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Autore: Stecullen94    04/03/2014    1 recensioni
Edward Cullen è un ragazzo introverso, sua madre è morta dandolo alla luce e da quel giorno suo padre lo odia e gli rinfaccia sempre la morte della madre.
Si trasferisce a Forks con suo padre e i suoi fratelli, Emmet e Alice, perchè aveva appreso dai suoi nonni che nella cittadina c'era un bravissimo dottore che forse avrebbe saputo curare la sua grave malattia.
Alla Forks High School incontrerà Isabella Swan, vivace e popolare, fidanzata con il capitano di basket della scuola. Pian piano diventeranno amici, e la loro amicizia si trasformerà in qualcosa di più forte e passionale, ma oltre all'amore c'è qualcos'altro che preoccupa Edward: la paure di morire e di non poter più vivere con la sua amata.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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                                                                                            Lettera di una madre



(Pov Edward)

“Ragazzi che giornata faticosa, ma comunque sono felice di aver sistemato quegli imbecilli” dice Jack mentre usciamo tutt’insieme da scuola

“Come darti torto, oggi è stato proprio movimentato, diciamo che l’anno sta iniziando bene” dice Richard mentre prende le chiavi dal suo giubbotto

“Però Eddy potevi risparmiartela la scena romantica” scherza Mark

“Siete solo gelosi” scherzo facendogli la linguaccia mentre stringo la mano di Bella

“Oh certo, proprio…” inizia a dire Jack e Bella lo guarda male

“Che vorresti dire?” gli chiede minacciosa e lui indietreggia mentre gli altri ridono

“Assolutamente niente, comunque ci vediamo domani ragazzi, mi stanno aspettando a casa” ci dice allontanandosi

“Si certo fifone a domani” lo prendiamo in giro ridendo e nel frattempo saluto anche gli altri che si allontanano per poi fermarmi e salutare Bella con un bacio

“Ci sentiamo più tardi” mi dice Bella dopo il bacio

“Certo, a dopo” le rispondo e poi ci separiamo per andare alle nostre rispettive macchine, non mi piace mai separarmi da lei ma, almeno da oggi, ho davvero la certezza di poterla rivedere.

Non faccio neanche in tempo ad accendere il motore che mi squilla il telefonino in tasca così, mentre con una mano inizio a muovere il volante, con l’altra rispondo al telefono senza guardare chi mi sta chiamando

“Pronto?” chiedo subito e sento subito una voce familiare

“Edward? Sono Charlie Swan” mi sento dire e subito scatto sull’attenti sempre, però, facendo attenzione alla strada

“Ispettore salve, mi dica, è successo qualcosa?” chiedo subito non capita tutti i giorni di ricevere una chiamata dall’ispettore della polizia

“Prima di tutto volevo sapere come stavi. Ho saputo poco fa dai tuoi fratelli che hai ricominciato la scuola” mi dice amichevolmente

“Sto bene grazie mi sono ripreso alla grande pure se qualche volta ho un leggero mal di ossa, ma tutto sommato sto bene” gli rispondo
“Ottimo ne sono felice” mi dice e sento vera sincerità nella sua voce

“Grazie ma, mi scusi, ha detto che ha parlato con i miei fratelli?” gli chiedo curioso

“Oh si avevo chiamato per comunicare a tutti voi una cosa ma, appena ho saputo che tu eri a scuola, ho avvisato solo loro e gli ho detto che ti avrei chiamato io personalmente” mi spiega

“Capisco, mi dica allora” gli dico e lo sento sospirare

“Volevo avvisarti che abbiamo preso Aro, Caius e Marcus Denali”

“Cosa? Davvero?” gli chiedo sorpreso, sapevo che li stavano cercando ma non pensavo che li trovassero così presto

“Si, ora sono qui in centrale nella stanza degli interrogatori e sia io, che i tuoi fratelli, pensavamo …. Che volessi parlarci di persona” ammette ma sento un tono sconsolato e preoccupato nello stesso tempo

“Potrei?” gli chiedo curioso, non ho mai pensato al fatto di parlarci di persona, quindi non mi sono proprio soffermato su questa possibilità soprattutto perché, l’incontrarli, avrebbe significato la mia morte

“Non concedo a tutti questa possibilità ma per te posso fare un’eccezione soprattutto perché so quello che ti hanno fatto passare…. Solo, ti avviso, non ammetto liti e il tempo a disposizione sarà pochissimo” mi spiega serio e ci penso su: cosa potrei mai chiedere a dei pazzi assassini?

