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Autore: MillyMalfoy    25/06/2008    3 recensioni
“Hai mai pensato che amore e amicizia iniziano con le stesse lettere?” . “Forse perché sono la stessa cosa, con colori diversi, testolina.” Fa lui alzando il capo e sciogliendole l’elegante chignon che la parrucchiera aveva impiegato ore a montare. “Amico significa la persona che ama ed è riamata: am-icus, am-are: stessa radice, trésor” Scritta insieme a Wishful Thinking per il contest a quattro mani. Terza classificata (su tre! XD)
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo quarto: Lettera per un futuro anteriore

Capitolo quarto: Lettera per un futuro anteriore

E ora perché piangi?”

Una sposa in lacrime la notte delle nozze non è un gran buon segno.

“Ino?” le si avvicina cauto, posando una mano sul gomito di lei e facendola scorrere lievemente sull’avambraccio e poi di nuovo in giù, in segno di conforto, mentre circondatale la vita le appoggia poco discretamente il volto sulla spalla.

E legge tra i suoi capelli biondi che gli solleticano il viso:

Un altro anno passai nella tua casa, prima di sposarmi con Naruto, l'amore della mia vita, e di trasferirmi in un'altra casa, di poco distante dalla tua. Ti avevo perso una volta nella mia vita e mi ero giurata che non avrei più commesso lo stesso errore.

Questo però ci porta ad oggi, a me che ti scrivo una lettera per dirti grazie, per dirti che sono così felice che domani Shikamaru renderà la mia Ino la signora Nara.

I gemelli nella mia pancia scalciano, non vedono l'ora di vederti con l'abito bianco che abbiamo scelto in quel negozietto in Francia, in quel paese della favole.

Hiro sarà il portatore degli anelli, sono giorni che fa le prove mentre viene a tavola, e io sarò la testimone più orgogliosa della storia, perché tu sei la mia migliore amica, la mia guida, la mia famiglia.

Con l’amicizia e l’amore di sempre,

Hinata

“È una lettera di Hinata, me l’ha data ieri sera” specifica Ino, trattenendo un singhiozzo.

“Devo essere geloso?” chiede Shikamaru con aria fintamente preoccupata, piantandole un bacio sul collo.

“No, solo un po’ meno scemo se ti riesce” sorride lei, e in un attimo si volta e lo bacia leggermente sulle labbra.

Amantes sunt amentes*” mormora lui a pochi millimetri dal suo respiro.

“Non pensare che non ti abbia capito” sussurra lei in risposta, sorridendo.

“Non pensare che non l’abbia fatto apposta. Ribatte lui. Poi si rifugia nel suo collo, come se ancora, dopo quel giorno, si vergognasse a dire certe cose. Come se, più giustamente, certe cose andassero dette solo in un sussurro, alla distanza d’un bacio. “E io ti amo, piccola. Mi hai condannato tu”. Ino lo guarda, una tenerezza immensa nei suoi occhi. Posa la lettera accarezzandogli dolcemente la nuca: “Hai mai pensato che amore e amicizia iniziano con le stesse lettere?” .

“Forse perché sono la stessa cosa, con colori diversi, testolina. Fa lui alzando il capo e sciogliendole l’elegante chignon che la parrucchiera aveva impiegato ore a montare. “Amico significa la persona che ama ed è riamata: am-icus, am-are: stessa radice, trésor”.

Ino scuote i capelli in una cascata d’oro e Shikamaru si ritrova a ringraziare Dio di averla legata per sempre a lui quella stessa mattina.

“Investire queste tue conoscenze in qualcosa di produttivo no, eh, cher?” lo canzona lei mentre gli allenta la cravatta, slacciandogli i primi bottoni della camicia.

Shikamaru piega la testa di lato, un sorriso malizioso sulle labbra sottili mentre le carezza le cosce, sotto il lungo abito da sposa. “Va bene se cominciamo colprodurre’ un bambino?” mormora pigro mentre la fa sedere a cavalcioni su di sé e si meraviglia di quanto sia l’erotismo in persona, sua moglie.

“Non era esattamente ciò che avevo in testa quando l’ho detto, ma per il momento mi pare accettabile.” Consente lei sfilandogli la cintura.

“Accettabile non sarà la parola che avrai in bocca domattina” sorride lui mentre con una mano la attira a sé e con l’altra prende a sbottonare quella serie – maledettamente infinita – di bottoncini che Ino ha voluto a tutti i costi sul corpetto.

“Domattina quando telefonerò a Hinata?” chiede scherzosa lei spingendolo all’indietro, sul letto.

“Cretina” replica lui, liberandosi – finalmente – di quel maledettissimo corpetto.
Amantes sunt amentes. Mi hai condannata tu” risponde Ino con una linguaccia che gli fa ricordare perché ama così dannatamente questa donna: perché oltre a un fisico da sballo è Ino, la sua compagna di squadra, la sua amica, la sua nuova famiglia.

