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Autore: Lunatica___Lovegood    04/03/2014    5 recensioni
"Sono passati anni ormai da quando Harry Potter ha sconfitto Lord Voldemort , salvando il mondo magico, che grazie a lui e ai suoi amici vive in serenità. Ma se un'antica minaccia si risvegliasse ? Se il mondo magico cadesse di nuovo nell'oblio? Chi sta tramando nel buio contro l'armonia e la pace? E se i nostri giovani eroi non fossero all'altezza dei loro genitori ? Quanto possono essere attraenti le Arti Oscure e l'Ombra? "
Sono alle primissime armi e del tutto inesperta! Spero comunque di creare lo stesso qualcosa di decente e appassionante.
Vi lascio con quattro parole in onore del più grande preside che Hogwarts abbia mai avuto, e cioè : pigna, pizzicotto, manicotto, tigre.
Buona lettura!
Ps. vi avviso, i primi capitoli sono scritti proprio a cavolo, da stupida inispertissima qual'ero. Ora sono molto più lunghi e ordinati, quindi non fatevi intimorire dalla bruttezza dei primi tre (spero solo dei primi tre) capitoli.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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PoV Scorpius
Mi ero appena alzato dal tavolo dei Serpeverde per dirigermi in sala comune. Al era rimasto con Lorcan e gli altri a discutere. Stavo giusto uscendo dalla sala, quando qualcuno mi toccò la spalla. Era una mano piccola e dal tocco delicato, dedussi quindi appartenesse ad una ragazza. Mi girai.
<< ciao! >> disse lei agitando la mano
<< ehm, ciao >> risposi
<< sicuramente ti ricorderai di me ! >> aveva un tono di voce da ochetta , insopportabile
<< ehm, veramente no. Ti conosco? >> le chiesi, cercando di capire chi fosse. Gli occhi mi caddero sulla sua divisa, era un'alunna di Beauxbatons.
<< sono Eleonore, la cugina di Domi ! Eri nel suo gruppetto >> ecco spiegata la leggera somiglianza fisica. In quel momento non mi interessava più di tanto parlare con lei. Pensavo ad altro.
<< ah sei quella che Rose ha fatto inciampare? >> sembrava delusa per il fatto che l'avessi ricordata solo per questo e non per il suo aspetto. Bisogna ammettere che è davvero carina, ma non ne ero attratto, strano, è pur sempre una Veela
<< Ah , si chiama Rose? >> chiese lei . Sembra parecchio tonta
<< già, Rosaline Minerva Weasley >> mi ritornò in mente il giorno in cui si presentò , distolsi lo sguardo da Eleonore e lo indirizzai su Rose, che stava ridendo con i suoi cugini e i nostri amici.
<< è un brutto nome >> sentenziò lei , e fece una piccola smorfia.
<< io lo trovo molto grazioso >> continuai, lo sguardo sempre rivolto a Rose
<< mah, sarà. Non è molto carina , beh, non come me >> mi sorrise in modo malizioso. Probabilmente fino a qualche settimana fa, la mia reazione sarebbe stata quella di portarla in qualche sgabuzzino, ma adesso non so perchè, l’idea non mi sfiorò neanche la più remota anticamera del cervello.
<< io non la trovo niente male >> dissi. Aspetta, cosa?!
<< capisco >> era delusa, uno sguardo dispiaciuto oscurò i suoi grandi occhi verde acido << Metterò il mio nome nel calice, e tu? Ti ci vedo bene come campione ! >> si avvicinava sempre di più a me
<< veramente non so >> Rose si stava alzando, da sola << ora devo proprio andare, a presto Eleonore >> sgattaiolai via, senza nemmeno aspettare che lei mi salutasse.
Aspettai che Rose uscisse. Un momento, perchè aspettavo la rossa?! Non feci in tempo a rispondere alla mia domanda, Rose era uscita, probabilmente si avviava verso la Torre di Grifondoro. Corsi verso di lei.
<< ehy Weasley ! >> le gridai prima che salisse le scale
Lei si girò verso di me, aveva un'espressione sorpresa. Era particolarmente carina questa sera, era vestita alla babbana: jeans stretti a vita alta, sull'azzurro chiaro (quasi dello stesso colore dei miei) ; una camicetta bianca  larga, portata dentro i jeans ; ai piedi aveva delle vans, amavo quelle scarpe babbane. I capelli erano sciolti, che cadevano nei soliti boccoli perfetti.
<< eh? >> spalancò gli occhi, mentre mi guardava
<< sorpresa? >> le chiesi sorridendo , mentre mi passavo una mano tra i capelli.
