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Autore: Bluemask    01/03/2014    4 recensioni
Febbraio 2006
Mi chiamo Harry Styles e ho dodici anni; li compio domani, questo è il regalo di compleanno di mia cugina. Io in realtà volevo un gatto.
Ma lei ha detto che così posso “dire i miei segreti a qualcuno”. Eppure io dico già i miei segreti a Lou!
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Febbraio 2010
Louis mi chiede spesso di farti leggere da lui, ma non posso farlo.
Perché qui scrivo i segreti che non dico a lui.
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Febbraio 2011
“Harry, lo so che ti piace Louis da anni, ma o ci provi con lui o fai in modo di dimenticarlo. Questa situazione ti sta uccidendo.”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Shelly.

 

 

 

 

 

Diario di Febbraio

 

 

 

 

 

1 Febbraio 2006

 

Caro Diario,

mi chiamo Harry Styles (penso che tu debba saperlo, sennò non sapresti chi ti stia parlando) e ho dodici anni; li compio domani, questo è il regalo di compleanno di mia cugina Tiziana e me l’ha dato oggi perché poi sarebbe tornata in Italia, dove è nata.

Io in realtà volevo un gatto.

Ma lei ha detto che così posso “dire i miei segreti a qualcuno”. Solo che è una cosa stupida, perché io dico già i miei segreti a Lou! Quando gliel’ho detto lei ha sorriso dicendo “qui puoi scrivere i segreti che non ti sentirai di dire a Louis” e questo è ancora più stupido, perché io dirò sempre tutto a Lou!

A cosa servono i migliori amici, altrimenti?

Penso che mamma non abbia capito che Louis e io rimarremmo sempre migliori amici, perché altrimenti mi avrebbe comprato un gatto.

Credo che avrei cercato di convincere mia sorella Gemma a chiamarlo Louis, il gatto. Se fosse femmina Louise. Non sono nomi da gatto, però a Lou piacerebbero come nomi. Credo. Magari poi glielo chiedo!!

Ora devo andare, Louis sta per venire da me e giocheremo a palle di neve nel mio giardino (ha nevicato tantissimo!) e io non vedo l’ora perché anche se l’ho visto ieri a scuola mi manca già.

Ciao Diario, mi stai simpatico.

Harry x

 

 

 

 

 

2 Febbraio 2007

 

Caro Diario,

è già passato un anno da quando ti scrivo!

Scrivere mi fa sentire più leggero, sai? Ma anche gli abbracci di Louis lo fanno. Mi abbraccia sempre, dicendo che gli piace il mio profumo.

Io gli ho detto che non mi metto nessun profumo (una volta ne ho provati alcuni di Gemma, ma ormai non si sentono più, quindi), ma lui non mi crede.

Penso che mamma avesse ragione: qui posso dire cose che non direi a Louis. Ad esempio che mi piace tanto quando mi abbraccia, con la testa appoggiata sul suo petto e le sue braccia che mi stringono i fianchi. Mi sento tanto bene insieme a lui. Mi vergognerei di dirgli una cosa del genere: lui è grande, ormai quest’anno compie sedici anni e io ne ho solo tredici.

La mia compagna di banco Anne ha ragione quando dice che è carino.

Non gli dirò mai neanche questo.

Lui me lo dice spesso che io sono carino (anche se non è vero!), ma lui non è timido come me, anzi.

È ancora mattina, oggi è il mio compleanno e Louis tra qualche ora mi viene a prendere per portarmi in giro: deve tenermi lontano da casa così Niall, Liam, Zayn (i nostri migliori amici) e altri possono organizzarmi la festa a sorpresa.

Non lo dovrei sapere, questo, ma Niall me l’ha detto in cambio di un pacchetto di patatine.

Ora vado a prepararmi, ciao!

Harry x

 

 

 

 

 

3 Febbraio 2008

 

Sono un po’ triste.

Scusa se non inizio con “caro diario”, ma mi ha stufato. Non sono più un bambino. Ho quattordici anni ormai, da ieri.

