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Autore: BellaSwan95    23/06/2008    4 recensioni
"Avevo amato la mia vita. L’avevo apprezzata più di qualsiasi altra cosa. La mia vita con mia madre,Phil … La mia vita nella calda e soleggiata Phoenix … Ma la mia vita si era interrotta all’improvviso …"
Genere: Romantico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billy Black, Charlie Swan, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo qui,con un’altra ficcy.

Allora,innanzitutto devo dire che non so ancora se la continuerò o no … voglio dire,se avrà un buon numero di letture e magari anche qualche recensione ^_^, potrei andare avanti (d’altronde in testa mi frullano così tante idee …)

Poi ..

In questa storia troverete una bella leggermente differente (ma solo all’inizio)…

… e non temete: io non sono una pro bella/jacob ( per capire a cosa mi riferisco leggete tutto il capitolo…)

Credo di aver dato tutte le mie insulse spiegazioni,per il momento …=)

Vi lascio alla lettura di questo primo cappy (sperando che non sia anche l’ultimo … *sigh*)

Sara

 

 

 

Licantropo

(Bella)

L’idea di essere uno strano essere peloso,per lo  più di dimensioni stratosferiche ed incredibilmente caldo,non riusciva ancora ad andarmi giù. Eppure gli altri sembravano sempre così a loro agio,una grande famiglia alla quale a volte mi sentivo totalmente estranea … perché dovevo creare così tanti problemi?

Non riuscivo a capacitarmi del fatto che non mi avessero ancora cacciata via,in fondo il mio compito,il mio dovere in quel branco sembrava consistere solo nel peggiorare le situazioni,le più svariate situazioni,quando non ce n’era veramente bisogno.

Però allo stesso tempo sentivo una strana affinità con ciò che ero veramente … e questo non faceva altro che confondermi le idee. Nonostante non mi venisse mai rivolto un sorriso,non scambiassi una parola con nessuno,sentivo di essere parte di quella grande famiglia … in qualche modo,era questo ciò che provavo.

Non mi avrebbero mai permesso di uscire a piede libero dalla microscopica riserva di La Push,ovviamente … ero fin troppo inesperta,avrei rischiato di dare nell’occhio,con tutta quella mia forza.. Già,era quella la loro teoria: ero dotata di quella forza,un potere strabiliante, con la quale avrei potuto stritolare,con le mie fragili mani, un tipo come Sam.

Era forse quello il motivo per cui mi tenevano a distanza?

Bah,probabilmente … ma ormai non aveva più importanza …

Avevo rinunciato ad ogni mia singola speranza di uscire,raggiungere la cittadina più vicino,probabilmente la piovosa Forks,e allora sì che mi sarei diveritita..

Stranamente per i miei standard, divertirsi non voleva dire necessariamente attaccare la prima persona innocente che mi capitasse a tiro,bensì respirare aria salubre … inebriarmi i polmoni di nuove essenze che non fossero lo stufato di Billy o l’olio della moto di Jacob …

No,io volevo tornare a vivere.

Avevo amato la mia vita.

L’avevo apprezzata più di qualsiasi altra cosa.

La mia vita con mia madre,Phil …

La mia vita nella calda e soleggiata Phoenix …

Ma la mia vita si era interrotta all’improvviso …

Una semplice febbre,o meglio … sintomi di febbre,ed ecco il bel Charlie Swan fare irruzione nella nostra umile dimora e portarmi via,sotto lo sguardo inebetito e sconcertato di mia madre …

Probabilmente a causa delle mie condizioni non mi ero totalmente resa conto di ciò che stesse accadendo,ma bastò una notte … una semplice e sola notte …

Sentivo il sangue scorrere veloce nelle vene,l’adrenalina che pompava con altrettanta forza …

Il cuore che batteva all’impazzata e poi eccomi che corro verso il bosco più vicino che riesco a trovare … corro a perdifiato,senza conoscere la mia meta … gli alberi mi sfrecciano accanto,o forse sono io che li supero … e poi il tremito,una strana sensazione che mi pervade il corpo,una sensazione mai provata prima …

Sento ogni mia singola cellula del corpo vibrare, desiderosa di liberarsi da qualcosa,qualcosa che la ostacola … I miei gemiti sembravano suoni estranei,non riuscivo a riconoscere più la Bella di pochi minuti prima … no,non ero più quella Bella:

il mio corpo era ora ricoperto da un manto peloso,folto e rossiccio,tendente al colore dei miei capelli … poggiavo sul terreno umido servendomi di ben quattro zampe,quattro zampe che non ricordavo di aver mai posseduto ..

