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Autore: Happily_00May1D    02/03/2014    0 recensioni
Lei era una di quelle persone difficili. Una di quelle che ha tanto amore da dare, ma non da mostrare a chiunque. Quelle un po' lontane dal mondo, distratte, interrotte, distrutte. Una di quelle che passava per una ragazza acida, snob, come se non le importasse di niente e di nessuno. Le persone si fermavano lì, a quello che lei decideva di mostrare. ma lei non è sempre stata così, lei era la solita ragazza allegra, solare, che non si faceva problemi. E' stato un'incidente a farla diventare così. Nessuno lo sapeva, oltre le persone a lei più care, quelle poche che le erano rimaste. Ed era difficile per gli altri capire che lei voleva solo essere letta dentro. Lo si leggeva nei suoi occhi che non aspettava altro che essere spogliata da tutte le sue paure. "Dalle persone come me, vanno via tutti, in un modo o nell'altro [...] Non riuscirò mai a riempire il vuoto che mi hanno lasciata". Lei aveva solo bisogno di qualcuno che le dimostrasse il contrario.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai in una stanza d'ospedale. Al mio fianco trovai un'infermiera con una cartellina in mano nella quale ci stava scrivendo qualcosa.


"Ehm, mi scusi.."
"Oh, ti sei svegliata finalmente. Aspetta un momento, vado a chiamare il dottore" e se ne andò. Intanto rimasi ad osservare la stanza e a chiedermi cosa fosse successo. Quando provai a sedermi sentì un dolore atroce in tutto il corpo e giusto in quel momento sentì delle voci fuori la porta. Erano due persone che stavano parlando, tra cui una stava cominciando ad agitarsi.
"..la prego dottore mi lasci entrare"  "Prima devo vedere come sta tua sorella Zayn"- Era mio fratello! - "E non lo può fare con me all'interno? Per favore.."  "No Zayn, mi dispiace, ma ti farò entrare appena avrò finito" - Detto questo, la porta si aprì facendo entrare un signore alto, almeno sulla quarantina, che indossava un camice bianco, e da quanto avevo sentito doveva essere il dottore.
"Buonasera signorina ...Hope"- disse guardando un'attimo la cartellina che minuti prima era in possedimento dell'infermiera al suo fianco.-"Io sono il Dr. Fox. Ho saputo che si è svegliata poco fa. Le fa male qualcosa?"
"Sinceramente? Tutto il corpo"
"Bene, ora controlliamo". Fece alzare la parte superiore del lettino e cominciò a visitarmi. Mi controllò la presione del polso, gli occhi e con lo stetoscopio il battito del cuore, che resultava regolare. "E' tutto apposto, sei in buone condizioni. Ricordi com'è avvenuto l'incidente?"
"Quale in-". Mi bloccai di colpo ricordando tutto...

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"Domani credo che andrò a comprare qualcosa in centro, vieni con me Hope?"
"Si, per me è okay"
"Posso accompagnarvi anch'io? Devo comprare alcuni videogiochi"
"Si, basta che non litighiate"
"Chi, noi?" dissi segnalando Zay e me con le dita.
"Si, voi due"
"Okay, faremo i bravi, ma non ti confermiamo niente"
"Sempre meglio di niente Zayn, sempre meglio di niente"

Ad un certo punto la mamma cacciò un grido acuto dalla sua bocca e ci girammo tutti per vedere cosa fosse successo. Due enormi luci ci stavano venendo incontro e noi ci andammo a schiantare contro quella macchina.

