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Autore: Always_Potter    28/02/2014    1 recensioni
Ebbene sì, Draco Malfoy si ritroverà ad affrontare un vero incubo: tre Spiriti e suo padre lo tireranno pazzo tutta la notte, sgretolando quel muro che si è costruito attorno a sé, dandogli un'ultima possibilità.
Riuscirà Malferret a seguire i saggi consigli degli Spiriti senza duellarci ed evitando di ucciderli? Venite a scoprirlo!
-E adesso che c'è!?- mugugno esasperato, affondando ancor più la testa nel cuscino.
C'è uno strano rumore, come uno scampanellio
Poi altri campanelli si uniscono a questo.
- Punto numero 1: sono solo in casa, perciò nessuno può averli stregati né incantati
- Punto numero 2: sarebbe inutile chiamare la servitù, quegli elfi saranno ancora costretti lontano dal Manor
- Punto numero 3: penso di essere completamente uscito di testa perché, elencando per più importanti e vitali il numero 1 e 2, non ho pensato che...
- Punto numero 4: non ho campanelli in casa!
Poi lo sento.
Rumore di catene e grugniti infastiditi, interrotti da grevi passi cadenzati e sbuffi di fatica,si levano dal salone;ma chi diavolo è entrato!?
Ecco a voi una "A Christmas Carol" rivisitata... beh,diciamo stravolta! E no, non è la solita Dramione! Anzi non lo è quasi affatto! Spero vi piaccia!!!:-)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Terza Strofa
Lo Spirito dei Natali Presenti
- E tu che cazzo ci fai qui!?-
- Sempre ligio ai valori del buon Purosangue eh? Eleganza, ospitalità, nonchalance...-
- Zabini, te lo ripeterò solo un'altra volta, poi ti butto fuori con un calcio tu-sai-dove - lo avviso, fumante di rabbia - Che Diavolo Ci Fai In Casa Mia!-
- Ehi, rilassati,  Dra...- risponde tranquillo, accomodandosi sulla comoda poltrona di fronte al camino - Non te la prendere con me-
Ok, o sono sotto effetto di una Pozione Soporifera andata a male, o Zabini si è completamente rincitrullito.
- Cosa vorrebbe dire "non te la prendere con me", di grazia?- chiedo, scocciato
- Che non so neanch'io che diavolo ci faccio qui, amico mio! E, a proposito, come amico ti do il permesso di chiamarmi Blaise, hai presente Dra?-
- Premesso che se mi chiami con quella ridicola sottospecie di soprannome un'altra volta, giuro che ti ammazzo Blaise! Ecco, premesso questo... come fai a non sapere che ci fai qui!? E come sei entrato!? Gli Elfi non sono ancora tornati e la parola d'ordine è cambiata! E non dovresti essere a quella stupida cenetta a lume di candela!? E smettila di metterti comodo!- sbotto, al limite dell'impazienza, dopo averlo osservato sprofondare ben bene nella poltrona, accendere il fuoco e appellarsi un calice di vino - Cosa vuoi, una copertina e una favoletta!?-
- Beh, ammetto che non sarebbe male...ma penso che ci sia qualcos'altro da fare...boh, ho questa sensazione... comunque con "non so che ci faccio qui" intendevo dire che non so che ci faccio qui, non ci vuole molto... sai, ho voglia di ...boh fare qualcosa a questo calice...- lo guardo a occhi sbarrati
- Blaise, da amico ad amico... MA COSA TI SEI FUMATO!?-
Lui alza lentamente lo sguardo e piega la testa di lato, col suo sguardo stupito da vittima - Dra, ti vedo ...teso, sai? Vuoi un infuso? Una pozione?-
- Beh, non sarebbe male, poi facciamo i biscotti?- ribatto sarcastico
- Mmm... beh, fai da solo, tanto è casa tua... è che ho proprio tanta voglia di fare un incantesimo a questo calice, ma non so quale...mmm- borbotta, esaminando il calice d'oro che ha Appellato poco fa, dandogli dei piccoli colpi con la bacchetta
- Blaise, tu sei tutto mat...-
Un boato si leva dal calice, che Blaise ha decisamente  stuzzicato troppo, e ora sembra un petardo magico, che spara ratti, tacchini, pudding, animali da fattorie di ogni disgustoso tipo, cappelli bizzarri, stelline magiche, dolci natalizi e praticamente una tavolata degna degli Elfi Domestici di Hogwarts.
Il tutto ovviamente si accumula sul mio bel...
