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Autore: Hazel_    03/03/2014    7 recensioni
“Perchè te ne vai? Non puoi farmi questo, io ti amo!”
“Liam, ci ho riflettuto, il nostro amore è proibito, è sbagliato, tutto questo è sbagliato, la nostra relazione non è approvata dagli dei, dal destino”
“Tu che parli di destino non ti accorgi che è proprio il destino che ci ha fatti innamorare.”
-
“Tu lo ami, non è così?”
“Già...”
“Allora credo che dovresti tornare da lui e lasciarti tutto alle spalle.”
-
“Sei tornata...”
“Non ti ha fatto piacere rivedermi?”
“Sì, ma non in questo modo...ti ha fatto del male?”
“Non più di quanto ce ne siamo fatto noi non stando insieme...”
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Una storia d'amore movimentata, tortuosa, pericolosa, rischiosa, piena di intrighi e colpi di scena. Quanto può resistere un amore, se Virginia si trova ad avere come fratellastro Liam, che non fa altro che provocarla?
***
http://www.youtube.com/watch?v=13CVrBpw9GY&feature=youtu.be
Trailer fan fiction.
-
A BREVE IN REVISIONE
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oh, what hard luck stories they all hand me!'
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I must leave you.



 


-Liam,io mi fidavo di te- sentendo la voce di Harry mi si gelò il sangue nelle vene.
Oh cazzo.
Subito Liam si staccò da me e prese i boxer e i pantaloni,cercando di rivestirsi più veloce possibile.
-Harry, i-io..- balbettò in cerca di una scusa,di un qualcosa che potesse salvare quella situazione,ma non c’era più nulla da fare, ci aveva scoperti, non potevamo più nasconderci.
-Liam, ti prego, smetti di pensare a quale cazzata potresti dirmi sul momento, mi faresti incazzare ancora di più!- gridò sbattendo fortemente la mano sopra alla porta,poi posò il suo sguardo su di me; non pareva arrabbiato,era solo...deluso.
-E tu, dio santo, potresti rivestirti?- ringhiò ancora una volta, facendomi sobbalzare.
-Non parlarle in quel modo Harry- si intromise Liam, che si era già vestito.
-E cosa dovrei fare Liam, cosa? Stringervi la mano e dirvi “congratulazioni, a quando le nozze? Tanti auguri e figli maschi!”, eh?- gridò mio fratello.
E perchè io stavo lì come una cretina a guardarli senza dire niente? Avrei potuto prendermi dei pop corn e guardarli mentre si uccidevano, ma certo!
-Sinceramente non credo sia nulla di grave- sussurrai alzandomi e coprendomi con la coperta -cioè dico io, non mi sembra così grave da alzare la voce in questo modo- Harry mi guardò come se volesse dire “mi stai prendendo per il culo, non è così?”.
-Non lo sarebbe, se non mi aveste mentito- mi rispose -ma come fai a toccarla, Liam?- gli domandò -E’ tua sorella!- finì gridando.
-Io la amo, okay?- stavolta alzò la voce pure lui -E’ la mia sorellastra, non siamo fratelli di sangue, ma io la amo, non posso farci niente, è entrata nella mia vita anni fa, e adesso non ne vuole sapere di uscire!-.
-E tu mi vorresti far capire che siccome non siete fratelli di sangue puoi rischiare di metterla incinta ogni volta che vuoi?- gli domandò, forse con un po’ di sarcasmo in quelle parole.
-Ho sedic’anni Harry! Smetti di dirmi cosa devo o non devo fare, noi ci amiamo, e non sono affari tuoi se lo facciamo oppure no!- gridai esasperata.
-Oh, certo certo, continua pure a fare la troia con tutti i miei migliori amici, ci manca solo che scopi anche con me e siamo a posto!- ringhiò lui.
-Senti, troia ci vai a chiamare qualcun’altra, ti ho detto di non parlarle in quel modo, riesci a parlare con noi come una persona civile e non come un animale?!- sbottò innervosito Liam.
-Io le parlo come voglio, è mia sorella, quindi per fav..- non lo feci finire di parlare che subito lo interruppi, stanca di quella litigata che stava iniziando a diventare troppo seria.
-Basta, smettetela!- gridai, ed entrambi si voltarono a guardarmi, Harry con la delusione, e Liam con la tristezza negli occhi. -Harry, so che abbiamo sbagliato, veramente, non è stata una scelta facile, ci è voluto del tempo prima di decidere, almeno per me. Mi sono sempre domandata se questa fosse stata la cosa giusta, ed ho trovato la risposta pensando a te e alla mamma: era la cosa più sbagliata che potessi mai compiere. Ma che mi importava, io amavo Liam, e lo amo tutt’ora, ma sapevo che se per stare con lui dovevo rischiare, allora avrei rischiato. Perchè se davvero ami una persona, tutto quello che puoi fare è riuscire a farti amare anche da essa.- mi accorsi di avere le lacrime agli occhi solo dopo aver finito di dire a mio fratello ciò che realmente pensavo, ciò che era successo, in pratica. E a dire la verità non credevo di essere stata mai più sincera nella vita, come questa volta.
Lui boccheggiò qualcosa di incapibile, era come se non riuscisse a trovare le parole per dirmi ciò che realmente mi voleva dire, così mi feci avanti.
-Diremo tutto alla mamma e a Geoff, lo faremo stasera- dissi quasi in un sussurro.
-Noi cosa?- esordì Liam incredulo.
-Sì Liam, lo farò io. Credo sia la cosa più giusta da fare, sono stanca di mentire- gli dissi, non togliendo lo sguardo da Harry.
-E cosa credi che ti diranno, anche loro?- ecco finalmente che riuscì a pronunciare qualcosa di sensato.
-Spero che capiranno e che riusciranno a perdonarci- gli risposi.
-Fai come vuoi- borbottò mio fratello -ah, la mamma sarà a casa fra poco- aggiunse per poi uscire dalla stanza.
Liam si sedette accanto a me e mi guardò, cercando poi di toccarmi il braccio, ma mi scansai.
-Ti prego, lasciamo in disparte la nostra storia- sussurrai trattenendo a stento le lacrime, poi mi alzai, raccolsi la mia roba e tornai in camera mia, pensando a cosa dire agli adulti quella sera e componendo sul telefono un numero non più composto da mesi.