Eravamo ancora tutti in macchina quando aprii a malapena gli occhi, e la prima cosa che vidi fu un'uomo che stava cercando di tirarci fuori. Mentre lo faceva aveva il cellulare in mano e la maggior parte dei suoi vestiti erano sporchi di sangue. Non c'era nessun'altro nei dintorni perciò pensai che fosse lo stesso uomo con il quale ci eravamo schiantati. Era molto spaventato, si sentiva in colpa per l'incidente. Riuscivo a tenere gli occhi aperti, ma li chiudevo dopo poco, sentivo le palpebre pesantissime e volevo dormire, ma volevo vedere se l'uomo sarebbe rimasto anche quando sarebbe arrivata la polizia, volevo vedere se aveva il coraggio di ammettere che è stata colpa sua.
Poi venne verso di me, l'ultima che doveva tirar fuori. Mi prese in braccio e mi posò a terra delicatamente. Apenna lo fece, sentii il rumore dell'ambulanza o della polizia, faticavo a riconoscerli. Finì di posizionarmi per bene a terra e prima che se ne andasse mi disse 'scusami, davvero', dopo salì sulla sua macchina ammaccata e, come un fulmine, scomparse in pochi secondi. In seguito vennero alcuni uomini che mi alzarono e mi sistemarono nel lettino. Lo stesso fecero con i miei genitori e i miei fratelli. Io capitai nella stessa ambulanza di mio padre, e mentre ci portavano in ospedale, gli presi la sua mano, avvolgendola con la mia. Lui se ne accorse e mi sorrise, stringendo di più la presa. Perdeva un sacco di sangue, e io non ce la facevo più ad avere gli occhi aperti, così li chiusi, entrando in un sonno profondo, ricordando l'immagine di mio padre che mi sorrideva e la sensazione della sua mano con la mia.

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"
Dov'è la mia famiglia?" chiesi con le lacrime che minacciavano di scendere.

"I suoi fratelli stanno bene, sua sorella si è solo fratturata un braccio e suo fratello è in buone condizioni, proprio come lei, solo che si è svegliato un po' prima e di solito viene a farle visita"
"Da quanto è che non mi sveglio?"
"Circa 98 ore. Se non si fosse svegliata tra qualche ora avremmo pensato che fosse andata in coma, sia per il tempo che per il fatto che non accennava risposta. Sembrava fosse...morta, se non fosse per questo apparecchio che ci fa vedere i suoi battiti lo avremmo pensato veramente"- disse dando dei colpetti al macchinario -"E tutti i suoi familiari erano preoccupati per la faccenda, sopratutto suo fratello"
"Oh cazzo"- misi le mani dietro alla nuca e mi buttai all'indietro contro il cuscino. 98 ore! -"Quindi tutti sono già svegli, giusto?"
"Si ma...non tutti in buone condizioni"
"Che intende?"
"Bhe, i suoi fratelli stanno benissimo, sua sorella ha solo un il braccio fratturato come le ho gia detto, suo fratello sta più che bene da quello che ho potuto vedere, mentre i suoi genitori...loro si trovano in condizioni molto gravi e temiamo che non possano farcela. Si trovano nel reparto di terapia intensiva, come lei, in questo piano, e mi creda stiamo facendo il possibile"
Non ci potevo credere. Mi coprii il viso con le mani iniziando a piangere. 
"Posso andare a vederli?"
"Ora temo proprio di no, ma posso far entrare qui suo fratello che muore dalla voglia di vederla. Ormai sta così bene che va su e giù per l'ospedale come se fosse casa sua"
"Allora è a questo che si riferiva dicendo che sta più che bene"
"Si, e se può, potrebbe dirgli che controlli la sua iperattività per i corridoi per favore?"
"Certo". Il solito idiota.
Il dottore uscì e dopo pochi minuti la porta si spalancò andando a sbattere contro il muro facendomi sobbalzare. Era Zayn, e aveva un sorriso enorme stampato sulla faccia. Non perse tempo e venne ad abbrtacciarmi con tutta la forza che aveva.
"Cazzo hope, ci hai fatto spaventare. MI hai fatto spaventare. Temevo seriamente di perderti"
Non so per quale stupido motivo, dopo che disse questo, scoppiai a piangere, e lo fece anche lui insieme a me.
Quando ci staccammo si pulì le lacrime e con i pollici lo fece anche a me.