Sono un quattordicenne triste.

Louis parla sempre di una ragazza, Tracy. È una sua compagna di classe, ha la sua età.

Mercoledì sono usciti insieme, Louis ha detto che voleva baciarla ma non se l’è sentita perché forse lui non le piace.

Io gli vorrei dire che è impossibile, che lui piace a tutti.

Louis è così bello, come potrebbe non piacerle?

Non intendo solo esteticamente: fa sempre ridere, ti tira su di morale, ti fa sentire completo con i suoi abbracci stretti e ti canta delle canzoni (ha una voce bellissima) se sei triste o arrabbiato (con altre persone, perché con lui non potresti mai essere arrabbiato).

Ma forse ora sono un po’ arrabbiato con lui. E anche un po’ triste.

Anne dice che sono geloso, però io non capisco.

Geloso di Louis? Perché? Lui è il mio migliore amico, non ha senso...

Il campanello ha suonato e ho visto lui fuori dalla finestra, rimane tutto il pomeriggio da me.

Mi ha visto dalla finestra e mi sta sorridendo.

Sorrido anche io, però vorrei piangere.

 

 

 

 

 

4 Febbraio 2009

 

Louis si è messo con Tracy, con Amelia e con Meryl.

Non tutte insieme, ovviamente. Durante quest’anno.

Le ha lasciate tutte lui, ma non mi ha spiegato il motivo. Forse ha un diario anche lui in cui scrive le cose che non dice a me.

Nah, lui non ha un diario, a lui non piace scrivere.

A lui piace parlare. Io parlo poco, ma con lui parlo tanto.

A volte stiamo ore al telefono oppure a casa sua oppure in centro.

Gemma dice che è il mio ragazzo! Spesso lo dice anche quando c’è lui, ma lui ride e io sorrido e basta. Sorrido perché sono felice. Perché vorrei davvero che sia il mio ragazzo.

Ma è una cazzata, perché io non sono gay e non lo è neppure lui.

Sono solo un quindicenne che non ha mai dato il primo bacio perché sogna di darlo al suo migliore amico, mentre quello di primi baci ne ha già dati molti e forse ha pure fatto sesso con Amelia.

Lui dice che non è vero, ma secondo me è così.

Credo che Anne pensi che lui mi piaccia, ma non dice nulla. Credo che piaccia anche a lei, per questo non dice nulla.

Magari potrei dire a Louis di uscire con Anne, così lei è felice. Sarebbe felice anche Louis: Anne è molto carina.

Io non sarei felice, ma mi sto abituando a sentirmi triste.

Quindi va tutto bene.

 

 

 

 

 

5 Febbraio 2010

 

Oggi sono successe due cose strane.

Louis ha detto che mi avrebbe organizzato una grande festa a casa sua per i miei sedici anni (perché dice che sono importanti; quest’anno festeggio il cinque perché è sabato), così è restato tutta la mattina da me.

Mi ha aiutato a scegliere cosa mettere, lui è bravo in questo, al contrario di me, e quindi io mi sono provato diverse cose: mi spogliavo davanti a lui, rimanendo in boxer, perché l’abbiamo sempre fatto e non c’è nulla di male.

Quando mi sono tolto i pantaloni della tuta (ero anche senza maglia) per provarmi un paio di jeans neri, Louis mi ha guardato in un modo strano, ma non so bene come descriverlo: si è preso un labbro tra i denti e ha abbassato gli occhi sul tappeto, arrossendo appena.

Penso che la cosa che mi abbia sorpreso più di tutte è stata questa: lui arrossisce pochissime volte.

Ma probabilmente ha solo pensato che fossi troppo grasso.

È per questo che non gli piaccio; se fossi più magro – come Amelia – gli piacerei. Anche se fossi più bello.

Sono tutte grandissime sciocchezze, io gli piacerei solo se fossi una ragazza!

Una settimana fa ho preso i trucchi di Gemma e mi sono chiuso in bagno. Mi sono messo del rossetto, la matita e il mascara, come li mette lei. Ho fermato i ricci con una sua fascetta verde.

