice di vedere il proprio impegno premiato.
-Si tratta di un facoltoso giovane che desidera avviare un'attività redditizia su un terreno, di proprietà anche dalla moglie. Entrambi desiderano divorziare e chi presenta la richiesta rischia di perdere il terreno, se non dimostra l'inadempienza dell'altro ai vincoli matrimoniali. Il suo compito sarà proprio dimostrare l'infedeltà della moglie. Pensa di farcela?
-Certo, avvocato. Lasci fare a me e non se ne pentirà.
-Non ho dubbi. - Sorrise quello. -I documenti sono sulla sua scrivania.

Il caso si rivelò più arduo del previsto, per Hermione, perché la donna, di nome Elene, si era sempre preoccupata di cancellare le tracce dei propri misfatti. Nonostante ciò, Hermione riuscì, nel giro di otto mesi ad incastrarla, ottenendo la vittoria della causa matrimoniale e il terreno. Mentre lavorava al caso aveva spesso pranzato al "Magic", ma raramente era sola.

-Uffa... Carlos, mi porteresti un'acqua e menta, per cortesia. - Chiede al cameriere, continuando a sfogliare e ricontrollare il fascicolo per l'ennesima volta.
-Certo, arriva subito.
Il giovane le porta un acqua e menta e un'insalata mista con olive nere, noci e formaggio greco, la sua preferita.
-Grazie, ma non ho ordinato l'insalata. - Gli dice, immediatamente.
-Lo so, Hermione. Te la offre quel ragazzo. - Risponde Carlos, indicando un biondo al bancone.
-Oh, beh, allora grazie.
Hermione fa un cenno a Draco Malfoy, che si avvicina... oh, sì, sexy da morire.
-Mi sembravi senza energie, Hermione. Non vorrei che svenissi.- Dice, con il suo caratteristico ghigno.
Hermione arrossisce, perché è consapevole che la frase non è altro che un'allusione, nemmeno troppo velata, al loro ottavo anno.
-Non preoccuparti, Malfoy. È solo un periodo intenso, al lavoro.
-Raccontami, Hermione.- chiede lui, con sguardo interessato.
Dopo un attimo d'indecisione, gli espone il caso cui sta lavorando.
 