“Non sono cose che si addicono a una signora” l’ammonisce Shikamaru mentre le fa scendere la gonna lungo le cosce nude e la carezza riverente.

Ino piega il capo di lato mentre le mani di lui le abbassano il vestito nuziale, poi se ne libera rimanendo in intimo dinanzi ai suoi occhi. Lo sguardo di Shikamaru vaga affamato sul suo corpo, e lei sarebbe pronta a giurare di non averlo mai visto così attento in tutta la loro vita.

“Mi ci dovrò abituare” sospira Ino accarezzandogli il petto mentre lui la studia “Signora Nara”.

Di colpo Shikamaru cambia espressione: “Cazzo Ino, gran modo di smontarmi: nominare mia madre la prima notte di nozze…”.

Ino scoppia a ridere, è più forte di lei: scoppia a ridere e scuote il capo sdraiandosi completamente su di lui e baciandolo delicatamente sulle labbra. È per questo che lo ama, oltre al fatto che lo trova dannatamente sexy: perché prima di tutto, al di là di tutto, lui è Shikamaru, il suo compagno di squadra, il suo amico, la sua nuova famiglia.

Poi lui ribalta le loro posizioni e la parola sexy torna in cima alla lista.

“Ino?”

La ragazza risponde sottovoce mentre Shikamaru la osserva con aria scocciata:

“Sì, Sakura?”

“Metto in linea anche Hinata” afferma la rosa.

“Ino! Come è andata?” chiede solare la mora.

“Domanda sbagliata, Hinata” la riprende Sakura “Al massimo chiedile come sta se non vuoi ricevere troppe informazioni”

“Forse hai ragione…”

“Devo stare in linea o posso andare, visto che ve la cavate benissimo anche senza di me?” chiede divertita Ino.

“Ino?” Shikamaru, alle sue spalle. “Puoi evitare di parlare con le tue amiche almeno il primo giorno di nozze?”
Shika, mi avrai tutta per te per due settimane intere…quasi ti stancherai…” si sente prima che alla cornetta giungano strani rumori.

“Ino, ci sei ancora?” Hinata.

“Ino, questo è un ordine: riattacca subito” urla Sakura in preda a un tic isterico.

“Ino?”

“Ino?”

“Piccola, torna qui, dai….”

Lalalalalalalalalalalala

“Sakura perché canti? Non è mai stato il tuo forte…”

Sasuke la guarda di sottecchi.

“Hai ragione: Hinata, io vado” annuncia Sakura al telefono.

Ma…”

“Sicuramente anche tu hai di meglio da fare che ascoltare quei due. Riferisce la rosa scandalizzata mentre i rumori che non si cura di identificare si fanno più concitati.

HinataHinataHinataHinata!!!”

Che c’è, Naruto?”

Rumori confusi anche dall’apparecchio di casa Uzumaki, tanto che Sakura sta per riattaccare quando:

“Oddio Saku! Hiro ha parlato! Ha detto la sua prima parola!” annuncia eccitata la Hyuuga.

“Fammi sentire, Hina, fammi sentire!” esclama Sakura esaltata.

“Dillo ancora, amore, dillo per la mamma!” supplica Hinata avvicinando il ricevitore alla bocca del piccolo.

Dal microfono si sente: “Shika?”

Mmmm?”

“Mi sa che c’è ancora il telefono acceso…”

Dai amore, dillo alla mamma!”

Da un’altra parte si ode uno scocciato “Mendokuse…” e la cornetta si riaggancia.

Hinata, ci sei ancora?”

“Sì, Sakura, è Shikamaru che ha messo giù” dice Naruto, che ha provveduto a mettere il telefono in viva voce.

“Grazie a Dio almeno uno tra quei due è sensato” evidentemente anche Sakura ha messo il vivavoce, visto che il tono annoiato è quello di Sasuke.

dokuse” si sente una vocina alla cornetta.

A Hinata cadono le braccia mentre Naruto alle sue spalle fa una faccia devastata.

“La prima parola di tuo figlio è Mendokuse?” Sakura scoppia a ridere mentre le labbra di Sasuke sembrano incresparsi nell’ombra di un sorriso.

“Non ha detto così, giuro!” la voce non è quella di Hinata, ma quella di Naruto: “Hiro, forza, so che puoi farcela” dice speranzoso il ragazzo biondo: “Forza piccoletto, come ti ha insegnato papà.

Niente. Un’altra mezz’ora al telefono e niente.

“Allora, la prima parola di nostro figlio è davvero mendokuse?” Hinata scuote il capo non credendo alle proprie orecchie.

Ma no, amore, ti giuro che ne ha detta un’altra prima, vero Hiro? Vero?”.

Hinata ha dei dubbi nell’identificare l’adulto tra i due.

“Hai preso tutto?” Sakura, allungando il trolley a Shikamaru, parla con Ino.

“Spazzolino, dentifricio…” elenca Hinata passandogli il beauty case.

“Mica scherzavi quando dicevi di avere altre due madri…” fa Shikamaru all’orecchio di Ino, che sorride.