<< non dovrei? >>  alla luce delle fiaccole che illuminavano i corridoi e le scale le risaltavano le lentiggini che le punteggiavano guance e naso
<< non so, dove vai? >>
<< alla sala comune, tra poco arriveranno le mie cugine e Alice . Tu ? >>
<< da nessuna parte. Che te ne pare degli ospiti? >> le chiesi. Non sapevo di che parlare, ma sentivo il bisogno di parlarle.
<< sembrano tutti molto gentili ! >> disse lei sorridendo
<< anche Eleonore? >> le chiesi storcendo il naso
<< magari è stata soltanto la prima impressione, magari cambieremo tutti idea >> disse lei abbassando lo sguardo. Dopo lo indirizzò verso i miei occhi, e io sorrisi
<< perchè ridi? mi trovi strana ? >> chiese lei seria
<< no scusami, hai un ciglio sulla guancia... >> e così dicendo mi avvicinai a lei << ecco fatto >> la sua pelle era liscissima e profumata, notai che al mio tocco era arrossita. I miei occhi si posarono sui suoi, e lei non distolse lo sguardo, anzi, lo sostenne audace.
<< Rosie !  >> Domi e Rox erano uscite dalla sala << Scorpius >> mi salutarono . Io ricambiai con un cenno della testa.
<< guai in vista ! >> sentenziò Roxanne accigliata
<< guai in vista? >> chiese Domi << e perchè? >>
<< per quanto mi riguarda, se questi due saputelli stanno parlando senza minacciarsi di scagliarsi maledizioni, potrebbe anche scoppiare la terza guerra magica a breve ! >> disse. Gli occhi che guizzavano da Rose a me.
<< non dirlo nemmeno per scherzo!>> la rimproverò Rose , incrociando le mani davanti al petto. Al loro arrivo ci eravamo allontanati.
<< Noi andiamo, ciao Scorpius >> disse Domi. Aveva un sorriso furbo, e io la guardai incerto. Che piani aveva? Domi era molto amica di Rose, come me con Albus, o come Albus e Rose.
<< ... Per Merlino ! che fretta ! >> Domi aveva appena afferrato Rox al braccio e la trascinava via , su per le scale
<< Sarà meglio che vada >> disse Rose sorridendo , e seguì le sue due cugine. 
Roxanne aveva ragione, cosa stava succedendo ? Perchè improvvisamente sentivo il bisogno di parlare con una ragazza che avevo da sempre disprezzato? Perchè adesso mi ritrovavo a difenderla, mentre prima ero tra i primi ad andarle contro? Perchè la trovavo carina? Scossi la testa, e mi avviai verso i sotterranei.
 
La sala comune era ancora vuota, tutti erano in sala Grande a mangiare. Mi gettai su una poltrona verde con ricami argentati, che dava sul fuoco, anch’esso verde. Ero preso da quel fuoco magico. A proposito di “fuoco” il Calice di Fuoco! Dovevo ancora decidere se mettere o no il mio nome. Si rischia la vita, in questo torneo. Qualcosa però mi spingeva a tentare, insomma, che ho da perdere? Se divento uno dei tre campioni diventerò ancora più popolare, di conseguenza le ragazze mi cadranno ai piedi, Rose mi noterà… ROSE MI NOTERA’ ?! Ok , il mio cervello stava andando avanti da solo. Meglio riposare.
Arrivato nella stanza che dividevo con Lorc e Al, notai che il mio barbagianni Othus mi aspettava sul mio letto. Aveva una lettera legata alla zampetta. Gli accarezzai il dorso, e presi la lettera. Era la risposta da parte di mio padre alla lettera che gli avevo mandato qualche giorno fa, gli chiedevo informazioni sul Marchio Nero.
“ Scorpius, figlio mio.
Si, purtroppo devo confermare ciò che il tuo compagno di casa ti ha riferito. Il Marchio Nero è tornato scuro. Ma il dolore che provoca, non è lo stesso di quando Voldemort lo usava. E’ diverso, sembra provocato da un’altra persona. Qualcuno sta per iniziare una guerra contro i Babbani e i Sanguesporco. Probabilmente io sarò obbligato a parteciparvi, spero di riuscire a tenere la mamma e te fuori da questa storia.
Stiamo tutti bene. Sta attento. E ricorda, la parte giusta è quella dei buoni.