“Quando potrei venire?” gli chiedo nel frattempo

“Anche subito, entro domani pomeriggio, poi verranno mandati nella prigione di Seattle”

“Capito, allora .. sto arrivando” gli dico, meglio prima che dopo

“Bene, ci vediamo qui ” mi dice e poi chiude la chiamata, nel frattempo, invece di prendere la strada per casa mia, prendo quella per la centrale di polizia mentre compongo il numero di mio fratello che risponde dopo qualche minuto

“Ehy Eddy, fammi indovinare stai andando alla centrale di polizia vero?” mi chiede subito e rimango perplesso per poi sogghignare leggermente, era ovvio che sapesse le mie mosse

“Si infatti ti volevo avvisare ma vedo che lo sai già”

“Si e ti dirò che, mentre gli altri sono a casa, io sto raggiungendo la centrale, ci vediamo lì” mi dice e poi chiude il telefono senza neanche farmi rispondere, quindi anche lui sta venendo, forse ci vuole parlare anche lui?
In solo quindici minuti mi ritrovo davanti alla centrale di polizia e mentre esco dalla macchina noto sugli scalini mio fratello, con Carlisle e Bella, che mi aveva mandato un messaggio per dirmi che veniva in centrale con suo padre

“Com’è andato il rientro Eddy?” mi chiede Emmet un po’ giocosamente e lo guardo male

“Non chiamarmi Eddy, comunque dov’è Charlie?” chiedo guardandolo

“Ci aspetta dentro” mi risponde Carlisle invece e insieme entriamo, appena metto piede dentro noto subito Charlie parlare con un collega per poi farci segno di raggiungerlo

“Sei proprio sicuro di volerci parlare?” mi chiede Bella preoccupata, attaccata al mio braccio, senza farsi sentire dagli altri, mi giro a guardarla e la vedo un po’ spaventata dalla situazione

“Si, non ti preoccupare qui siamo circondati dagli agenti di polizia” scherzo mentre raggiungiamo finalmente anche noi due Charlie che ci aspetta pazientemente insieme a Emmet e Carlisle, che l’hanno appena raggiunto

“Ispettore” lo saluto una volta raggiunto mentre Bella lo abbraccia leggermente

“Edward è un piacere rivederti in piedi” mi dice dandomi la mano che stringo subito con la mia “Anche per me è un piacere rivederla” gli dico sorridendo leggermente

“Bene, smettiamola con questi convenevoli, passiamo all’azione” ci interrompe subito Emmet e sospiro esasperato, almeno io provo a essere gentile

“Bene direi di toglierci questo sassolino dalla scarpa. Carlisle per caso vuoi entrare pure tu? Oppure ascolti da dietro la vetrata insieme a Bella?” chiede al fratello e Carlisle mi guarda leggermente prima di rispondergli

“No Charlie, sento da fuori insieme a Bella” gli risponde

“Ok come vuoi, allora seguitemi” ci dice e lo seguiamo fino a una porta blindata, poi manda Bella e Carlisle attraverso la porta accanto a questa, mentre io e Emmet aspettiamo fuori impazienti e continuiamo a fissare la porta blindata

“Ehy Ed” mi chiama Emmet e lo guardo leggermente prima di risponderli

“Dimmi” gli dico ma non sento niente a parte un sospiro dopo qualche secondo

“Niente… lascia stare” mi dice enigmatico e sto per dirgli qualcosa quando, invece, ci raggiunge Charlie

“Allora ragazzi mi raccomando mantenete la calma e state tranquilli, dentro ci sono quattro dei miei agenti per qualsiasi cosa, i tre sono legati solo ai piedi quindi mantenetevi a una distanza che non vi possono raggiungere con le mani .. io ora entrerò nell’altra stanza appena siete pronti aprite la porta ed entrate” ci spiega guardandoci attentamente

“Va bene, grazie Charlie” gli risponde Emmet e con un ultimo accenno se ne va nella stanza

“Tieni queste” mi dice appena Charlie sparisce dalla nostra vista, subito abbasso gli occhi e vedo che mi porge due lettere mezze aperte

“Cosa?” gli chiedo solamente guardandolo e sospira

“Ti ricordi quelle lettere che dovevamo prendere in Egitto? Ecco Benjamin ce le ha spedite. Così ho deciso di portartele. Io e Alice volevamo aspettarti per leggerle ma non ce l’abbiamo fatta e comunque sono indirizzate soprattutto a te…. Quella di papà poi la sai già perché praticamente è tutta la storia come te l’ha raccontata lui, aggiunge solo qualche particolare in più…. E se vuoi saperlo alla fine per salutarti ha usato le stesse parole con cui ti ha detto addio prima di uccidersi ” mi spiega e subito prendo le lettere dalle sue mani per poi guardare subito alla fine della lettera di mio padre e accorgermi che sono davvero le stesse parole che ha detto prima di spararsi e che non dimenticherò mai
:“Tranquillo sarò sempre vicino a te, però questo è l’unico modo per salvarti…. Addio figlio mio”

