Narcissa Black e lo Specchio di Serpeverde
9
- Il bacio del serpente
Narcissa si diede
un'ultima occhiata allo specchio, mentre si preparava per la festa di Natale
di Lumacorno. Non riusciva ancora a credere che Lucius avesse accettato di
accompagnarla, e che il suo piano per disgustarlo fosse fallito miseramente.
Malfoy era furbo, ma lei non aveva alcuna intenzione di arrendersi. Piuttosto
avrebbe prolungato quella battaglia in eterno!
Spossata per tutti quei pensieri bellicosi, posò lo specchio di Serpeverde sulla scrivania e sospirò. Non era una stupida,
aveva capito che c'era qualcosa di sinistro in quello specchio apparentemente
insignificante, perchè da quando lo possedeva era diventata ancora più
incantevole. Gli occhi che le splendevano come stelle, l'oro dei capelli che contrastava
delicatamente con la sua pelle dal pallore lunare, il
collo bianco e sottile come quello di un cigno, il naso diritto e impertinente, e la rossa bocca carnosa...
Qualcosa stava accadendo, ma Narcissa non aveva voglia di indagare oltre: era
forse un male possedere un oggetto che la rendeva ancora
più perfetta?
Si diresse in Sala Comune, dove Lucius la stava aspettando.
Era elegantissimo in abito da sera; la sua giacca blu notte
era ornata da bottoni di zaffiro, e la sua cravatta era annodata con estrema
cura.
Narcissa, invece, aveva indossato un vestito di satin bianco, coperto di
tulle e ornato con balze di pizzo finissimo. C'era
qualcosa di così squisito nel suo viso e nella grazia del suo corpo, che per Lucius
sembrò
impossibile trovarle un difetto. Anche se era ancora arrabbiato con lei per lo
scherzo della Pozione Fiato Pestilenza, non poté trattenersi dal farle un gentile
complimento. "Narcissa, tu mi togli il fiato".
"Magari, Malfoy! Il giorno in cui smetterai di respirare per sempre,
sarò io a dare una festa", dichiarò lei a denti stretti, mettendo
completamente da parte la falsa devozione che gli aveva dimostrato solo due
giorni prima.
Malfoy scacciò via le sue parole di disprezzo, comportandosi come se non le
avesse udite. Le offrì il braccio, e insieme si diressero lentamente verso l'ufficio di Lumacorno.
Erano in ritardo, perchè il salone era già pieno di ospiti, riuniti in
piccoli gruppi.
Quando Lucius e Narcissa fecero il loro ingresso, molti sguardi di ammirazione si posarono su
di loro: erano indubbiamente la coppia più bella tra quelle presenti.
Il professor Lumacorno si fece subito largo tra la folla per raggiungere i
nuovi arrivati.
"Sono contento che siate venuti, signorina Black e signorino Malfoy".
Narcissa gli sorrise educatamente e, guardandosi attorno, si rese conto che
c'erano ben poche ragazze presenti alla festa. "Mancano delle persone... Greta
Zabini, ad esempio, non è stata invitata?" domandò al professore.
"Molte ragazze hanno declinato l'invito", ammise Lumacorno, con disappunto. "E
per di più hanno usato scuse alquanto banali per non venire. Fortunatamente Lei è qui,
signorina Black, ad irradiare questa festa con il suo splendore".
Lucius annuì, tenendo stretta per il fianco la sua fidanzata. "Oh, Narcissa ha messo a
soqquadro Hogwarts con la sua bellezza. Non si fa altro che parlare di lei e, ne
sono certo, le
altre ragazze in questo momento si stanno solo nascondendo per l'umiliazione".
"Sciocchezze!", protestò Narcissa, convinta che quei complimenti le avrebbero
fatto piacere solo se non fossero usciti dalle labbra di Malfoy.
Quando Lumacorno individuò un altro ospite illustre da salutare, Narcissa si
scostò bruscamente da Lucius. "Sono venuta alla festa con te, ma non è il caso
di starmi appiccicato per tutta la serata".
"Ah, no? Ma sei stata tu ad invitarmi, dicendo che volevi fossimo una coppia",
le ricordò lui, malignamente. Messa alle strette, Narcissa pensò rapidamente
ad uno stratagemma per liberarsi di Malfoy. Forse, se lo avesse torturato ancora
un po' con il fiato pestilenziale... Ma le era rimasta ancora qualche goccia di
pozione?
"Scusami, vado un attimo ad incipriarmi il naso", disse, per congedarsi.
"Non abbandonarmi per troppo tempo", fece Lucius, in tono malizioso. "Tra poco ci
saranno le danze, e non ci sono molte altre donne con le quali ballare, stasera".
Narcissa si allontanò
dalla stanza, e si fermò soltanto quando intercettò lo sguardo del preside fisso
su di lei. Albus Silente aveva un'indecifrabile espressione negli occhi, mentre
la guardava. Narcissa si sentì disturbata da quello sguardo: sembrava tentare di
leggerle nella mente e scoprire i suoi più intimi pensieri.
