Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: RedDisposition    04/03/2014    2 recensioni
- Hei, Demetria mi passeresti la mia penna?- mi girai e guardai Abbie, quasi mi ero dimenticata che era li -S-si- gli passai la penna, perchè ha voluto farmi sedere vicino a lei? non so, forse per prendermi in giro. è la prima persona nella mattinata che mi chiama con il mio nome e non con i stupidi soprannomi, cos'ha ? forse non sa che io sono nella zona degli "intoccabili" ? no è impossibile, del resto è l'ex capo delle chearleaders. La ammiro sin dal primo anno, non mi ha mai preso in giro ne altro, ma mi chiedo perchè sia cosi? - Hei, tu ci hai capito qualcosa di quello che sta dicendo?- mi risveglió dinuovo- Eh?- sembravo una stupida, ecco lo sapevo ora mi sputtana - hai capito qualcosa di quello che sta dicendo la prof?- mi lanció un lungo sorriso, non era come pensavo; una smorfiosa, vanitosa e prepotente. - Ehm... no- iniziò a ridere - neanche io- mi sorrise dinuovo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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(Abbie’s POV)
Siamo arrivati ieri qui a New York e già mi sembra di essere a casa. Abbiamo disfatto le valigie ieri sera, dopo esserci fatte una doccia. Siamo state fino alle 4 di notte a parlare di noi,di chi amiamo, la cosa strana è che Savanna non ha parlato di nessun ragazzo, è strano, lei è stata con molti ragazzi. Mi sono anche accorta che mentre parlavamo Demi aveva lo sguardo nel vuoto, da quando avevo scoperto che era bipolare non facevo altro che preoccuparmi per lei.
-Buongiorno- Savanna mi sorrise –io e Bridget andiamo a fare colazione, voi volete qualcosa?- io ero sveglia già da un po’, stavo pensando, a quel cavolo di diario di Demi, ero curiosa, volevo sapere cosa ci scriveva e se aveva parlato di me. Demi come al solito dormiva –quello che vuoi, abbassa la voce, Demi sta ancora dormento- la indicai e savanna la guardò –oh scusami, allora ci vediamo fra un po’- mi salutò e lei e Bridget uscirono dalla stanza. Quello era il momento giusto, dovevo prendere quel diario, tanto Demi quando dormiva non sentiva niente quindi. Non è una cosa giusta lo so, ma la mia curiosità è troppo forte per essere domata. Mi assicurai che Demi stesse dormendo quindi presi la sua borsa. Dovetti svuotarla, l’aveva nascosto bene, quindi facendo molta attenzione a rimettere le cose a posto mi sedetti sul letto di Savanna per controllare che Demi non si svegliasse. Aprii il diario e andai al giorno in cui le chiesi di sedersi accanto a me, era il 20 gennaio, lo ricordo bene.


20 gennaio

Hei ciao DD,
oggi sono andata a scuola, come sempre del resto, però oggi è stato diverso, non mi sentivo così da prima che Trenton se ne andasse. Ti ricordi di quella ragazza di cui ti parlavo sempre, la capo-cheerleader? È da quando mi sono trasferita qui che desidero che un giorno mi rivolga la parola, mi sembra una così brava ragazza. Del resto non mi ha mai giudicata, almeno spero. È diversa da tutti in questa scuola. Spesso l’ho incontrata in bagno, alcune volte sembrava stesse piangendo, le ho sempre voluto rivolgere la parola, ma non ci sono mai riuscita. Avevo paura, io sono la strana ragazza della scuola, l’asociale, la depressa. Beati loro che vivono nell’ignoranza. Comunque stavamo dicendo. Oggi sono arrivata tardi alla lezione di scienze, come al solito la prof non si ricordava di me. Sono andata a cercare un posto alla fine dell’aula e indovina un po’ chi mi ha chiesto di sedermi accanto a lei ? sii Abbie, non sapevo a che pensare, credevo mi stesse prendendo in giro, finchè non mi ha sorriso, quel sorriso mi ha riscaldato dentro, per un attimo non mi sono sentita più così vuota. Mi ha fatto sentire un uragano solo sorridendomi…


Decisi di saltare la parte che sarebbe arrivata dopo, era un po’ triste
 

…Entrammo in classe, al primo banco c’era un ragazzo, Tresh, mulatto, capelli ricci, labbra carnose e gli occhi, anche se mori, erano profondissimi. Lui però era un amico dei miei bulli.
 
Saltai anche quella parte, non mi andava proprio di leggere qualcosa su Tresh
 

…avevo un grande sonno, mi stavo per addormentare, io amo dormire. Dopo una battaglia con Abbie mi sono appisolata. Però dopo un po’ mi sono dovuta svegliare perché Abbie mi stava abbracciando per farmi svegliare. È stato il momento migliore della giornata. Ormai non calcolo più da quando qualcuno non mi abbracciava. Mi ha dato così tanto calore che mi sono sentita così forte da poter rompere un muro. Mi ha detto che vuole fare il progetto ,che ci hanno assegnato, con me. Che cosa carina. Forse ho trovato un’amica vera dopo tanto tempo no? Ora devo andare.
                                                                                                                                                                                                                Baci, Demi.


Continuai a leggere le parti che riguardavano me, più leggevo più mi veniva da sorridere. Lessi fino all’ultima volta in cui ci aveva scritto, cioè quando mi aveva rivelato di essere Bipolare.
 
Devo parlarti,
l’ho detto, Abbie sa cos’ho, mi sento più leggera, sa anche di Trenton, finalmente. È la mia migliore amica, la persona migliore che mi sia potuta capitare. Sai da quando c’è lei non mi odio più, lei non lo fa e il suo parere importa più del mio. Pian piano stiamo ricostruendo tutto. Le cicatrici si stanno cucendo e sto riprendendo peso, ma non mi importa anzi sono felice, Abbie dice che preferisce un po’ più di pancia almeno quando mi abbraccia le dò molto più calore. Dove la trovo io una come lei? Ogni giorno riesco ad andare avanti grazie a lei. Non mi interessa se in giro mi chiamano grassa e quant’altro, lei mi ha fatto capire che devo pensare con la mia testa. Non ho più bisogno di avere dei segreti, ora ho una sorella, la migliore. Scusami se non parleremo molto, ma non ho più intenzione di stare a guardare la mia vita che mi sfugge dalle mani. Ho deciso di sopravvivere.
                                                                                                                                                                                               Ci sentiamo allora, Demi.


Ora ridevo come una cogliona –Abbie porca miseria che stai facendo!- le urla di Demi mi fecero alzare la testa dal diario-io…- si alzò dal letto e me lo strappò  da mano –si chiama Diario Segreto per un motivo Abbie! E togliti quel sorriso dalla faccia- mi disse severa –davvero pensi quelle cose- le dissi quasi imbambolata –non sono cose che ti riguardano- mise a posto il diario. Mi avvicinai a lei e l’abbracciai, così forte che mi disse che stava soffocando. –siamo tornate dormiglione- Savanna irruppe nella stanza con un vassoio di prelibatezze e un sorriso stampato sulla faccia, Bridget era dietro di lei, i capelli biondi scompigliati, il pigiama con gli unicorni e le pantofole a forma di coniglio –hei che succede qui dentro?- disse la bionda –niente, su mangiamo, ho una fame- sfregai le mani come chi non vede qualcosa da mangiare da anni, mi sedetti e iniziammo a mangiare.
  
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