“Perché me le stai dando ora, invece di aspettare che torniamo a casa?” gli chiedo incuriosito e lui sospira

“Pensavo volessi leggere quella di mamma almeno prima di parlare con quei bastardi, ma fai come vuoi…” scrolla le spalle facendo l’indifferente , io invece abbasso gli occhi e guardo verso la l’altra lettera, e poi guardo mio fratello che sta guardando da tutt’altra parte

“Senti Em… potresti” inizio a dirgli imbarazzato ma subito mi interrompe

“Chiamo un secondo Rosalie tu intanto se vuoi leggila, arrivo subito” mi dice e si allontana subito, lo posso ancora vedere però sono felice che abbia capito che voglio stare da solo mentre leggo la lettera, poi prendendo un bel respiro abbasso gli occhi e li fisso sulla lettera:

 
Mio piccolo Edward,

Se stai leggendo questa lettera allora vuol dire che purtroppo io non ci sono più, ma anche che tu sei grande e spero che sei riuscito ad affrontare le difficoltà con cui hai dovuto vivere per colpa nostra.
È difficile pensare al fatto che, a parte questi nove mesi che sei dentro di me, non potrò mai vederti, baciarti o abbracciarti, e so che anche per te non è stato sicuramente facile, l’aver saputo la scorsa settimana che molto probabilmente saresti nato morto o che potresti morire ancor prima che tu cresca mi addolora tantissimo, ma so che se stai leggendo questa lettera allora sei vivo, è forse la tua malattia non c’è più.
Credimi non ti avrei mai voluto lasciare ma purtroppo la vita ci riserva sempre sorprese, ostacoli imprevisti, dobbiamo sempre fare i conti con le nostre azioni e i nostri pensieri ma se, al nostro fianco, abbiamo le persone giuste, quelle che ci amano fino in fondo, allora si può affrontare il tutto;
Alla fine il sapere che ti sto lasciando con tuo padre e i tuoi fratelli mi rasserena un po’ perché so che loro farebbero di tutto per te, so che ti amano fino in fondo, forse non penserai questo di tuo padre ma sappi che lui ti, vi, ama siete tutto per lui e sono sicura che continuerà a sacrificarsi per voi se vi vede in pericolo se pensi che abbia sbagliato, che si sia comportato male pensa che è anche il modo in cui mi sono comportata io: io che potevo far finta di niente e non mettere né tuo padre né voi nei guai, io che ho lasciato orfani di madre tre bambini, di cui uno appena nato…..
Gli errori che ha fatto tuo padre sono niente in confronto ai miei, lui almeno vi è rimasto vicino, io no, io sono solo riuscita ad abbandonarvi invece di cercare di mettere a posto le cose forse le ho anche peggiorate e non mi perdonerò mai per questo ..
Ricordati però che nonostante tutto non vuol dire che io non sia vicino a te, io sono sempre lì a guardarti pure se non mi puoi vedere, sicuramente sarai un ragazzo fantastico e meraviglioso, sicuramente potrai avere tanti amici e potrai trovarti una bellissima ragazza che, spero, ti ami con tutta se stessa…
Pure se sei ancora qui dentro di me, so che le tue decisioni future saranno giuste, dettate dalla bontà, dal coraggio e dall’amore, e dentro di me credo pure che avrai una forza unica pure se, ricorda, soffrire davanti agli altri non vuol dire essere deboli, molte volte ho ripetuto questo a tuo padre: ma lui è sempre stato un testone e si è preoccupato sempre degli altri invece che di se stesso, ma alla fine chi sono io per criticarlo se anche io sono come lui?
In questi giorni, mentre penso a te e al tuo futuro ti vedo come un ragazzo gentile, affidabile, forte, altruista e simpatico, con occhi verdi e capelli bronzei proprio come i miei, dato che tutt’e due i tuoi fratelli hanno preso gli occhi e i capelli di tuo padre, ti penso a scherzare con i tuoi fratelli mentre tornate a casa, oppure che torni a casa tardi facendoci arrabbiare o, anche, ti penso mentre chiedi consigli a tuo padre e a tuo fratello per il tuo primo appuntamento :una realtà ben diversa da quella che potrebbe essere, ma questo è il mio sogno per te, per voi, un sogno dove egoisticamente mi voglio includere anch’io…
Edward, tesoro, ti voglio scrivere le stesse parole che ti dico a voce ora che ancora sei dentro di me: non mollare mai, abbi sempre fiducia in te, nella tua famiglia e in chi ti ama, abbi pazienza, speranza, cerca di saper perdonare anche, pure se questo è molto difficile da fare, ma soprattutto continua ad andare avanti nonostante le difficoltà, e se non ci riesci da solo non avere paura di chiedere aiuto… e ricordati che io sarò sempre con te.
Ci sono un sacco di cose che vorrei ancora scrivere e dirti ma prenderei troppo tempo e non ho tante ore per fare questo, sappi solo che ti ho sempre amato fin da quando ho saputo di aspettarti e che, nonostante tutto, continuerò ancora a farlo…. E non provare a darti la colpa per la mia morte o cose del genere sennò appena ci rincontreremo, spero il più tardi possibile, avrai tante botte sul culetto, così come facevo con Emmet quando combinava qualche guaio, e mi raccomando tienili un po’ d’occhio quei combina guai.
A proposito ricordati anche quest’ultima cosa: qualunque cosa succede non guardare mai indietro, lascia stare il passato, e concentrati soprattutto al pensare al presente e al futuro.

