«Bill?»
«Dimmi Hailey.»
«Posso dormire nel letto con te?» La ragazza stava parlando con il cuore e non con il cervello, infatti, non aveva idea di come le fosse uscita tutta quella sfacciataggine! Dal canto suo Bill era piacevolmente sorpreso da quella domanda perché conoscendo Hailey non si sarebbe mai aspettato una richiesta del genere.
«Certo, vieni pure» rispose il ragazzo e fece spazio alla ragazza.
Hailey uscì dal suo letto e si infilò in quello di Bill, si accoccolò al petto nudo del ragazzo, poggiando la testa sul torace, infatti poteva sentire il battito del cuore e il profumo della sua pelle. Bill poggiò la testa vicino a quella della ragazza tant'è che gli arrivo il profumo dei suoi capelli. Ad un certo punto Bill sentì il suo torace bagnato e si accorse che Hailey stava piangendo: "Ehi, cos'hai?!" chiese lui, la ragazza si asciugò un lacrima che le rigava la guancia e rispose: "Nulla, davvero, solo che.. sono sia felice che triste, non chiedermi come possa essere possibile, e quindi non potendo urlare, piango." accennò un debole sorriso, ma era la verità: era felice perché si sentiva in pace con se stessa, ma nello stesso tempo si sentiva triste per via di Debbie." Bill sorrise comprensivo perché sapeva esattamente a cosa si riferisse Hailey, glielo leggeva negli occhi, allora la strinse forte a sé, così forte che le loro labbra arrivarno a sfiorarsi e sbocciarono in un timido bacio.
Dopo indefiniti minuti due ragazzi si staccarono, si guardarono negli occhi e sorrisero, infine chiusero gli occhi e si addormentarono accoccolati con la felicità stampata in volto.
Il mattino dopo il sole sorse illuminando una serena giornata d'estate, i suoi raggi si intromisero tra le tende della finestra facendo luce sul volto dei due ragazzi e fu proprio tale luce a svegliare Hailey. Questa aprì lentamente gli occhi e la prima cosa che vide fu il viso di Bill, ancora addormentato. Il suo sguardo analizzò ogni singolo dettaglio di quel viso da angelo: dagli occhi si spostò sulle labbra, che erano leggermente socchiuse, notò il piccolo neo sotto il labbro inferiore. Da sopra le coperte potè far caso al respiro regolare e all'esilità del suo corpo.
Il sogno di quella mattinata si trasformò in un incubo nel moemento in cui Hailey si rese conto del fatto che se la mamma Anne fosse entrata in quel preciso istante sarebbero stati guai per entrambi, e di certo non avrebbe permesso che questo episodio imbarazzantissimo potesse accadere. Così la ragazza tolse il braccio di Bill dai sui fianchi e con delicatezza si alzò per non svegliare il ragazzo. Corse in bagno: si lavò, si vestì, si pettinò e scese in cucina a far colazione. Quando si sedette al tavolo trovò solo un assonnatissimo Tom che sgranocchiava qualche biscotto:
"Buongiorno, Tom!" esclamò Hailey
"'Giorno" bofonchiò il ragazzo.
"Tutto bene? Sembri un po' infastido." Hailey cercava di far conversazione mentre si versava i cereali nel latte.
Tom si rese conto del tono poco gentile che aveva usato e si affrettò a giustificarsi: "Oh nulla, solo che Andreas mi ha buttato giù dal letto per andare a correre, ma mentre io ero andato al bagno per prepararmi, lui si è riaddormentato dul pavimento.Tutta fatica sprecata." Ad Hailey scappò una risata immaginando suo fratello sul pavimento che ronfa.Tom se ne era accorto e infatti le dice in tono giocoso: "Cosa ridi tu?" Hailey lo guardò rispondendo "Nulla, immaginavo mio fratello steso sul pavimento!" Anche Tom rise mostrando il sorriso perfetto identico a quello di una certa persona che in quel momento era al piano di sopra e dormire mezzo nudo...
Fine Capitolo Undici