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Autore: Imyoursmaljk    02/03/2014    3 recensioni
Nella vita di Sunshine non c'era mai stato molto per cui sorridere: la perdita di suo padre, madre e nonna costantemente in conflitto e l'adozione di una sorella le rendevano la vita praticamente impossibile. La sua vita era dipinta su era tela monotona che comprendeva i suoi corsi di letteratura all'università e le chiacchiere inutili con il suo migliore amico Zayn. La sua vita cambiò radicalmente all'arrivo del nuovo vicino, Louis Tomlinson; un ragazzo solare, pieno di vita e sempre con un sorriso stampato sulle labbra. Ma, dietro quel sorriso che tanto ostinava far vedere a tutti, nascondeva qualcosa? 
 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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-LITTLE RED DRESS-

Day Five.
 

Le lezioni di quel venerdì mattina passarono abbastanza velocemente ed altrettanto velocemente Sunshine uscì dall'edificio. Anche oggi, Zayn non era venuto alle lezioni, confondendo sempre di più la ragazza. Per tutta la sera non aveva fatto altro che pensare al suo discorso e a ciò che aveva detto al riguardo del passo. Solo al pensiero le venne la pelle d'oca: non perchè Zayn fosse un brutto ragazzo, ma bensì perchè trovava strano che il suo migliore amico provasse sentimenti del genere nei suoi confronti. Prese a camminare per ritornare a casa, fin quando all'improvviso qualcuno le sfiorò delicatamente la spalla.
«Zayn?» disse sorpresa appena si voltò; era più che sicura di non averlo visto nell'aula. Notò immediatamente il sacchetto che aveva in mano il ragazzo, che poi nascose dietro la schiena non appena se ne accorse.
«Hei, Sun.» la salutò, baciandole la guancia, «ti va di fare un giro?» Chiese poi, sorridendo e mostrando i suoi denti perfetti e bianchi. Ed ecco che l'imbarazzo prese il sopravvento per Sunshine: non sapeva più comportarsi con lui, specialmente ora che aveva confessato di provare questo interesse per lei. Prima non ci avrebbe pensato due volte ad accettare perchè in fin dei conti Zayn era Zayn.
«Non so, vorrei... vorrei tornare a casa. Mi sento un pò stanca, ecco» spiegò. Da una parte le avrebbe fatto piacere di fare un giro con lui, dall'altra si sentiva, come già detto, abbastanza confusa.
«Nessun problema, ti accompagno!» sorrise, sventolandole davanti il viso un mazzo di chiavi tra cui di sicuro ci sarebbe stato quella della sua macchina. Sunshine accettò, anche se non del tutto convinta. Andarono alla macchina che era parcheggiata dietro l'angolo e saltarono su. Era la prima volta che ci saliva; il moro aveva sempre preferito chiamare un taxi per raggiungere l'università per paura che qualche moccioso gliela rigasse, si sentì quindi quasi onorata di esserci salita. I primi minuti passarono in silenzio, finché Sunshine si accorse che il moro stava proseguendo la strada per raggiungere la W 18th street.
«No, no, no, fermati!» disse velocemente, tirando un pezzo di stoffa della sua giacca per attirare la sua attenzione, «stai sbagliando strada, devi girare a destra» aggiunse infine, mollando la presa alla sua giacca, non appena si accorse di tenerla ancora stretta tra le mani. Sunshine gli spiegò la strada per raggiungere la destinazione e si fermarono poco dopo di fronte ad un edificio alto e bianco. Zayn la guardò sorpreso, come se fosse offeso di averlo scoperto in questo modo.
«Non mi hai detto niente di aver traslocato» mormorò, estraendo le chiavi della macchina dalla serratura.
«Lo so. In un mese possono succedere molte cose, non è vero, Zayn?» rispose fredda, aprendo lo sportello scendendo dal veicolo. Il ragazzo non rispose, strinse con la mano sinistra il manubrio e con le destra rinfilò le chiavi, mentre guardava la ragazza dirigersi verso il vialetto. A metà strada però si fermò, voltandosi verso la macchina.
