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Autore: telesette    28/02/2014    1 recensioni
Lei Wulong (dall'universo di "Tekken") e Chun Li (dall'universo di "Street Fighter"), insieme in questo cross-over per sventare un importante traffico di droga a livello internazionale.
Riusciranno i due prodi agenti, esperti di arti marziali, a scovare il genio criminale che gestisce la produzione e la vendita di un micidiale derivato oppiàceo, meglio noto come "Polvere del Drago"?
Per arrivare al boss finale, i due dovranno sostenere una serie di violentissime sfide: inseguimenti, scontri a fuoco, combattimenti all'ultimo sangue e...
Genere: Azione, Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Lei Wulong
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Quando Lei riaprì gli occhi, accusando forti dolori al petto e alle ossa, non aveva neppure la più pallida idea di cosa fosse successo esattamente.
Realtà o allucinazione, Pan Quan lo aveva messo al tappeto... e cosa ancora più incredibile, considerato quanti e quali avversari avesse già affrontato e sconfitto in precedenza, Wulong non era riuscito a vedere "come" e "quando" l'attacco fosse effettivamente partito.
L'ultima cosa che ricordava, man mano che la nebbia cominciò a diradàrglisi in testa, era quell'orribile muso verde squamoso che gli si avventava addosso.
Dopodiché, il vuoto!
Non era riuscito a dissipare un'allucinazione, perché di allucinazione doveva trattarsi, ma gli riusciva difficile accettare una sconfitta del genere. Poteva anche ammettere la superiorità di qualcuno nel corpo a corpo, secondo il codice e lo spirito delle arti marziali, ma non di soccombere dinanzi ai tucchetti diabolici di una specie di illusionista.

- Le chiedo umilmente perdono, signor Wulong - mormorò il vecchio, chino al suo fianco. - Se le avessi spiegato "a parole" in cosa consisteva il Soffio del Drago, oltre a fraintendere la base di questa tecnica, non avrei avuto modo di fornirle alcuna dimostrazione pratica...
- Bella dimostrazione - commentò Lei seccato. - Un po' di fumo negli occhi e una maledetta diapositiva Made in Bangkok!

Pan Quan sospirò profondamente.

- Vedo che anche lei dà molto peso a ciò che vede con gli occhi, dimenticando di avere altri sensi a disposizione, tuttavia le concedo di riformulare la sua osservazione con più calma e in modo un po' più analitico... So che è un ottimo detective, per favore, non mi deluda!

Lei aggrottò le sopracciglia, chiaramente infastidito, tuttavia doveva convenire che Pan Quan Yu non era tipo da burlarsi così di un uomo d'onore. Certo la sconfitta poteva anche bruciargli parecchio ma, aldilà del risentimento, la sua logica investigativa non riusciva ad attribuire alcun senso in ciò di cui era appena stato testimone.
Pan Quan non poteva essere semplicemente "svanito", evocando quel lucertolone dal nulla, ma allora come si poteva spiegare la dinamica dell'accaduto?
Lei non credeva nel soprannaturale e, men che meno, non era disposto a bersi che il Venerabile Maestro tenesse un Drago da Compagnia in casa.
No, la spiegazione doveva per forza essere un'altra.
Ma quale?

- Dica, signor Wulong - esclamò poi il vecchio. - Non abbia vergogna di ciò che i suoi occhi hanno visto, solo perché la mente lo ritiene impossibile, e provi ad affidarsi ai suoi sensi o a cosa le suggerisce il cuore... la risposta alle sue domande è più semplice di quanto creda!
- Non... Non era un trucco, vero?

Pan Quan annuì sorridendo.

- Vada avanti, descriva ciò che ha provato: il corpo registra emozioni e sensazioni, sta in noi decodificarle nel modo corretto!
- Non saprei, è tutto così confuso...
- La confusione è un'arma potente, se domata e rivoltata contro i propri nemici, ma ho troppo rispetto per lei e sono sicuro che non è solo "confusione"ciò che ha percepito!
- Ricordo il buio - rammentò Lei a voce bassa. - Un buio strano, innaturale anzi, capace di inghiottire ogni cosa!
- E... ?
- Ricordo che, all'improvviso, lo spazio attorno a me si era fatto improvvisamente pesante; l'aria era pesante, come se non riuscissi a respirare, e poi... ehi, un momento, non può essere solo frutto della suggestione!
- Dipende cosa intende per "suggestione", signor Wulong - puntualizzò il vecchio.
- Al diavolo, quella non era affatto un'immagine da diapositiva... Quello che ho visto non era altro che spirito combattivo, talmente grande da assumere addirittura forma e sostanza, e mi ha fatto sentire così impotente che non potevo più neanche reagire!

Sentendo quelle parole, Pan Quan parve quasi sul punto di ridacchiare sommessamente.

- Non deve sentirsi mortificato, signor Wulong - spiegò. - Nella storia del nostro clan, salvo possenti guerrieri ed eroi leggendari, tutti coloro che hanno visto negli occhi lo spirito della nostra essenza marziale sono caduti senza eccezione; nel suo caso, mi sono limitato ad estendere il mio "chi" al massimo, frenandone tuttavia il colpo consecutivo... così ho potuto salvarle la vita ma, se la sua mente non fosse così forte e attenta, la sola vista del Drago le avrebbe distrutto il cervello in modo permanente!
- E' questo quello che intendeva dire Chun Li, non è vero? - domandò Lei. - Vuol forse dirmi che Tan utilizza una tecnica simile a questa, per insinuare la paura nel cuore dei suoi avversari...
- La "Tecnica dell'Artiglio" di Tan, traendo anch'essa origine dal Soffio del Drago, sviluppa un'aura pesantissima e letale al pari della Mano-Nera-Che-Uccide - rispose l'altro. - Ho commesso l'errore di mostrare una volta l'arte segreta della respirazione agli occhi del mio giovane discepolo, per una malaugurata circostanza, e Tan ha imparato quanto basta per mettere a punto il suo colpo autonomamente!
- Ma come può un essere umano, da solo, sviluppare così tanto potere?