Aveva passato ore ed ore assieme a Draco, in quel bar, a studiare ed analizzare il caso e le prove. Era anche grazie all'aiuto del giovane se era riuscita a vincere la causa; l'aiutava ad avere una prospettiva più ampia e ad analizzare la situazione da nuove angolature. Tuttavia in quei mesi erano anche riaffiorati i ricordi e le sensazioni di un tempo, ed Hermione si sentiva colpevole: le sembrava di tradire Chris passando tutto quel tempo con il biondo, ma non riusciva a farne a meno.
-Ciao Hermione. Congratulazioni, amore.
La voce e l'abbraccio di Chris, la fecero sobbalzare, ma poi provò a rilassarsi tra le braccia di quello che era il suo ragazzo. Gli voleva bene, certo, ma con lui non c'era quella passione che aveva provato un tempo e sempre più spesso pensava a Draco. Anche mentre baciava Chris, non poteva fare a mano di confrontare le sensazioni che provava in quel momento con quelle che le faceva provare lui, un tempo. Si sentiva meschina, per questo, ma la mente ritornava a quell'unico bacio automaticamente. E qualsiasi altra cosa sembrava assolutamente scialba al confronto.
-Ehi. Grazie.- gli ripose. Tentò anche di stirare le labbra in un sorriso che risultò a lei stessa assolutamente falso, ma Chris non se ne accorse. La strinse a sé, posandole un dolce bacio sulle labbra, per poi trascinarla con sé.
-Dove stiamo andando?- gli chiese, curiosa.
-È una sorpresa. Abbi pazienza, non manca molto.
Il suo sorriso felice era davvero bellissimo, ma le spezzava il cuore, perché sapeva di starlo illudendo.
Doveva dirgli la verità. Doveva lasciarlo.
Non era giusto nei confronti di lui e nemmeno di se stessa, però... Però Draco aveva moglie e figlio. Che senso aveva mollare Chris? Per cosa, un ricordo? Sarebbe stato assurdo. Sarebbe rimasta sola a vita, se non si sbarazzava di ciò che era accaduto.
Così rispose al sorriso e lo seguì.
-Siamo quasi arrivati, il posto è dietro quell'angolo. Chiudi gli occhi.
Hermione obbedì e si lasciò condurre dalla leggera pressione di lui sui reni. Quando aprì gli occhi, rimase estasiata: un piccolo giardino trovava posto dietro un portone in legno lavorato. Il luogo, benché piccolo, era bellissimo. Fiori ed alberi formavano una composizione elaborata ed estremamente equilibrata capace di incantare l'osservatore. L'attenzione della ragazza venne immediatamente catturata dal salice piangente posto sulla destra e proprio lì la sospinse Chris. Sotto le fronde, infatti, aveva preparato un intimo pic-nic.
-Oh, è bellissimo, Chris. Non... non so cosa dire.- disse Hermione, incantata.
-Visto che a San Valentino non abbiamo potuto festeggiare come avremmo voluto, ho pensato di rimediare oggi.
Il suo sorriso era veramente dolcissimo, lei si ritrovò ad abbracciarlo fortissimo e, quando lui si avvicinò per baciarla, non respinse le sue labbra morbide.
Il pomeriggio passò in un lampo ed Hermione si rilassò come non le accadeva da tempo mentre era con il ragazzo, si sentiva leggera e serena. Al momento di tornare a casa, dopo aver raccolto gli avanzi e aver sistemato tovaglie, posate e quant'altro, Chris l'attirò a sé, dandole un bacio passionale che la lasciò senza fiato. Tenendo ancora stretta, si staccò leggermente, per sussurrarle due parole sulle labbra, gli occhi inchiodati ai suoi.
-Ti amo.
Lo shock che la investì non le permise elaborare una risposta adeguata e, dopo qualche istante di silenzio, Chris la liberò dall'abbraccio con un sorriso triste.
-Io... Scusam- iniziò Hermione, venendo immediatamente interrotta.
-No, Hermione.- fece una leggere risatina amara.- Non sono scuse che speravo come risposta. Ma devo ammettere di non essere sorpreso.-disse con sguardo triste.
-Che vuoi dire?- chiese Hermione, sentendo le mani ghiacciarsi dal terrore ed un vuoto all'altezza del petto. Il cuore le doveva essere sceso a livello dello stomaco.
-Secondo te? Pensi che non mi sia accorto che da quando è comparso quel biondo ossigenato sei distante e strana. Quando compare non hai occhi che per lui, ignori chiunque altro.