Poi il trucco si è mischiato alle lacrime.

Perché non sono una ragazza? Perché non piaccio a Louis come Louis piace a me?

Comunque sto divagando. La professoressa di italiano lo dice sempre, che perdo il filo del discorso e dico cose che non c’entrano nulla. Stavo parlando della cosa strana successa oggi.

Io, quindi, ho fatto finta di niente e lui pure: ha deciso che avrei dovuto mettermi degli skinny jeans scuri e una maglia bianca, dice che mi stanno molto bene. Spero di non essere arrossito quando l’ha detto.

Nel pomeriggio siamo andati da lui e dopo un po’ è arrivata tanta gente: c’era anche la migliore amica di Anne, Lexis, e qui è successa la seconda cosa strana. Lei mi ha fatto dei complimenti e gliene ho fatti anche io (è davvero bella, anche se non mi interessa minimamente in quel senso, ed ero solo sincero), ma Louis si è improvvisamente arrabbiato. Mi ha preso per un braccio e mi ha trascinato in camera sua, per poi chiudere la porta e appoggiarsi contro.

Da lui faceva caldo (nonostante fossimo a Febbraio) per i riscaldamenti, quindi aveva una maglietta a maniche corte. Fa calcio da anni, quindi è piuttosto muscoloso sulle braccia, che teneva incrociate contro al letto. I muscoli quindi risaltavano, la maglia era piuttosto stretta, i suoi occhi erano ancora più trasparenti (lo sono sempre quando è arrabbiato e innervosito) e lui era semplicemente il più bel ragazzo che avessi mai visto in esattamente sedici anni di vita e tre giorni. Gli stavo seriamente per svenire davanti, quanto sono idiota.

“Perché ci provavi con lei?” ha chiesto con le sopracciglia corrugate, il tono fermo e serio che ha rare volte, soprattutto quando parla con me.

Io mi sono stretto nelle spalle (me lo ricordo bene perché è successo poco fa) e ho replicato che non era affatto vero. “Le ho detto che è carina con quel vestito, che problema c’è?”

“Ti stava spogliando con occhi e mi chiedi che problema c’è?”

La sua voce acuta s’è alzata, penso di essere arrossito. “Non urlarmi addosso, Louis.”

Mi ha guardato male, poi ha abbassato lo sguardo (come aveva fatto da me questa mattina). “Non... mi piaceva... il modo in cui ti guardava...”

L’ha detto proprio così, con tante pause, per questo ho messo i puntini. Anche io ho fatto una pausa quando ha detto quello. Non sapevo cosa dire. Il cuore batteva così forte.

“Perché?”

Ha sorriso appena, lanciandomi un’occhiata da ‘non capisci niente’ che rivolge sempre a Jay. “Non è importante. Ma non provarci con lei. Okay?”

“Okay.”

La conversazione è finita lì. Con due okay.

Forse non voleva che ci provassi perché Lexis piace a lui.

Ora devo salutarti: rimango a dormire da Louis e mentre ti ho scritto lui era in bagno, ma ora è tornato. Mi chiede spesso di farti leggere da lui, ma non posso farlo.

Perché qui scrivo i segreti che non mi sento di dire a Louis.

Tiziana aveva ragione, alla fine.

 

 

 

 

 

6 Febbraio 2011

 

Quest’anno ho compiuto diciassette anni e sono così felice!

Louis mi ha regalato una saponetta a forma di cupcake (mi chiama sempre così, com’è dolce), ma non è solo questo il motivo per cui sono felice: oggi sono andato a vedere una partita di Louis, ci vado sempre, e il coach mi ha fatto sedere sulla panchina, in campo, anche se tecnicamente non potrei perché non faccio parte della squadra. Louis è stato bravissimo come al solito e quando ha fatto il terzo goal – a pochi minuti dalla fine, è stato quello decisivo – si è districato dall’abbraccio dei compagni ed è venuto da me. Mi ha regalato un sorriso bellissimo, uno di quelli che ti danno un pugno allo stomaco, uno di quelli che ti rubano l’ossigeno. “Ho segnato per te”, quattro parole che mi hanno fatto arrossire.