Buona fortuna. Papà
Ps. Mamma ti saluta. Ci manchi. “
Se con questa lettera voleva tranquillizzarmi, non ci è riuscito, anzi, mi ha agitato di più. La riposi infondo alla valigia, e mi misi a letto.
 
Passeggiavo per il parco,il cielo era sereno,io ero felice, felice come mai lo ero stato. Tenevo la mano di una ragazza, una ragazza dagli occhi azzurri e i capelli rosso sangue, Rose. Anche lei sorrideva, e io mi beavo del suo perfetto sorriso. Lei mi fece l’occhiolino e iniziò a correre
<< tanto non mi prendi ! >> canticchiava sorridente, i capelli che le ondeggiavano.
<< ah si , staremo a vedere ! >> le dissi io, e le corsi dietro
<< non mi prenderai mai ! e se mi prenderai mi dovrai dire addio >> continuava a correre e a ridere. Il cielo si fece scuro, cupo.
<< se ti prendo mi devi dare un bacio ! >> le gridai, smettendo per un attimo di correre.
<< affare fatto, tanto non mi prendi ! >> rideva, non avevo mai udito risata più soave di quella di Rose Weasley.
<< non ne sarei così sicuro ! >> eravamo finiti in un labirinto. Correvamo verso il centro. Il cielo sempre più scuro, prometteva pioggia.
Una volta arrivati al centro del labirinto, ci ritrovammo in un cimitero. Rose correva fra le lapidi, iniziò a nevicare, eppure non faceva freddo.
Si girò verso di me, le guancie le si erano arrossate per la corsa. Io finalmente la raggiunsi.
<< presa ! >> le dissi, avvicinandola a me << ora il mio premio >> le dissi beffardo.
<< te lo sei meritato >> e così dicendo, le mie labbra erano su quelle rosse e calde di Rose. Strano, più ci baciavamo, più diventavano fredde, più il suo corpo diventava freddo. Sembrava che le stessi succhiando via la vita.
Dopo qualche minuto lei si stacco dalle mie labbra << contento? >> mi chiese. Sembrava stanca.
<< non abbastanza >> la ribaciai.
Qualcosa si avvicinava a noi, sentivo la sua presenza, era vicino a me, ma non smisi di baciare Rose.
La presenza si fece distante. Il cielo nero come la pece.
Mi staccai da Rose, lei sorrideva, mi guardava negli occhi. Io mi girai verso la figura. Era alta, incappucciata, con una maschera sul volto. Quella alzò la bacchetta e la puntò verso di noi.
<< Avada Kedavra ! >> Urlò la figura, e un getto verde fuoriuscì dalla sua bacchetta.
Rose diventò freddissima, occhi vuoti, non sorrideva più. Si abbandonò tra le mie braccia mentre perdeva la vita.
La guardavo , convinto che da un momento all’altro si sarebbe risvegliata.
Silenzio.
<< Rose ! >> le gridavo << forza, Rosie! >> le accarezzavo la guancia, i capelli.
<< non si risveglierà >> ridacchiava la figura incappucciata
<< chi sei? >> gridai << perché le hai fatto questo? Lei non farebbe del male a nessuno ! >> piangevo
<< Scorp >> ridacchiò quello, una voce familiare << davvero ci tieni a scoprire chi sono? Potresti restare deluso >>
Non risposi, quello mise le mani sulla sua maschera, la tolse lentamente. Due occhi verdi mi guardavano. Ma non erano i soliti occhi verdi che avevo imparato a capire, erano occhi crudeli, spietati.
Lui iniziò a ridere, una risata folle. Si puntò la bacchetta al petto.
<< Fermo! Non farlo ! >>
<< Avada Kedrava >>
<< NO! ALBUS ! >> Troppo tardi, il corpo inanimato del mio amico cadde sordamente a terra. Il folle sorriso ancora impresso sul volto.
 
Qualcuno mi toccava il braccio.
<< Scorpius? SCORPIUS ! >> Lorcan era chino su di me
<< amico,tutto apposto? Urlavi il mio nome >>
<< Albus! Stai bene! >> mi tirai su per abbracciarlo
<< sto bene ! ahi! Non respiro! >> l’avevo stretto troppo forte
<< scusami… promettimi che non andrai in giro per i cimiteri incappucciato e con una maschera >> gli dissi cercando di sorridergli. Lui mi guardò stranito, espressione da “ eh?! “
<< ok, tu stai male >> disse alla fine
<< io te l’avevo detto che quel succo di zucca era strano ! >> disse Lorc alla fine. Tutti e tre scoppiammo a ridere.
