Personaggi: Yukio Kasamatsu / Ryouta Kise
Rating: Giallo
Note dell'autore: Flashfic / Comica
Disclaimer: Personaggi, luoghi e abitudini sono di proprietà del mangaka; lo scritto e le situazioni sono di mia proprietà.
.Fangirl.
« Come al solito!
Non possiamo fare una partita che subito uno stuolo di ragazzine viene
a bordo campo! »
Una partita semplice contro un liceo da poco conto, giusto per allenarsi in un modo diverso. Per il Kaijo non era stato altro che questo e il punteggio lo dimostrava: 70 a 35, con una differenza spaventosa di punti e anche di sudore. Kasamatsu stava piegandosi per afferrare la propria bottiglietta dell'acqua, quando quella voce -non associò alcun volto ad essa, troppo stanco per sforzarsi- lo dipinse di una smorfia infastidita. Nemmeno a chiedersi per chi fossero tutte quelle ragazze urlanti, e non si sarebbe di certo stupito a trovar-
« K-Kas-Kasamatsu-senpai...? » Una voce. Di ragazza. Sottile, delicata, tanto da farlo rizzare di scatto con l'espressione uguale a quella di un pesce rosso in una boccia. Era davvero una donna, dai corti capelli neri fino al mento, due grandi occhi verdi e un blocchetto note in mano, con una penna. « ... sì. Che c'è? » Burbero, è vero, ma chi non lo sarebbe a trovarsi sudato, stanco, di fronte ad una ragazza? Non cerca un vero contegno ma la osserva, sopracciglia corrugate, cercando il modo migliore per tenere a bada l'istinto di fuggire via e fare come gli struzzi.
« P-Potresti f-farmi un autografo, per piacere? Ti seguo sempre quando giochi, sei il mio giocatore preferito! » Una bolla di calore cominciò a scatenarsi nel petto largo di Yukio, ma un famoso e appuntito ago provvide in fretta a farla scoppiare, facendone crescere un'altra bollente, ustionante. Bastò un braccio attorno alle spalle e una voce divertita, l'odore di sudore a cui era tanto abituato. « Oi oi, mi dispiace ma il senpai non lascia autografi! Solo io posso essere suo fan! » E a ragion veduta, dato che solamente Kise riusciva a farlo arrossire a livelli ciliegini.
Una partita semplice contro un liceo da poco conto, giusto per allenarsi in un modo diverso. Per il Kaijo non era stato altro che questo e il punteggio lo dimostrava: 70 a 35, con una differenza spaventosa di punti e anche di sudore. Kasamatsu stava piegandosi per afferrare la propria bottiglietta dell'acqua, quando quella voce -non associò alcun volto ad essa, troppo stanco per sforzarsi- lo dipinse di una smorfia infastidita. Nemmeno a chiedersi per chi fossero tutte quelle ragazze urlanti, e non si sarebbe di certo stupito a trovar-
« K-Kas-Kasamatsu-senpai...? » Una voce. Di ragazza. Sottile, delicata, tanto da farlo rizzare di scatto con l'espressione uguale a quella di un pesce rosso in una boccia. Era davvero una donna, dai corti capelli neri fino al mento, due grandi occhi verdi e un blocchetto note in mano, con una penna. « ... sì. Che c'è? » Burbero, è vero, ma chi non lo sarebbe a trovarsi sudato, stanco, di fronte ad una ragazza? Non cerca un vero contegno ma la osserva, sopracciglia corrugate, cercando il modo migliore per tenere a bada l'istinto di fuggire via e fare come gli struzzi.
« P-Potresti f-farmi un autografo, per piacere? Ti seguo sempre quando giochi, sei il mio giocatore preferito! » Una bolla di calore cominciò a scatenarsi nel petto largo di Yukio, ma un famoso e appuntito ago provvide in fretta a farla scoppiare, facendone crescere un'altra bollente, ustionante. Bastò un braccio attorno alle spalle e una voce divertita, l'odore di sudore a cui era tanto abituato. « Oi oi, mi dispiace ma il senpai non lascia autografi! Solo io posso essere suo fan! » E a ragion veduta, dato che solamente Kise riusciva a farlo arrossire a livelli ciliegini.
.Fine.