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Autore: _Light_Blue_    02/03/2014    2 recensioni
TRAILER UFFICIALE : http://www.youtube.com/watch?v=kZ-T7V1aJvE
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Ho perso tutto... Ma non ho perso Niall.
Cosa dovrò ancora sopportare dopo la morte dei miei genitori?
Cosa mi attende?
Amore... Musica ... Passione...
No, non è la sigla di Violetta... è la mia vita.
Mi chiamo Stephanie Horan e questa è la mia storia
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[ Questa storia era già stata pubblicata in questo account, ma per sbaglio l'ho eliminata ]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6 : in my life there's you again
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Camminavo a testa bassa tra la gente che parlava, senza una meta precisa.
Il mio intento era evitare ogni tipo di domanda, sopratutto i '' Come stai ''...  domanda più inutile in quel momento? Come sarei dovuta stare? 
Eppure me lo aspettavo.

Avevo nelle orecchie le cuffiette, ma la musica non la stavo ascoltando.
Era come dire... '' Non disturbatemi '' o '' non voglio sentirvi ''.

Faceva davvero, molto freddo quella mattina, ma nemmeno il freddo mi faceva reagire, nemmeno ci pensavo, la mia preoccupazione era soltanto il non essere disturbata....

Camminavo con le mani nelle tasche dei jeanse, dato che la mia felpa nera non ne aveva.
La testa china lasciava i capelli lunghi sulle spalle, ricadere in avanti e coprirmi il volto.
Procedevo a passi lenti sulla ghiaia biancastra che formava il sentiero al cimitero, tutt'intorno si vedeva una vasta pianura di verde, con delle lapidi che spuntavano come funghi qua e là.

Diverse persone si erano già ammassate intorno al grande buco nel terreno dove avrebbero riposto mio padre a breve. 
Qualcuna di esse si girò verso di me.

Alzai lo sguardo, incrociandolo con persone a me quasi sconosciute. 
Parenti lontani che mi venivano presentati durante le feste quando ero piccola, i cui nomi venivano dimenticati subito dopo, assieme alle facce.
O amici di famiglia, gente che ignoravo a prescindere da chi fossero. 

Proprio come ignorai quegli sguardi dispiaciuti, nulla di più preparato.
Nessuno pronunciò una parola, una donna sulla mezza età si portò una mano sul cuore e scosse la testa con un'espressione triste sul viso.
Avrei voluto gettarla nella buca e poi scaraventargli addosso la tomba, lei era uan di quelle persone che non potevano non fare a meno di recitare una parte in quelle occasioni.

Li ignorai, tutti quanti, distolsi lo sguardo, puntandolo su qualsiasi cosa mi sarebbe capitata dirando la testa altrove.

Alla mia sinistra sorgeva una lapide bianca, di pietra, con la base in marmo colorato.
Mi bastò guardare quella sagoma, quel viso dietro un vetro attaccato alla pietra
.
Riconoscevo quella lapide, la persona a cui apparteneva....
Mi si strinse il cuore e venni
 trascinata in un ricordo dolorosissimo.

- Niall era chino sulla lapide, aveva appena lasciato un mazzo di fiori freschi sul terreno umido.
Io ero in piedi a guardare la scena, ma mancava qualcosa... mi sentivo... vuota.
Quando Niall si rialzò in piedi mi saltarono agli occhi le lacrime che gli ricoprivano gli zigomi, rimasi immobile a guardarlo, a mala pena respiravo, mentre lui invece tremava, era rosso in viso e stringeva i denti, forte quasi quanto i pugni. -


Inizialmente non capivo il significato di quel flashback, poi ricordai.

-'' Non potevi fare nulla... ''
'' Non è vero! Qualcosa si poteva fare, poteva salvarsi! ''
'' Niall non... ''
'' Zitta, Steph, no! Non può essere... non può essere vero... ''-


Quella conversazione avvenuta un momento prima che cadesse sulle ginocchia per depositare il fiore sulla tomba.
Una mano che stringeva la mia, la mano di nostro padre, che in silenzio lasciava il dolore dentro se stesso...

E poi quegli occhi, addolorati, che osservavano la scena in silenzio. 
Quelle mani in tasca, proprio come le avevo io mentre ricordavo tutto.
Quelle cuffiette nelle orecchie, quelle labbra dalle quali non uscì altro che il mio nome sussurrato.