Salutò Silente con un lieve cenno del capo, e poi riprese a camminare
furtivamente per i corridoi. Alla fine ne trovò uno ben isolato e al buio.
Frugò nella borsetta finché non trovò la boccetta di Pozione. Come aveva
immaginato, ne erano rimaste solo poche gocce, ma forse sarebbero bastate per
allontanare Malfoy per un po'.
Era talmente
concentrata nei suoi pensieri, che sobbalzò
violentemente nell'udire una voce alle sue spalle. "So cosa stai facendo,
Black".
La boccetta le cadde delle mani per lo spavento, e quel poco di pozione che era
rimasta all'interno evaporò nell'aria, emanando tutto il suo sgradevole odore.
"Oh, maledizione!" Narcissa alzò lo sguardo e vide Lucius davanti a lei, gli occhi
severi e grigi come l'acciaio.
"So cosa stai facendo", ripeté lui. "Credevo che avessi capito che certi giochetti
non funzionano contro di me. Rassegnati".
La sua voce suonò
talmente calma e autoritaria che dapprima Narcissa ne ebbe quasi paura, e non riuscì a controbattere.
Ma poi, quando ebbe superato la vergogna di essere stata beccata in flagrante,
ritrovò la voce.
"Non mi rassegnerò mai ad avere un marito come te, Malfoy! Forse l'idea della
Pozione non era geniale, ma troverò qualcos'altro per scoraggiarti. Insomma... ti è così
difficile capire che non ti voglio, e che mai ti vorrò?" Parlò con passione, ma
Lucius l'ascoltò indifferente, con un lieve sorriso sulle labbra.
"Smettila di farmi la guerra. E' finita, Narcissa. Ho vinto io. Ho scritto a tuo padre, ieri sera, e l'ho informato del
tuo comportamento inaudito".
Il viso di lei si fece di colpo mortalmente pallido. Sentì il sangue scorrere
via, e per un momento Lucius pensò che sarebbe svenuta. "Non posso... credere... che tu l'abbia
fatto. Mio padre mi ucciderà". Sentì lacrime di terrore riempirle gli occhi e serrarle
la gola, impedendole di parlare.
"Ma no, non ti ucciderà", tentò di rassicurarla lui.
"Tu non lo conosci. Non conosci mio padre... Che gli hai scritto?"
"Ogni cosa", disse Lucius, secco.
Narcissa si appoggiò alla parete, come se avesse bisogno di un sostegno al quale
aggrapparsi.
"Era l'unico modo", cercò di spiegarle Lucius, reprimendo una
sgradevole sensazione di rimorso. "Io ti avevo avvisata, ti avevo detto che
lo avrei fatto se tu avessi continuato ad essermi ostile. Sei come le onde del mare,
Narcissa... Selvagge, indomabili e tempestose. Mettere al corrente tuo padre era
l'unico modo per riuscire a placarti". La linea della sua mascella divenne
particolarmente severa mentre la guardava intensamente.
C'erano fortissime correnti sotterranee di emozioni che li investivano
entrambi: da un lato la rabbia, la paura e la vergogna di Narcissa, dall'altro l'orgoglio
ferito ed il desiderio di Lucius. I loro occhi si cercavano, sfidandosi, il respiro si
faceva più affannoso, e nella loro anima ardeva un fuoco violento.
Fu Lucius a muoversi per primo. Con forza, attirò il corpo di Narcissa verso di
sé. Tracciò le sue labbra con la lingua per obbligarla a dischiuderle, e le
invase la bocca. Lei sgranò gli occhi, e cercò inutilmente di respingerlo.
Ma ben presto il bacio di Lucius risvegliò dentro di lei una sensazione che non le permise di restare passiva, ma
che la spinse a rispondergli in un
crescendo di emozioni mai provate prima. Calore, vertigini, e lo strano impulso
di protendersi verso di lui, di aderire maggiormente al suo corpo... Sentì la
mano di Lucius risalire lungo il vestito e soffermarsi su un seno, chiudervi
attorno le dita per stringerlo delicatamente, strappandole un gemito. Quel suono
le ferì le orecchie. Non era da lei lasciarsi andare in quel modo, e
soprattutto, non si sarebbe mai concessa al suo nemico! In preda alla
costernazione e all'imbarazzo, cominciò a dimenarsi.
Alla fine riuscì ad allontanare Lucius utilizzando tutta
la forza che aveva nelle esili braccia.
"Sparisci dalla mia vista e dalla mia vita!"
urlò, irata. Le sue guance erano paonazze, le sue labbra imbronciate, i suoi occhi
brillanti di ribellione, ma il suo cuore batteva all'impazzata per il bacio
passionale che aveva appena ricevuto.