-No-non ti ho mai tradito!- rispose, sentendo le le lacrime pungere agli angoli degli occhi, ma rifiutandosi di lasciarle scendere.
-Non con il corpo, ne sono certo, non mancheresti mai di lealtà. Ma, dimmi, a chi sono stati rivolti i tuoi pensieri negli ultimi tempi? Quanto a me e quanto a lui?
Hermione si ritrovò ammutolita, senza riuscire ad ammettere la realtà nemmeno a se stessa.
-Vi ho visti, sai? Al ''Magic'', intendo. Ero passato a farti una sorpresa, ma eri seduta con lui, parlavate e basta, penso del caso, visto che eravate circondati da scartoffie. E tu eri bellissima, avevi le guance arrossate e gli occhi luminosi come mai te li avevo visti. Ho capito lì che ti avevo persa, ma ho voluto fare un tentativo. Pare essere fallito.
Il suo viso era estremamente serio, cercava di non lasciar trasparire nulla, ma cosa poteva provare un ragazzo che le aveva appena dichiarato il suo amore e ora la lasciava?
-Quindi... finisce così?- la voce le tremava.
-Sì, Hermione. Non ha senso trascinarci e io ho ancora una mia dignità.
Annuì, incapace di aggiungere altro, né di dirgli quanto l'avesse fatta stare bene fino a qual momento né quanto le dispiacesse non riuscire ad amarlo, lui che era così speciale e così perfetto.
-Presumo ci incontreremo in tribunale. Ciao, Hermione.
-Ciao, Chris.
Dopo che se ne fu andato, corse a casa di Ginny, senza pensare alla possibilità di incontrare Harry. Voleva solo rifugiarsi tra le braccia dell'amica, sfogare i sensi di colpa e autocommiserarsi. Già lungo il viale in cui era situata la casa, non riusciva più a trattenere le lacrime, che le inondarono il viso.
Giunse alla porta e suonò il campanello, a testa bassa. Ad aprire fu proprio Potter, che sgranò gli occhi, alla vista della sua vecchia amica in lacrime.
-He-Hermione? Cosa..?
La rossa alzò di scatto la testa, sorpresa.
-Oh, oh! Io, scusa, non volevo disturbarti. Me ne vado subito.-balbettò, indietreggiando.
-Io.. Stai piangendo. C'è qualcosa che non va?- le chiese, imbarazzato, dondolandosi da un piede all'altro.
-Cercavo Ginny.
Non poteva certo parlarne con lui. Non si rivolgevano parola da anni e lui odiava Draco. Si asciugò le guance, tentando di riassumere un aspetto dignitoso.
-Non c'è, mi dispiace. Ha un allenamento extra.
-Oh, va bene. Allora ripasserò.
Se ne stava già andando, quando la sua voce la bloccò.
-Non dovrebbe mancare molto al suo ritorno.
Lo guardò, incredula. Voleva davvero stare nella stessa stanza con lei?
-Puoi entrare ed aspettarla.
-Va bene.- si ritrovò a rispondere- Grazie.
Scosse la testa, impacciato, aprendo la porta e facendole strada fino al salotto.
-Vuoi un tè o un caffè?
-Un tè, magari.
Si spostò in cucina per scaldare l'acqua. Hermione lo seguì con lo sguardo, sentendosi in estremo disagio con lui.
Le portò una tazza verde con il tè ai frutti di bosco che le piaceva tanto, e lei la sorseggiò, apprezzandone il calore che sciolse parte della tensione accumulata. Non parlarono molto, nella mezz'oretta che rimasero soli, frasi vuote, di circostanza, i cocci rotti di un'amicizia che sembrava dover durare per sempre. Comunque un passo avanti rispetto al silenzio totale.
Quando tornò Ginny, Harry si dileguò, lasciandole sole.
Ginny, se era stupita dall'averli trovati insieme, non lo diede a vedere. Si concentrò sull'amica.
-Che succede?
-Chris mi ha lasciata.
Le raccontò tutto nei minimi particolari e parlare con l'amica l'aiutò ad esorcizzare il fatto.
-Allora, adesso cos'hai intenzione di fare?- chiese ad un certo punto la Weasley.
Hermione la guardò con tanto d'occhi.
-In che senso, scusa?
Lo sguardo dell'amica si colmò di malizia.
-Insomma, sei libera ed innamorata: cosa aspetti ad andare a riprenderti Malfoy?
-Ma, Ginny, è sposato! Con un figlio! Io non potrei mai..
-Tutte scuse. Vai, forza, muoviti. Parlate, discutete e poi copulate come ricci per fare pace, su!

