02/03/2014
1 recensioniThe shadow of the Death
Fiotti luminosi, scoppi ed esplosioni, grida che rimbalzavano sulle pareti di pietra.
La battaglia infuriava e la Morte reclamava a sé le anime dei componenti di entrambi gli schieramenti, implacabile, cacciatrice sempre più spietata. Né sani né feriti avevano speranze di sopravvivenza, se venivano scelti da lei.
Fred credeva di poterle sfuggire.
Con il pensiero di Hermione che, in quell’orribile scenario di guerra di cui, suo malgrado, faceva parte, era come una luce luminosa da cui attingere forza e fiducia. Il suo pilastro, il suo amore insostituibile e incondizionato.
Pensò a lei, mentre vagava per i corridoi con la bacchetta alla mano, gli occhi vigili e vitrei, il cuore indolenzito dall’angoscia. Pensò a lei durante tutti i duelli contro il nemico, dimentico delle circostanze in cui si trovava e determinato soltanto a eliminare gli ostacoli che si frapponevano fra lui e l’oggetto della sua instancabile ricerca. Pensò a lei quando una freccia di luce lo colpì al petto, precisa e letale. Pensò a lei, nell’esatto momento in cui le ginocchia cedettero sotto il suo peso, le braccia molli lungo i fianchi, il dolore totalizzante.
I sensi vennero dominati dal pensiero di Hermione.
Fred poté sentire la sua voce, gradevole e allegra, che lo rimproverava bonariamente su uno scherzo che lui e George avevano attuato ai danni di qualche Serpeverde. Poté percepire distintamente il suo odore, il caratteristico profumo di libri nuovi che spiccava nell’aria fra quello acerbo del fumo e quello agrodolce del sangue. Le sue labbra sembrarono rievocare malinconicamente il sapore di quelle di lei, mentre le mani raschiavano il pavimento nell’illusione di intrecciare le dita con i suoi riccioli scuri. Persino gli occhi s’illudevano e, al di là delle palpebre calanti, videro la snella figura di Hermione, fiera e coraggiosa, pronta a dare la vita per le persone che amava.
Ma Fred sapeva che quelle erano tutte sensazioni artificiose e allucinazioni della sua mente delirante.
Hermione non era lì.
Non era lì, eppure lui sapeva che era viva, da qualche parte in quell’inferno.
Il suo unico rimpianto era di non potersene accertare, di non poterla raggiungere. Ma d’altro canto, la colpa era solo sua.
Aveva commesso l’errore di separarsi da lei, di avventurarsi nelle tenebre senza una luce, senza la sua luce.
E l’ombra della Morte, alla fine, aveva raggiunto anche lui.
Angolo Autrice:
One-shot senza pretese. E’ stata una specie di sfida per me scrivere qualcosa su una coppia come questa; penso sia venuta bene, dopotutto. Voi che ne pensate? Accetto critiche/osservazioni/correzioni/pareri di ogni tipo :33
Blue Poison