If I was drowning in the sea 
Would you dive right in and save me? 
If I was falling like a star 
Would you be right there to catch me? 
If I was dreaming of your kiss 
Would you look right through me? 

 

Era passato quasi un anno, durante il quale le lacrime non avevano mai lasciato il suo viso o durante il quale il suo dolore non si era, per niente, affievolito.
Tutt’altro, le perforava il cuore così forte che avrebbe voluto staccarselo dal petto, per smettere di soffrire, per chiudere definitivamente quella faccenda.
Ma Fred non era una questione che si poteva chiudere così, con un battito di ciglia ed Hermione questo lo aveva imparato sulla propria pelle.
Non era ancora riuscita a dimenticarlo, e come avrebbe potuto fare?
Lei e Fred erano quelle persone che si nascondevano nelle aule di Hogwarts, prima delle lezioni, solo per guardarsi negli occhi o per scambiarsi un bacio.
Erano un amore segreto che nessuno avrebbe mai scoperto, perché Fred se n’era andato durante la battaglia finale e si era portato con se tutto quello che rimaneva di Hermione.
Lasciandola vuota, poiché niente e nessuno avrebbe potuto prendere il suo posto.

 

Non aveva smesso di piangere neanche per un giorno, ed era stanca, in fondo, di non saper fare altro.
Tutti i suoi amici, nel bene e nel male, avevano ripreso la loro vita, erano riusciti ad andare avanti ma non lei.
Lei era rimasta bloccata. Bloccata da quell’amore che non aveva potuto rivelare a nessuno, neanche dopo, in quanto nessuno le avrebbe creduto, nessuno avrebbe creduto possibile che il Re degli Scherzi fosse fidanzato con una dei Prefetti di Hogwarts, dal loro quarto anno.
Hermione tirò su col naso, non curandosi del suo aspetto, aveva smesso, da tempo, di guardarsi poiché lui non le avrebbe più potuto dire quanto fosse bella.
Prese dal cassetto una foto magica e altre lacrime iniziarono a solcarle il viso, poiché essa raffigurava lei e Fred al Ballo del Ceppo, l’aveva scatta George, l’unico che sapesse la verità su di loro per immortalare per sempre quel momento.
Non mi sentirò mai più così.
Posò la foto e scese in cucina per prepararsi un the, cercando di scacciare l’idea di Fed Weasley dalla testa, ma ancora la ragazza non si era resa conto che il ricordo di Fred non sarebbe mai scomparso, neanche dopo anni.

Ancora si svegliava urlando la notte al ricordo degli occhi di Fred, privi di vita, che guardavano il cielo.
Gli stessi occhi che l’avevano fatta innamorare non l’avrebbero più guardata, lui era sparito e tutto quello che avevano rappresentato era andato via con lui.
Lasciandola sola e inerme, con un dolore nel cuore troppo forte anche solo per farla respirare.
Vorrei raggiungerti, vorrei che tu mi abbracciassi ancora una volta e mi dicessi “Ti amo” solo per ricordarmi che non sei stato solo un sogno.
Ma la realtà.

 

La verità era che Hermione non voleva smettere di ricordare, da un lato non le importava del dolore, non le importava di sentirsi sola, le importava solo di non dimenticare il sorriso di Fred, quello che gli concedeva nei loro momenti intimi.
Perché sì, loro avevano fatto l’amore, per anni, senza mai essere scoperti, senza doverlo dire a nessuno.
Forse se lo avessimo detto anche solo a una persona, tutto questo sarebbe stato più vero e non sarei stata l’unica a ricordarlo.
Uscì dalla sua tasca una piccola collana con un unico ciondolo, una chiave.
 
“Questa chiave l’hai usata per accedere al mio cuore, e solo tu puoi custodirla.”
“Fred è un ciondolo.” aveva risposto lei con aria interrogativa.
“Lo so, ma quando sarai via voglio che tu abbia qualcosa che ti ricordi quanto io ti amo, e che sarò qui ad aspettarti, non importa quanto tempo dovrà passare, Hermione.”
 
Stavolta non uscì nessuna lacrima dai suoi occhi, già, rossi e leggermente doloranti.
Quello per Hermione era un bellissimo ricordo e niente lo avrebbe cancellato.
Io sono tornata Fred, sono tornata per te ma sei tu che poi mi hai lasciato sola.
 

 

Aveva lasciato il Mondo Magico e tutto quello che le ricordava Fred, non riuscendo a sopportare di fingere davanti ai Weasley, non riuscendo più a guardare Ronald in faccia.
Non perché si sentisse un imbrogliona nel non avergli detto di lei e del fratello, ma semplicemente perché il colore dei suoi capelli le ricordava quello di Fred, quel rosso che lei aveva sempre amato.
Si alzò dalla sedia posando il suo the sul tavolo della cucina, per guardare fuori dalla finestra.
Ancora lei stava aspettando.
Stava aspettando di svegliarsi dal sonno in cui era caduta per poterlo nuovamente abbracciare, per poter ricominciare a vivere.
Sentì il suo cuore rallentare i battiti e godersi quel momento, anche lui avrebbe voluto credere che quello fosse soltanto un incubo e che presto si sarebbe svegliata.
Ma quella sensazione durò solamente pochi secondi ed Hermione percepì nuovamente il suo cuore piangere.
 