Dopo la chiacchierata con Ginny, Hermione aveva passato giorni a rimuginare sulle sue parole ed era sovrappensiero quando entrò nel solito locale per pranzare. Si sedette ad un tavolo, osservando la pioggia fuori dalla finestra.
-Ora ignori i vecchi amici, Granger?
La voce dal timbro strascicato la riscosse e voltandosi si trovò davanti proprio colui che infestava la sua mente da giorni. Senza attendere un invito, Draco si sedette di fronte a lei, guardandola dritto negli occhi, scavandole dentro.
-Non merito nemmeno un saluto, nh?- chiese, alzando un sopracciglio. -E dov'è il tuo amato ragazzo?- concluse, guardandosi intorno, finto indifferente.
-Oh, ciao, Draco.- sorrise lei. -Io e Chris ci siamo lasciati qualche giorno fa.
Lui tornò immediatamente con lo sguardo su di lei.
-A proposito, non ti ho ancora ringraziato per avermi aiutata a vincere la causa- disse, per interrompere quello scomodo silenzio.
-E come proponi di festeggiare?- l'assecondò lui, piegando le labbra -che meravigliose labbra- nel suo ghigno.
-Oh, non saprei... Io...
-Allora ti porto io in un posto, stasera. 
Lei guardò altrove, tentennando, incerta sul fatto che fosse una buona idea.
-Fidati.
Alzò lo sguardo.
-Va bene.
-Passo da te alle otto e mezza.
Con quelle parole, si alzò elegantemente e la salutò con un occhiolino.
Che diavolo sto facendo?
Si rese conto di aver accettato un appuntamento con un uomo sposato quando, giunta a casa, davanti al proprio armadio, si trovò senza la minima idea sul cosa mettersi.
La gonna rossa... No, troppo corta.
La camicia nera. Troppo seria.
L'abito azzurro. No, glielo aveva regalato Chris.
La tuta... Lasciamo perdere.
Lui l'avrebbe certamente portata in un bell'ambiente. Nulla che non fosse elegante, se lo conosceva almeno un po'. All'improvviso le venne un'idea. Si mise a rovistare tra i vestiti e gli scatoloni. Perché aveva lasciato le cose più frivole impacchettate? Ora le toccava faticare non poco per ricordare cosa fosse dove. Accidenti, dov-
-Eccolo!- esultò, sorridendo.
Era perfetto. Non volgare, ma nemmeno sciatto. Era un vestito semplice, adatto sia ad un locale di lusso che ad un luogo meno raffinato.
Guardò l'ora: aveva perso tutto il pomeriggio per trovarlo. Si fece una doccia veloce, mise l'intimo e si truccò leggermente, giusto un po' di ombretto, matita e mascara. Niente gloss, avrebbe finito per mangiarselo prima di metà serata.*  Poi infilò il vestito e sistemò i capelli in una crocchia elegante, dalla quale lasciò sfuggire un ricciolo in modo tale che le cadesse a lato del viso. Mise degli orecchini d'oro rosa pendenti, semplicissimi anch'essi. Ai piedi infilò un paio di scarpette rosa cipria con la punta arrotondata e appena sei, sette centimetri di tacco, più plateau. Non voleva rischiare figuracce mettendo tacchi vertiginosi e scomodi. Sopra il vestito mise un trench e prese una pochette, entrambi in tinta con le scarpe. Ebbe giusto il tempo per guardarsi allo specchio e controllare che fosse tutto perfetto, che il campanello del suo appartamento suonò, facendola sobbalzare. Corse ad aprire, sorridendo al ragazzo fuori dalla sua porta. Sorriso che s'incrinò alla vista di Draco con un paio di jeans scuri, fasciato da una giacca elegante nera, sotto la quale si intravedeva la maglietta bianca. Elegante, ma non ingessato. Bellissimo, che la guardava come se volesse mangiarsela. Sposato, e quindi proibito.
-Ciao. Sei puntualissimo.
-Lo so.- rispose semplicemente, con il sorriso sghembo. -Vogliamo andare?
-Certo.
Scesero le scale della palazzina e giunsero davanti alla macchina sportiva del biondo*, che da perfetto gentiluomo le aprì la portiera, per poi salire al posto del conducente.
Chiacchierarono amabilmente durante il tragitto, fino a che Draco non parcheggiò accanto a una delle discoteche più in dell'ultimo periodo. Si diceva che la lista d'attesa fosse pressoché infinita.
Lui le sorrise, la fece scendere e si avviarono insieme all'entrata. Hermione stava per mettersi in fila, quando il biondo l'afferrò per il gomito, sorridendole divertito.
-I Malfoy non aspettano, lo sai. Tanto meno se il proprietario è loro amico.- le disse, facendole l'occhiolino.
Poi si volse al buttafuori, che lo riconobbe e con un saluto lo fece entrare.