<< che lezione abbiamo ? >> chiesi, mentre mi alzavo dal letto per dirigermi in bagno
<< abbiamo doppio Volo >> disse Lorcan, mente io mi chiudevo alle spalle la porta del bagno << con i Grifondoro >> continuò a volume di voce più altro, per farsi sentire da me. Quella notizia mi aveva rallegrato. Mi lavai la faccia e mi vestii in fretta.
<< Questo vuol dire che ci sarà la sfida? >> chiesi, uscendo dal bagno
Albus annuì . Le sfide erano delle partite di Quidditch, che non facevano parte del torneo, erano un modo per far passare l’ora di Volo, per osservare alcuni degli avversari, dato che le sfide erano contro quelli degli stessi anni ma di case diverse. 
<< li stracceremo >> disse mentre finivo di fare il nodo alla cravatta
<< non esserne così sicuro, mia cugina è un’ottima cercatrice, una tua degna rivale >> aggiunse Al, mentre mi lanciava una scarpa. Io la afferrai al volo, e lo ringraziai con un cenno della testa.
I sogni, che cosa strana. Sognando si entra in un mondo completamente diverso. Fatto di paure, di desideri. Un mondo basato su fantasie, su incubi. Albus non sarebbe mai potuto diventare come quello del mio sogno. Non di sua volontà.
 
Il bacchetto passò tra chiacchiere su chi avrebbe messo il proprio nome nel calice, su quanto belle fossero le francesi. Lorcan voleva rimanere a parlare con gli altri delle belle ospiti, ma io e Al lo trascinammo verso gli spogliatoi, per mettere la maglietta al posto della camicia.
<< Merlino ! >>
<< cosa c’è Lorc? >> chiese Al
<< ho scordato la scopa in dormitorio ! >> disse Lorc battendosi una mano sulla fronte
<< non preoccuparti, Accio scopa di Lorcan >> disse poi , e in un batter d’occhio la scopa di Lorcan venne afferrata al volo da Al << tieni >> gli sorrise. Il solito Al, come potevo aver sognato una cosa così folle e così strana? Io e la rossa insieme?! Nemmeno per idea! Ma perché ero così felice per le due ore che avrei passato con lei?
Non appena finito di prepararci, aspettammo al campo il resto dei nostri compagni di casa e dei Grifondoro del nostro stesso anno. Questi, non tardarono ad arrivare, e nemmeno le tre cugine Weasley. Camminavano schierate, Roxanne, Dominique e Rose, tutte e tre con le scope in mano, solo che Roxanne teneva anche la valigia con dentro pluffa, boccino e bolidi.
Cinque minuti dopo avevamo tutti preso quota. Aspettavamo solo il fischio di Madam Bumb, dopo il quale sarebbero stati liberati pluffa, bolidi e boccino.
Rose era cercatore, Roxanne stavolta provava come cacciatore, Dominique invece provava come battitore, Yury Jordan era il secondo cacciatore, Axel Bell come secondo battitore, Jimmy Baston come portiere.
Da noi invece il cercatore ero io, Al come portiere, Lorcan cacciatore, Ludvic Avery battitore, Virginia Nott come cacciatore, Claire Avery come battitore (nella speranza che lei e suo fratello non litigassero almeno sul campo).
Giocavamo a 6, il settimo era la riserva, gli altri stavano sugli spalti a tifare. 
Presto i francesi e i bulgari sedevano accanto ai nostri compagni di casa, e Eleonore mi fece un salutino, che non ricambiai.
Faccia a faccia con Rose. Che faccio?
<< paura Weasley? >> le dissi alla fine
<< ti piacerebbe >> rispose lei tagliente
Pluffa al centro, cacciatori in azione, battitori con la mazza stretta in mano,portieri in allerta, i miei occhi scrutavano la mia nemica e il cielo, in attesa di scorgere il boccino.


PoV Roxanne
20 minuti dopo l’inizio della partita i Serpeverde dominavano. Cavolo! Mia cugina rincorreva il boccino come una pazza, ma il testa a testa con Scorpius durava più del previsto. Scorrazzavo ovunque per impadronirmi della pluffa.
<< passa ! Passa! >> gridavo a Yuri. Lui prontamente mi passò la pluffa. Mi dirigevo verso la porta avversaria .
<< si, si ,si! >> mi stavo preparando a lanciare la pluffa.
L’avevo lanciata. Punto! Che potenza! Ho fatto punto a mio cugino Albus, che adesso mi guardava teso. Stavo giusto esultando, quando qualcosa mi arrivò addosso, e mi fece precipitare dalla scopa.