E poi il mio riflesso nell’acqua corrente di un ruscello in prossimità del bosco: erano ancora lì i miei occhi,i miei banali occhi castani,ma per qualche strano motivo il poterli riconoscere mi fece sospirare di sollievo … o per meglio dire,ringhiare …

Avrei desiderato immensamente cancellare quei ricordi,ma lo stesso Charlie mi aveva detto,con severità,che non sarebbe stato possibile …

Beh,se le cose stavano veramente così,allora avrei cessato di vivere.

Non sopportavo l’idea di riprovare quella strana sensazione,l’orribile sensazione, ogni volta che il mio stesso corpo ne sentiva il bisogno ..

Spesso domande  riguardo la trasformazione degli altri membri del clan mi attraversavano la mente,e appena tentavo di porle ai rispettivi interlocutori,un’occhiata scocciata e un ringhio,ed io tacevo …

Non avrei retto quella situazione molto a lungo …

Sarei arrivata a fuggire se avessi dovuto ….

Ma per il momento non sembrava essere necessario …

C’era qualcosa in agguato,una strana emozione che non seppi riconoscere …

Tensione? Paura? Preoccupazione?

A proposito di cosa non riuscivo a comprenderlo …

Ma probabilmente le loro occhiate eloquenti avrebbero dovuto farmelo intendere.

-Abbiamo bisogno di lei, Sam. –

-Ne sei sicuro? Con tutta quella forza potrebbe solo peggiorare la situazione!-

Percorsi con passo incerto il piccolo tratto di giardino della riserva e mi accucciai accanto al cespuglio d’erba,appena sotto la finestra del salotto.

-No invece … quella forza,come la chiami tu,ci sarebbe molto utile.-

-Dici?- ribatté una voce con una punta di sarcasmo,- E se si spingesse a compiere qualcosa di azzardato? Come la metti?-

-Non lo farebbe … troppa inesperienza che la indurrebbe a restarci accanto.- rispose una seconda voce,prontamente.

-Jacob, ha ragione Sam.- intervenne un terzo interlocutore,che riconobbi come Billy.

-Cosa?- ringhiò,colui che probabilmente era Sam.

Stranamente non avevo mai udito la sua voce … lo avevo mai incontrato?

-Sii ragionevole: la ragazza non saprebbe come gestire tutto quel potere e non si arrischierebbe di certo a mettere in pericolo non solo la sua vita,ma anche quella di tutti noi.- proseguì Billy,saggiamente.

-Esatto.- annuì Jacob,e nella mia mente comparve una sua immagine .. a cavallo della bella moto,i capelli ondeggianti sulle spalle ..

-Oh,ma andiamo … è fin troppo ingenua! Cosa potrebbe importarle? Non mettere a rischio la nostra vita è il suo ultimo pensiero!- gridò Sam,in preda alla rabbia.

-Ma l’hai vista? È così indifesa … - mormorò Jacob, seguito a ruota da una conferma di Billy.

-Non oserebbe mai. Sono convinto che ci resterà vicino.-

-Jacob!- ringhiò Sam,- Non possiamo rischiare! Qui si tratta di una questione molto più importante di ciò che avremmo mai potuto immaginare!-

-Perfetto. Lei lo saprà e vedrai che non oserà mettersi nei guai. – borbottò Billy,e alzando leggermente lo sguardo intravidi,attraverso la finestra,le tre sagome muoversi impercettibilmente nella stanza.

- Ci odia! Hai visto che occhiate ci lancia!- protestò Sam,e lo vidi prendersi il capo tra le mani.

-Ma comprenderà la gravità di una situazione come questa,suppongo.- fece Jacob,per controbattere,ed un suo movimento repentino in direzione della finestra mi fece sussultare .. mi accasciai a terra,cercando di non fare il minimo rumore …

-Comunque,preferisco che sia Leah a partecipare.- proseguì Sam,deciso.

-Leah è troppo debole ….- sbottò Billy,indifferente.

-No invece. E’ più forte di quanto tu possa anche lontanamente immaginare.- sibilò Sam,digrignando i denti.

Ricordai la dolce figura di quella ragazza, Leah Clearwater, che si offriva di accompagnarmi alla spiaggia per una boccata d’aria … probabilmente era stata l’unica persona a non mettermi a disagio dal mio arrivo in quello strano e soleggiato posto ..