 
≈≈


-E non ha fatto domande su di me? Cioè, non vi ha chiesto se lo sapevo pure io o altri?- mi domandò per l’ennesima volta la mia migliore amica.
-Lindsay no, te l’ho già detto dieci volte!- borbottai innervosita.
-Okay, perdonami...e cosa dirai stasera a tua madre e a Geoff?- mi chiese lei.
-Esattamente quello che ho detto ad Harry, sperando di non scatenare l’inferno come con lui- le risposi.
-Sappi che se hai bisogno di allontanarti un po’ da casa tua io ti ospiterò, davvero, starai da me fino a che non si saranno calmate le acque- mi disse, ed io scoppiai a ridere, per una volta in quella giornata.
-Ti ringrazio, ma non credo che scapperò- le risposi -preferisco affrontare la situazione-.
-Sei veramente coraggiosa. Sul serio, non ho mai conosciuto una persona coraggiosa quanto te, c’è da rendersi conto che confesserai una cosa che va avanti da parecchie settimane ormai, un qualcosa che farà soffrire la tua famiglia, spero che tutto vada per il meglio- esordì.
-Grazie per le belle parole, per il supporto, per aver mantenuto il segreto con me...ti voglio bene!- le dissi.
-Ti voglio bene anche io tesoro.- rispose lei -Ma adesso credo che sia l’ora di dire tutto, buona fortuna!-.
-Ne avrò bisogno, grazie ancora di tutto, buonanotte!-.
-Buonanotte-.
Riagganciai, misi il telefono in tasca, presi un bel respiro e scesi di sotto, pronta a raccontare tutta la verità ai genitori, che erano seduti sul divano a vedere la tv, mentre Harry sparecchiava la tavola e Liam spazzava.
-Mamma, Geoff- richiamai la loro attenzione -devo parlarvi-.
Ed ecco quel solito nodo alla gola comparire: perchè per una volta non potevo riuscire a parlare per bene?
-Veramente anche io dovrei dirvi qualcosa- disse Liam affiancandomi.
-Va bene Liam- disse mia madre sorridente -Harry, vieni anche tu-.
Mio fratello sospirò e si sedette accanto a loro, era ancora un po’ arrabbiato.
-Ecco io..- mi schiarii la voce pronta a parlare -io e Liam ci siamo fidanzati- dissi tutto d’un fiato.
-Che bello! E con chi?- strepitò mia madre.
Okay, non aveva capito un bel niente, e tutto questo rendeva la situazione ancora più difficile.
-Non vorrete mica dirci che vi siete messi insieme voi due?- provò a dire il padre di Liam, e scoppiò a ridere insieme a mia madre, smettendo qualche secondo dopo vedendo le nostre facce serie.
-Ragazzi che succede, ci state facendo preoccupare- disse mia madre ricomponendosi.
-Anne- stavolta fu Liam a prendere parola -io amo tua figlia- mia madre sbiancò in viso.
-Tu che cosa?- gli domandò suo padre alzando un po’ il tono della voce...o forse troppo.
-Anche io amo Liam- dissi sentendo il cuore martellarmi nel petto -è una cosa assurdissima, lo sappiamo, ma noi ci siamo innamorati- la mano di Liam strinse la mia, che stava dietro alla schiena -lui mi fa sentire così bene, con lui sono me stessa, abbiamo condiviso tante cose, e poi è stata la mia prima volta...con lui- non finii di parlare che subito mia madre mi interruppe.
-Ferma, ferma tesoro- mi disse -tu mi stai dicendo che hai perso la verginità con tuo fratello?- chiese quasi sconvolta -o meglio- lo era.