 
Ero in infermeria, sdraiata su un lettino. Rose, Domi e Albus erano seduti accanto a me.
<< sono le tre del pomeriggio , è cosi da troppo tempo >> disse Domi preoccupata
<< E’ sveglia! >> disse Albus guardandomi sorridente
<< non la soffocate >> disse Rose, allontanando Domi e Al
<< è stato Avery >> disse Al triste << mi dispiace Rox. Ti ha mandato un bolide addosso mentre facevi uno dei tuoi soliti balletti >> era veramente mortificato
<< Al, non è mica colpa tua! Non tutti i Serpeverde sono buoni e gentili come te >> dissi per rincuorarlo.
Mi girava la testa, di sicuro sarà stata un bella botta. Rose si alzò.
<< arrivo, vado a dire a Madama Chips che ti sei svegliata >> disse tesa, e si avviò a cercare l’infermiera anzianotta della scuola.
<< è strano vederti k.o >> mi disse Domi
<< già, però un bolide è pur sempre un bolide >> continuai
<< abbiamo scoperto la Kryptonite di Rox >> ridacchio Al
<< Kryptocosa? >> chiesi perplessa
Domi alzò un sopracciglio << che sarebbe? >>
<< è una cosa che indebolisce un supereroe babbano di nome Superman , me ne ha parlato Rose, indossa sempre un mantello >> spiegò lui
Mi alzai di colpo dal letto, presi il lenzuolo e me lo legai al collo, in modo da farlo ricadere sulle spalle.
<< sono SuperRox! >> decretai soddisfatta << la paladina della giustizia scolastica , combatto i professori per salvare gli alunni dallo stress da studio! >>
Domi prese il cuscino in mano << guai se però le tirate un bolide, la indebolirete >> e mi lanciò il cuscino ridacchiando.
Al era piegato in due dalle risate. Io iniziai a correre per tutta la stanza saltando sui letti, facendo ondeggiare il lenzuolo-mantello. Stavo giusto simulando la mia eroica morte, quando madama Chips entrò nella stanza seguita da Rose
<< signora, mi sento proprio bene! >> le dissi, rialzandomi
<< oggi dormirai qui >> disse però lei
Io sbarrai gli occhi << come?! >>
<< potresti avere mal di testa, o qualcosa di ferito >> disse osservandomi. Ero coperta di graffi, e in effetti mi girava la testa. Mi levai il lenzuolo di dosso e glielo consegnai. Venti minuti dopo ero seduta sul letto, le braccia incrociate al petto, l’espressione irritata.
<< io arrivo subito , vado a prendere una cosa >> disse l’infermiera
<< noi abbiamo lezione >> disse triste Domi, Rose fece segno di si con la testa
<< appena posso ti porterò dei libri da leggere che potrebbero interessarti, dopo Incantesimi ho un’ora libera >> disse poi la mia rossa cugina, cercando di sorridermi. Io ricambiai il sorriso.
<< io resto ancora un poco >> disse Al. Poco dopo la porta si spalancò, una furia bionda si precipitò accanto a me
<< anche sul letto di morte devi torturarmi? >> mi girai seccata dal lato opposto a quello del biondo
<< sei sul punto di morte? >> chiese lui terrorizzato
<< no stupido! Ho solo qualche graffio. Che ne dici di andare via? >> sibilai, girandomi di nuovo verso di lui
<< oh no. Al, puoi dire a Molly che non sarò a lezione perché non mi sento bene? Vorrei rimanere con Rox >> disse
<< NO CHE NON VUOI! >> gridai fuori di me
<< ok. Allora io vado Rox , a presto. Lorc, non farla stancare >> sorrise sia a me che al suo stupidi amico biondo , ben presto uscì della porta. Madama Chips invece stava entrando, con un mano una fiala.
<< su , bevila ragazza! Ti aiuterà a far guarire le ferite più velocemente >>
<< no grazie, preferisco sanguinare >> decretai
<< sei proprio cocciuta >> continuò l’anziana infermiera << forse il tuo fidanzato riuscirà a convincerti >> e passò la fiala a Lorcan che la guardava imbarazzato. Avrei voluto ribattere, ma l’infermiera uscì subito dopo.
Guardai di sbieco Lorcan << puoi anche darmela ed andare via >>
<< che ti ho fatto di male? >> chiedeva . La tristezza la si leggeva nei suoi occhi azzurri.
Ci pensai, non riuscivo a trovare una risposta. Che mi aveva fatto di male per meritarsi il mio disprezzo ? 
