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Autore: Pleurite98    02/03/2014    6 recensioni
Cosa saresti disposto a fare pur di continuare a vivere? Pur di continuare a pensare?
Trentotto personaggi. Un' isola. Un solo sopravvissuto.
Non puoi fuggire, non puoi ribellarti, puoi solo uccidere.
Sono queste le regole del programma. Chiare ed infrangibili.
Doveva essere la sesta stagione di Total Drama, invece si è trasformata in un incubo.
Dall'ottavo capitolo:
Quando decidi di prendere parte del gioco devi calcolare di dover uccidere chiunque ti capiti a tiro.
Anche se hai un solo amico, devi renderti chiaro nella mente che potresti essere costretto a ucciderlo. Soprattutto se è lui ad aggredirti. Non puoi aspettare che sia qualcun altro a farlo. [...]
Quando decidi di giocare lo devi fare davvero. Senza rimorsi. Senza rimpianti.
Genere: Avventura, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Gwen, Heather, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale
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Oblio
 
-Mamma- sussurrò flebilmente.
-Mamma- singhiozzò.
Grosse lacrime cominciarono a scendergli lungo il viso.
“Io non sono qui. Non è reale. E’ un incubo. Sono a letto. Tra poco mi sveglio.”
Dj (ragazzo numero 2) stava rannicchiato all’interno di un armadio della suite più grande dell’hotel Spa di Chris.
“Perché non sei qui mamma? Perché non sei qui a proteggermi? Io non voglio morire.
Io voglio vederti ancora. Parlarti ancora. Ti supplico. Tirami fuori da qui.”
Il collare gli stringeva il collo. Si sentiva soffocare.
“Hai detto che saresti rimasta con me per sempre. Perché hai mentito?”
 
-Sei la cosa più preziosa che io abbia, figliolo. Tu rendi tanto orgogliosa la tua mamma. Ti voglio bene e continuerò a volertene, anche quando sarò morta, anche quando non saremo insieme. In quei momenti veglierò su di te. Non dovrai avere timore.-
-Lo so, mamma-
 
“Lo so, mamma. Lo so. Lo so. Sei qui. Qui. Qui.”
-Sono qui.-
-Mamma?- gli occhi del ragazzo brillarono nel buio.
-Sì, tesoro. Non devi avere timore. Fai attentamente quello che ti dico e allora potremo rivederci. E stare insieme per sempre.-
-Per sempre?-
-Per sempre.-
-Sto ascoltando.- tirò su col naso.
-Devi essere forte. Apri il tuo zaino. Mostrami quello che c’è dentro.-
Obbedì all’ordine. Allungò le gambe e prese lo zaino. Lo aprì lentamente e cominciò a tirarne fuori il contenuto.
-Prendi la mappa.-
Il ragazzo la spiegò e la esaminò per qualche secondo.
-Quindi siamo nel settore B-5, siamo troppo vicini al molo, figliolo. Quando avremo finito, dovrai spostarti. Magari nel bosco. Fammi vedere l’arma.-
Estrasse dallo zaino un piccolo ventaglio di carta.
-Cosa dovrei farmene, mamma? Aiutami.-
-Con quello niente, ma se vuoi rivedermi devi uccidere gli altri. Tutti.-
-Non voglio!- la voce gli uscì strozzata.
-Devi! Per me!-
 
-Ho paura di deluderti, mamma.-
-Perché dovresti? Un reality non è pericoloso. Ti farai tanti amici. Non devi temere. Alla fine ci rivedremo.-
-E se dovessi perdere? E se dovessi sembrare uno stupido?-
-Sii te stesso, sii il buon figlio che ho cresciuto e vedrai che piacerai a tutti.-
-Dici?-
-Certo! Adesso va, rendimi ancora più orgogliosa! Sii forte!-
 
-Mi avevi detto di essere buono. Sono i miei amici, non posso ucciderli.-
-Vuoi più bene a loro o alla tua mamma?-
Il ragazzo chinò il capo.
-Ora devi essere forte, per tutti e due. Ascoltami. Non passerà molto tempo che qualcuno avrà la tua stessa idea di venire nell’hotel. Probabilmente qualcuno è già dentro. Josh ha detto che sono morte quattro persone. Due sono morte nella barca, quindi ce ne sono già sei di meno. Solo trentadue.
Quando chiunque entrerà in questa stanza, attendi. Se si avvicina all’armadio, tu spalanca le porte e saltagli addosso. Colpiscilo. Prendigli l’arma e colpiscilo ancora.-
Il corpo di Dj era in preda da un tremolio nervoso. Singhiozzò rumorosamente. Poi udì un passo.
-Fai silenzio. C’è qualcuno. Ricorda quello che ti ho detto.-
 