-Sam,oramai è deciso. Bella parteciperà.- concluse Billy.

Trasalii.

Bella?

Era … era il mio nome!

Cosa c’entravo in quella discussione?

Mi avevano di già nominato prima che arrivassi?

Cosa volevano da me?

Beh,probabilmente avrei già dovuto intuire che riferendosi alla “ragazza con troppa forza” si riferissero a me,si intende. In fondo le uniche donne presenti in quel branco eravamo Leah ed io .. e a sentirli parlare,la mia amica non era affatto al mio livello ..

Stranamente fui pervasa da una sensazione di orgoglio,di sollievo.

-Billy,stammi a sentire … - protestò Sam,che non si era ancora rassegnato.

-No Sam,non torniamo più su questo punto.- lo interruppe Billy,severo,- Sai bene quanto me che la ragazza è fondamentale per questa battaglia,perciò … -

Battaglia?

Ok,il mio cervello cominciava a recepire informazioni che non avrebbe dovuto ..

-Bene,mettiamo che io la lasci … -

-Sam, le tue decisioni … la tua opinione … in questo caso non conta molto.- lo interruppe Billy.

-Come scusa?- fece,in un sussurro,ed intuii che quella discussione non sarebbe terminata come avrei desiderato ..

-Sam,sii razionale. Noi ce ne stiamo qui a discutere,quando è la sua opinione quella che conta. Non trovi?-

-In effetti … - assentì Jacob,e lo vidi scrutare Sam con severità.

- Ma … - protestò quest’ultimo,- E cosa intendi dirle?-

-Chiariremo per bene la situazione. Le diremo tutto,senza tralasciare quei particolari che vorremo nasconderle, e poi a lei spetterà la decisione.-

Rabbrividii e distogliendo lo sguardo da quella scena inquietante,mi portai le mani alle orecchie,per capacitarmi di cosa stava accadendo?

Mi avevano forse presa per una combattente?

Non ci avevo capito un’acca in quel discorso,eppure allo stesso tempo sembrava tutto così logico ...

La ragazza dai super- poteri che viene ingaggiata per una super- battaglia contro una qualche strana entità che non conosce neppure ..

Beh certo,più logico e lineare di così non avrebbe potuto esserlo.

                                                                                 ***

Tremavo da capo a piedi quando feci il mio ingresso nel salottino della casa di Billy, Leah al mio fianco che mi sorreggeva per un braccio .. temeva forse che perdessi l’equilibrio?

Quando raggiunsi la stanza,mi fece accomodare sul divanetto e lei si sedette accanto a me,senza smettere di accarezzarmi freneticamente il braccio.

Le lanciai un’occhiata che esprimeva tutta la mia gratitudine,dopodiché volsi lo sguardo ai miei interlocutori: Billy,nella sua immensa stazza, nel mezzo di una piccola folla che stranamente riusciva a terrorizzarmi; jacob alla sua destra,che mi scrutava con un’espressione quasi compassionevole; Charlie,alla sinistra,che mi parve decisamente a disagio; e infine,in fondo alla stanza,come se volesse nascondersi, il nerboruto Sam,gli occhi iniettati di sangue.

-Bella .- mormorò Billy e tornai a fissarlo.

Annuii,come per intimarlo a proseguire.

-Ci dispiace … ci dispiace davvero molto … -

-A cosa ti riferisci?- ebbi il coraggio di domandare.

-Al nostro comportamento in questi mesi. Non è stato dei migliori,e ti preghiamo di perdonarci.- e sul suo viso potei leggere un’espressione di vero rammarico.

Restai inespressiva,in attesa che continuasse.

-Ora. Tu sai perfettamente di avere qualcosa che ti contraddistingue da tutti noi,esatto?-

-Più o meno … - sussurrai,indifferente.

-Ok. Sai che ci riferiamo alla tua … forza?-

Quando pronunciò quella parola,sentii Sam irrigidirsi,seppur a distanza.

-Sì.- annuii.

-Ecco … non ci era mai capitato di accogliere in questo branco una come te,così dotata … -

Ma cosa c’era scritto sulla mia fronte? Fenomeno da baraccone?

-Vedi,ci sono situazioni in cui queste qualità vanno,anzi.. devono .. essere sfruttate. Spero tu comprenda.- proseguì lanciando un’occhiata fugace a Charlie.

-Sì?- lo incitai a continuare nuovamente.

-Quella  a cui stiamo andando incontro è una delle tante situazioni che richiede il tuo aiuto,il poter utilizzare le tue straordinarie potenzialità.-

-Cosa intendi dire?- chiesi,benché sapessi a cosa si riferisse.

