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Autore: Chiaramor    04/03/2014    2 recensioni
Può contenere spoiler!!
Il racconto inizia con l'incontro tra Oliver e Slade del 14 episodio della seconda serie e si basa su un'ipotetica attrazione fra Slade e .... Thea Queen.
Oltre allo sviluppo di questa particolare relazione parlerò anche del desiderio di vendetta di Slade e di come attuerà il suo piano.
Buona lettura!
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Oliver Queen, Roy Harper, Slade Wilson, Thea Queen, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Verdant. Questa era la scritta che lampeggiava in alto al locale più in voga di tutto il Glades. Verdant. Com'era prevedibile il ragazzo. A Slade a pensarci gli veniva quasi tenerezza: Oliver che si aggirava per tutta Starling City con un cappuccio verde e delle frecce, per onorare Shado e Yao Fei. Cosa pensava di fare il ragazzo in questo modo? Redimersi per quello che aveva fatto? Per essere stato la causa della morte della donna che LUI amava? Oh no, questo non era sufficiente. Oliver doveva soffrire, a lungo. Doveva passare tutto quello che aveva passato lui, vedere le persone che amava cadere e poi morire lui stesso.

Con una freccia conficcata nell'occhio.

 

Slade Wilson sorrise all'immagine di un Oliver morente, che lo implorava di risparmiare i suoi cari. Solo a pensarci si sentiva più vivo. Ma questo non era il momento per lasciarsi andare a pensieri di vendetta. Slade aveva una cosa da fare al Verdant. Una cosa molto importante. Scosse la testa ed entrò nel locale. Era sicuro, sapeva che Oliver non era lì, con il suo team di sfigati. Aveva pensato a tutto. Aveva mandato Brother Blood a fare casino in città, per attirare Oliver e la sua squadra.

Così poteva avere Thea Queen tutta per sé.

 

 

Thea si trovava al bancone del bar. Era ancora presto per aprire il locale e stava facendo dei conti. Malediceva il giorno in cui suo fratello aveva mollato il Verdant per diventare CEO della Queen Consolidated e a lei era toccato il compito di gestire tutto da sola. Ma forse era meglio così. Finalmente Oliver stava diventando più responsabile, si occupava dell'azienda e le cose sembravano andare bene. Anche se ultimamente era apparso un po' distante con la madre. Ma vabbeh, Thea non sarebbe mai riuscita a capirli quei due...

 

-Signorina Queen mi dispiace disturbarti...

 

Thea sussultò. Conosceva quella voce. L'aveva sentita per la prima volta il giorno prima e le aveva scaldato il cuore. Alzò lo sguardo dai fogli verso l'uomo che le stava davanti.

 

-Signor Wilson, che sorpresa. Mi ha fatto prendere un colpo! Se sta cercando mia madre non la troverà qui. Non mette spesso piede al Verdant.

-Chiamami pure Slade. Non volevo farti spaventare e no, non stavo cercando tua madre, cercavo proprio te.

 

Thea arrossì e abbassò lo sguardo. Cavolo, perchè quell'uomo le faceva questo effetto? Cercava proprio lei..cosa voleva dire? Intendeva forse...? No, quella era solo una sua fantasia, certamente lui aveva altro in mente.

 

-Me? In cosa posso aiutar...ti?

-Non sono pratico della città, ma vorrei farmi conoscere da tutti i cittadini di Starling City. Penso che dare una festa sia il modo migliore per attirare l'attenzione. E mi è giunta voce che i party in stile Queen sono sempre eccezionali.

-Wow...un party qui. Sì, perchè no? Anche se il vero esperto in fatto di feste è mio fratello Ol...

 

Pronunciando la parola “fratello” Thea si accorse di un cambiamento, appena percettibile sul volto di Slade. Come se parlare di Oliver gli desse fastidio e gli facesse provare...rabbia?

 

-...Oliver. Ma ti prometto che sarà davvero un gran party! Non ti preoccupare.

-Sono sicuro che non mi deluderai. Per domani sera è troppo presto? Purtroppo tra un'ora ho impegno, ma domani mattina ripasserò per discutere dei preparativi. A presto Thea Queen.

 

Thea lo salutò e rimase a fissare la sua figura che si allontanava. Le piaceva il modo in cui pronunciava il suo nome, ma soprattutto le piaceva l'idea di passare con lui tutto il giorno seguente. Sorrise, ovviamente arrossendo e passò il resto della serata a fantasticare sul vestito perfetto da indossare il giorno dopo.

 

 

A Slade sarebbe piaciuto restare ancora un po' in presenza di Thea, quella ragazza lo faceva sentire strano, quasi... spensierato? Ora però non aveva tempo, a lei avrebbe pensato domani. Adesso doveva raggiungere Sebastian Blood per essere aggiornato sull'attacco del pomeriggio.

 

 

-Quel maledetto Arrow ha ucciso due dei nostri uomini! Due! Ma non era solo, era accompagnato da quell'armadio e la ragazza bionda. Mi spieghi a cosa è servito quest'attacco? A nulla, proprio a nulla!

 

Sebastian Blood non aveva finito di pronunciare la frase che Slade gli era arrivato addosso e lo aveva alzato tirandolo su per il collo della camicia

 

-E' servito perchè io ho deciso che andava fatto. Ti ricordo che tu sei solo una pedina, che può essere facilmente rimpiazzabile. Devi stare ai miei ordini e non fiatare.

 

Quando Slade era arrabbiato sembrava ancora più grosso e minaccioso. Sebastian lo conosceva da mesi ormai, ma non si era abituato alla sua immensa forza e rabbia. Lo spaventava sapere di cosa quell'uomo fosse capace. E si, sapeva benissimo che a Slade non sarebbe costato nulla sbarazzarsi di lui. Ma detestava Arrow e non capiva perchè continuassero ad attaccarlo senza mai veramente avere intenzione di ucciderlo.

 

-Vedrai Sebastian, molto presto arriverà il momento in cui Arrow morirà, e tu sarai lì ad assistere mentre io lo ucciderò.

 

 

-Ollie hey, dove corri? Aspetta!

 

Era Thea, lo stava chiamando dal bancone del bar. Oliver non avrebbe voluto fermarsi a parlare con lei, doveva subito scendere nel sotterraneo a riordinare le idee su Slade e su cio' che era accaduto nel pomeriggio con Felicity. Ma Thea aveva uno strano sorrisetto e qualcosa gli diceva che sua sorella aveva in serbo una sorpresa.

 

-Indovina chi è passato prima? Slade Wilson! Vuole dare una festa domani sera qui al Verdant. Non ti sembra un'idea fantastica?!

 

Oliver non poteva crederci. Prima a casa sua, poi nel suo locale. Slade lo stava sfidando, ne era certo. Voleva fargli capire che poteva raggiungerlo ovunque, che poteva avvicinare chiunque della sua famiglia, sua madre, Thea. Come poteva tenerle al sicuro senza rivelare loro la verità su Slade e su di lui? Perchè la sua vita doveva essere così piena di segreti? Oliver era soffocato dalla paura e dalla rabbia. Aveva voglia di fare a pugni e di tirare qualche freccia. Ci aveva provato sull'isola, ci aveva provato davvero a salvare Slade, o quel poco che era rimasto del suo vecchio amico. Ma ormai lo sapeva. Non poteva fare più nulla per lui, Slade era perduto. Poteva solo fermarlo, questa volta definitivamente.

  
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