 

Aveva smesso di fare magie, aveva posato la bacchetta in un cassetto del salone non sentendo più nessun legame con essa, come se anche le sue capacità di essere strega fossero svanit con lui.
-Posso farcela.-
Quel giorno si era svegliata con una strana sensazione alla base del cuore che era riuscita a mettere a tacere il dolore, per un po’.
Così aveva deciso di tentare, voleva di nuovo provare qualcosa.
Prese la bacchetta, accarezzandola con cura per abituarsi nuovamente alla sua presenza, per rispolverare i vecchi ricordi e sentì che lei non era mai andata via, nonostante fosse passato quasi un anno.
Con un leggero movimento della bacchetta, pronunciò:
 -Expecto Patronum.-
Si aspettò di vedere la sua lontra camminare nel suo salotto e farla sorridere come nel suo quinto anno, ma ciò che apparse le fece battere il cuore a mille, bloccandola sul posto.
Una iena era uscita dalla sua bacchetta.
-Fred… Dopo tutto questo tempo?-
Si voltò per osservare Ginny Weasley sull’uscio di casa sua, con la bocca spalancata per la sorpresa e delle leggere lacrime scenderle giù per la guancia.
-Sempre.- rispose Hermione, osservando la iena che era il suo secondo ricordo concreto del sul amore per Fred Weasley.
 

-Tu e lui…? Perché io non l’ho mai saputo?-
-Solo George sapeva, a lui non siamo riusciti a tenerlo segreto.- disse abbassando gli occhi.
-Hermione se noi avessimo saputo non ti avremo lasciata sola ad affrontare questo dolore.-
-Sono stata io ad allontanarvi… La colpa è stata mia perché lui avrebbe voluto dirvelo al mio rientro dalla ricerca degli Horcrux, solo che…-
-La guerra si è messa tra voi.- disse secca l’amica.
-Sì.-
-Hermione io posso solo immaginare l’amore che ti legava a mio fratello, ma dovresti provare ad andare avanti! Lui vorrebbe che tu lo facessi.-
-Ginny io non posso andare avanti.-
Hermione guardò negli occhi la sua amica, ma stavolta non vi erano lacrime, non vi era niente se non un grande dolore a farle compagnia.
-Perché no?-
-Per lui.- prese dalla sua tasca una foto, di quelle Babbane che non si muovono ma che riescono comunque a fare emozionare e la porse a Ginny.
-Chi è?- chiese osservando il bambino nella foto, ma dopo un attimo si portò una mano alla bocca per trattenere lo stupore e le altre lacrime.
Guardò Hermione dritta negli occhi per cercare una risposta alla sua tacita domanda.
-Noi… Lo avevamo fatto poco prima di partire per la ricerca, durante quei quattro mesi mi sentivo strana ma non avrei mai potuto pensare che fosse per quello… È nato cinque mesi dopo la sua morte.-
-Io ho un nipote eh… Perché non lo hai detto? Noi…-
-No Ginny, io e Adam… Ho dovuto imparare ad amarlo e non potevo chiedere il vostro aiuto.-
-Dov’è?-
-Al piano di sopra che dorme.-

 

 

Hermione non avrebbe mai potuto dimenticare Fred, il dolore per la sua perdita sarebbe sempre rimasto dentro di lei per ricordarglielo, per impedirgli di andare avanti nonostante il passare degli anni.
Ma quella sera, per la prima volta non si sentì così sola, Ginny stava tenendo in braccio il piccolo Adam ed Hermione capì che lui l’avrebbe aiutata a far diminuire il dolore, non del tutto ma sarebbe stato meglio di niente.
-Ha i suoi occhi.- disse piangendo Ginny.
-Lo so.- rispose Hermione, dando un piccolo bacio in testa ad Adam.
Guardò la luna alta nel cielo e per la prima volta sorrise al ricordo di Fred, rendendosi conto che gli occhi che aveva tanto amato non sarebbero mai andati via del tutto.
Che lui in un modo o nell’altro avrebbe vissuto, ancora, accanto a lei.

 

Buongiorno a tutti e tutte :)
Questa è una piccola pazzia che mi è
venuta in mente
questa mattina.
Poche ore fa veramente, così ho deciso
di metterla subito per
iscritto.
Spero che chiunque passi a leggerla
apprezzi il mio piccolo tentativo
di descrivere una 
Fremione e vi
consiglierei anche di sentire la canzone!!
(Your Eyes di Alexz Johnson, Instant Star)
Detto ciò spero che mi lasciate un piccolo commentivo e se vi
va passate pure dalla mia pagina.
G R A Z I E !!
<3