 Ti voglio bene angelo mio, con affetto la tua mamma.

“Anch’io ti voglio bene” singhiozzo mentre le lacrime continuano a scendere e a bagnare il foglio, non sapevo cosa aspettarmi dalla sua lettera, ora che ci penso fino a qualche mese fa non pensavo neanche che lei mi avesse scritto una lettera e soprattutto non immaginavo il suo contenuto: cioè tanto amore per me…..

“Ehy fratellino” sento la voce di Emmet e nello stesso momento mi sento circondare da due braccia mentre la mia testa viene spinta verso il petto di mio fratello, alzo brevemente gli occhi per incontrare i suoi e li vedo lucidi ma nello stesso tempo premurosi

“Emmet…” dico soltanto vorrei cercare di dire altro, ma non so neanch’io che cosa, così avvolgo pure io le mie braccia intorno a lui e lo stringo

Non so bene per quanti minuti restiamo in questa posizione, io a piangere e bagnargli la maglietta e lui continuando a stringermi e accarezzandomi i capelli , so solo che, proprio Emmet, a un certo punto mi stacca e mi guarda negli occhi asciugandomi un po’ di lacrime con le dita

“Allora che ne dici di andare a parlare con quei luridi bastardi? O meglio non è che io gli voglia dire qualcosa, ma almeno li vorrei vedere in faccia così che li possa sputare” mi chiede ghignando e non posso far altro che rispondere al sorriso anch’io

“Va bene… andiamo” dico deciso rispondendo anche al sorriso, non volevo domandare niente a quei bastardi ma anche solo il fatto di poterli vedere di persona senza rischiare la vita mi faceva incuriosire.

Lasciai entrare mio fratello per primo mentre continuavo a guardare la porta, secondo mamma devo lasciare stare il passato, e così farò se servirà davvero … ora entrerò li dentro, li guarderò, se mi va gli chiederò qualcosa e poi richiuderò la porta alle mie spalle e per me questo cassetto diventerà chiuso…
Nel mio presente, e nel mio futuro, ci sono solo Bella, Emmet, Alice, Jasper e Rosalie, Elizabeth, Eddy e Christian, i signori Swan, i miei amici e in modo diverso ci saranno sempre i miei genitori…
Prendo un ultimo respiro mentre entro per chiudere definitivamente la parte più brutta del mio passato

Da oggi io, Edward Cullen, figlio di Elizabeth e Richard Cullen, due persone meravigliose, fratello di Alice e Emmet Cullen e fidanzato di Isabella Swan, ho deciso di iniziare a guardare il futuro in modo diverso, non potrò scordare il passato ma continuerò a vivere al massimo delle mie possibilità e delle mie volontà sapendo che al mio fianco potrò sempre trovare un appoggio fidato è con la speranza che ora si apra una nuova e bellissima fase della mia vita.




Holàààà

“Ok è con quest’ultimo capitolo possiamo considerare chiusa la nostra storia”

“Autrice mi stai dicendo che questo è l’ultimo capitolo della storia?”
“Si Emmet”
“Quindi il prossimo sarà l’epilogo?”

“Si Eddy”
“Quindi poi non torneremo più?”
“Mi dispiace ma si voi non ci sarete più”
“Ma non avevi detto che mettevi anche degli extra?”
“Non credo di riuscire a metterli, comunque con l’epilogo, che spero di postare entro due settimane, la storia verrà definita completa se poi deciderò di mettere qualche extra si vedrà”
“Capito quindi noi due dobbiamo salutare definitivamente adesso?”

“No nel prossimo capitolo saluterete con me alla fine”
“Benissimo”
“Ok ma per ora chiudiamo. Nostre care lettrici grazie per averci seguito fino alla fine di questa storia, speriamo il capitolo vi sia piaciuto e speriamo anche che commenterete”
“Scusatemi come sempre per il ritardo e ci sentiamo all’epilogo”
“Alla prossima”
“kiss”
  
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