<< io… io… non lo so >> conclusi, mi girai a guardarlo
<< se non lo sai, perché non provi a darmi un’occasione? Almeno come amico, mi basta anche solo la tua amicizia >> sembrava sincero. Mi vergognai per tutte le volte in cui lo trattai male, non se lo meritava. Lui sta decidendo di starmi accanto perché mi sono fatta male, e resta, resta malgrado sia convinto che io non lo voglia accanto.
<< dammi quella fialetta , Scamandro. Mi fanno male le ferite >> dissi poi, cercando di cambiare discorso.
Lui me la passò, la bevvi tutta d’un sorso.
<< com’era? >> chiese poi
<< diciamo che non è burrobirra >> dissi alla fine, sorridendogli. Lui si sedette accanto a me
<< mi spieghi perché a tre anni mi hai morso? >> chiese poi, con una finta faccia perplessa. Dopo sollevò il braccio destro, alzò la camicia fino a una specie di segno circolare << ho ancora i segni! >> ridacchiava
<< veramente non ricordo, forse stavi giocando con un mio giocattolo, o non so >> a ridere pure io << che stupida che ero >>
<< eri molto graziosa, e per niente stupida! >>
Restammo a parlare per tutta l’ora, le ferite mi avevano smesso di sanguinare e si stavano richiudendo. La sua compagnia non era fastidiosa. Lorcan era proprio simpatico, mi ero sbagliata su di lui.
<< forza, vai via adesso. Non voglio farti perdere lelezioni >> gli dissi poi, anche se un poco mi dispiaceva farlo andare via
<< per forza? >> chiese lui, facendo il labbruccio
<< per forza >> cercai di sembrare il più seria possibile
<< ok, ok; ma solo se tu mi prometti che proverai ad essere mia amica >> chiese, quasi sull’uscio, con un sorriso furbo
<< a domani, Scamandro >> valeva quasi come un “si” e lui lo aveva capito. Se ne andò, presto i suoi passi non si sentirono più. Presto Rose mi avrebbe portato qualche libro, non amavo leggere, ma se il libro mi appassionava, lo leggevo con piacere.
 
Per mia fortuna alla fine Madama Chips mi ha rilasciata verso le sei di pomeriggio, in tempo per mettere il mio nome nel Calice.
Mi stavo dirigendo verso la sala grande.
<< meow >> cavolo, quella petulantissima gatta di Gazza. Ormai era anzianotta, ma molto bel curata, e non aveva perso l’abitudine di seguire le persone.
<< vattene via, gattaccia >> le ringhiai, battendo il piede a terra. Ma il risultato non fu quello sperato: si avvicinò e sembrava volermi seguire.
Affrettai il passo, e mi diressi verso il secondo piano. Lorcan aveva girato l’angolo del corridoio ovest in quel momento.
<< Scamandro! Aspetta! >> gli gridai, la gatta alle calcagna
<< Raggio di sole! >> mi salutò lui
<< aiutami! >> gli gridai seccata, non rimproverandogli il “raggio di sole” a causa della fretta.
Lui mi tenne la mano e iniziammo a correre verso il corridoio est. Poco dopo arrivammo in un corridoio dove poche volte c’ero stata, non aveva una bella fama. Sentivo una strana sensazione, e credo che anche Lorcan la avvertisse, perché strinse la mia mano più forte.
Sentimmo dei passi, l’uno guardò l’altra. Affrettammo il passo, ormai la gatta era scappata via. Girammo a sinistra, a terra c’era acqua, grosse pozzanghere ricoprivano quasi tutto il pavimento.
<< probabilmente Mirtilla Malcontenta ha fatto allagare di nuovo il bagno delle ragazze >> disse Lorcan, cercando di sembrare rilassato, con scarsi risultati.
<< già >> proseguivamo dritti. Il corridoio sembrava infinito, le scale che portavano al piano di sotto pareva non si avvicinassero mai. Lorcan si fermò all’improvviso, si era girato, la faccia terrorizzata.
<< Lorcan! Ma che ti prende! >> lo rimproverai, poi mi girai << Merlino >> anche il mio viso si dipinse di terrore.
<< “ Siamo dentro la scuola. Siamo qui per vendicarci, per prenderci ciò che il nostro grande e potente padrone non è stato in grado di prendere. Puniremo i nostri nemici. I mangiamorte sono ritornati.“ >> lessi automaticamente, con un fil di voce
<< è scritto con il sangue! >> gridò Lorcan in preda al panico << che facciamo Roxanne!? >>
<< andiamo dalla McGranitt >> gridai, e lo trascinai per tutto il corridoio, fino alle scale. Una ragazza dai capelli scuri di Durmstrang stava scendendo.