«Ti va di salire, ci faccio un caffè» sorrise debolmente e velocemente il ragazzo scese dalla macchina, trascinandosi dietro sempre quel sacchettino. Le sembrava ingiusto trattarlo in questo modo dopo averla accompagnata a casa e di lasciarlo andare senza nemmeno mostrargli la sua nuova residenza.
«Home sweet home!» esclamò Sunshine appena entrarono nel suo appartamento, allargando le braccia. Era un semplice appartamento a tre camere, con una piccola cucina ed un bagno decente con vasca. Si notava che si era appena trasferita in quel appartamento, dato che i cartoni dominavano nel gran parte dell'entrata.
«Scusami per il disordine. Di là c'è il divano, siediti» disse indicando il divano rosso che era nascosto dietro qualche cartone e si allontanò per andare in cucina. Zayn prese posto sul divano, muovendo a ritmo la gamba. Si sentiva parecchio nervoso, dato che oggi era affidato solo a sé stesso e quindi senza l'aiuto dei consigli dell'amico. Louis sosteneva che oggi era il suo turno di impegnarsi per questa relazione quindi decise di seguestrargli l'auricolare in modo che ragionasse da solo. Pochi attimi dopo, Sunshine ritornò con un piccolo vassoio e due tazzine fumanti di caffè. Zayn ne prese una ed assaggiò il caffè: era amaro tossico, come sempre.
«Imparerai mai a fare un caffè decente?» scherzò, bevendo tutto il resto ad un sorso e strizzando gli occhi. Sunshine rise, ricordandosi tutti i suoi vari tentavi di riuscire a preparare un caffè decente nell'appartamento del ragazzo, senza successo purtroppo.
«Bhè, certe cose non cambieranno mai» soffiò, prendendo le tazzine e riportandole in cucina. Notò solo dopo il doppiosenso di quella frase, solo quando vide l'espressione del ragazzo velarsi di tristezza. «Zayn, io non volevo...io-»  
«No, tranquilla» la interruppe, avvicinandosi a lei e prendendo la mano della ragazza tra le sue, «ti capisco e lo accetto, rispetterò i tuoi tempi. Però voglio che tu faccia una cosa per me» mormorò. Sunshine strinse le sopracciglia.
«C..cosa dovrei fare?» balbettò. Zayn ghignò ed in un salto raggiunse il divano, uscendo dal sacchettino una brochure e mostrandogliela.
«Corsi di danza, dimmi che è uno scherzo!» sbottò Lei. Zayn sapeva benissimo che Sunshine odiava ballare, ma anche lei sapeva che nemmeno lui ispirava tanto per quel genere di cose.
«Sì lo so, è uno schifo, ma devo: i miei festeggiano nozze d'argento e non vogliono vergognarsi perchè il loro figlio non sa fare due passi, quindi sono costretto ad andarci» spiegò, «l'unico problema è che mi manca l'accompagnatrice. Ma essendo che io e te dobbiamo fare un passo avanti... insomma... perchè non farlo... ballando?» aggiunse. Sunshine continuava a fissare la brochure, chiedendosi se fosse una buona idea accettare a meno.
«No, Zayn» sibilò, richiudendo la brochure e passandola al ragazzo.
«Avanti, Sun! Non ti ho mica chiesto di sposarmi, devi solo accompagnarmi ad imparare dei passi» piagnucolò il moro.
«Ti ho detto di no, non mi metto a ballare con te» ripeté Lei. Zayn le se avvicinò, sporgendo il labbro inferiore.
«Dì di sì, ti prego, ti prego» insisté, facendole fin troppa tenerezza.
«Levati quel muso del cazzo, hai vinto. Ma sarà l'ultimo favore che ti farò!» Zayn senza pensarci due volte l'abbracciò, soffocandola quasi.
«Perfetto, detto questo posso anche andare. Ci vediamo al corso! Ricorda, oggi pomeriggio alle quattro!» Disse salutando nuovamente la ragazza con un bacio sulla guancia ed abbandonando l'appartamento. «Idiota» borbottò Sunshine tra sé e sé. Decise di andarsi a fare una doccia fresca, ma quando passò davanti il divano rosso la sua attenzione fu catturata da qualcosa: Zayn aveva dimenticato il suo sacchettino nell'appartamento. Sunshine non si permise di andare a vedere cosa conteneva quindi mandò un messaggio al ragazzo, avvisandolo:

Hai dimenticato qua il tuo sacchettino di... Coco Chanel? Che siamo diventati esigenti!