"Oh, Narcissa... Narcissa..." mormorò Lucius, con voce fremente di
desiderio. Osservò per un lunghissimo momento quel viso perfetto, sognando di
poterla tenere tra le braccia ancora un po', ma sapeva che lei era furiosa con
lui. Si costrinse a fare un passo indietro, e Narcissa sgattaiolò via senza
dirgli una parola.
Dall'ufficio di Lumacorno si udivano ancora grandi scoppi di risa e un brusio di
voci in festa, ma sembravano così lontane, appartenenti ad un altro mondo...
Narcissa camminò come una sonnambula su per le scale e per i
corridoi che portavano alla sua camera. Quando l'ebbe raggiunta, si gettò sul
letto, il viso affondato nel cuscino, e diede sfogo a tutti i suoi sentimenti. Lacrime
troppo a lungo trattenute sgorgarono dai suoi occhi al pensiero di come
avrebbe reagito suo padre alla lettera di Malfoy. Era terrorizzata. Per un
attimo valutò l'idea di trascorrere le vacanze di Natale ad Hogwarts: solo così
sarebbe scampata dall'ira di suo padre. Eppure, allo stesso tempo, sentiva il
bisogno di rivedere le sue sorelle, di sapersi al sicuro sotto la loro
protezione. Trascorrere il Natale lontana da loro era la peggiore delle
prospettive. Quando fu troppo esausta per continuare a piangere, si addormentò.
I suoi incubi avevano il volto di Cygnus Black.
Continua...
NdA: spero di essermi fatta perdonare per il ritardo con questo capitolo HOT !!
Come sempre, vi chiedo di farmi sapere il vostro parere sulla storia, e vi
invito a non perdervi il terribile Natale a casa Black ... i guai per Narcissa
non sono ancora cominciati.
Ed ora, un ringraziamento a tutti i miei lettori:
The angelus - sì, la mia Narcissa può sembrare forte, ma anche lei è un essere
umano, e non potrà restare immune al fascino di Malfoy! Sono felice che la
storia ti intrighi, e spero continuerai a leggermi con piacere. Un bacione
Lady Hawke - sì, lo scorso capitolo è stato divertente, ma adesso Narcissa avrà
ben poco da ridere - l'ha combinata troppo grossa, e i suoi genitori non sono
facili al perdono. Non ti dico altro, solo... CONTINUA A SEGUIRMI!! ^__^
Fly Piton - anche io credo che Lucius sia proprio innamorato perso, ma l'unica
che non lo capisce è Narcissa! Lei pensa che Lui sia attratto solo dalla sua
bellezza, ma non sa quanto si sbaglia... Vedrai! Un abbraccio
Ady91 - Yeaah, sono riuscita a farti dire W Lucius e Narcissa! Questa sì che è
una conquista per me e per il mio orgoglio! Ovviamente aspetto di sapere il tuo
parere sul bacio mozzafiato di Lucius - me se lo sogna la notte *sospir*! Ti
abbraccio
Lady Slytherin - davvero ti immaginavi la faccia disgustata di Lucius? Oh, anche
io, mentre scrivevo, potevo vederlo arricciare il naso con orrore, e credimi...
ho riso come una pazza. Ma come vedi la guerra tra Lucius e Narcissa l'ha vinta
LUI, anche se in modo sleale.
Cissy32 - graaazie, sei un tesoro. E mi fai montare la testa! Sapere che ti
faccio divertire ed emozionare con le mie storie è il massimo per me, l'apice
della gioia. Ti ringrazio di cuore.
Mooncarda - allora... quante volte hai letto lo scorso capitolo? Spero tante, e
spero che quest'ultimo ti sia piaciuto ancora di più ^^ La nostra Cissy comincia
a sciogliersi un po', vero? Un abbraccio forte
Stellyna_P - sì, Alecto Carrow è l'amica ideale se si vuole commettere un
omicidio organizzato, eheh. A me fa paura! Piaciuto il primo, vero bacio tra
Lucius e Narcissa? E l'enigma dello specchio si sta piano piano svelando, no?
Grazie del tuo appoggio e del tuo affetto!
Lorhen - oh, no! Grazie a te, per le belle parole. Vorrei poter far sognare
tutti come sogno io, ad occhi aperti... Oggi, mentre ero in ufficio a lavorare,
non c'era un attimo in cui non pensassi a come proseguire la storia, e vedevo le
scene scorrere davanti agli occhi, con Lucius e Narcissa intenti a baciarsi in
un corridoio buio... Se non avessi questi attimi di immaginazione e fantasia, la
vita sarebbe molto più grigia, noiosa, e senza colore. E dare un po' di quel
colore anche nella tua vita non può che rendermi felicissima. Ti abbraccio
forte.
Poppi - bèh, direi che le cose si stanno movimentando, eccome! E aspetta di
leggere il prossimo capitolo (è quasi finito)! Un abbraccio, e grazie di
commentare sempre alla velocità della luce ^^!!!
La vostra serpentesca
NarcissaM