- Tappeto! Il mio stramaledetto tappeto che vale come tutto il tuo guardaroba, Zabini!-
Lui, oltraggiato (e un po' intontito, mentre guarda stralunato il calice)  mi rivolge un'occhiataccia
- MAI paragonare il valore del mio pregiatissimo guardaroba ad alcunché, Dra- ribatte calcando su quella disgustosa abbreviazione; alzo gli occhi al cielo, esasperato
- Beh, quindi che si fa!? E non ti azzardare a toccare ancora quel calice o ti uccido!- lo avverto, mentre l'occhio mi cade su una targhetta d'argento, caduta ai piedi dei Blaise durante quel pandemonio. La leggo, avvicinandomi.
La prima reazione è l'incredulità.
Dopo qualche istante inizio a dubitare della salute mentale di chi ha architettato questa colossale idiozia.
Ora inizio a sbraitare
- Ma come cazzo può essere che mi mandano dei tali dementi come Spiriti!? Eh!? Come può essere!? Ma io dico, già è pesante di suo la cosa, senza che mi rifilino questi idioti...-
-
Guarda che io sono ancora qui eh...-
-... e per di più questo non sa neanche da dove iniziare! Per Merlino, ora capisco perché c'è immischiato mio padre! Solo un coglio...-
- Draco, le parole- mi interrompe Zabini mentre, serafico, si svacca nuovamente sulla poltrona e si mette a giocare con un coniglio
-... come lui poteva immischiarsi in una stronz...-
- Draaaa! E poi me la spieghi questa storia? Non so se hai notato ma hai tutta la "Magica Fattoria di Mago Tobia" ai piedi, assieme agli avanzi del Cenone di Natale di Hogwarts...-
- Grazie, Blaise, non me ne ero accorto! Cazzo qui mi prende l'esaurimento nervoso!- mi schianto sull'altra poltrona e, mentre mi scolo una bella mezza bottiglia di qualcosa di indefinito (e un pulcino mi si arrampica in testa), racconto a Blaise tutta la faccenda della redenzione e degli spiriti.
- Wow, quel tuo cugino è uno spasso! Sapevo che ti rodeva ancora la faccenda della Granger!- ed ecco il classico commento targato Zabini & Co., fieri di avervi offerto l'ennesimo commento inutile e irritante
- Sai, ogni tanto potresti anche sostenermi, sai! Invece di fare il solito "amico" cerebroleso!- ma lui mi ignora, ovviamente, perché sta esaminando la sua targa d'argento.
- E così... sono lo Spirito dei Natali Presenti...- dice pensoso.
Ti prego Salazar, un commento intelligente e utile, solo uno in tutta la sua vita, ti prego...
-
... .... ... ... Che figo!- Rettifico Salazar, ammazzalo, per me va bene anche seduta stante!
- Beh, quindi che facciamo?-
- Lo dovresti sapere tu,  non sono io lo Spirito qui!- commento sbuffando e scuotendomi via la nidiata di pulcini.
Così Blaise rimane zitto per un po' (oh, Salazar, lo sapevo che non mi detesti così tanto, grazie!), facendo i grattini a quel mangia-carote di pelo e pulci; poi vedo lo sguardo. Lo sguardo che gli viene quando ha un'idea. Oh merd...
-
Ho trovato!- esclama, infatti - io sono lo Spirito, no? Quindi dovrei già sapere come fare e, visto che non sono morte e non mi hanno potuto dare le istruzioni come a Black, devo andare d'istinto, perciò...- risoluto, afferra il famoso calice e, mentre io cerco di fermarlo, disperato, lui punta ancora una volta la bacchetta contro di esso.
E poi l'incredibile.
Il calice dorato inizia a emettere una scia di luci e scintille, che si posano su qualsiasi cosa, illuminandola e scaldandola ancora di più; mi alzo in piedi e curioso, mio malgrado, mi avvicino.
- Beh, che te ne pare!?-
- Sì, bella fiaccola di fate, ma serve a qualcosa?- chiedo, polemico
- Uff, come sei  rompiapalle Dra, rilassati! Comunque, beh... boh, non ne ho idea...forse se la scuoto un po'...-
E poi finalmente succede: mentre Blaise agita il calice come se stesse suonando una campana, la polvere si attacca a tutto, e inizia a far sbiadire tutto ciò che ci sta attorno e... appare un'altra stanza.
- Si può sapere dove mi hai trascinato adesso?- chiedo, fissandolo torvo.