Nulla poteva rompere quel silenzio. -

Quando alzai lo sguardo dalla lapide per uscire da quel Flashback, lo indirizzai proprio nel punto in cui c'era stata la figura di un ragazzo, che da quel giorno entrò nella mia vita come una furia. 
Solo che al suo posto trovai la figura di un giovane adulto, sotto l'albero che faceva ombra su uno spazio di terra libero dalle lapidi.
Il punto dove lo vidi il giorno del funerale di mia mamma.

Rimasi per un pò a guardarlo, i capelli neri settinati, la mascella serrata, le labbra disgiunse per lasciar passare un profondo respiro nell'attimo in cui incrociai i suoi occhi.
Quelle iridi, nere, che non si distinguevano con le pupille...

Tolsi le mani dalle tasche, lasciandole ricadere lungo i fianchi.
Azzardai un passo avanti, ma l'intenzione venne come bloccata.
Il mio ginocchio si piegò appena, ma la suola delle mie scarpe non si mosse da terra.

Era come nel flashback, silenzio tombale, immobilità, vuoto...

Poi quelle labbra si mossero, pronunciando il mio nome, completamente.

Le catene che mi avvolgevano si sciolsero e caddero a terra.
Azzardai un passo avanti, e quando vidi di riuscire a camminare, iniziai a correre.

Mi diedi la spinta con le braccia, i pugni serrati, i gomiti che spingevano in avanti e tiravano in dietro, correvo, verso di lui che era rimasto lì a guardarmi.

Non appena lo raggiunsi gli saltai al collo, stringendolo con tutta la forsa che avevo in corpo.
Kyle perse l'equilibrio e cadde a terra.

Cominciai a piangere, di gioia, dolore, esasperazione di rivivere quel momento ancora una volta.

'' Vorrei dirti che va tutto bene, ma mentirei, e l'ultima cosa che vorrei fare è mentirti. Vorrei dirti che passerà presto, ma sapiamo entrambi che ci vorrà del tempo. Vorrei aiutarti, ma non posso... ''

Le sue parole mi toccarono una per una. 
Mi riscaldarono il petto attaccato al suo. 

Le sue mani accarezzavano la mia schiena, quasi a voler cercare qualcosa di inesistente, quasi a volersi assicurare che non fossi qualcosa di astratto.
Lo stringevo forte, sentivo il suo respiro sul collo, e piangevo, fregandomene degli sguardi di tutti puntati su di noi.

E sentii quel vuoto colmarsi. 
Kyle colmava quel vuoto, bastava un suo abbraccio... Lui poteva farmi stare bene...

Sentii dei passi venire verso di noi, inizialmente non ci feci tanto caso, ma non appena questi divennero più nitidi mi girai di scatto.
Niall e Louis erano fermi di fronte a noi, con degli sguardi seri, ci fissavano.

Le due figure vestite con una camicia e un pantalone nero non proferirono parola, ma rimasero immobili a guardarci, o meglio a guardare Kyle, quasi volessero capire cosa facesse lì in quel momento.

Mi alzai in piedi, seguita automaticamente da lui, la sua espressione era cambiata, si poteva leggere quasi disprezzo e rabbia, misto a qualcos'altro, quel qualcosa che si stava formando mentre lo stringevo tra le mie braccia.

Kyle mi afferrò la mano e mi tirò leggermente, quasi a non volermi far andare con loro.

Fù allora che capii, come io non avevo ancora perdonato Niall per come mi aveva abbandonata, nemmeno Kyle lo aveva fatto.

Louis sussurrò qualcosa all'orecchio di Niall, capii solo '' ...mi allontani '', poi tutto il resto rimase indecifrabile.

Prima di incamminarsi Louis mi sorrise e salutò entrambi con un cenno della mano.

Niall tornò alla realtà, scosse leggermente il capo per poi sembrare perplesso. 
Lui e Kyle si scambiarono uno sguardo veloce, prima che Niall cominciò a parlare.

'' Steph, ti stavo cercando, stiamo per iniziare, andiamo? ''

Annuii leggermente, ma Kyle strinse la presa attorno alla mia mano.
Niall lo notò e fece per muoversi, rimanendo invece  immobile con le braccia lungo i fianchi.

'' Kyle...Vedo che non sei... Cambiato ''

Abbozzò un sorrisetto, era evidentemente sotto pressione, non sapevo se compiacermi della cosa, scoppiare a ridere o sbrigarmi a prendere una decisione.

'' E' passato un pò di tempo Niall, che dici? O credevi che tutto restasse come lo avevi lasciato? ''

Kyle fece un passo in avanti minaccioso, anche l'altro pugno era ben chiuso, temevo volesse colpire mio  fratello, così strinsi la presa e lo tirai indietro., non smuovendolo però di un millimetro.