L'ambiente era ampio e pulito, nonostante la festa sfrenata in corso. Sui toni del verde, dell'argento e del rosa, che Hermione riusciva appena ad intravedere, a causa della luce stroboscopica. Malfoy le fece un cenno, sospingendola verso un angolo della stanza in cui vi era la porta dell'ufficio del proprietario.
-È meglio lasciare i cappotti qui, così non rischiamo che ce li rubino. - le disse all'orecchio, costretto suo malgrado ad alzare la voce per farsi sentire. Lei annuì e si tolse il trench, passandoglielo. Lui ci mise un attimo di troppo ad afferrarlo, perso ad osservarla. Le prese al contempo anche la borsetta e le appoggiò su una sedia.
Poi si avviarono verso il bancone, dove Draco chiese due Mojito.
-Chi è il proprietario?- chiese lei.
Invece di risponderle, Draco sorrise all'indirizzo di qualcuno alle sue spalle, facendola voltare.
-Blaise Zabini.- le disse all'orecchio.-Mio vecchio compagno di Casa.
-Oh. - rispose lei.
Il ragazzo di colore era cresciuto molto ed era diventato davvero bello, anche se mai quanto Draco. Salutò amichevolmente Draco con una pacca sulla spalle e lei con un cenno del capo.
-Ciao, Dra. Granger. È parecchio che non ci si vede. Tutto ok?
-Sì, Zabini, grazie. Bel posto, a proposito.- rispose la ragazza, lanciando un'altra occhiata in giro.
-Grazie. Ho fatto un bel lavoro, in effetti -rispose senza falsa modestia il proprietario.- Beh, ragazzi, divertitevi.
Con un ultimo saluto si dilegua. Dopo qualche minuto, Draco la afferrò per il polso e la trascinò a ballare. In quel momento iniziano a risuonare le note di ''Laser Light'' cantata da Jessie J. Grazie all'alcool in corpo, Hermione riuscì a lasciarsi andare, ballando contro Draco, come mai avrebbe immaginato di fare. Lui la afferrò per i fianchi, muovendosi in sincrono e facendola rabbrividire quando le sfiorò il lobo, per parlarle nell'orecchio.
- Questo vestito mi fa impazzire, Granger. Sei stupenda.
Hermione sapeva che gli sarebbe piaciuto. Si chiudeva al collo con un nastro, da allacciare sulla spalla in un piccolo fiocco, e scendeva senza fronzoli fino a metà coscia, dove terminava con un bordo arricciato. Il tessuto era plissettato per tutta la lunghezza, ma sopratutto, era verde. Non verde prato o verde chiaro, ma del bel verde smeraldo intenso che colorava lo stemma Serpeverde.
-Grazie.- rispose, leggermente imbarazzata.
La musica rallentò e lei stava per uscire a prendere una boccata d'aria, quando si sentì trattenere per la vita, ritrovandosi vicinissima a Draco. Troppo vicina. Si scostò bruscamente, incespicando nel tentativo di fuga dal suo cuore palpitante. Uscì e si appoggiò alla ringhiera più vicina, inspirando profondamente.
-Hermione, cosa c'è?- il biondo sopraggiunse immediatamente, preoccupato.
-Non possiamo, Draco.- gli disse, senza avere il coraggio di voltarsi. -Io non posso. Sono troppo Grifondoro, a quanto pare, per essere l'amante di un uomo sposato.
-Hermione.- la chiamò lui, dolcemente.
-Hermione, potresti girarti? -riprovò, visto che il primo tentativo non aveva sortito i risultati sperati.
Lei lo fece, lentamente, senza però osare guardarlo. Draco le accarezzò delicatamente una guancia, avvicinandosi.
-Non devi preoccuparti di questo, Hermione. Oggi pomeriggio, Astoria mi ha chiesto di firmare le carte per il divorzio. L'ho fatto. Ora è solo questione di tempo legale. Sono praticamente single.
Hermione alzò il viso di scatto, sorpresa e confusa.
-Cosa? Aspetta, l'hai fatto per...
-L'ho fatto per me stesso. Così come lei l'ha fatto per sé. È da molto tempo che le cose tra noi non funzionano. O meglio, non sono mai funzionate. Dovresti saperlo.
Il silenzio si allungò fra loro, mentre Hermione rifletteva e assimilava quanto le era stato appena detto.
-Quindi sei single.
-Già.- sorrise. No, è il solito ghigno, perché non cambierà mai.
-Già.
Allora lei rialzò gli occhi, luminosi e felici come non mai. Gli saltò letteralmente al collo, come voleva fare da quando l'aveva rivisto quel giorno, al Magic, come voleva fare sei anni prima, e lo bacia, ancora e ancora. Si godette il momento, finalmente, in cui sono solo Hermione e Draco, senza passato, senza genitori, senza nient'altro se non loro stessi.
-No, caro mio, tu non sei single.- gli sussurrò alla fine all'orecchio, mordendogli il lobo, birichina.
Per tutta risposta, Draco sorrise e la strinse più forte, sfiorandole le labbra e sussurrando contro esse il suo amore.
-Ti amo, Hermione Jane Granger.
E fu naturale, stavolta, rispondere, con quelle parole.
-Ti amo, Draco Lucius Malfoy.





