Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Scarlet Tabby    25/02/2014    2 recensioni
La storia d'amore di Minerva McGranitt e Albus Silente, dal loro primo incontro fino alla fine degli anni di Harry Potter a Hogwarts.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota dell'Autrice: Originariamente non era mia intenzione avere due compleanni di seguito, ma mi sembrava giusto così. Quindi spero che non vi dispiaccia altro fluff da compleanno. Divertitevi, e per favore recensite se vi va.


Capitolo 15: Un Altro Compleanno
 
4 Ottobre, 1957
 
Minerva odiava il suo compleanno. Da bambina aveva detestato quando cadeva perché creava un divario imbarazzante per la scuola. Hogwarts richiedeva che gli studenti del primo anno compissero undici anni prima del 1° Settembre e dal momento che il compleanno di Minerva era un mese dopo, finiva per avere quasi un anno in più dei suoi compagni di classe.
Ora il suo compleanno la deprimeva. Ogni anno, da quando aveva compiuto diciotto anni, era la stessa storia. Si vestiva di nero, indossava il suo cappello preferito, e si appuntava la spilla che i suoi genitori le avevano dato il giorno in cui erano morti. Poi passava la giornata a McGranitt Cliffs, visitando le tombe di sua madre e suo padre, e vagava per l’enorme casa piena di ricordi. Per alcuni anni, aveva avuto sua sorella Helen con lei per alleviare la solitudine, ma erano passati tanti anni da quando aveva visto sua sorella per l’ultima volta.
Ma ora aveva Albus. L’uomo più meraviglioso del mondo che aveva amato per anni l’amava altrettanto. Minerva non sarebbe più stata sola al mondo.
E comunque, i compleanni erano difficili. L’anno prima, il suo compleanno era stato di Domenica, così lei era stata in grado di lasciare Hogwarts per il giorno, come faceva di solito. Ma quest’anno era diverso. Non sarebbe stata in grado di lasciare le sue lezioni per la giornata. Si rassegnò a rimanere al castello e sperare di dimenticare la data.
Albus aveva sempre notato Minerva diventare un po’ giù di morale all’inizio di Ottobre. E anche se lei non gli aveva mai detto nulla, ovviamente lui sapeva perché. Aveva sempre chiesto un’aspettativa per il suo compleanno, che il professor Dippet, conoscendo il significato, le aveva sempre concesso. Albus era pronto a fare lo stesso. Ma quest’anno non aveva chiesto un giorno di ferie.
Albus sorrise tra sé, conoscendo le sue ragioni. Lei non avrebbe mai lasciato la classe finché era in grado di insegnare. Il dovere prima, pensò, proprio come la Regina. E Minerva era una regina per lui. Così regale ed elegante in tutto quello che faceva, comandando rispetto come la più grande regale che ci sia mai stata. Lei, più di chiunque altro, meritava di avere un buon compleanno. Iniziò a programmare una sorpresa per la donna che amava.
Minerva si svegliò presto quella mattina, come sempre al lunedì. Chiamò l’elfo domestico per una tazza di tè e si rilassò nel bagno mattutino, sentendosi piuttosto triste per la giornata. Uscì dal bagno, si appuntò i capelli nel suo solito chignon e si vestì in abiti neri da insegnamento. Fissò la sua spilla sul collo della veste e guardò nello specchio.
<< Buon compleanno a me. Già trenta. Come vola il tempo quando uno è solo >>.
<< Tu non sei sola >> le disse una voce. Minerva si voltò per vedere Albus in piedi sulla soglia. Si diresse verso di lei, e lei gli cadde tra le braccia con un triste sospiro.
<< No, sembra che non lo sia >>.
<< Né lo sarai mai >>. La baciò dolcemente sulla fronte. << Buon compleanno, mia cara Minerva. Ora prendi il tuo mantello. È ora di andare >>.
<< Andare? Albus, ho le lezioni >>.
<< No, non ce le hai. Le ho cancellate. Ho detto a Filius che sono stato chiamato via per una questione urgente. Abbiamo insieme l’intera giornata. Ho fatto alcuni disposizioni per noi. Quindi, per favore, prendi il mantello in modo che possiamo andare >>.
<< Disposizioni? >>
<< Sì. Non capita tutti i giorni che l’amore della mia vita compia trent’anni. In realtà, è solo oggi>>.
Minerva sorrise, afferrò il mantello e corse con Albus giù per le scale. Tutta la scuola era a colazione, quindi nessuno li vide lasciare i giardini e smaterializzarsi via insieme.
Riapparvero davanti alla casa di famiglia di Minerva. L’aria di mare frustava intorno a loro mentre camminavano in casa.