"Da quanto ho saputo stai una meraviglia eh Zayn"
"Haha si. Tu invece? Cosa ha detto il dottore?"
"Tutto bene, niente di grave. Kate?"
"Ha uno stupendo gesso sul braccio sinistro. Lo odia, ma il dottore dice che lo toglierà a fine mese"
"E mamma e papà? Tu sei riuscito a vederli?"
"Si, insieme a Katy"- mi rispose abbassando il capo assumendo un'aria triste.-"La mamma non sta per niente bene, papà invece deve fare un'altro intevento domani mattina"
"Un'altro? Perchè, quanti ne ha fatti?"
"Quello di domani sarà il quarto in questi 3 giorni, e non ce la fa più neanche lui" disse ricominciando a piangere. Si era seduto su una sedia accanto a me e aveva poggiato la sua testa sulle mie gambe. Sembrava così piccolo e indifeso, e io per calmarlo gli accarezzavo i capelli.
"Shh, vedrai che si riprenderanno e tra un po' ritoneremo a casa. Ritonerà tutto come prima". Cercai di sembrare il più convincente possibile, ma non sapevo veramente cosa sarebbe successo, non ci credevo per niente a quello che avevo detto, ma ci speravo, con tutta me stessa.
Rimanemmo lì a parlare e gli feci spazio nel lettino perchè potesse sdraiarsi anche lui, e finimmo con l'addormentarci. Stava diventando un'abitudine.


Il giorno dopo mi svegliai con mio fratello accanto che russava.
"Zayn"- gli dissi piano muovendolo per cercare di svegliarlo.-"Zayn, smettila di russare per favore. Zayn...Ah, fanculo le buone maniere. ZAAAYYN! ALZA QUEL CULO CAZZO!"
Quasi cadde dal letto grazie a me, ma almeno aveva smesso di russare :)
"E che cazz...Hope, sei sempre molto dolce la mattina sai?"
"Che vuoi da me, tu non smettevi di russare, e poi all'inizio sono stata dolce ma tu non ti svegliavi"- dissi in mia difesa -"Allora che vogliamo fare? Andiamo a vedere come stanno tutti?"
"Va bene, ma prima vado a chiamare il dottore per vedere se stai bene"
"Okay"
Si alzò, mi sorrise e uscì. 
Dopo, entrò seguito dal dottore che non tardò a visitarmi di nuovo dopo le varie insistenze da parte di Zayn.  -.-'
Una volta avuta la conferma che stavo bene, uscii finalmente da quella stanza e andammo da Katy.
Parlammo per circa un'ora e mezza, e poi andammo da mamma. Kate non poteva ancora uscire dalla sua stanza, i dottori avevano appena cominciato a farle diversi controlli. Le dicemmo che la aspettavamo dalla mamma, e poi uscimmo.
Quando la vidi e mi fece davvero pena: era pallidissima, ed era dimagrita un sacco in quei giorni. Quasi non la riconoscevo più. Parlammo anche con lei, ma ad un tratto ci disse che doveva dirci delle cose abbastanza serie.

