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Autore: xdreamcatcher    28/02/2014    0 recensioni
"Ero cresciuta e cambiata molto nell'anno precedente, non solo fisicamente ovviamente, ma anche caratterialmente; ero decisamente più matura ed ero pronta ad affrontare con grande impegno e serietà l'anno che stava per iniziare." così pensava Rachel, prima di imbattersi in diverse situazioni che le causeranno varie difficoltà. Una persona, forse, potrà aiutarla ad affrontare tutto..
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Aspetta.- disse prendendomi per un polso e voltandomi verso di lui -Te ne vai così?- chiese.
Lo guardai fisso nei suoi occhi verdi e lui fissò dritto nei miei, nessuno dei due disse una parola, fino a quando, piano piano, ci avvicinammo e le nostre labbra si sfiorarono.
Un bacio così delicato e dolce che mi sembrava di vivere un sogno.
-Harry...- dissi -Harry...-

-Rachel?- 
Aprii gli occhi e li strofinai, girandomi dalla parte opposta e vedendo Nora seduta sul mio letto -Buongiorno.- dissi sbadigliando -Che fai qui?-
Rise -Uhm, niente. Cosa stavi sognando?-
Ci pensai, poi spalancai gli occhi -Che ho detto?-
-Hai solo ripetuto 'Harry' circa una decina di volte.- disse con un ghigno sul volto.
-Oh mamma.- 
-Non glielo dirò, stai tranquilla. Ma è ora di alzarsi, la colazione è già sul tavolo.- concluse e si alzò, andando verso la cucina e chiudendo la porta della mia camera.
Rimasi ancora coricata sul letto, fissando il soffitto bianco della mia stanza e cercando di ricordare quel che stavo sognando, quando nella mia mente riapparvero velocemente le scene del mio sogno.
Sorrisi senza volerlo e mi alzai, più felice del solito.
Arrivata in cucina mi sedetti su una sedia, davanti a me Clarisse con gli occhi fissi sul suo cellulare:
-Harry, Harry.- cominciò ad un certo punto.
-Clarisse non sei affatto divertente.- replicai prendendo un biscotto e spezzettandolo nel caffè -Era un sogno, ok? Non vuol dire niente.-
-Come no...- rispose continuando a guardare il suo cellulare -Trovato!- esclamò poi.
-Trovato, cosa?-
-E' single!- disse Nora prendendo il cellulare di Clarisse in mano.
-Ma che diavolo state facendo?- chiesi, bevendo un sorso del mio caffè.
-Abbiamo cercato Harry su Facebook.-
-Per quale motivo?- 
-Rachel, non siamo stupide.- disse Nora.
-Continuo a non capire.-
-Da quando sei uscita a pranzo con lui non fai altro che parlarne e ora lo chiami durante i tuoi sogni.- esclamò Clarisse -Ti piace.-
A quell'affermazione mi andò di traverso il caffè -Cosa?! No, vi state sbagliando.-
-Che male c'è?-
-Lo conosco da neanche una settimana, come fate a dire che mi piace? E poi devo ancora digerire la storia con Mike, quindi scusate signorine se distruggo i vostri di sogni.- mi alzai e andai verso la mia stanza, quando Nora urlò: -Beh, in qualsiasi caso, se vuoi provarci, è single!-
Chiusi la porta e cercai qualcosa da vestire nel mio armadio, prendendo poi una maglietta e un paio di pantaloni; misi un po' di trucco e tornai dalle altre che mi aspettavano all'uscita.
-Pronta.- dissi prendendo la borsa e uscendo dalla porta.
Ci dirigemmo tutte e tre verso cortile del college e ci sedemmo su una panchina, quando un ragazzo alto e coi capelli scuri si avvicinò a noi:
-Hey, bellissima.- disse quando arrivò e salutò Nora con un bacio sulla guancia. 
-Ciao!- rispose lei -Ti presento le mie amiche: Clarisse e Rachel.-
Mi guardò e tenne la mia mano stretta nella sua -Calum, piacere. Tu non sei quella ragazza che era venuta a cercare Harry in camera qualche giorno fa?- 
-Oh, tu sei il suo compagno di stanza? Piacere.- dissi e lasciai scivolare via la mia mano dalla sua presa.
-Qualcuno parlava di me?- disse una voce alle spalle del ragazzo.
