Quelli seduti sotto l’albero accanto, intanto, si erano accesi un lotto
grosso come una spingarda.
Vilya e Kel inspirarono con voluttà.
"Quanto è buona..." sospirò Kel.
"C’è mezzo di sballarsi anche solo ad annusare..." proseguì Vilya, inalando
vigorosamente.
"Hey belli, volete un tiro? – domandò uno dei fumatori, un ragazzo umano con
I ricci scuri, già piuttosto fatto – Tanto ce n’è per tutti."
"Anche troppa.." concluse un suo amico ridacchiando.
"Se non vi dispiace, volentieri..." risposero I due elfi, sedendosi in
cerchio insieme al resto dei fumatori. Il lotto passò fra le mani di Kel che
diede una tirata sperimentale.
"Woha! Strabuona!" esclamò, già un po’ stonato, passandolo all’amico che
inspirò profondamente e trattenne il fumo il più possibile, rilasciandolo
lentamente.
Vilya si lasciò cadere disteso e ridacchiò. "Questa roba è il
paradiso..."
"Ce l’ha venduta uno sciamano." confessò il ricciolino con una punta di
orgoglio.
"Già –sghignazzò un ragazzo con gli occhiali – Ha detto che ci potevamo
vedere gli spiriti."
"Ho proprio voglia di un whisky..." sospirò Vilya, steso a terra.
Tutti scoppiarono a ridere fragorosamente.