-Vedi,stiamo per dare inizio ad una guerra.-

Sussultai e Leah al mio fianco,mi cinse le spalle con un braccio.

-G-guerra?- balbettai.

-Esatto.-

-Perché?-

-Ci sono patti che non devono essere infranti … ma sfortunatamente,non tutte le persone di questo mondo se ne capacitano … per i loro scopi non si curano di rispettare niente e nessuno … -

La sua voce era rotta dall’emozione.

-A cosa ti riferisci?- chiesi impaziente.

-Ai Cullen. – concluse,con tono più deciso.

-Chi?-

-I Cullen. Comunemente noti come … unici succhiasangue nella nostra zona. – rispose,mentre jacob soffocava un risolino.

-Succhia cosa?- replicai inorridita,facendomi ancora più piccola accanto a Leah.

- Quello è semplicemente il soprannome che gli abbiamo affibbiato. – si affrettò a dire Charlie,- Che devo dire si adatta molto alla loro natura … -

-Ma cosa vuol dire?- chiesi,inebetita.

-Suppongo tu conosca,o almeno .. sappia qualcosa riguardo i vampiri.- proseguì Billy,scrutandomi con aria interrogativa.

- … Sì? – azzardai,ma non ero davvero sicura del fatto che nella mia scuola di Phoenix qualcuno ci avesse accennato un argomento al riguardo.

-Oh beh … - sbottò Billy,- al momento non è necessario che te ne conosca vita,morte e miracoli .. Ciò che più conta è che tu sappia che il nostro obbiettivo è eliminarli.-

Rabbrividii,probabilmente per l’ennesima volta.

Mi figurai nella mente una mia immagine,intenta a combattere contro strani esseri assetati di sangue …

-Perché?- domandai, inorridita.

-Non voleva impressionarti … - sogghignò Jacob, guardandomi con un’espressione divertita.

-Vedi Bella … tempo fa,molto tempo fa,i nostri antenati e il capo del clan dei Cullen … -

-Clan dei Cullen?- ripetei, sicura di non aver udito per bene.

-Beh si,sai .. anche loro sono una grande famiglia,come noi .. – spiegò,- Allora,dicevo.. ? Ah si … Ecco,a seguito di alcuni eventi spiacevoli – ed intendo morti e cose varie – avvenute a   causa dei succhiasangue, i nostri antenati e il capo Cullen,decisero di stabilire questo patto: non avrebbero dovuto mordere nessun umano … -

-Perché? Accadde?-

Lo vidi annuire e un’ombra di dolore comparve sul suo volto.

-Beh …  le cose sono procedute per il meglio per … anni e anni?- chiese conferma Billy,rivolgendo la sua attenzione a Charlie.

-Fino a pochi giorni fa. – assentì quest’ultimo.

-Cosa?- gridai, e sentii Leah sussultare al mio fianco,forse a causa  della mia reazione esagerata.

-Esatto. Uno di loro ha … ucciso,di nuovo.-

Rimasi a fissarlo,sconvolta.

Di nuovo?

-Si chiamava Jessica Stanley quella povera ragazza … - intervenne Leah.

-Già ..- confermò Billy.

-E allora?- li incitai.

-Cosa?- sbottò Charlie.

-Cosa volete che faccia?-

-Sapevo che non ti saresti tirata indietro .. – mormorò Jacob,che mi elargì un gran sorriso.

Io lo ricambiai,ma mi voltai immediatamente in direzione di Billy.

-Bella,questa battaglia è vicina. Non possiamo assicurare che ne usciremo tutti vivi,ma la speranza è l’ultima a morire,o no?-

Annuii vigorosamente.

-Beh, ciò che devi fare è partecipare a questa guerra utilizzando tutte le tue potenzialità … -

-Ed evitare qualsiasi atto che possa metterci in pericolo. – intervenne Sam.

Incrociai il suo sguardo e mi pentii immediatamente di averlo fatto.

Tornai a fissare Billy che sprizzava gioia da tutti i pori.

-Ne sei sicura,Bella?- proferì Charlie,in un sussurro.

-Certo. Non possiamo permettere,per quanto poco ne sappia, che questi succhiasangue mettano fine alla vita di giovani innocenti solo per … -

-Nutrirsi.- intervenne Billy,notando quanto fossi in difficoltà.

-Perfetto. Noi li fermeremo.-

 

  
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