Decise di tralasciare le x ed il nome, tanto era sicura che il suo numero l'aveva salvato. Inviò il messaggio e s'infilò dentro il bagno per fare la doccia. Quando uscì, ancora umida, notò che il suo cellulare lampeggiava. Lo prese e si appoggiò allo stipite della porta. Zayn le aveva risposto:

Non l'ho dimenticato, è tutto tuo. Z. xxx

Si sedette per terra, rileggendo una decina di volte il messaggio e sentendo che poteva svenire da un momento all'altro; non poteva credere che Zayn gli avesse regalato qualcosa di Chanel, la sua stilista preferita. Gattonò fino al divano per afferrare il sacchetto e guardare cosa gli aveva regalato. Lo uscì e si ritrovò davanti un tubino rosso, senza spalline e con dei strass all'altezza del seno. Le erano sempre piaciute le sue varie creazioni ma per via dei problemi economici non era mai riuscita a comprarne uno. Osservò l'abito tra le mani ed in quel momento le sfiorò un ricordo: “Bella maglietta!” Si ricordava perfettamente di aver fatto a pezzi quella maglietta nell'appartamento del ragazzo e che quest'ultimo le aveva dato la sua camicia rossa per non dover tornare a casa con il petto scoperto. Ma dentro quel sacchetto trovo dell'altro, cioè una lettera. La aprì:


I wish that I could take you to the stars
I'd never let you fall and breack your heart
And if you wanna cry or fall apart
I'll be there to hold you.



«Idiota» ripeté per la seconda, stavolta, però, sorridendo.