- E io che ne so?- risponde Blaise allegramente, guardandosi attorno: è senza speranze.
Non si vede quasi niente, ma Blaise inizia ad agitare la torcia (rischiando di appiccare fuoco agli arazzi appesi alle pareti) e finalmente capisco dove ci troviamo: è un corridoio, non è una stanza, e più precisamente un corridoio di...
- Hogwarts!- esclama felice lo Spirito dei miei stivali
- Hogwarts...che ci facciamo qui?- chiedo io, annoiato
- Boh... penso che dobbiamo andare a festeggiare!- senza neanche ascoltare le mie proteste, quel dannato mi trascina per quei corridoi, rifugi di tanti di quei ricordi da far star male chiunque.
Alla fine ci troviamo in cima all'enorme scalinata di marmo, che scendiamo rapidi per dirigerci nella Sala Grande.
Anche se non lo direi ad alta voce neanche tra un milione di anni, qualcosa smuove quel cuore che avevo dimenticato di avere, mentre avanziamo tra i festeggiamenti e la ricca tavolata; quella vecchia cornacchia della McGranitt siede a capotavola, conversando coi professori del più e del meno e lanciando occhiate di disapprovazione al Mezzogigante, intento a scolarsi boccali di vino enormi assieme a Lumacorno.
I giovani studenti rimasti per le vacanze ridono delle sceneggiate di quest'ultimo, e così anche per i battibecchi tra la McGranitt e la Cooman
- Ma Minerva, come puoi negare l'evidenza? Altro che stelle e stelle, come dice il ronzino, tutta colpa di Marte e dell'interferenza di Giove!-
- Cara Sibilla, le assicuro che se qualcuno di non invitato fosse presente lo potremmo vedere, le barriere di Hogwarts sono ben salde!-
- Io insisto! Due figure tremanti d'emozioni e prossime ad un destino stranamente...beh... privo  di morti imminenti sta assistendo a questa conversazione!-
Mi volto a guardare Blaise, certamente con espressione un po' meno composta del solito
- Che cazz... e lei come fa a saperlo?- chiede lui con voce strozzata dallo stupore; scuoto la testa, capendone meno di lui.
- Però, sempre i soliti festaioli, qui a Hogwarts, eh?- osserva - ...Non ti manca mai? Sai, lo fanno tutti, la festeggiano tutti questa stupida festa, il
periodo dell'anno in cui si spendono più soldi, si fanno più cause, si fanno gli auguri più falsi, giusto?-
Un sordo ringhio gli deve bastare, perché si mette a ridere, agitando pericolosamente la torcia. Io intanto ci capisco sempre meno: è vero, l'ho detto io, ma possibile che ora mi sembra una frase così stupida? Tutta colpa di Hogwarts...
- Draco, una cosina...ehm, non ti preoccupa la previsione priva  di morti? Potrebbe essere un buon segno!-
Io non rispondo, rimango a fissare i Petardi Magici che scoppiano fra gli studenti, senza realmente guardarli.
Ora, bisogna sapere una cosa della Cooman: quando predice morti, si può star tranquilli; quando inizia a entrare in strani trans (anche se ci credo poco, visto che sono voci Grifondoro) vuol dire tempi bui, molto bui; ma quando dice nessuna morte imminente... vuol dire arcobaleno e unicorni da tutte le parti! Per Merlino... bah, dopotutto si starà sbagliando: di certo non prevedo miglioramenti nella mia insignificante vita.
Infatti più va avanti questa faccenda, più me ne rendo conto: per molto tempo ho creduto di essere felice di questa vita, questa che mi sono scelto, ma adesso...
- Mmm...Draco?-
- Che c'è?-
- La torcia trema, è ora di andare avanti mi sa- in effetti il calice sta tremolando, facendo traboccare scintille che si stanno pericolosamente avvicinando al mio pigiama di seta.
- Ok, andiam...- non faccio in tempo a finire di dirlo, che piombiamo in un altra sala da pranzo, questa volta decisamente più piccola.
Nonostante non regga il confronto con la Sala Grande, però, ci troviamo in un salone bello vasto, simile a quelli del Manor, ma molto più caldo e accogliente; con mia grande sorpresa, a tavola siedono delle Serpi di mia conoscenza...
- Ahah, mi fai proprio morire Theo- esclama sarcastica Daphne Greengrass, come sempre splendida nel suo abito verde bosco; non è cambiata molto, in questi anni: è sempre la solita, bellissima, scorbutica intrattabile Daphne, pronta a fulminarti con gli occhi verde chiarissimo.