“Tutte e tre le volte, solo per te” mi ha dato un veloce – e imbarazzato – abbraccio per poi tornare dagli altri.

Non aveva mai dedicato un goal a una ragazza.

Potrebbe sembrarti una cosa molto stupida, ma non è così. Non per me.

Spero anche non per lui.

C’è un ragazzo a scuola, Drake, che mi prende in giro. Lexis deve avergli detto che non ho mai baciato nessuno e lui mi insulta continuamente. Una volta mi ha dato un pugno sul labbro, mi fa ancora male. Ho detto a tutti che sono caduto perché non voglio che Drake sia ancora più cattivo con me.

Cerco di rendermi invisibile, quando c’è lui, ma non ci riesco mai.

Primo ero felice, ma ora mi viene da piangere...

 

 

 

 

 

7 Febbraio 2011

 

 

Oggi Drake mi ha dato un pugno sul braccio, ma fortunatamente il livido non si può vedere perché è inverno e indosso solo le maglie a maniche lunghe.

Per un po’ di settimane non ho parlato con Anne: è stata lei a dire a Lexis che devo ancora dare il primo bacio, ma mi ha assicurato che si era fatta promettere di mantenere il segreto e che ora aveva litigato con lei, per questo.

“L’ha detto a Drake solo per vendicarsi.”

Me l’ha detto questa mattina nell’intervallo.

“Per vendicarsi di cosa?”
“Del fatto che tu non l’hai cagata, ovviamente. Lei ci ha provato con te per mesi!”

“Non mi interessava.”

“Non ti interessa nessuna ragazza, Harry. Fanno la fila per uscire da te, non te ne sei accorto?”

Si sbaglia, io non piaccio a nessuno.

Poi Anne ha abbassato la voce per non farsi sentire dagli altri, “lo so che ti piace Louis da anni, Haz”.

“Lui non-”

“Ti capisco, è così bello!, ma o ci provi con lui oppure fai in modo di dimenticarlo. Questa situazione ti sta uccidendo.”

È l’unica persona che se ne sia accorta. Le ho sorriso, ma non ho detto nulla.

 

 

 

 

 

8 Febbraio 2011

 

È da ieri che Anne cerca di convincermi a dichiararmi a Louis a San Valentino, “che è tra meno di una settimana” trilla continuamente.

Probabilmente ha ragione, ma non ci riesco. Non posso farlo, rovinerei tutto. A Louis non piaccio, è così ovvio.

Sul braccio il livido è diventato violaceo, ma il labbro non mi fa più molto male. È un dolore sopportabile.

Mi fanno più male gli occhi di Louis.

 

 

 

 

 

9 Febbraio 2011

 

 

Questo pomeriggio Louis è venuto da me ed è successo un disastro.

Mi ha abbracciato esageratamente per scherzo, come suo solito, ma mi ha stretto il braccio nel punto in cui mi fa male e non ce l’ho fatta a trattenere un gemito di dolore. Ha subito fatto una faccia preoccupata e mi ha tirato su la manica senza che potessi fare nulla.

“Chi è stato?”

Ho cercato di dirgli che avevo battuto contro un mobile, ma lui ha capito subito che mentissi.

“Harry, te lo ripeto solo un’altra volta: chi ti ha fatto questo?”

È uscito dalla mia camera correndo quando gli ho detto la verità. L’ho seguito in fretta, cercando di trattenerlo, ma lui è più forte di me (ormai ha vent’anni) e si è diretto al campo di rugby dell’istituto con me al seguito, senza che potessi fermarlo.