-Pensavo non ti saresti più svegliato.- disse Calum toccando la spalla di Harry.
Indossava una camicia a quadri rossa e i suoi soliti paio di pantaloni neri strappati.
-Ciao a tutti.- disse poi alzando la mano.
Gli sorrisi e Nora mi diede una gomitata: -Che vuoi?- chiesi a bassa voce.
Roteai gli occhi e decisi che non avrei dato più ascolto né a lei né a Clarisse.
Come ogni anno, le prime lezioni si basano sulla presentazione del professore, sui libri da compare o da prendere in prestito dalla biblioteca, sull'orario e il programma del corso. Tutto abbastanza noioso, considerando il fatto che ho sentito ripetere le stesse cose almeno una ventina di volte durante la mattinata.
Uscimmo per l'ora di pranzo e decidemmo di andare tutti insieme a pranzo fuori.
-Avete visto il ragazzo nuovo? Quello infondo all'aula?- chiese Nora durante il pranzo.
-Dio, sì. Quanti brufoli aveva?- rispose Clarisse.
-Hey, poverino!- dissi bevendo un sorso della mia acqua -E' solo il primo giorno e avete già da dire su tutti?- 
-Certe cose non passano inosservate, Rach.-  mi rispose Nora tornando subito dopo sull'argomento brufoli del ragazzo nuovo.
Passarono così i primi dieci minuti, fino a quando finalmente non arrivarono le nostre ordinazioni.
-Grazie al cielo, ho una fame.- esclamò Harry appena gli venne piazzato il suo piatto davanti.
Stavo seduta davanti a lui, mangiando in silenzio, quando... -Terra chiama Rachel.- disse Clarisse che stava seduta alla mia sinistra -Sei con noi?- 
Non mi ero accorta di star praticamente fissando Harry, il quale ridacchiava coprendosi la bocca.
-Oh, ehm... Scusate, stavo pensando.- dissi diventando rossa sulle guance dalla vergogna -Non volevo fissarti, scusa.- abbassai lo sguardo e giocherellai con le patatine nel mio piatto, cercando di non guardare nessuno.
-Non ti preoccupare, succede tutti.- disse lui.
Sentivo le guance bollire. Trovavo estremamente interessanti quelle patatine in quel momento.
-Hey.- disse prendendomi il polso e fermando il mio continuo giocherellare.
-Scusa. E' stato abbastanza imbarazzante.- risposi posando la forchetta nel piatto, la sua mano non voleva lasciare il mio polso.
-Basta chiedere scusa.- disse ridendo.
Perchè non ne facevo una giusta? 
Dopo qualche minuto ci alzammo dal tavolo e i ragazzi, gentilmente, ci pagarono il pranzo.
Mentre tornavamo alle nostre stanze, Harry si avvicinò a me e sorrise: -Domani c'è il primo allenamento.- iniziò -Pronta, signorina Dampton?-
-Prontissima. E lei, Styles?- 
-Mai stato così pronto. Ho visto nei corridoi che la squadra di nuoto ha vinto parecchio lo scorso anno.-
Sorrisi, pensando a quanta fatica avevamo fatto lo scorso anno per allenarci e vincere tutte quelle gare: -Già, dicono che è stato l'anno migliore dopo il 1992. Siamo stati bravi, ma arrivavo a fine allenamento che quasi mi dovevano portare in camera in braccio da quanto ero stanca. McKenzie è buono, fino a quando non si mette in testa che la squadra deve vincere a tutti i costi.-
-Mi stai spaventando.- disse ridendo.
-Mi dispiace!- risposi -Come dice il nostro allenatore: vincere vuol dire allenarsi tanto duramente da non sentire più le gambe e le braccia.- dissi con l'accento di McKenzie.
Arrivammo al nostro blocco e salutammo i ragazzi: -A domani.- disse Nora, poi entrammo nella nostra camera.
-'Non mi piace, lo conosco da due settimane'.- disse Clarisse venendomi vicino.
-Non iniziate.- dissi precipitandomi sul divano -Ero sovrappensiero.- mi giustificai.
-Pensavi a quanto verdi fossero i suoi occhi?- chiese Nora.
-O forse a quanto profonde sono le sue fossette?-
Presi un cuscino e lo lanciai addosso alle mie due compagne di stanza che stavano in piedi davanti a me: -Finitela!- 
  
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