<< Ehy! Scappa! Raggiungi i tuoi compagni! >> le gridai. Lei mi guardò perplessa, aveva dei penetranti occhi cupi. Non me la raccontava giusta la sua espressione, ma non volevo che si facesse male, e quel posto era pericoloso. Ma che ci faceva una di Durmstrang lì?! Continuammo a scendere a perdifiato finchè non arrivammo d’innanzi alla preside.
Mi precipitai verso di lei << professoressa McGranitt, scusi, preside McGranitt, salga al secondo piano! Il corridoio est! Il muro! Sangue! Sono tornati! >> cercai di spiegare
<< santo cielo signorina Weasley, chi sono tornati? >> chiese. Ma la risposta fu ovvia. Una nuvola di fumo verde si materializzò fuori , sopra il parco, e iniziò a prendere la forma di un teschio, dalla quale bocca passava un serpente.
Tutti i commensali sbiancarono alla scena. La McGranitt terrificata.
<< Grifondoro e Corvonero, nelle rispettivi torri. Serpeverde e Tassorosso, scendete nei sotterranei e nelle cucine. Non uscite dalle vostre sale comuni o dormitori fino a nuovo ordine. Gli ospiti tornino nelle loro stanze. Professori, con me. Il giornalista, il giudice e i telecronisti sono arrivati, attendono nell’altra sala, dovremmo avvertirli. Il Torneo TreMaghi è momentaneamente sospeso. Tenetevi pronti, ragazzi >> osservò noi Weasley-Potter preoccupata << credo sia il caso di parlare con tutti voi alle 22:30 nel mio ufficio, ragazzi. Avvertite anche i vostri amici Paciock, Scamandro e Malfoy >> si allontanò.
Un via vai di ragazzi terrorizzati parlottava,ci lanciavano sguardi supplichevoli, come se noi potessimo annullare tutto, come se potessimo far tornare tutto come prima. Noi non siamo i nostri genitori, noi non abbiamo mai combattuto contro qualcuno, noi non abbiamo mai salvato il mondo Magico e quello babbano, noi non vogliamo rischiare la vita, rischiare di perdere qualcuno di noi.
Ormai tutti eravamo nei rispettivi dormitori. Guardavo le mie cugine, i loro visi tesi e preoccupati. Come sarebbe stato se una di loro fosse morta? Una vita senza Rose e la sua secchionaggine, una vita senza Domi e la sua testardaggine, una vita senza Lily e la sua tenacia. Alice era tesa, Frank più di lei. Chissà Lysander e Louis tra i Corvonero come se la passavano,e Lucy, con i suoi compagni Tassi, Al tra le Serpi, Scorpius sarà combattuto, sicuramente la sua famiglia sarà coinvolta, Lorcan... chissà che faceva quello stupido biondino che riservava un sacco di sorprese.  Chissà se avremmo dovuto combattere per salvarci al vita. Cosa sarebbe accaduto tra due ore? Tra due giorni? Tra due mesi? Cosa accadrà alle nostre vite?
Non ho mai amato i cambiamenti. Non imparerò ad amarli nemmeno ora , anche se sembra l’unica scelta.
Il gatto di Lily e quello di Rose sembravano inquieti, chissà se anche loro avvertivano il clima che come uno spettro infondeva paura e terrore. Di nuovo, a Hogwarts, qualcosa minacciava la nostra quiete, ma stavolta non ci sono i miei zii, le mie zii, i nonni, e gli amici di famiglia. Ci siamo solo noi. E se non fossimo all’altezza? Dai cavolo, sto riflettendo! Solo in circostanze drastiche rifletto e penso cose serie.
Nessuno fiatava. Nessuno si guardava. Siamo Grifondoro, ecchecazzo!
Mi alzai in piedi , squadrai tutti << insomma, davvero volete restare con le mani in mano? >> chiesi . Gli occhi che saltavano da un Grifone all’altro.
Lily si alzò, e mi si affiancò. Tese una mano a Rose e Domi, anche loro si alzarono.
<< noi non vogliamo guardare >> disse Domi sicura
<< siamo dei Grifoni! Siamo i coraggiosi e i leali, non abbandoniamo gli amici >> ruggì Alice mentre si avvicinava a noi.
Frank e Hugo si guardarono, dopo di che ci sorrisero , e anche loro ci raggiunsero.