Pan Quan fece una lunga pausa di silenzio, prima di rispondere.

- Non siamo fatti di sola carne, muscoli e ossa, signor Wulong - sottolineò. - La potenza dello spirito umano trascende i vincoli del corpo, anche se non tutti lo percepiscono, e spesso anzi questo si manifesta più vivido ed intenso attraverso i corpi più fragili ed inconsistenti: Mahatma Gandhi ad esempio, non aveva bisogno di un corpo grande, per riuscire a scuotere il mondo con la possenza della sua anima; gli Shaolin sviluppano fierezza e determinazione, vincendo la forza animale con quella spirituale; e lo stesso Buddha insegna che, per quanto debole possa essere la carne, nulla può contenere la potenza o la vastità del cielo sopra di noi... Uno spirito umano che mira a raggiungere il cielo, trascendendo i limiti del suo stesso corpo, è molto simile al Dio Drago che sale ruggendo a reclamare ciò che gli spetta!
- Mi sta dicendo che Tan è più simile a un dio, piuttosto che a un essere umano?

Silenzio.
Evidentemente Pan Quan non intendeva affatto equiparare l'ambizione di Tan alla purezza di spirito, non potendo tuttavìa escludere la sua indiscutibile potenza, ma invece voleva mettere a parte Wulong di quello che lo attendeva.

- Signor Wulong - disse. - Se lei affrontasse Tan adesso, confidando solo nei suoi mezzi e nella sua abilità, la aspetta una fine miserabile!
- Che intende dire?
- Non chieda, si risponda invece - tagliò corto il vecchio sollevando la mano. - Perfino lei ha visto quanta energia spirituale racchiude il sottoscritto, facendola sentire così impotente come davanti al Grande Drago, ma è la paura di ciò che non può affrontare a generare la visione... e di conseguenza, è come perdere tutto in partenza!

Wulong si morse il labbro inferiore con stizza.
Sapeva di non poter competere contro l'elevato spirito combattivo dell'anziano Maestro Yu, pur conoscendo ora il significato dell'immagine che aveva visto, e ugualmente doveva trovare il modo per distinguere ed evitare il suo colpo attraverso la paura che scaturiva dalla differenza abissale tra i loro rispettivi livelli di combattimento.

- Il segreto della nostra forza è l'annullamento delle inibizioni - spiegò ancora Pan Quan. - Quando combatte, pure se le probabilità di vittoria sono molto scarse, un vero guerriero non guarda alla forza del suo avversario come alla certezza matematica della propria sconfitta: semplicemente lotta senza risparmiarsi, tirando fuori tutto quello che ha, e guadagnandosi dunque il diritto di ascendere al cielo proprio come il Drago!
- Ma come - mormorò Lei rassegnato. - Come posso vincere la mia paura, in sole due ore ?!?
- Pensi al "perché lo fa" - osservò l'altro. - La sconfitta è parte del percorso, per diventare uomini: lottare, cadere, ma anche rialzarsi... La paura non giustifica la sconfitta, come trasmessoci dall'incarnazione del Dio Indra, e all'origine della lotta vi è appunto la volontà di far fronte alle proprie paure!

Ora Lei cominciava a capire.
Rialzandosi da terra, e chinando mentalmente il capo con assenso alle parole del saggio Pan Quan, era infatti consapevole di non potersi arrendere, pure dinanzi alla difficoltà della situazione.
Tan intendeva usare la propria forza per dominare il mondo e, purtroppo per loro, il momento si avvicinava inesorabile.
L'unico modo per vincere la Tecnica Assassina di Tan era quello di comprendere l'allungo dei colpi di uno stile che le assomigliasse.
L'aura del Venerabile Yu si diceva molto simile a quella del suo ex-allievo, fatta eccezione per la moralità e lo spirito guerriero che ne guidavano le azioni, e Lei doveva assolutamente imparare a distinguere attraverso la propria paura per sviluppare la capacità necessaria a controbattere Tan colpo su colpo.
Doveva riuscirci.
Doveva farlo anche per Chun Li, per tener fede alla promessa fattale, e non poteva assolutamente tirarsi indietro.

- Sono pronto - esclamò Lei, scalciando violentemente nell'aria per caricarsi. - Mi faccia vedere ancora il Soffio del Drago, la prego!
- Concentrazione, signor Wulong - lo ammonì serio il vecchio. - Non permetta alla paura di irrigidire i suoi muscoli, neanche se l'ombra della morte giungesse a sfiorarla... Pensi solo a combattere, dando tutto sé stesso, solo così otterrà una speranza di vincere Tan!

Lei strinse gli occhi.
Di nuovo l'oscurità scese ad avvolgere completamente la stanza.
Di nuovo la vista del drago gli gettò addosso lo stesso brivido di esitazione.
Di nuovo il colpo contenuto di Pan Quan lo investì al petto, all'addome, al volto...
E poi ancora, e ancora.
Più volte Lei sentì la morte sfiorarlo, nera eppure chiaramente visibile alle spalle del gigantesco rettile spirituale, e tuttavia decise coraggiosamente di affidarsi al proprio istinto per vincere la paura e distinguere l'unico colpo proveniente dalla mano di Pan Quan Yu.

- Ancora - ruggì, pulendosi il sangue dal mento con il dorso della mano. - Voglio provarci ancora! 

 

continua )

   
 
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