-Fratellastro- la corresse Liam -e non vedo cosa ci sia di male!-.
-Spero tu stia scherzando Liam, potevate almeno metterci al corrente di questa vostra relazione che va avanti da...quanto tempo?- domandò Geoff.
-Quasi due mesi- rispondemmo all’unisono.
-Oh, due mesi?- ci fece eco mia madre, ed io e Liam annuimmo -Ragazzi, siete grandi ormai, come speravate di stare insieme? Insomma, siete ancora giovani, come capite il significato di “amare”? Siete immaturi in questo campo,e non poco..- aggiunse poi.
-Perciò lasciatevi alle spalle questa storia, per il bene di tutta la famiglia!- borbottò Geoff.
-Ma papà noi ci amiamo!- esclamò Liam -Non siamo immaturi, siamo realisti. Non è che ci sembra di amarci, ci amiamo sul serio! Dio, ma cosa c’è di sbagliato in tutto questo? Non siamo fratelli, cugini o comunque parenti, non abbiamo lo stesso sangue, siamo fratellastri, lo siamo diventati dopo il matrimonio di persone che non erano entrambi i nostri genitori! E poi papà, sei proprio tu a dirlo, tu che hai amato due donne nella tua vita, la mamma ed Anne, che hai affrontato il dolore del divorzio e della morte della madre dei tuoi figli, come puoi impedirci di stare insieme?- aveva gli occhi lucidi, mentre io stavo già piangendo.
-Liam James Payne, stai esagerando, è una situazione non complicata, di più!- lo riprese suo padre -E tu che sei maggiorenne dovresti capirle queste cose, non fare i capricci come un bimbo di otto anni!- concluse.
-E tu Harry, non dici niente?- mia madre si rivolse a mio fratello, che non aveva proferito parola per tutto il tempo.
-Cosa dovrei dire, eh?- esclamò lui -Sono sorpreso, arrabbiato e deluso quanto voi, sapete? L’ho scoperto nemmeno due ore fa, e mi sono sentito preso in giro, proprio come voi. Fa male questa situazione. Fa male vedere la propria sorella e il proprio migliore amico che è come un fratello per te che soffrono perchè non possono stare insieme- finì guardandomi, e lì per lì iniziò a piangere pure mia madre.
-Basta, non potete stare insieme, fatevene una ragione!- gridò il padre di Liam abbracciando mia madre.
-E va bene, sai che vi dico?- esordii all’improvviso -Me ne andrò ad Holmes Chapel da papà, l’ho già chiamato, partirò domani pomeriggio alle tre e mezza!-.
Tutti si voltarono verso di me a guardarmi con gli occhi sbbarrati e lo sguardo confuso.
-Che cosa?- gridò mia madre alzandosi.
-Mamma, se non posso stare con Liam l’unica soluzione è questa quà, devo allontanarmi da lui- le dissi.
E Liam, che fino ad allora aveva trattenuto le lacrime, scoppiò a piangere come un bambino.
-Non puoi andartene quando ti pare e piace, frequenti il terzo anno al liceo, hai i tuoi amici, la tua famiglia...e Lindsay come farà senza di te?- protestò ancora una volta.
-Lindsay ce la farà, e anche mio padre fa parte della mia famiglia!- le dissi -Vado a fare i bagagli, con permesso- lasciai la stanza e salii le scale dirigendomi in camera, chiudendo la porta a chiave e gettarmi sul letto per poi ricominciare a piangere.