Niall avanzò di un passo, l'insicurezza scivolò via, il suo sguardo si indurì, ma rimase composto, nonera sulla difensiva, bensì pronto a rispondere ad un presunto attacco.

'' No, Kyle, non lo pensavo nemmeno... '' 

La sua voce era cambiata, sembrava quasi più dura dei pugni di Kyle.
Iniziai a spaventarmi, i due erano sempre più vicini, non capivo il perchè dell'ostilità da parte di entrambi, tentai un'ultima volta di tirare Kyle, ma questo non accennava a muoversi.
I loro sguardi erano legati l'uno all'altro, sembravano emanare scintille.

'' Kyle! ''

Urlai quando scattò improvvisamente in avanti, approfittai del cambio di peso per spintonarlo, così finì a sbattere contro il tronco dell'albero.

'' Ci sentiamo dopo piccola... '' 

Mormorò sistemandosi la maglietta a maniche lunghe blu scura, arrotolatasi leggermente dopo che lo spinsi.
Lo guardai andare via, andò per un primo momento alla ricerca delle cuffie, così dopo essersele messe ritornò con le mani in tasca, e a passo deciso uscì del cimitero, tagliando per il prato e le lapidi.

Quando mi girai Niall mi guardava sollevato.

'' Cosa cazzo è successo? '' 

Chiesi Turbata, come una molla quelle parole uscirono dalla mia bocca, colpendolo in pieno.
Contorse il viso in una smorfia, per poi girarsi e avviarsi verso la folla radunatasi per il funerale.

'' Nulla, adesso andiamo per favore? ''

Lo seguii senza aggiungere altro, per il resto della cerimonia rimasi impassibile, non versai nemmeno una lacrima.
Il viaggio verso casa, anche quello fù silenzioso.

Scesa dalla macchina attraversai spedita il salone, per raggiungere la mia camera, ma qualcuno mi afferrò per la spalla, facendomi quasi perdere l'equilibrio.

'' Steph, cosa è successo? ''

Era Harry, era turbato, mi guardava come se la causa di tutto fossi io.

'' Niall ti ha detto qualcosa? ''

Chiesi guardandomi attorno, gli altri ragazzi stavano rientrando uno per volta, prima Liam, poi Louis... 

'' No, ma ho  visto tutto. ''

Mormorò quasi girandosi per vedere poi la porta che is chiudeva.

'' Vieni ''

Mi afferrò la mano e mi trascinò fino alla porta della sua camera.
Dentro di me mi dicevo '' non entrare '' ma in fondo non sapevo cosa aspettarmi, e volevo sapere il più possibile qualcosa sull'accaduto.
Se Harry mi doveva dire qualcosa in privato, allora significava che c'era molto da capire.

Quando varcai la soglia della porta mi saltò subito all'occhio il grande letto matrimoniale al centro della stanza, con accanto il comodino in legno.
La stanza era leggermente più grande della mia, un grande armadio ricopriva la parete alla nostra sinistra, accanto ad esso un cassettone e una libreria completavano invece la parete che separava la camera dal corridoio.
Mi andai a sedere sul divanetto bordeaux sulla destra, accanto ad esso c'era un tavolinetto con un cassetto mezzo aperto, sopra di esso c'era un libro e una lampada classica, la base bianca eraseguita da un corpo nero, dritto, fino ad arrivare alla punta, dove era avvitata la lampadina, ricoperta poi da un '' casco '' bianco come la base.

'' Devi sapere che Niall e Kyle... ''

La voce di Harry mi catturò immediatamente, lo guardai gettarsi sul letto, sospirando, cercando le parole per continuare quella frase.

'' Insomma, hanno discusso e poi sono passati alle mani... ''

Harry si era disteso, lasciando le gambe fuori dal letto. Mi guardò per un breve istante e notò che effettivamente la cosa non mi sorprendeva affatto.
Questo perchè dopo l'episodio che mi tornò in mente nel flashback, Niall iniziò a cambiare, ad ignorarmi quasi, si distanziò sempre dippiù, fino ad abbandonarci definitivamente.

Kyle sapeva quanto la cosa mi avesse ferita, quanto io ci stassi male, e di conseguenza era arrabbiato con Niall.

'' Vedo che la cosa non ri sorprende. ''

Sottolineò l'ovvietà tirandosi su con i gomiti.
I ricci ricaddero davanti il volto, coprendogli la fronte, il suo talgio di capelli risaltava benissimo la forma del viso, e delle sue fossette quando sorrideva, anche se in quel momento non stava affatto sorridendo.