Drake e la sua squadra ci giocano lì il venerdì pomeriggio, lo sanno tutti. È rimasto sorpreso quando ha visto Louis andare da lui: non si sono mai parlati, ma il calcio e il rugby sono i due sport più popolari della scuola e i giocatori si rispettano a vicenda. Per questo non ha reagito quando Louis gli ha tirato il primo pugno, sulla mascella: era troppo sorpreso. Ma l’effetto sorpresa non è durato molto, visto che s’è ripreso immediatamente. Hanno incominciato a picchiarsi senza che potessi fare nulla, mentre i compagni di Drake cercavano di separarli; solo l’arrivo dell’allenatore è riuscito a fermarli.

Ho portato Louis a casa mia (fortunatamente papà e mamma tornano tardi, Gemma è chiusa nella sua camera ad ascoltare musica) e gli ho disinfettato il labbro superiore spaccato, il livido sullo stomaco e quello sulla guancia.

“Non dovevi farlo.”

Lui mi ha guardato con i suoi occhi troppo azzurri. “Nessuno deve toccarti.”

Ho cercato di non sorridere. “Era solo un pugno.”

Mi ha preso la felpa tra le mani, stringendo tanto da farsi diventare le nocche bianche. “Tu sei mio, Harry, e Drake – o qualsiasi altri ragazzo – dovrà vedersela con me se soltanto ti sfiora.”

Ho avuto difficoltà a respirare per un paio di secondi, ma poi lui ha cambiato discorso e io ho fatto finta di non accorgermene.

 

 

 

 

 

10 Febbraio 2011

 

Louis oggi mi ha chiesto se vedessimo un film insieme.

Ne abbiamo visti tantissimi, di film, infatti non capisco perché questa volta sembrava imbarazzato. Non ho potuto vederlo in volto perché me l’ha chiesto per telefono – il ché è strano, visto che praticamente sempre si autoinvita a casa mia – e io ho accettato subito.

“Al cinema, però.”

“Oh, okay.”

“Se non vuoi-”

“Certo che voglio!”

Quando abbiamo chiuso la conversazione mi sono buttato sul letto, soffocando un grido stridulo e felice contro il cuscino. Mi sono reso conto di quanto fosse stato imbarazzante solo quando l’ho raccontato ad Anne, che ha detto “ma sei peggio di una ragazzina” con un sorriso rassegnato.

Al cinema abbiamo visto Titanic. Louis ha sempre odiato questo film e io l’ho sempre amato, infatti sono rimasto incredulo mentre entravamo nella sala.

La fine del film l’ho ovviamente passata piangendo contro di lui, il suo braccio che mi stringeva le spalle; ha anche posato il recipiente di pop-corn per terra per avere la mano libera e intrecciare le dita alle mie. Ho avuto seriamente paura che il cuore mi uscisse dal petto e bucasse lo schermo del cinema.

 

 

 

 

11 Febbraio 2011

 

Dovrei studiare inglese, ma non riesco a fare a meno di pensare alla giornata di ieri. Mi ha persino accompagnato a casa, come se fosse una specie di appuntamento!

Gemma mi ha riempito di domande quando sono entrato. Ha ripreso a dire che Louis sia il mio ragazzo – non che la cosa mi dia fastidio, ma è imbarazzante il fatto che lo dica davanti a mamma.

“Louis è un bravo ragazzo” ha commentato lei, facendomi un occhiolino.

“Stanno benissimo insieme” ha confermato Gemma, entusiasta.

“È tardi, filate a letto tutte e due” le ho riprese io, divertito, andando in camera mia con la faccia rossa.

Louis mi ha mandato un messaggio, ‘sta mattina, augurandomi il buon giorno con uno smile vicino. Il messaggio più romantico della storia, secondo me.

Ora cerco seriamente di studiare, ma Louis che mi tartassa di messaggi non aiuta molto.

Non che mi dispiaccia, però.

 

 

 

 

12 Febbraio 2011

 

Ho avuto un po’ di paura mentre andavo a scuola, oggi: è il primo giorno che rivedo Drake da quando lui e Louis si sono picchiati, temevo si vendicasse con me, ma fortunatamente non si è nemmeno avvicinato.