- Oh, andiamo, è normale che Blaise si dia alla fuga, ogni tanto!- sghignazza quell'idiota di Theodore Nott, il prode compare mio e di Blaise, sempre pronto a fare quello che si fa i cazzi suoi, quando in realtà continua a rifilarti commentini taglienti.
- Certe cose non cambiano mai, eh Blaise?- chiedo ghignando a questa sottospecie di Spirito che mi ritrovo - Blaise? Blaise mi ca...- mi guardo attorno, ma Zabini è sparito.
- Ed eccomi sempre pronto a smentirti, amorino mio!- e lo vedo entrare dalle doppie porte, mentre si spolvera ancora via qualche fiocco di neve... ma come diavolo ha fatto!? Non pensavo che gli Spiriti potessero diventare materiali così in fretta...
- Strozzati, Blaise!- risponde ridacchiando Theo, mentre Blaise si avvicina a Daphne per baciarla
- Si può sapere dove accidentaccio eri finito, idiota?- eh, sì, certe cose non cambiano proprio mai.
- Certo, amore, anche tu mi sei mancata! No, non ho freddo, grazie e, sì, credo starò in piedi, grazie!- ribatte lui ironico
- Bah, siediti stupid...- non riesce a dire altro, bloccata da un bacio di Blaise, dato a tradimento.
Quando finalmente si scollano, una voce tagliente come quella di Daphne, ma molto più sottile e limpida, annuncia l'arrivo di Astoria Greengrass: di poco più piccola di Daphne, per un po' eravamo stati insieme a Hogwarts, poi...
- Allora, avete convinto il mulo o è ancora a marcire in quel museo?- chiede sedendosi accanto a Theo, che le cinge la vita con un braccio e la stringe a se, affettuoso
- Macché, quello non lo muovi neanche con l'Imperio- risponde Blaise sornione, ammiccando verso di me
- Già, secondo me non lo si tira fuori di lì neanche da fantasma- dice amara Daphne
- Bah, io non credo...- borbotta Blaise, mentre cala un silenzio carico di risentimento e... rimpianto?
- Vabbè, allora l'hai preso?- chiede Astoria nervosa, spezzando la tensione
- Sì,ecco!- risponde Blaise, estraendo da sotto il mantello una bottiglia di Vino Elfico Stravecchio Golden Phoneix: vi assicuro che il nome vale la qualità.
E così li vedo servirsi il vino e gustarsi il dolce, parlando di un infinità di cose, facendomi scoppiare in una delle mie rare risate, ogni tanto.
Merlino, quant'è che non stavo un po' in compagnia? Mi sembra passato un secolo...
Quando poi Blaise e Theo si mettono a giocare a Scacchi Magici, una valanga di ricordi mi si riversa addosso, ricordi di un mondo perduto ormai per sempre: le lunghe serate passate a giocare con quegli scacchi... serate con i miei amici, gente che mi ostino a ignorare, partite occasionali con mia madre, combattutissime sfide con lei...
- Zabini, è ora di andare- dico secco; lui alza lievemente lo sguardo dalla scacchiera, e scuote impercettibilmente il capo, per poi tornare tranquillo a sterminare un paio di pedoni.
L'indignazione sale ancora di più: è tutta la notte che mi trascinano da un posto all'altro, continuando a ignorare ogni mia protesta o parere, senza poter reagire in alcun modo, porco Godric giuro che gliela faccio pagare quando torniamo alla normalità...
- Come sta?- la domanda fa calare nuovamente quel gelo, pieno di pensieri e frasi non espressi ma chiaramente leggibili sui loro visi; Daphne fissa Blaise che, sguardo fisso sulla scacchiera, cerca di trovare la risposta più giusta, forse quella per colpirmi meglio...
- Tira avanti- infatti eccolo, lo Schiantesimo in piena faccia... ma che sta succedendo?  Da quando mi faccio colpire così tanto da questi commenti?  Stramaledetti Spiriti... - Continua a fare  l'esiliato, a convincersi di essere la persona con la vita migliore del mondo, libera da impicci, distrazioni...-
- ...Amici, gente che gli vuole bene, esseri umani...- continua tagliente Theo, anche lui concentrato sui pezzi magici
- Che idiota...- Daphne non si smentisce mai - Rinchiudersi da solo nel suo mondo, tutto solo per quel suo stupido nome, per entrare nel Wizengamot...a chi crede che gliene freghi qualcosa del suo nome? Eh? Alla gente! A quelli per cui Draco è solo un cognome? Pensa davvero che alla gente che gli dovrebbe importare davvero se ne faccia qualcosa del suo nome? Che pezzo di deficiente- e ancora quel macigno mi colpisce, con la voce dura e fredda di Daphne, portavoce in realtà di un evidente risentimento.