<< So cosa significa oggi per te, Minerva, quindi per favore fai tutto quello che fai di solito. Sono qui se hai bisogno di me >>.
<< Ho sempre bisogno di te, Albus >>. Gli prese la mano e lo condusse verso il retro della casa e fuori verso la collina dove giacevano le tombe di Emmett e Charlotte.
Minerva fissò le lapidi per lungo tempo. Albus spostò la sua attenzione dalle tombe al viso di lei, poi al mare oltre le scogliere e di nuovo a Minerva. Lei incontrò il suo sguardo e cominciò a piangere molto delicatamente. Nascose il viso nel suo petto. Lui le massaggiò la schiena dolcemente. Poi, senza dire una parola, Minerva gli prese di nuovo la mano e lo condusse di nuovo in casa.
Albus accese il fuoco nel grande camino mentre Minerva si rannicchiava sul divano. Si sedette accanto a lei e lei si accoccolò vicino a lui.
<< Sarebbero molto orgogliosi di te. Sono sicuro che tu lo sappia >>.
<< A volte non sono così sicura, Albus >> Minerva rispose tranquillamente.
<< Minerva, tu hai trent’anni e sei già un Animagus registrato, Maestra di Trasfigurazione, professoressa a Hogwarts, e Direttrice della Casa di Grifondoro. Chiunque ti conosca è orgoglioso di te. Io so di esserlo >>.
<< Sì, è tutto molto bello, ma sei consapevole che questa è la prima volta in sette anni che ho avuto compagnia per il mio compleanno? Mia sorella era solita stare con me, ma abbiamo avuto un terribile litigio, ed è tutta colpa mia. Non vuole parlare con me o vedermi. Albus, tu sei l’unica persona che abbia mai incontrato che mi capisca veramente e, sapendo chi sono veramente, mi ami comunque. Sono distante, fredda e aspra e nessuno dovrebbe avere la propria vita avvelenata da me>>.
Albus era leggermente sbalordito. << È questo che ti ha detto? >>
Minerva annuì stordita, non sapendo quali conseguenze la sua improvvisa esplosione di emozioni avrebbe avuto.
<< Minerva, voglio che tu ascolti molto attentamente. Sto per dirti la stessa cosa che ho cercato di insegnarti da studente, e ogni giorno da allora. Sei incredibilmente dotata e speciale e importante. Tu sei una benedizione per il mondo e soprattutto per me, e lo sei stata dal giorno che ti ho incontrato. Se tua sorella non ti apprezza, la perdita è sua. Capisco quanto sia importante la famiglia, e mi dispiace tanto che tu non possa avere la tua con te. Ma se me lo permetterai, farò in modo che tu non sia mai più sola al mondo, soprattutto per il tuo compleanno. Perché ti amo, Minerva. Veramente, profondamente, follemente e per il resto della mia vita >>.
Minerva non rispose subito. Non sapeva come fare. Voleva credere alle sue parole, ma una parte di lei non poteva. Non si era resa conto fino a quel momento quando Helen l’avesse ferita. Minerva guardò negli occhi azzurri di Albus, pieni di amore, compassione e sincera preoccupazione.
<< Grazie, Albus. Non so cosa farei senza di te. Ti amo >>. Posò un dolce bacio sulle sue labbra e fece un respiro profondo. << Ora penso che ne abbiamo avuto abbastanza di me che si sente dispiaciuta per se stessa. Vuoi una tazza di tè? >>
Albus, alla fine, fu in grado di trasformare le sue labbra in un ghigno. Oh Minerva. Sempre così decisiva. << Sì, se non è troppo disturbo >>.
<< Nessun disturbo >>.
Proprio mentre parlava, un elfo domestico apparve con un vassoio di tè e pane tostato. << Ha bisogno della sua colazione, Miss Minerva. E lo stesso il suo professore. Twila e Zara è molto felice che mostriate il vostro amore adesso. Hanno Miss Minerva e il suo professore bisogno di altro? >>
<< No Twila, grazie >>.
Il piccolo elfo scomparve, lasciando Albus piuttosto confuso mentre Minerva versava il tè. <>.
<< Che cosa voleva dire con l’essere contenta che mostriamo il nostro amore? E come fa a conoscermi? >> Albus sollevò le sopracciglia in domanda.
Lei sorrise segretamente. << Twila e Zara ci hanno serviti al funerale dei miei genitori, al quale hai così cortesemente partecipato con me. Ma non si mostrano a meno che non vogliano essere visti. Ti conoscono anche dalla foto che ho di te nella mia stanza. Chiedono sempre di te quando sono qui. Dopo il funerale, è stata Zara ad informarmi che ero innamorata di te, e tu di me. Il che, ovviamente, non era vero al momento. E gliel’ho detto, ma lei mi ha detto di aspettare e vedere. Sembra che avesse ragione >>.