* * *

Se Louis quel giorno non aveva aiutato Zayn c'era un motivo ben preciso, non avrebbe mai lasciato che quel incapace avesse fatto qualche passo sbagliato, ma era stato costretto. Continuava a sfogliare e risfogliare la sua cartella ospedaliera, notando che non vi erano stati progressi. Louis aveva eseguito un altro controllo al elettrocardiogramma, dove il monitoraggio richiede 24 ore. I risultati, come al solito, non furono rallegranti, ma Eleanor riuscì a consolarlo dicendo che nell'ultimo periodo erano arrivate parecchie donazioni tra cui anche cuori. Ovviamente la lista era infinita ma questo riuscì a dargli un minimo di speranza, pregando che quando arrivasse il suo turno non fosse troppo tardi. All'improvviso qualcuno bussò alla porta, riportando il castano alla realtà. Dopo qualche secondo la porta si aprì, facendo spuntare il ciuffo nero di Zayn.
«Ehi, tuo zio mi ha fatto salire» spiegò. In un batter d'occhio Louis ripose la cartella dentro la libreria, nascondendola; non voleva che i suoi amici sapessero che era malato e che non gli restava molto da vivere, soprattutto Zayn e Sunshine. «Ti vedo pallido oggi, stai bene?» chiese Zayn. Louis semplicemente annuì, sedendosi sul suo letto. Il moro si avvicinò, sedendosi accanto a lui.
«Quando avevi intenzione di dirmelo?» chiese nuovamente Zayn, con tono freddo. Louis perse un battito. Era impossibile che avesse capito cosa conteneva la cartella da quella distanza.
«Che intendi?» finse, sperando che non stesse per dire quello che pensava. Zayn si alzò di scatto, passandosi nervosamente la mano tra i capelli corvini.
«Smettila di fare il coglione! Avete solo un muro che vi separa, come fai a non esserti accorto che ha traslocato, cazzo!» sbottò. Adesso capì che Zayn parlava di Sunshine e non della sua malattia. La verità era che se ne era accorto, eccome. Qualche settimana fa, le urla dalla casa accanto avevano preoccupato l'intero vicinato e, una volta cessate, aveva sentito la porta della camera di Sunshine sbattere violentemente. Quella sera poggiò l'orecchio contro il muro freddo e sentì la chiamata che aveva fatto a Meg, mentre piangeva tra qualche singhiozzo.
«Non pensavo che fosse una cosa tanto importante» rispose. Il moro lo trucidò con lo sguardo.
«Non è una cosa importante?! Louis, certo che lo è! Avresti dovuto dirmelo non appena avevi visto spuntare fuori il primo scatolone!» lo rimproverò.
«Amico, smettila di urlarmi contro, oggi non è giornata» ringhiò. L'atmosfera era abbastanza tesa e Louis riusciva vedere attraverso gli occhi dell'amico la sua rabbia, tristezza e delusione.
«D'accordo, hai ragione. Però cerca di capirmi come mi sono sentito appena mi ha detto che aveva traslocato: uno schifo, ecco» confessò. Louis abbassò lo sguardo, sentendo i sensi di colpa avere la meglio su di lui.
«Circa dieci giorni» iniziò, «circa dieci giorni fa l'ho vista mentre impostava le valige dentro la macchina di Meg. Probabilmente è stata qualche giorno da lei finché non si è trovata l'appartamento» aggiunse. Sunshine non stava in quella casa da ben dieci giorni e si sentiva completamente vuoto, proprio come la camera della ragazza. Lui e Sunshine da quel giorno nel suo giardino non si sono più parlati, limitandosi solamente a salutarsi quando casualmente si vedevano in giro. L'unico modo per starle vicino, sentire la sua voce e suoi passi, era attraverso quella stanza.
«Mi dispiace di non averti detto niente, sono un coglione. Mi dispiace, Zay» si scusò infine il castano. Il viso di Zayn si addolcì e, senza aggiungere un'altra parola, si sedette nuovamente accanto al'amico sul letto, dandogli una leggera pacca sulle spalle.
«Già, un gran coglione» scherzò, facendo ridere anche Louis.
«Ok, adesso tutto il mondo l'ha capito ma tu invece, dimmi cosa hai combinato oggi. Ti ricordo che domani è il sesto giorno e voglio vedere i risultati!» disse, marcando per bene la parola sesto.
«Stamattina ho saltato le lezioni per comprare una cosa. Un vestito per precisare» spiegò.
«Un vestito per...?» disse Louis, incitandolo a continuare il discorso.
«Per Sunshine, è ovvio! Più tardi quando la vedrò al corso di danza le chiederò un appuntamento e voglio che lo indossa» disse. Louis cercò di trattenere una risata, senza successo.
«Tu e Sunshine, al corso di danza?» rise, «d'accordo, e io sono una prima ballerina! Assurdo!» disse, continuando a ridere. Zayn roteò gli occhi sbuffando.
«Ha-ha, ridi pure. Intanto lei ha accettato di essere la mia accompagnatrice e domani chiuderò il piano con i fiocchi!» esclamò, puntandogli un dito contro mentre l'altro stava iniziando a rotolare sul proprio letto.