"Hope, Zayn, ascoltatemi. Io e vostro padre abbiamo fatto dei documenti, quando eravate più piccoli. Questi documenti riguardano il vostro affidamento se a noi fosse mai successo qualcosa"
Rimasi paralizzata. Lo stesso Zayn.
"Vi ricordate della zia Loren? La mia migliore amica?"
Facemmo cenno di si con la testa non certi di quello che avrebbe detto di lì a poco.
"Bene. Dato che oltre a me e vostro padre non c'è nessun altro della famiglia che possa prendersi cura di voi, abbiamo pensato che lei invece potesse farlo. Non prendetela male ragazzi, ma ora l'unica cosa a cui penso è che se i miei giorni e quelli di vostro padre finiranno da un momento all'altro, voi rimarrete da soli. Non fraintendetemi, io mi fido di voi, ma per legge dato che avete solo 14 e 15 anni, andreste all'orfanotrofio. Se moriremo, almeno continuerete la vostra vita insieme a delle persone di fiducia, che conosco da una vita"
"Mamma ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Tu, come papà, ce la farai. Noi ritorneremo a casa, e continueremo la nostra vita, come sempre. Andremo a scuola, e tu e papà al lavoro. Tutto ritornerà come prima"
"Anche a me dispiace un casino Hope, credimi. Vi amo più della mia stessa vita e non riesco ancora a capacitarmi che morirò tra qualche ora"
"Cosa?"- dicemmo in coro io e Zayn. Okay, se prima eravamo spaventati, ora eravamo terrorizzati! -"Come lo sai?" continuò Zayn cercando di trattenere le lacrime.
"Una dottoressa. E' venuta a dirmelo lo stesso giorno dell'incidente dopo aver fatto alcuni esami. A quanto pare ho respirato delle sostanze tossiche presenti nel motore della macchina"
"E perchè non ce lo hai detto?"
"Ve lo avrei detto, ma stavo solo cercando il momento adatto e-"
"Allora tu non lo dicevi perchè lo pensavi, era già stato confermato" la interruppe Zayn.
Tirò un lungo sospiro prima di rispondere -"Si"

All'improvviso, entrò l'infermiera dicendoci che l'orario delle visite era finito e che dovevamo uscire. Ci alzammo e ci diressimo verso la porta.
"Mi scusi, possiamo tornare dopo?"
"No, mi dispiace, la paziente deve stare a riposo"

Allora non mi trattenni e corsi ad abbracciarla seguita da Zayn.
"Mi mancherai mamma, e... non dimenticarti che ti amo come un sole di primavera"
Quella frase la commosse e pianse anche lei. Vidi arrivare anche Kate piangendo. A quanto pare aveva saputo la notizia dall'infermiera che era fuori. Le diedimo un bacio tutti e tre: Zayn sulla sua guancia destra, Kate sulla guancia sinistra e io sulla fronte, e prima che l'infermiera chiudesse la porta, sfoggiò uno dei suoi meravigliosi sorrisi mimando con le labbra un 'vi amo come un sole di primavera'.

Appena uscimmo dal reparto, mi sedetti su una di quelle panchine a piangere. Lo stesso fecero anche Zayn e Kate.
Kate intanto mi abbracciava, mio fratello invece si teneva le mani dietro alla nuca e, mentre piangeva, si muoveva da una parte all'altra nel corridoio. Guardai l'ora: 11.37. Tra poco dovevamo sapere anche i risultati dell'intervento di papà.

"Oh, eccovi ragazzi"

Ecco, com'è che si dice? 'Si parla del diavolo e spuntano le corna'. Era appena arrivato il Dr. Fox insieme al chirurgo che aveva effettuato l'operazione.

"Com'è andata dottore? La prego, ci dia delle buone notizie" gli disse mia sorella.
"Mi dispiace ragazzi, ma davvero non ci sono buone notizie"

Cazzo.

"Vostro padre...bhe, è... è morto durante l'intervento"