'' Kyle ha minacciato parecchie volte Niall, la cosa mi faceva ridere, dato che è più piccolo di noi... ''

Mi incuriosii sempre dippiù a quello che Harry stava raccontando, non mi sembrava vero che Kyle avesse minacciato mio fratello senza dirmi nulla, sapevo fosse arrabbiato, ma minacce... 

'' Ma come hai potuto vedere anche tu, è diventato palesemente più forte e si è alzato rispetto a qualche annetto fa... ''

Harry guardò fuori dalla finestra, poi si diede una spinta sui gomiti, rimettendosi seduto, fissò lo sguardo sul pavimento, sfregando le mani una contro l'altra.
Iniziava a mettermi in soggezione, era preoccupato e io ero sempre più curiosa di sapere la verità.

'' Tuo padre si è ammalato, Niall si è confrontato con Kyle e quando cercarono di chiarire scoppiò una brutta lite, fortunatamente senza passare alle mani. ''

Le mani si bloccarono, chiudendosi una contro l'altra. 
Alzò lo sguardo e mi fissò per un attimo, quegli attimi di silenzio erano lunghissimi per me, avevo bisogno di sapere e Harry se la stava prendendo troppo comoda.
Il comportamento di Kyle era tipico, protettivo nei miei confronti e agressivo...
Sapevo bene come la sua aggressività in quel periodo era aumentata, ma non mi passò nemmeno per un attimo l'idea che fosse tutto per causa di Niall.
Quelle rivelazioni mi stavano aprendo una porta su una realtà che ho ignorato in quel periodo.
Riuscivo a collegare tutto, pensieri, reazioni...

'' Hanno mantenuto le distanze, fino ad ora. Sono seriamente preoccupato per Niall, non è il tipo da fare a botte, lo sai, lo vedi, poi finirebbe sulla bocca di tutti e la cosa andrebbe a degenerare... ''

Harry si alzò in piedi, era nervoso, mi stava facendo innervosire anche a me, così lo seguii a ruota.

'' Calma, ci parlo io... '' 

Non capivo affatto perchè fosse così nervoso, secondo me stava esagerando.
Ma dopotutto in una band, quel che riguarda uno riguarda tutti, Kyle era sicuramente una minaccia, ma non potevo non frequentarlo più, era parte di me, ed ora che era rientrato nella mia vita, non o avrei mai lasciato andare.

Nella mia testa stavo ricollegando tutto, ricordi frasi, risposte...
Esaminavo ogni situazione che mi passava per la testa e effettivamente quello che mi raccontò Harry quadrava alla perfezione con il comportarsi in modo strano di Kyle in quel periodo.
Tranne per un epidosio.
Una chiamata...
Quella chiamata.

'' Va tutto bene? Come è Niall? Come ricordavi? è cambiato? ''

Il suo tono di voce, la sua ansia in quel momento, come d'un tratto si fosse svegliato...
Ma non era nervoso o preoccupato, era normale...

'' Steph, ti prego, chiarisci con Kyle, noi abbiamo fatto già ragionare Niall... ''

Poi mi flesciò per la testa un'altra situazione.
Se Harry sosteneva di aver fatto ragionare Niall, se i ragazzi cercavano di evitare uno '' scontro '' tra i due, allora, perchè Louis aveva lasciato mio fratello con me e Kyle?

'' Daccordo Harry, ci parlerò... '' ... E cercherò di capirci qualcosa. 





HERE I AM!

Ben trovati lettori e lettrici ( più lettrici che lettori ) - Innanzi tutto vorrei avvisarvi di una cosa importantissima, trovate scritto tutto sul blog: LINK

Riguarda me, ma sopratutto riguarda anche voi! 
Quindi vi prego PARTECIPATE! 

Ora, sulla storia...
Questo capitolo è molto interessante, è stato tosto da scriverep erchè c'è molto dietro e ho cercato di non farvi capire subito delle cose...
Si, è stato molto difficile, ci ho messo quasi 4 ore.
Living With Kids è una storia un pò così, bisogna ragionarci sopra alla fine ... Ed è questo il bello, credo.

Personalmente mi piace moltissimo questa storia e scriverla è bellissimo.
Vorrei sapere cosa ne pensate, vorrei avere vostre notizie sul blog, lo vorrei davvero, perchè per me significa moltissimo.

Se mi lasciare consigli o critiche mi fate ancora più felice, vi prego, mi servono davvero, perciò sono apertissima ad ogni tipo di contatto! 

Ci sentiamo sul BLOG! ;) 
  
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