- Blaise...è vero?- chiede d'un tratto Astoria, la voce preoccupata e cupa che non fa presagire nulla di buono; il chiamato in causa infatti distoglie lo sguardo dalla scacchiera, finalmente, per rivolgerne uno interrogativo alla cognata.
- La Granger e Weasley- risponde secca, assestando l'ennesimo colpo a quel cuore che speravo fosse diventato insensibile
- Sì... eravamo presenti- Theo, intento a sorseggiare un calice di vino, si mette a tossire convulsamente, sputacchiando qualche brandello di frase fra un colpo di tosse e l'altro
- Che?... Draco!... proposta...Mezzosangue!? ....merda- ok, se Theodore Nott usa parolacce è proprio sconvolto; questo ridesta Daphne, rimasta a occhi sbarrati per tutto il tempo
-  Cazzo! Ma la gente non può stare attenta a dove fa le proprie proposte, cazzo!  E tu non potevi portarlo via, demente!- sbotta infatti, molto meno attenta di Nott al linguaggio
- E che dovevo fare? Lanciargli uno Stupeficium e trascinarlo via!? Lo sai che quando si parla della Granger non c'è un cazzo che tanga! E poi è andato via prima che lei rispondesse a Weasel- si giustifica Blaise.
I ragazzi tirano un lieve sospiro di sollievo - Oh, meno male, almeno quello se l'è risparmiato- commenta Astoria.
Dopo qualche minuto di silenzio, i ragazzi decidono finalmente di salutarsi, e Blaise mi raggiunge.
- Tutto bene?- non rispondo, non so che dire - Draco?-
- Cosa ti devo dire, Blaise?- chiedo stancamente: il mondo che mi ero costruito sta crollando come un castello di sabbia, e io posso solo assistere al suo veloce sgretolarsi - Che mi sento uno schifo? Che non so più che fare della mia vita? Che sta crollando tutto?-
- Io... non lo so, Draco...se vuoi ti porto a casa...- mi risponde Blaise; ma un ultimo dubbio, un'ultima speranza, forse, un'ultima sofferenza a cui mi devo sottoporre si propone prepotente nei miei pensieri.
- No, mi devi far vedere un'ultima cosa- lui mi guarda stranito
- Dra, lo sai, non posso, io...-
- BLAISE! Mi avete trascinato come un pupazzo per tutta la notte, mi avete torturato, distrutto, fatto a pezzi e ignorato, che io lo volessi a meno. Ora ti chiedo solo un favore. Se non puoi da Spirito, fallo da amico.- sbotto, nervoso.
Lui mi guarda torvo per qualche secondo, poi scoppia - Al diavolo Draco! Che vuoi, dai...-
- Voglio saperlo... voglio sapere cosa ha deciso la mi... la Mezzosangue- rispondo deciso, mentre i suoi occhi si spalancano, preoccupati
- Draco, sei sicuro...?-
- Sì, ora- rispondo secco.
Lui, a malincuore, agita la torcia un'ultima volta, spero, per questa giornata.
Ora ci troviamo in una bella villetta di periferia, probabilmente uno di quei quartieri con un buon tasso di maghi integrati fra i Babbani.
Un altro cenone familiare (decisamente diverso) si mostra ai miei occhi: buona parte di quel delirio degli Weasley occupa gran parte dello spazio, chiassosi e mangioni come ogni buon Grifondoro, assieme a Potter e il piccolo Lupin.
Perdo un battito. Se c'è il piccolo...Teddy, mi pare, allora c'è anche mia zia Andromeda, anzi, questa probabilmente è casa sua, e quindi c'è anche... sì, eccola lì, a conversare con la sorella e la signora Weasley, i lunghi capelli biondi mezzi raccolti in un'elegante acconciatura, gli occhi azzurri ormai primi di quella glacialità, anzi, quasi fin troppo offuscati dalle emozioni. Come i miei.
Eccola lì, Narcissa Malfoy, mia madre, che ha perso il marito e quasi anche il figlio, senza volerlo, senza poterci fare niente.