“Va bene, allora noi andiamo…” dice Shikamaru mentre con un cenno del capo saluta i suoi genitori, gli suoceri, gli Akimichi e l’Uchiha. Una piccola folla.

“Ciao ragazze” dice Ino baciando le amiche.

“Ehi ragazzi, aspettate un po’!” esclama una voce che arriva dalle retrovie: è Naruto, con Hiro in braccio.

“Si è svegliato adesso…” si scusa. Poi, solenne, annuncia: “Ragazzi, Hiro vi deve dire una cosa”

“Siete riusciti a farlo parlare e me lo sono persa?” chiede Sakura, sconsolata.

“No, in realtà non ha più detto nulla dopo ieri mattina…” risponde Hinata perplessa “E anche su quello ho ancora dei dubbi…” commenta guardando Naruto con una tenerezza sconfinata.

Naruto le fa l’occhiolino, poi guarda il piccolo, gli fa cenno con la testa e alza il pollice nella sua direzione.

Il piccolo lo scruta un po’, come fosse una faccenda della massima serietà, poi sorride e alza il piccolo pollice a sua volta: “ttebayo!” esclama sorridente.

* gli amanti sono folli

Angoluccio autrici:

Ed eccoci giunti al termine di questa storia a quattro mani!

Per noi è stato un grande esperimento, mischiare i nostri stili e le nostre idee, ma alla fine non ci pare che il risultato sia malvagio…nella vita, dopotutto, c’è un pizzico di tutto questo: tristezza, malinconia, sofferenza ma anche gioia, amicizia e amore. Anzi, sono proprio queste ultime cose che ci permettono di andare avanti, nonostante tutto.

Grazie a tutti coloro che hanno letto, recensito, e che si sono angustiati o fatti due risate con questa storia:il vostro sorriso (e anche la vostra recensione, va! XD) è la ricompensa migliore per questo piccolo sforzo.

Grazie a tutti, in particolare:

Ayumi: Ragazza, tu non sai quanto ti adoriamo! Sei assolutamente dolcissima e pucciosissima! Speriamo, anche qui, d’averti fatta emozionare, sorridere e, perché no, ridere. Perché di ff tristi ce ne sono troppe in giro, và. Ogni tanto è bello anche vederli felici e spensierati, i nostri eroi, perché è quello che si meritano. Due baci a te, e un abbraccio fortissimo!

Talpina pensierosa: Ma grazie, fedele recensitrice! Grazie mille dei complimenti, speriamo che la fine sia degna!

Ecco il parere dei giudici:

#3 classificate: MillyMalfoy e WishfulThinking

Titolo: Con la A maiuscola

Grammatica: 8

IC Personaggi: 7

Linguaggio: 8

Attinenza con il tema trattato: 8

Stile: 9

Totale: 40

“…“Amantes sunt amentes” mormora lui a pochi millimetri dal suo respiro.

“Non pensare che non ti abbia capito” sussurra lei in risposta, sorridendo.

“Non pensare che non l’abbia fatto apposta. Ribatte lui. Poi si rifugia nel suo collo, come se ancora, dopo quel giorno, si vergognasse a dire certe cose. Come se, più giustamente, certe cose andassero dette solo in un sussurro, alla distanza d’un bacio.

Giudizio: è un buon lavoro, semplice e genuino che si prefigge la volontà di raccontare una storia piuttosto intricata. La prima parte è un resoconto scritto piuttosto bene, una specie di diario di bordo in cui si raccontano gli avvenimenti che hanno poi portato alla situazione di stallo descritta in seguito. Unica pecca, è la piccola caduta nell'OOC che ha penalizzato in parte il lavoro. Gaara specialmente ci è parso alquanto "oltre" e Hinata piuttosto forte rispetto alla caratterizzazione originale. Ino la troviamo perfetta è lei determinata come al solito, e anche Sakura dobbiamo dire è risultata abbastanza coerente con il personaggio. Ci è piaciuto il modo in cui avete trattato i temi, trovandovi un posto, un ritaglio sempre piuttosto originale. Lo stile è piuttosto discorsivo e per buone parti anche piuttosto incisivo, ma non abbastanza temiamo da meritare di più. Lavorandoci un di più su, sono sicura che avreste potuto guadagnare qualcosa in più sulla introspezione dei personaggi, specie nell'intermezzo. Comunque in linea sommaria ci è piaciuta, l’abbiamo letta entrambe con un bel sorriso in faccia e qualche volta anche senza riuscire a trattenere le risate (ad esempio durante il colloquio telefonico a tre XD…e dolcissimo il “ttebayo” alla fine XD) Abbiamo apprezzato molto anche la scelta di parlare di più coppie in contemporanea, cosa non facile, magari avreste potuto soffermarvi più sui rispettivi sentimenti e rapporti, ma null'altro da ridire in proposito. Bella anche la parte ShikaIno, sul serio e con il riferimento alla follia e agli amanti! Brave!

  
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