FINE



Note:

*Ok, forse lei no, ma quando lo metto io finisce sempre così, quindi la sfiga se la subisce pure lei xD
*Non ho messo una macchina precisa, perché sono veramente ignorante in materia macchine. Conosco la Ferrari, la Lamborghini e la Ypsilon (perché è la macchina di mia mamma.) Stop. E non volevo che Draco avesse chissà che macchinone, solo una bella macchina sportiva. Quindi non voleva scrivere una castroneria e ho omesso. ^.^ Se volete consigliarmi voi, aggiungerò il nome.xD

*Per chi volesse vedere la mise di Hermione:
vestito:

scarpe:

trench:

orecchini:





Angolo dell'autrice-che-verrà-presa-ad-ortaggi-in-faccia-per-il-mostruoso-ritardo.

Saaalve. C'è nessuno..?!? *si guarda intorno in cerca di forconi e pomodori marci al suo indirizzo*
Allora, prima cosa: scusatemi tanto, tanto, tanto, tanto. Questo mostruoso ritardo è il risultato di varie ed eventuali tra cui purtroppo ci sta anche la mia pigrizia. Scusate.
È stato il capitolo più difficile in assoluto da scrivere, un parto vero e proprio. Non sapevo bene come collegare il tutto: avevo le idee principali, ma risultava tutto estremamente slegato. Anche ora ci sono un paio di punti dei quali non sono soddisfatta, ma questo è quanto.
Spero che non rimaniate deluse dal finale, anche se è un pochino scontato, perché sì, è finita. Mi piange il cuore a dirlo, e le ultime parole le ho scritte con le mani che tremavano.
La storia ha preso un corso tutto suo, mentre la scrivevo, è cambiata moltissimo rispetto a come l'avevo immaginata. Il titolo non mi sembra più adatto, quindi penso lo cambierò in ''Solo noi. Unicamente noi. Per sempre noi.''
Infine volevo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite:
1 - AbcdefG97 
2 - Allice_rosalie_blak
3 - Angy Riddle Malfoy 
4 - AniaS 
5 - BlinkPictureGi 
6 - blue eyes 97 
7 - BluSelene 
8 - chamaedrys 
9 - chey 
10 - Dindi 
11 - Evelyn Inkheart
12 - fan_harry_potter_twilight 
13 - Giulia_Cullen
14 - hermionelovedraco 
15 - hero
16 - HowlNimbus10064 
17 - IsabellaMalfoy_99 
18 - Jessica Heart 
19 - justSay
20 - ladyathena 
21 - Lapin 
22 - Leesh 
23 - Lysoa 
24 - maryam
25 - Peacegirl 
26 - sery_93 
27 - silvj 
28 - Smiile 
29 - Stay_1 
30 - Vale11 
31 - vale95
32 - Yuki Cross
33 - _LenadAvena_ 
 le ricordate:
1 - BrightNightmare
2 - daiya
3 - Loveismyescape
4 - luchi
 e le preferite:
1 - AliceKatnipMalfoy 
2 - Anna2001 
3 - Aphrodite_x 
4 - BrookeDonovan 
5 - Demor 
6 - Evelyn Inkheart 
7 - French18
8 - riku_shini
9 - Vale11
10 - Yuki Cross
11 - _Pietra di Luna_ 
Vi amo tutti <3
E in special modo a coloro che hanno speso il loro tempo per recensire. Grazie, grazie, grazie mille di cuore!
Anya_Malfoy
rosie_loves_scorp
justSay
Leesh
Potteristheway
ladyathena
IsabellaMalfoy_99
Nihal Malfoy
LullabyMalfoy
Loveismyescape
AliceKatnipMalfoy
French18
Ahlia
emma_malfoy7
aurale
Eccoci giunti alla fine, grazie ancora a tutti e spero ci rivedremo in altre ff ;D Eeeee... Non è che vi va di lasciarmi una piccola piccola recensione? *fa gli occhi dolci dolci*



  
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