<< Gli elfi sono molto più saggi di quanto noi gli diamo credito. I tuoi soprattutto, a quanto pare>>.
Mangiarono una piacevole colazione, dopo la quale Minerva diede Albus un tour della tenuta. Infine, raggiunsero la sua stanza.
Albus entrò e si guardò intorno. Minerva lo osservò dalla porta, un sorriso divertito dalle labbra. Albus non era sicuro di cosa pensare. L’arredamento era semplice ed elegante, i colori tenui. C’erano cornici che costeggiavano il comò e libri che riempivano gli scaffali su ogni pareti. Era molto simile alle sue stanze a Hogwarts: ordinata, organizzata, esteticamente gradevole, ma non troppo personale. Aveva pensato che, forse, la sua stanza d’infanzia avrebbe rivelato un po’ più su di lei, ma non vedeva nulla nella camera da letto che non conoscesse già. Era proprio come Minerva, era riservata e custodita, non volutamente o amaramente, ma come la nebbia in montagna, lo incuriosiva e lo sconcertava.
Le foto sul comò erano piuttosto interessanti. Una mostrava Minerva e la sorella, una era dei suoi genitori, una dei suoi zii, e una di Albus stesso. Era stata presa dalla Gazzetta del Profeta quando era stato dimesso dal San Mungo nel 1945 dopo la guerra. Non era molto affezionato a quella particolare foto.
<< Tieni tutti i miei ritagli di giornale? >> le chiese per scherzo.
<< No, solo questa immagine. Sembri sempre forte e coraggioso come sempre, ma il modo in cui ti sposti dalla macchina fotografica mostra la tua vulnerabilità. Mi piace veramente. Ed è l’unica fotografia tua che ho >>.
 << Da quanto tempo ce l’hai? >>
Lei arrossì. << Da quando l’ho ritagliata dalla carta. Sei sempre stato importante per me, e voglio sempre la tua presenza con me ovunque io sia. Ma purtroppo non ho il tuo dono con le parole, e non c’è una poesia sul retro >>.
Fu il turno di Albus ad arrossire. << Ah, così hai trovato il mio file >>.
<< Sì >> rispose lei. << L’anno scorso, quando ho organizzato la tua scrivania. Mi dispiace per aver curiosato. Ma era così dolce e così bella >>.
<< Beh, avevo intenzione di dartela alla fine comunque. Niente di male. Sono contento che ti siano piaciute le mie stupide rime >>.
<< Non erano stupide, erano incantevoli. Quando l’hai scritto? >>
<< Quando ho ritagliato l’immagine dalla carta >>.
<< Ma è stato quasi dieci anni fa! >>
<< Ispiravi il mio amore allora come fai ora, mia cara. Anche se sono molto più felice ora perché posso prenderti tra le braccia e baciarti in realtà, non solo nei miei sogni >>. Dimostrò il sentimento, poi si tirò indietro per prendere una piccola scatola dalla tasca. << Ora, è il momento del tuo regalo. Buon compleanno, tesoro >>.
Lei aprì la scatola per trovare un favoloso paio di orecchini. Avevano un diamante al centro, un ametista di sopra, al di sotto uno zaffiro, un rubino a sinistra, e uno smeraldo sulla destra.
<< Spero che ti piacciano. Li ho visti, e la loro eleganza e unicità mi hanno ricordato te >>.
<< Oh, Albus, sono splendidi! Ma è troppo! >>
<< Nulla potrebbe mai essere troppo per te >> le disse, raggiante al suo entusiasmo.
<< Grazie >>. Lei lo baciò dolcemente e andò allo specchio a mettere il suo favoloso regalo.
Più tardi, Twila e Zara prepararono loro un pranzo fantastico, dopo il quale Minerva fece fare ad Albus un tour escursionistico del parco della tenuta.
Per cena, Albus portò Minerva fuori in un ristorante babbano molto lussuoso seguito da una discoteca babbana per andare a ballare. Minerva trovò conforto e gioia pura tra le sue braccia quella notte, proprio come faceva di solito. Ma quella sera era speciale. Erano insieme, e per la prima volta in dodici anni, Minerva aveva davvero avuto un compleanno felice.


Nota della Traduttrice: Finalmente ce l'ho fatta!! Scusate la lunga assenza, ma ho avuto tantissimi impegni :( Comunque ecco un altro capitolo tradotto e spero che vi piaccia ;) Fatemi sapere!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Scarlet Tabby