Stavamo per impazzire, me ero sicura. Zayn cacciò un urlo che fece spaventare tutti, Kate cadde a terra in ginocchio.
Io cosa feci? Semplice. Me ne andai da quel posto e uscii fuori al balcone più vicino. La prima cosa che feci fu urlare come non avevo mai fatto, poi mi misi a pensare osservando il cielo nuvoloso. Perchè far soffrire dei ragazzini così non ha senso. E pensandoci bene...io non avevo neanche salutato papà! L'ultimo ricordo che avevo di lui era quello in ambulanza. 
Dopo essermi calmata decisi di entrare. Si era fatta l'ora di pranzo, ma non toccammo cibo.
Verso le 18.30 ricevemmo l'orribile e ultima notizia che speravamo non fosse più arrivata: nostra madre era morta. Quando vennero a dircelo, ci trovavamo nella stanza di Katy, nel silenzio più totale.
Zayn uscì e andò non so dove, anche Kate, e io ritornai su quel balcone. Questa volta però avevo portato una sedia, sulla quale mi sedetti e iniziai a guardare il cielo
. Non era più nuvoloso, al contrario, si vedevano le stelle. Iniziai a pensare, come qualche ora prima, e pensai che buttarmi giù fosse la cosa più giusta da fare, MA... c'era un 'ma'. I miei fratelli? Non ce l'avrebbero fatta a sopportare anche la mia morte, quindi lasciai stare quell'opzione e iniziai a chiedermi se sarei mai riuscita a riempire i vuoti lasciati da due (non una, bensì due) delle persone che amavo di più in questo mondo, e arrivai alla conclusione che semplicemente non ci sarei mai riuscita, mi convinsi che nessun altra persona avrebbe potuto colmarli.


POV. ZAYN


Appena ci comunicarono la morte di nostra madre, uscii dalla stanza di Kate e mi diressi alla porta d'ingresso dell'ospedale. C'era anche un'altro ragazzo vicino a me, e stava fumando.

"Vuoi?" mi disse porgendomi una sigaretta. Ci pensai, e decisi di accettare.
"Si grazie"
"Come mai se qui?"
"Incidente stradale, tu?"
"Malattia"
"Quale? Se posso sapere.."
"Cancro. Più precisamente al fegato"
"Ah, mi dispiace"
"Ce l'ho da due anni, l'ho scoperto oggi. Mi ha rovinato la giornata e ho iniziato a fumare, tu perchè hai iniziato oggi?"
"Cosa?"
"Cosa ti ha fatto iniziare a fumare dico"
"Come hai capito che è la prima volta?"
"Dal fatto che al primo tiro ti sei quasi affogato"- disse facendomi ridere.-"Comunque, io mi chiamo Matthew" mi disse allungando la sua mano.
"Zayn" dissi stringendogliela.
"Mi devi ancora rispondere"
"Sono morti i miei genitori"
"Tutti e due oggi?"
"Si"
"Cavolo, mi dispiace. E quanti anni hai?"
"15, tu?"
"17. Sai, credo che abbiamo qualcosa in comune"
"Davvero?"
"Si, abbiamo iniziato a fumare perchè qualcosa ci ha rovinato la giornata"
"Mi sarebbe piaciuto farlo per qualche altro motivo"
"Già, anche a me. Tu..hai dei fratelli?"
"Due sorelle, tra cui una è la mia gemella"
"Wow, bello. Mi sarebbe sempre piaciuto avere un gemello, invece devo sopportare quell'imbecille di mio fratello"
"Haha, e quanti avete di differenza?"
"Tre, lui ora ha 20 anni, ed è là dentro che cerca di avere più informazioni riguardo alla mia malattia. Le tue sorelle sono anche loro qui?
"Si, quella che sta venendo verso di me è Kate, quella dietro di lei è la mia sorellina più piccola, Hope" dissi indicandogliele.
"Quindi Kate è la tua gemella e Hope è la più piccola, ho detto bene?"
"Si, io e lei abbiamo solo un'anno di differenza"
"Quindi Hope ha 14 anni?"
"Si. Non so cosa farei ora se non ci fossero loro"
"Bene, mi fa piacere Zayn, ma ora mi spieghi per che cavolo stai fumando?" mi disse Kate ponendosi di fronte a me e Hope accanto a me. Era abbastanza arrabbiata, lo avevo notato.
"Va bene, è stato un piacere conoscerti Zayn"
"Ciao Matt" e lui tornò dentro da suo fratello.
"Allora? Vuoi rispondermi?"
"Mi è venuto di farlo e l'ho fatto"
"Sai che mamma e papà non lo avrebbero accettato"
"Non metterli in mezzo ora Kate"
"Si invece, pensa a cosa ti avrebbero detto, che non dovevi farlo"
"Si, lo so" Kate rimase in silenzio dopo la mia risposta, poi tornò dentro senza aggiungere più niente. Hope invece non se ne andò, e mi accorsi che era rimasta a guardare tutto quello che mi diceva Kate senza dire nulla.
"Quante te ne sei fumato?"
"4 e, ti prego, non cominciare a lamentarti anche tu"
"Non avevo intenzione di farlo, e sai perchè? Perchè penso di sapere perchè hai cominciato a fumare e, sinceramente, lo avrei fatto anch'io"


