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Autore: Raya_Cap_Fee    28/02/2014    3 recensioni
[Hatfields & McCoys]
La faida tra le famiglie Hatfield e McCoy è entrata a far parte della storia statunitense sia per la lunga durata (1863-1891) sia per i numerosi e sanguinosi omicidi. Teatro di questi avvenimenti è stato il territorio tra il West Virginia e il Kentucky, precisamente tra il Tug Fork e il Big Sandy River.
Guardando la mini-serie, appena trasmessa in tv, mi sono incuriosita e ho voluto saperne di più. Questa sarà una raccolta di one-shot ispirata alla serie televisiva, sui vari personaggi delle due famiglie. Per chi, come me, ne è rimasta affascinata.
1- Randolph "Randall" McCoy
2- William Anderson "Devil Anse" Hatfield
3- Roseanna McCoy
4- Johnson "Johnse" Hatfield
5- Tolbert McCoy
6- William "Cap" Hatfield
7- Ellison "Cotton Top" Mounts
Genere: Introspettivo, Slice of life, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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HATFIELDS & MCCOYS-QUESTIONE DI SANGUE

 
- Tolbert McCoy

 
E così è giunto il momento. Il momento di morire. Non è facile essere consapevoli che la propria ora è giunta e che non c’è possibilità di salvezza né per l’anima e né per il corpo. Abbiamo ucciso Ellison Hatfield il giorno delle elezioni e ci siamo macchiati della grave colpa di Assassinio. Io e miei fratelli minori.

Li guardo entrambi mentre gli Hatfield ci portano al confine con il Kentucky per giustiziarci. Probabilmente ci legheranno ad un albero e ci crivelleranno il cervello di piombo. Forse ce lo siamo meritati o forse no. Riesco ad afferrare le dita di Randolph Junior e gliele stringo per fargli forza. Lui è il più spaventato di noi tre e io non lo biasimo. Forse, se io non avessi colpito Jim Vance la rissa non sarebbe cominciata, nessuno sarebbe morto e noi non avremmo una condanna certa sulla testa.

Spero ancora di veder sbucare mio padre e i McCoy dietro l’angolo lungo il sentiero. Spero ancora che mio padre voglia provare a salvarci con la forza. Gli Hatfield l’hanno fatto, quando abbiamo rapito Johnse. Sono venuti a salvarlo armati di fucili e lo hanno liberato dando fuoco alla casa.

Nonostante tutto sono una famiglia ben assortita. Sono uniti, si spalleggiano a vicenda.

Dentro di me ho la consapevolezza che Randall McCoy non verrà, l’ha fatto capire anche la mamma quando è venuta a trovarci. Nessuno verrà a salvarci e io sto sprecando i miei ultimi di minuti di vita a rimuginare su speranze vane. Randoph Junior mi tiene ancora strette le dita e io non gliele lascio. Ne ha bisogno.

Chiudo gli occhi e ispiro profondamente l’aria del bosco. Sono cresciuto, nei boschi, tra l’odore del legno appena tagliato, le foglie secche in inverno e le chiome rigogliose in primavera.

 Stringo gli occhi e mi concentro sul posto nel quale vorrei essere ora.

Una collina…no, è una pianura verde illuminata dai freddi raggi del sole autunnale al tramonto in sella a Brian, il mio cavallo. Il vento che mi scompiglia i capelli rossicci, l’aria frizzante e l’adrenalina della corsa che mi scuotono le membra risvegliandole dal torpore, i muscoli possenti del cavallo che si contraggono e si sforzano sotto le mie cosce nel tentativo di raggiungere la massima potenza e velocità. Nel tentativo di rendere indimenticabile l’ultima corsa.


Quasi non mi accorgo che il carretto sul quale siamo io e i miei fratelli si è fermato fin quando qualcuno non mi colpisce malamente un braccio.
“Sveglia, Tolbert! Non vorrai addormentarti prima del tempo eh?” dice con scherno Good’Lias, un altro fratello di Devil Anse. Faccio una smorfia e riapro gli occhi. Randolph Junior mi ha lasciato la mano e io mi guardo intorno.

Siamo in una piccola radura e di fronte a noi sono allineati in riga tre alberi, perfetti per legarci.

“Legateli lì” dice infatti Devil Anse. Spero bruci all’inferno il prima possibile, lui e tutta la sua famiglia. Good’Lias mi fa scendere dal carretto e mi trascina vicino all’ albero. E’ inutile tentare di resistere. Saranno dieci o quindici Hatfield. Un vero plotone d’esecuzione.

Mi si avvicina Cap e prende a passarmi la corda intorno al corpo. E’ bene attento a stringere per bene. Al contrario di Johnse, che è pallido come un cencio, Cap è indifferente al nostro destino.

“Si raccoglie ciò che si semina eh, Tolbert?” dice infatti Cap puntandomi il suo unico occhio sano dritto in faccia. Non rispondo e mi limito a voltarmi verso i miei fratelli che sento agitati. Pharmer ha allungato una mano verso Randolph Junior.

“Johnse, ti prego…”dice Pharmer.

Sospiro sommessamente e guardo gli Hatfield posizionarsi di fronte  a noi. Uno dopo l’altro imbracciano i loro fucili, l’ultimo a farlo è proprio Cap.

“Voi siete consapevoli del perché, vero?” dice Devil Anse rivolto nella nostra direzione. Io lo guardo. Ne sono consapevole, certo e di certo non ne affatto contento. Stringo le labbra e prendo un profondo respiro. Uno degli ultimi probabilmente. Sento il sangue scorrermi forte, il cuore quasi mi scoppia nel petto.
Nessuno di noi risponde ma Devil Anse sa.

“ Ora!” esclama poi il capofamiglia. L’ultima cosa che sento è una serie di spari e un dolore lancinante dappertutto poi, più niente.

Non sono più niente.


 
Spazietto Autrice
Bonsoir! Ecco a voi Tolbert McCoy :) mi è dispiaciuta molto la sua morte, mi era simpatico dopotutto e spero che questa one shot vi sia piaciuta. La prossima sarà dedicata al mio personaggio preferito (vero, Rinie?) William “Cap” Hatfield <3


Raya_Cap_Fee

 
 
   
 
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