* * *

«Un, due, tre...» ripeté tra sé e sé Zayn, mentre usciva affiancato da Sunshine dalla sala dove si era svolto la loro prima lezione di danza, cercando di ricordarsi i passi che avevano imparato qualche minuto fa.
«Dio, chiudi quella bocca! Non mi fare ricordare cosa ho dovuto sopportare dentro quella dannata stanza.» esclamò Lei, dando un colpetto al braccio del moro. Zayn rise, perchè dopotutto la prima lezione era andata abbastanza bene. La cosa che lo aveva sorpreso più di tutto era che la ragazza sembrava per fino divertirsi. La sensazione delle loro mani intrecciate, il corpo di lei che sfiora il suo e l'incredibile vicinanza con il suo viso lo stavano facendo uscire di senno. Forse non è stato del tutto una cattiva idea, pensò Zayn.
«Tu sopportare? Hai praticamente commesso un omicidio corposo ai miei poveri piedi!» l'accusò. Sunshine alzò gli occhi al cielo sbuffando.
«Femminuccia» rispose, cacciando fuori la lingua.
«Femminuccia che ha ti regalato un vestito Chanel, ricorda» le canzonò. All'improvviso la ragazza si fermò, rovistando dentro la sua borsa.
«A proposito di vestito...» disse, ed uscì il tubino perfettamente piegato dentro la borsa, «non posso accettarlo. Voglio che lo riprendi, sul serio» aggiunse, abbozzando un leggero sorriso e porgendogli il vestito rosso. Zayn le se avvicinò, sfiorandole la mano con cui teneva il vestito.
«No Sun, voglio che tu la tenga» ribatté, tenendo lo sguardo su di lei, «voglio che tu la tenga e l'indossi domani» aggiunse, infine. Sunshine coruggò la fronte.
«Cos'è, una minaccia, Malik?» scherzò, guardandolo con la testa inclinata. Zayn sbuffò, abbandonando le sue mani.
«Sei la solita stronza di sempre. Ma comunque no: voglio che tu esca con me, domani» spiegò.
«Wow, il grande Zayn Malik vuole uscire con me! Dove mi porterai, al circo, allo zoo, o magari al cinema?» continuò a scherzare lei, rinfilando cautamente il vestito dentro la borsa ed iniziando quasi a trullallare per la strada.
«Cazzo Sun, mi fai sentire come se avessi sedici anni solo perchè ti sto chiedendo di uscire con me!» sbottò, posizionandosi le mani ai fianchi. Quanto le era mancato punzecchiarlo e vederlo agitare per sciocchezze, ma ora aveva le possibilità di poterlo farlo nuovamente.
«D'accordo, basta con queste bambinate: uscirò con te...» affermò Sunshine, e le sembrò di vedere lo sguardo di Zayn illuminarsi, «ma ad una condizione: Verrà anche Megan» concluse. Ed ecco che Zayn vide, con una sola stupida condizione, tutti i fiori ed unicorni rosa che si stava immaginando pensando all'indomani sera, sparire.

 

LOOK AT ME!

Buon pomeriggio/sera, ragazze!
Come state passando il carnevale, spero bene...
Io personalmente mi ero travestita da sposa e la cosa era a dir poco inquietante
ma questo non sono che ci interessano xD
Il capitolooooo:
1. Sunshine ha traslocato dopo l'ennesimo litigio in famiglia
e il nostro caro Louis non ha detto niente a Zayn
perchè in fondo lui stesso non vuole accettarlo;

2. Casanova Malik ha voluto regalare un vestito rosso di Chanel a Sunshine,
quasi come se volesse 'sostituirle' (?) la maglietta rossa andata distrutta;

3. Il corso di danza... Uhuhuhuh in pratica nessuno dei due ama
 particolarmente ballare, ma siccome è stato 
lui a chiederglielo, ha accettato;
4. Zayn ce l'ha finalemente fatta ad invitarla ad uscire: infatti il prossimo
capitolo credo che lo dedicherò completamente alla loro uscita.

Inoltre ho cambiato l'introduzione della storia perchè quella vecchia
faceva capire che Louis 'doveva' morire per forza
mentre ora mi sono paraflashiata (?) e ho in mente 
3 diversi finali ma sto ancora cercando di capire quale dei 
tre svilluppare... D:

Bene, so che non lo dico abbastanza spesso e che sono molto 
lenta ad aggiornare dato i miei vari impegni,
ma sono strafelice che molte persone
hanno continuato a seguire la mia storia...
Pensate, lo scorso capitolo ha battuto il mio record delle visualizzazioni
in 24 ore rispetto a tutti gli altri capitoli!
Asdfghjkl *-*
Vi ringrazio ancora infinitamente!!
Basta, ora vado...
Spero che questa volta non ci metterò di nuovo una vita ad aggiornare! 
A presto,
la vostra Cristina.
  
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