Ed eccola lì, forse finalmente pacificata, ora che è libera dalla morsa oppressiva della folle sorella maggiore, ritrovata con la sorella che l'aveva dovuta abbandonare tempo fa'. Eccola lì, forse, nonostante tutto, molto più felice di me, per aver lottato, per essere riuscita a scappare da quel mondo. Ma la tristezza rimane, la si legge in quell'ombra negli occhi.
E so di essere io, la causa di quell'ombra. E questo mi fa stare anche peggio.
- Dra...ehm...dobbiamo andare di sopra... abbiamo poco tempo- accenna Blaise, indicando la fiaccola morente.
Così lo seguo al piano di sopra, in un grazioso bagno, dove ritrovo il mio peggior incubo. E il mio più bel sogno. Il cuore mi si ferma.
Hermione Granger siede sul bordo della vasca, abbracciata dalla Piattola, calde lacrime che cercano di affacciarsi dagli occhi marroni e screziati d'oro.
Occhi in cui mi perderei per sempre, se non fossero gonfi e arrossati da puro dolore e confusione.
Sono confuso anch'io: ancora le so leggere dentro, alla Mezzosangue?
Ma perché ora piange, maledizione, perché?!
- Shhh, non piangere Herm... è...normale...- la Mezzosangue si scosta, asciugandosi gli occhi con un pezzo di carta
- Che cosa è normale, Ginny? Che non sappia se accettare o no la proposta di Ron? No che non è normale!- sbotta, furiosa con...se stessa; il mio cuore, maledetto, riprende a battere, traditore di una sorpresa enorme e di... speranza?
La Weasley fa un sorriso comprensivo all'amica
- Hermione, sappiamo tutte e due la risposta che vuoi dare a Ron. Ma hai paura di ammetterlo... di ammettere che tutto questo tempo non ha significato tanto da sposarlo-
La Granger guarda negli occhi la sua amica, distrutta- Ginny, io non capisco! Non capisco che mi succede, io dovrei amarlo, dovrei aver già detto sì! Io...-
-No Hermione!- la interrompe impaziente l'amica - No! Non ti senti? Chi dice che dovresti amarlo!? Herm... diciamoci la verità; quella verità che il tuo cuore ancora conserva ma che il tuo cervello cieco e sordo ha già rimosso: tu lo ami ancora.-
Le parole della Weasley cadono nel silenzio. Si potrebbero sentire i rumori dei festeggiamenti se non fosse per un potente Incantesimo Imperturbabile e un Muffliato, probabilmente evocati dalla Grifona.
La Grifona che scoppia finalmente a piangere, gettandosi fra le braccia dell'amica, resasi conto di una verità che le fa male.
E mi fa male. Perché se è come penso, so benissimo chi è quel lui. E sono scioccato. Frastornato. A pezzi.
Perché nonostante tutto, nonostante tutto il male che le ho fatto, l'abbandono in cui l'ho lasciata, l'ambizione per cui ho mollato la vita vera... lei ancora soffre per me.
- Vieni, ti riporto a casa- sento a malapena Blaise, mentre ci circonda delle ultime scintille della torcia, ormai spenta, riportandomi in camera mia, nella mia solitudine.
L'oscurità mi accoglie.
Sono a pezzi.
Vorrei solo dormire e dimenticare tutto.
Ma ormai so che non posso.
Mi siedo sulla poltrona e accendo il fuoco nel camino. Poi aspetto.
Aspetto l'ultimo Spirito.
L'ultima lezione.
Ciò che sarà.
Aspetto e, allo scoccare dell'una, sento un fruscio alle mie spalle e, senza neanche voltarmi, con un leggero brivido, mormoro
- Andiamo-

Note dell'autrice:
eccomi qua con il nuovo capitolo gente!
Sinceramente più scrivo più non sono pienamente soddisfatta del mio lavoro; probabilmente alla fine rivedrò il tutto per migliorarlo.
Allora, vi piace? Fa così schifo come mi sembra? Pare troppo scontato? Ah, ma se sapeste cosa ci attende...penso che si gusterebbe meglio una seconda lettura, soprattutto dopo una bella revisione generale ;)
Ringrazio chi segue e preferisce questa ff, grazie mille!<3
Forse avrei altro da dire, ma al momento è troppo tardi, riesco a malapena a ricordarmi che giorno è, meglio che non consumo troppo i miei poveri neuroni XD
Vi invito solo a recensire, anche per muovere delle critiche, sempre utili per migliorare :D
Ora vi saluto, correggo e carico il capitolo
Alla prossima!
Benny :-D
NOX
  
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