 
≈≈


Mi svegliai all’improvviso e guardai l’ora: erano le una e mezzo di notte, e mi ero addormentata per la stanchezza e per il troppo pianto, persino con l’abat-jour accesa.
Mi alzai dal letto, raccolsi la chiave che era in terra ed aprii la porta, spaventandomi alla vista di Liam che stava accovacciato al muro adiacente ad essa.
Lui si alzò all’improvviso, asciugandosi le lacrime sul viso e mi abbracciò, riiniziando a piangere, così rientrammo in camera mia, richiudendo la porta.
-Perchè te ne vai?- mi chiese asciugando col pollice una lacrima che scese sul mio viso -Non puoi farmi questo,io ti amo!- disse ancora.
-Liam, ci ho riflettuto, il nostro amore è proibito, è sbagliato, tutto questo è sbagliato, la nostra relazione non è approvata dagli dei, dal destino- gli risposi abbracciandolo ancora una volta, ma lui si staccò.
-Tu che parli di destino non ti accorgi che è proprio il destino che ci ha fatti innamorare.- disse con un velo di disprezzo nella voce, come se gli avessi detto di non volerlo più.
-Lo so, ma non riuscirei nemmeno a guardarti negli occhi se non possiamo stare insieme, soffriremmo entrambi, e ti amo troppo per vederti star male- sussurrai e lui mi baciò, un bacio semplice ma passionale, un bacio d’addio.
-Voglio dirti addio un’ultima volta- sussurrò staccandosi appena dalle mie labbra, poi si alzò per chiudere la porta a chiave e tornò verso di me, riprendendo a baciarmi.
Con delicatezza mi abbassò sia i pantaloni della tuta che gli slip, poi si sbottonò i jeans e li abbassò, insieme ai boxer, mise entrambe le mani sui miei fianchi ed io le allacciai dietro alla sua nuca, infine entrò in me lentamente, cercando di non farmi male.
-Non so come farò a non vederti..- disse iniziando a spingere dapprima piano, poi aumentando la velocità.
-..a baciarti..-
Un’altra spinta.
-..a toccarti..-
Un bacio sulla fronte.
-..ad accarezzarti..-
Un lieve morso sul collo.
-..a desiderarti..-
Un bacio su quella parte del collo appena morsa.
-..a dirti che ti amo-
Un’ultima spinta per poi uscire e sdraiarsi al mio fianco.
-Non sarà più lo stesso senza di te, quì- sussurrò al mio orecchio intrecciando la mano alla mia -non potrò passare bene la giornata se non vedrò il tuo sorriso meraviglioso e i tuoi occhi azzurri- disse ancora -mi mancherai, da morire- poggiò la testa nell’incavo del mio collo e gli accarezzai i capelli.
-Ma io ti penserò, e lo stesso farai tu- sussurrai alzandogli il mento -e promettimi che lo farai, che non ti dimenticherai dei nostri baci, delle nostre carezze, delle coccole, della mia prima volta, di me-.
-Come faccio a dimenticarmi della ragazza che mi ha fatto perdere la testa, mh? Ti amo troppo per poterlo fare- mi baciò un’altra volta.
-Tornerò presto- gli dissi.
-Quanto presto?- mi domandò.
-Il tempo di far sbollire la situazione e sarò di nuovo fra le tue braccia, ma stavolta senza segreti- risposi.
-E’ una promessa?- mi guardò negli occhi speranzoso.
-Sì, lo è- gli sorrisi e lui mi baciò la fronte -credo che adesso dovresti andare, più allunghiamo questo addio e più soffriremo- dissi sentendo gli occhi pizzicare.
Si rivestì, mi dette un ultimo bacio e si alzò.
-Ti amo- mi disse -veramente tantissimo-.
Sorrisi e una lacrima mi rigò il viso.
-Ti amo anche io- dissi, poi riaprì la porta e scomparve dietro di essa.
Oh, non c’era cosa più vera di ciò che provavo per lui.

 
≈≈


L’indomani mattina era sabato, perciò non mi alzai molto presto, anche se dovevo finire di fare il bagagli, e la voglia era totalmente assente.
Avevo messaggiato con Lindsay per quasi due ore, raccontandole della mia decisione, che alla fine aveva rispettato, e nemmeno lei -come tutti- voleva che lasciassi Londra.
Non vedevo mio padre da mesi ormai, e sicuramente l’ultima cosa che gli avevo detto non era stata sicuramente carina, ma volevo andarmene per un po’, e non sapevo dove andare se non da lui.