Le porte dell’armadio si spalancarono di colpo.
-Dj ?-
Heather (ragazza numero 6) stava in piedi guardando allibita il ragazzo.
-Sei solo? Ti ho sentito parlare.-
 
Anche la ragazza subito dopo essere uscita dalla nave aveva pensato di andare all’hotel per ragionare con calma sul da farsi.
Era entrata in sala da pranzo e aveva bloccato le porte poggiando delle sedie contro le maniglie.
Si era seduta e aveva rovesciato lo zaino sul tavolo.
Acqua. Pane. La mappa. Poi una grossa arma era scivolata fuori provocando un forte rumore.
Un machete. Cos’avrebbe dovuto farsene di un machete?  Non riusciva neanche a tenerlo in mano.
 
Il ragazzo alzò lo sguardo. Le lacrime, ormai asciutte, erano ancora visibili sul suo volto.
-Uccidila! Uccidila! Che cosa stai aspettando? Saltale addosso!-
Gli occhi gli s’ingrossarono nuovamente, con un urlo si scagliò contro la ragazza.
 
-Penso che Dj sia uno dei pochi amici che mi sono fatta in questi anni. Quando lo guardo, non posso fare altro che provare tenerezza. Un ragazzone così buono, così gentile. Sono felice di averlo incontrato.-
 
I due ruzzolarono a terra. Il machete le cadde dalle mani.
Stava seduto su Heather. Le lacrime scendevano abbondanti sul suo viso. Il suo essere lottava contro se stesso.
-Colpiscila! Prendile l’arma ed ammazzala! Fallo per me! Per la tua mamma!-
-Non posso! Lei è mia amica!-
-Con chi stai parlando?- sbraitò la ragazza.
La stanza ripiombò nel silenzio.
Dj guardò nel vuoto per qualche istante.
-Per te.- sussurrò
Raccolse velocemente il machete e scagliò un colpo verso  il cranio di Heather.
Lei spostò la testa di scatto e approfittò di quel momento per far perdere l’equilibrio al ragazzo.
Si divincolò sotto il peso del suo corpo e si alzò in piedi.
Lui cadde rovinosamente e sbatté la testa contro lo spigolo del letto.
Si toccò la fronte e guardò la sua mano insanguinata.
-M-mi hai fatto male!- mugugnò.
 
Quando decidi di prendere parte del gioco devi calcolare di dover uccidere chiunque ti capiti a tiro.
Anche se hai un solo amico, devi renderti chiaro nella mente che potresti essere costretto a ucciderlo. Soprattutto se è lui ad aggredirti. Non puoi aspettare che sia qualcun altro a farlo.
 
Chris si lasciò scappare una risata. Il fuoco del falò illuminava il volto di tutti i presenti.
-Beh, è chiaro per tutti che Gwen si è guadagnata a pieno titolo l’immunità.. e purtroppo è altrettanto chiaro che Dj dovrà camminare sul molo della vergogna dal momento che è stato l’unico a urlare e a scappare quando l’evaso pazzo assassino nemmeno c’era. Ma niente risentimenti, amico. Ci mancherai tanto!- il conduttore aveva pronunciato la sua sentenza.
-Aw! Abbraccio di gruppo!- esclamò Owen.
Tutti si strinsero al ragazzone. Heather gli si aggrappò forte. E così l’unica persona a cui teneva era stata eliminata. Trattenne una lacrima. Era rimasta da sola in mezzo a troppi nemici.
 
Quando decidi di giocare lo devi fare davvero. Senza rimorsi. Senza rimpianti.
 
La ragazza guardò Dj negli occhi. Si mise in ginocchio e gli tese la mano.
Nel momento in cui lui gliela prese lei estrasse il machete dal pavimento e lo infilzò nel suo ventre.
Devon Joseph spalancò la bocca e gemette.
-Shh. Va tutto bene. Guardami. Tra poco sarà tutto finito. Abbandonati.-
Lo aiutò ad adagiarsi a terra.
“Ti ho delusa, mamma. Io non volevo.”
Esalò un ultimo dolce respiro.
Heather estrasse l’arma dal suo petto e la pulì sulle lenzuola, si alzò lentamente e uscì dalla stanza.
 
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