POV.  HOPE


Dopo avergli detto questo lo abbracciai e tornammo dentro. Kate alla fine capì anche lei e dovette accettarlo poichè Zayn ci disse che non aveva intenzione di smettere.
Verso le 21.00 decidemmo di chiamare la zia Loren e avvisarla dell'accaduto, la quale ci disse che sarebbe venuta la mattina dopo insieme allo zio Richard, Danielle e Tylar.
La zia Loren e la mamma erano migliori amiche sin dai tempi delle medie e perciò possiamo dire che si conoscevano da una vita. Mamma e papà si erano conosciuti proprio grazie a loro: lo zio Richard e papà erano anche loro migliori amici e la zia Loren, conoscendo papà grazie allo zio Richard poichè era il suo fidanzato ai tempi del liceo, glielo presentò alla mamma. Da quel momento il loro rapporto come migliori amche si fece più forte. Un'altra cosa che le legava molto e che solo a me, Kate e Dani dissero fu che programmarono anche le loro gravidanze. Dio, pensai che fossero diventate pazze. Però lo sapevano solo loro due, lo zio Richard e papà ne erano sempre stati completamente all'oscuro, e mi sono sempre chiesta come facevano a non averlo capito: Kate e Zayn sono nati il 15 Novembre, una settimana prima nacque Tylar; io il 16 Settembre, e Danielle addirittura tre giorni dopo! Insomma, dovevano essere prorpio scemi, ma in fondo la cosa mi piaceva, a tutti e 5 piaceva, ci sentivamo dei fratelli così, ed era anche una cosa buffa: due migliori amiche che si fidanzano e si sposano con due migliori amici e hanno pure dei figli le quali date di nascita sono molto vicine. Pensavo che queste cose si vedessero solo nei film xD
Perciò la morte dei nostri genitori li colpì tantissimo. Immaginai che ora la zia Loren stesse piangendo come una matta insieme allo zio Richard, la nostra chiamata al telefono li aveva scossi del tutto. 
Dopo aver giocato un po' a carte nella stanza di Zayn ce ne andammo a dormire ognuno nella propria. Ci abbracciammo e uscimmo dando la buonanotte a Zay. Ma quando stavo per entrare nella mia stanza, mi fermò una dottoressa.

"Ehi, sei tu Hope Malik?"
"Si"
"E hai due fratelli, giusto?"
"Si"
"Per caso si chiamano Zayn e Katherine?"
"Si, sono loro, come mai queste domande?"
"Tutto l'ospedale ne parla. Avete perso i vostri genitori tutti e due lo stesso giorno, siete solo dei ragazzini e oltre a piangere non avete tentato la morte, che in questi casi succede molto spesso. Sarà stata veramente dura per voi"
"Già"
"Siete i miei idoli"
"Perchè?"
"Siete davvero le persone più forti che io abbia mai visto, ne sono sicura"


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SPAZIO AUTRICE :)

Ehi ragazze, allora? Come vi è sembrato il secondo capitolo? Mi piacerebbe tanto saperlo, perciò se volete lasciate qualche recensione, grazie :)

  
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