-Virginia!- rispose mio padre al telefono, era euforico come non mai. -Sono contento di sentirti, come stai?-.
-Papà, ciao- gli dissi -non sto molto bene, perciò vorrei venire a stare da te per un po’-.
-Piccola, e perchè non stai bene?- mi domandò.
-Ehm, problemi con la famiglia, voglio allontanarmi un po’ da loro fino a che non si sarà risolta una questione...- risposi.
-Va bene, senti domani arriverà anche tua sorella, intorno alle cinque del pomeriggio, vedrò di trovarti un aereo che arriva a quell’ora all’incirca, ci stai?- wow, non ha fatto molte domande, sembra sia tutto okay.
-Okay...fammi sapere più tardi, ci sentiamo, ciao- dissi senza aggiungere altro.
-Ciao bambina- riagganciai non appena sentii pronunciargli quel soprannome, ma che odio, perchè a sedici anni mio padre doveva ancora chiamarmi in quel modo?



Ripensai alla chiamata di ieri sera mentre mi facevo una doccia veloce, poi mi vestii e mi truccai, e finii di rimettere le ultime cose nella valigia.
Dato che erano quasi le una scesi di sotto a mangiare, trovando Lindsay ed Harry a parlare in salotto, e non appena mi vide corse ad abbracciarmi.
-Sei sicura che non vuoi ripensarci?- mi domandò vedendomi la valigia in mano.
-Mi dispiace, ma ho già tutto prenotato, ormai non torno indietro- risposi sorridendole appena.
Mi avrebbe fatto più che bene allontanarmi dalla metropoli per un po’.


 
≈≈


La mia migliore amica stette con me tutto il tempo, infine mi accompagnò all’aereoporto insieme a mia madre, Geoff, Harry, Zayn, Niall, Emma e Chanel, mentre di Liam non c’era traccia.
Fu difficile smettere di abbracciare le mie amiche, più che altro perchè piangevano parecchio, e mi si spezzava il cuore vederle stare male.
Nè Zayn, nè Niall nè le ragazze esclusa Lindsay sapevano il vero motivo della mia partenza: avevo detto loro che sarei stata fuori due settimane per stare con mio padre, approfittando delle vacanze invernali, ma sicuramente sarei stata ad Holmes Chapel addirittura per un mese.
Dopo aver abbracciato i miei amici, Lindsay per l’ennesima volta, mio fratello, mia madre e il mio patrigno decisi che era l’ora di andare.
-Salutate Liam da parte mia- dissi loro, non vedendolo arrivare.
Ormai era troppo tardi, e poi c’eravamo già dati addio la sera prima.
Mi avviai verso la sala d’attesa, aspettando l’arrivo del mio aereo, e mi misi ad ascoltare la musica, cercando di rilassarmi e di far abbassare la tensione e pensando a Liam il meno possibile.


Liam’s pov.

Aprii la porta del cottage e la richiusi con un calcio, più arrabbiato che mai.
Perchè mi aveva abbandonato?
Quel posto poteva diventare il nostro posto, avrei dovuto farglielo scoprire, avremmo potuto passare le giornate a coccolarci, a dirci quanto ci amavamo, a fare l’amore...ma lei se n’era andata, e non avevo avuto il coraggio di andare a darle addio, un’ultima volta.
Chiusi gli occhi e pensai alla scorsa notte, a tutto quello che ci eravamo detti, a ciò che avevamo fatto, al nostro ultimo bacio.
L’avevo persa, e non me ne ero ancora fatto una ragione.




 
 

 



 
Hiiii :)
Okay, so di essere in ritardo -ancora una volta- ma gli ultimi capitoli tardano sempre ad arrivare, no?
Come statee?
Io non molto bene, sono tutta malaticcia e poi sto anche male per un chico, è bruttissimooo D:
Beh, più o meno come i Liaminia...a proposito, che ne pensate?
Vi sembra eccessiva la reazione di Harry e dei genitori?
E della decisione di Virginia? Fatemi sapere, è molto importante per me!
E poi manca veramente poco alla fine: non so se fare l’epilogo fra due capitoli o fra tre, devo pensarci bene ahahah ;)
Ho già in mente un’altra storia -che,ahimè!, ma non sarà un sequel, anche perchè non è che i sequel mi facciano impazzire ahahah, ma avevo in mente un missing moment, anzi una OS che diciamo faceva vedere il futuro dei ragazzi- (la sto già scrivendo) e una ff che ho già postato e che è ispirata a “Pretty Little Liars”, sfgdhj, mi fareste un enorme piacere se passaste!
Oks adesso vado, vi lascio un piccolo, ma piccolissimo spoiler del capitolo 21, spero vi sia piaciuto questo capitolo, che mi è venuto lungo quindici pagine e mezzo di word ahahah.
Un bacio tesori,
Mystical.
*ho cambiato il nick lol*



 
“Tu lo ami, non è così?”
“Già...”
“Allora credo che dovresti tornare da lui e lasciarti tutto alle spalle.”

 
 

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Paolo e Francesca 2.1
Always a step ahead. -A



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