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Autore: anneanne    02/03/2014    0 recensioni
due persone con una storia triste alle spalle si incontrano e si aiutano a vicenda, cominciano a volersi bene, ma non nascerà l'amore!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Parla Alessandra:
Bene, allora una parte di quello che lui mi aveva detto era vero... Nancy e John insieme, wow! E questo era un punto a suo favore. Rientrata a casa andai a salutare i miei fratelli, poi salì in camera mia. Non avevo voglia di stare con loro, strano ma vero. Mi buttai sul letto e mi venne una voglia improvvisa di piangere, ma stavolta trattenni le lacrime e cominciai a leggere un libro preso a caso dallo scaffale. Solo poco dopo mi resi conto di star leggendo la favola di cenerentola... alla fine della storia, dopo un sontuoso ballo, il principe riportava a casa della ragazza la scarpetta, un po’ come Thomas aveva fatto con me. Ma lei lo sposava, non lo allontanava. Forse avevo fatto un grave errore, ma probabilmente quell'errore mi aveva salvato da un’imminente pazzia.
Pochi istanti dopo entrarono Francesco e Matteo, i quali erano stranamente seri e tranquilli. Mi vennero vicino, mi abbracciarono e dopo un po’ si fecero serissimi. Si guardarono negli occhi e mi dissero:
 - Ale, dobbiamo parlare-.
-Bene, sono avanti a voi, ditemi!-.
- Se non ti senti pronta e non lo vuoi fare dillo prima-.
- Mi siate facendo preoccupare, ditemi che avete, ve ne prego. -
Si guardarono ancora negli occhi, Matteo annuì e Francesco continuò.
-è da un po’ che ne stavamo parlando, la mamma ha sempre custodito gelosamente degli scatoloni di quando lei e papa erano piccoli, senza mai dirci cosa contenevano. Ora, questi scatoloni sono di sotto in cantina, e poiché siamo tutti insieme e abbiamo il pomeriggio libero avevamo pensato di aprirli. Che ne dici?-.
- Non mi ricordavo più degli scatoloni, è vero. Va bene... apriamoli, ma se piango, non mi prendete in giro. -
. - no no, tranquilla, abbiamo preparato i fazzoletti anche per noi!- fece Matteo.
 
Parla Thomas
anche se alla festa non avevo bevuto molto, la mattina ero distrutto ugualmente. Probabilmente per via dello stress dato da tutta la situazione avevo un mal di testa assurdo. Per questo decisi di restare a letto. Dormii molto e quando mi svegliai era quasi ora di pranzo. Scesi in cucina e trovai il pranzo lasciatomi da mamma con vicino un bigliettino - mai dimenticarsi le proprie origini, questa pasta serve a questo-. come potevo dimenticare di essere per metà italiano? Questa era una delle cose che avevamo in comune con Alessandra. anche se nessuno dei due sapeva dire una parola, sentivamo quella terra come nostra. Una terra magica, lontana, esotica, meravigliosa. Finì di mangiare e mi misi su internet. Avevo proprio voglia di vedermi un film. Andai alla ricerca di un bel film su youtube, ma di vedere un film di avventura, non ne avevo voglia, horror e fantasy men che meno. Avevo voglia di vedere un film da ragazzini\ragazzine, un filmetto con un po’ di romanticismo, magari della Disney.  Sarò preso come un bimbetto frignone e magari omossessuale, ma a me quei film piacevano. adoro le commedie e i film romantici da ragazzi. mi davano l'impressione di non dover prestare particolari attenzioni al film e ogni tanto un po’ di leggerezza mi serviva. Ovviamente i miei amici non sapevano nulla di questa mia predisposizione, altrimenti altro che quarterback superfigo, mi avrebbe mandato nella categoria sfigatelli del secolo. Girando sul tubo incappai in un film interpretato da Hilary Duff "The Cinderella story". Lo incominciai a vedere: storia di una bambina cui muore il padre in un terremoto, ma si salvano la matrigna e le sorellastre, che s’impossessano di tutti i soldi e cominciano a trattare la piccola come una schiavetta, la fanno lavorare nel bar di famiglia, i cui dipendenti la prendono, un po’ come figlia loro. L’unica persona con cui parla liberamente è una sorta di principe azzurro anonimo conosciuto in chat, ma con il quale ci si scambia tanti messaggi, che non ha caso è il figo della sua scuola nonché quarterback e anche e lui non sa la vera faccia di lei. Hilary Duff assomigliava un po’ alla mia Alessandra, erano entrambe bellissime. Io non potevo perderla per una stupida incomprensione (sì, come se stessimo insieme, cha pensieri hai cervellino?). Ma come potevo fare? Mentre pensavo ciò mi arrivò dal film l'illuminazione.
Le avrei mandato delle lettere a casa, dei messaggi, dei regali in modo anonimo, mi sarei firmato con "CAVALIERE". Poi le avrei rivelato che fossi ma prima lei si doveva fidare di me.
Mi misi subito all'opera, cominciai a buttare giù la prima lettera, e le cose da dire erano talmente tante che scrissi tre facciate piene, prima di decidere di fermarmi e di imbustarla. Ma lei idee cominciarono a sgorgare una dopo l'altra, il problema era solo uno... io potevo darle tutte le lettere che volevo di nascosto, lei come avrebbe fatto a rispondermi?


angolo autrice:
scusate per il ritardo ma ho avuto la prima sessione di esami all'università e se deo essere sincera, non avevo una grande ispirazione per scrivere! il prossimo capitolo sarà più lungo e succederanno tante cose.
ringrazio chi ha letto, seguito e recensito la storia!
alla prossima 
anneanne

 
  
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