Louis deve avergli fatto davvero male.

A volte ripenso a quello che mi ha detto quella sera, ‘tu sei solo mio’. Vorrei che anche lui sia solo mio.

Lexis mi ha detto che ha visto Louis insieme a una ragazza, ieri sera in un pub. Non credo che sia vero. Non voglio che lo sia.

Louis me lo direbbe.

Immagino.

Anne mi ha assicurato che Lexis mente, ma non riesco a convincermene.

Louis, ad ogni modo, è venuto a prendermi davanti a scuola. Abbiamo pranzato insieme in un bar. È sembrata una delle normali nostre uscite da migliori amici e questo mi ha fatto un po’ male.

Forse mi sono illuso, lui mi considera unicamente come amico.

Forse gli piace quella ragazza con cui Lexis l’ha visto al bar.

Deve essere così.

 

 

 

 

13 Febbraio 2011

 

 

Louis dice che sono arrabbiato e che non ne capisce il motivo.

“Credevo andasse tutto bene.”

Lo credevo anche io.

“Va tutto bene, Lou.”

“Ho fatto qualcosa di sbagliato?”

Al quinto ‘ho fatto qualcosa di sbagliato?’ sono esploso, chiedendogli chi fosse la ragazza con cui l’aveva visto Lexis al locale domenica sera. Lui è rimasto perplesso, ma ha subito replicato che lui era in camera sua e stava al telefono con me, in quel momento.

Cosa che, in effetti, è vera.

Quindi mi sento molto stupido a non averci pensato.

“Non capisci chi sia la persona che mi piace?”

Mi sono sentito investito da un treno. La persona che gli piace. Gli piace una ragazza. E io non l’avevo capito. E mi ero illuso. Come sempre.

Stupido, stupido Harry.

Gli ho chiuso il telefono in faccia, mettendomi a piangere.

Non ho risposto a nessuna sua chiamata e a nessun suo messaggio.

 

 

 

 

 

14 Febbraio 2011

 

Gemma è al settimo cielo: è San Valentino e il suo ragazzo le ha promesso una sorpresa grandiosa, quindi saltella per tutta la casa dalle sette del mattino.

Mamma mi ha chiesto perché stessi male, vedendo la mia faccia triste. Le ho detto che ero solo stanco e ho rifiutato la colazione, uscendo di casa trascinandomi lo zaino dietro.

Fuori casa c’era Louis.

Quando mi ha visto mi ha sorriso, stringendo la presa sul mazzo di fiori che stringeva in mano, e ha fatto qualche passo per arrivare vicino a me.

“Buon San Valentino” ha sussurrato con le guance rosse, abbassando gli occhi sui suoi piedi.

Ero praticamente paralizzato, facevo fatica persino a respirare – Louis Tomlinson mi ha seriamente fatto un regalo di San Valentino?

Tra la composizione viola di fiori si intravedevano tre tipi diversi. “Acanto, campanula, rosa muscosa” ha elencato Louis, indicando i diversi fiori con l’indice.

Si è catturato il labbro inferiore tra i denti, prima di continuare.

“L’acanto simboleggia l’arte, perché tu sei bellissimo e l’arte è bellissima – ed è creata per essere ammirata, no?” ha riso appena, io sono arrossito visto che non sapevo cosa dire. “La campanula invece indica la gratitudine ed è messa qui in mezzo per, beh, ringraziarti di tutto quello che hai fatto per me in questi anni” si è interrotto, mi ha guardato negli occhi e io ho creduto di svenire. “La rosa muscosa è, invece, per le confessioni d’amore.”

Le farfalle hanno rischiato di bucarmi lo stomaco mentre il cuore impazziva.

Siamo rimasti in un silenzio imbarazzante per un paio di secondi, prima che io prendessi il mazzo di fiori e i miei sentimenti tra le mani.

“Mi piaci anche tu, Louis.”

Si è alzato sulle punte per baciarmi.

Il più bel primo bacio che potessi mai desiderare.

 

 

  
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