<< I nostri genitori hanno vinto in passato, nel loro tempo >> disse Rose seria << ma questo è il nostro tempo. E’ una nuova era >>
<< sono d’accordo con quella secchiona di mia sorella, i nostri genitori non saranno sempre pronti a salvarci, per Merlino! >> disse Hugo
<< stavolta è il nostro turno >> continuò Domi
<< uscite gli artigli, ragazzi! >> Lily e il suo carisma erano sempre ben accetti in queste situazioni
<< insomma, chi è con noi? >> chiesi.
Le mani di tutti si alzarono.
<< tenetevi pronti >> aggiunse mia cugina Dominique soddisfatta << ricordate cos’è successo quando i nostri genitori andavano a scuola, ve ne hanno parlato suppongo >>
<< sempre in allerta, leggete libri a proposito, impegnatevi con gli incantesimi. La guerra potrebbe scoppiare da un momento all’altro >> Rose era più combattiva che mai
<< ricordate, il nemico potrebbe essere accanto a noi sempre >> Lily era molto tesa
<< vigilanza costante >> Hugo per una volta sembrava saper ciò che diceva.
 
Le ore passarono. Presto si fecero le 22:30. Ci dirigemmo verso l’ufficio della McGranitt.
Lei ci aspettava seduta. Dietro di lei il ritratto di Albus Silente ci sorrise, mentre quello di Severus Piton si limitò a osservarci.
<< Cari ragazzi, abbiamo esaminato la scritta. Siamo arrivati alla spiacevole fine che i Mangiamorte potrebbero farvi del male, in quanto figli di coloro che hanno ucciso il loro signore. >> disse rivolta a noi Weasley-Potter << i vostri genitori hanno ricevuto in gufo, presto saranno qui per aiutarci a tenere sotto controllo la scuola. Anche i vostri genitori, cari Scamandro, saranno qui >> adesso sorrise a Lys e Lorc << riguardo te, Malfoy, non credo sia il caso di chiamare tuo padre >> era dispiaciuta. Provai quasi compassione per Scorpius, chissà come si sentiva. fece cenno di si con la testa, i suoi occhi si erano incupiti.
<< tenetevi tutti pronti >> continuò. 
<< scusami , Minerva, posso dire due parole? >> La McGranitt si girò verso il quadro di Silente, che aveva appena chiesto parola.
<< certo, Albus, certo >> gli sorrise.
<< Cari ragazzi, in voi vedo lo spirito combattivo dei vostri genitori >> ci guardò tutti << spero che voi Weasley, Potter, Scamandro, Malfoy e Paciock non subirete perdite. Albus Severus >> si girò verso mio cugino << ricordati che bisogna fidarsi solo degli amici e dei parenti, lasciare le vecchie amicizie per le nuove non porta niente di buono >> Albus lo guardo sconvolto, come tutti noi altri. Cosa voleva dire? << prego, prego, Minerva. Severus , dovrei scambiare due parole con te >> e così dicendo sparì nel quadro accanto al suo.
<< Occhi aperti ragazzi,per qualsiasi cosa non esitate a parlare con me, con gli altri professori, e con la vostra famiglia. Potete andare >> concluse la preside.
Ci abbracciamo, scoppiammo a piangere. Abbracciai le mie cugine, i miei cugini, i miei amici, Lorcan.
<< voglio stare con mio fratello >> piansi sulla spalla di Lorcan, lui mi accarezzava i capelli.
<< tranquilla Raggio di sole, tuo fratello sta bene, si metterà in contatto con te >>
Presto mi staccai da lui << io.. ti ringrazio >>
<< di niente, non piangere >> mi asciugò una lacrima che scendeva a ruota libera. Io gli sorrisi, e corsi a consolare mia cugina Lucy, che piangeva a dirotto.
L’incubo si stava per ripetere. 

EDIZIONE STRAORDINARIA DEL CAVILLO! 
eccomi u.u un poco in ritardo, ma questo capitolo era molto difficile da scrivere. Ho fatto del mio meglio, ma si può sempre migliorare. 
Ecco il vero inizio della storia. Ditemi cosa ne pensate! 
vorrei che decideste voi i tre campioni, mandatemi il nome di chi vorreste fare gareggiare nelle recensioni, tranne per la scuola di Beauxbatons , scoprirete in seguito il perchè. Potete darmi anche più di un nome.  Fatemelo sapere in fretta però, sennò ritarderò molto con il capitolo! 
a prestissimo!

 
  
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