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Autore: totheleftandtotheright    04/03/2014    2 recensioni
In realtà non c'è molto da dire, tutti iniziano descrivendo la loro vita e la loro famiglia, se hanno un cane e bla bla bla. Io invece sono più sintetica e sarò molto esplicita: la mia vita è un disastro.
Non nel senso che mi taglio o sono orfana, niente di così drammatico, è solo che ho una vita un pochino complicata e appena penso che le cose vadano per il verso giusto, un ostacolo distrugge tutte le mie speranze di vivere una vita felice.
E questo ostacolo è la persona che ha distrutto la mia vita, incontrarlo è stato un grosso sbaglio. Ma, sinceramente, commetterei questo errore per altre mille volte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Ciao a tutte! Il mio efp è veramente scemo ahahah non funziona.
Bhè che dire, ringrazio tutte quelle che seguono la storia e spero che vi piaccia quanto piace a me scriverla!
Recensite per favore. Tengo davvero ai vostri consigli.
xoxo Elena

Incasinarsi? FATTO

Arrivai a casa e mi distesi sul divano. Mi misei le mani sulla faccia in segno di disperazione e iniziai a urlare.
Volevo urlare così forte da non sentire più i miei pensieri. Da non sentire più nulla. Ma era impossibile.
"Vaffanculo" urlai più forte che potevo. Volevo che quel vaffanculo fosse indirizzato a mia madre, a mio padre, a Styles, a tutti. Ma sopratutto a me. Ero io la più grande rovina di me stessa. Quella da cui non potevo scappare.
Una parte di me diceva che la distruzione della mia famiglia non era opera mia, ma dentro  ero convinta del contrario. Una parte di me pensava a perchè cazzo Harry mi aveva baciata, ma l' altra parte desiderava con tutto il cuore quel bacio e ne aveva urgentemente bisogno di un altro. Una parte di me voleva trasferirsi, ma una parte di me no.
Volevo riposarmi un pò prima di andare alla "rissa" fra Cody e Harry, tanto ormai sapevo che Styles non l'avrebbe mai annullata, ma prima mi connessi a facebook per tenermi aggiornata. Notai che avevo un messaggio e lo aprii.
Grace Smith.
"Perchè vuoi il mio numero?" lessi. Mi ricordai di quello che le avevo scritto stamani mattina, cioè se mi poteva dare il suo numero. Conoscendola, in questo momento sarà abbastanza confusa e spaventata. In effetti una sconosciuta che scrive mi dai il tuo numero, non è da tutti i giorni.
Ma perchè cazzo decisero di cambiare il numero lei e papà? Perchè volevano del tutto chiudere i rapporti con me e mamma? Forse avevano veramente paura e avevano timore del nostro giudizio e di affrontare le conseguenze. Bhè in effetti hanno fatto bene, perchè se avessi avuto il loro numero sarei subito scappata da loro con mia mamma.
Vidi che Grace era online,così decisi di rispondere.
Dovevo inventarmi una scusa, ma quale... Dovevo trovare un modo per arrivare a contatto con mio padre. I suoi hobby, potrei dire che ha vinto un soggiorno alla spa, oppure un sondaggio, oppure... si, il suo lavoro. Potrei chiedergli se mi da il numero di suo padre perchè voglio contattare un avvocato esperto per una causa.
Iniziai a scrivere
"Te sei la figlia di Mark Smith? L' avvocato?"  mio padre era abbastanza conosciuto in Inghilterra, per via del suo lavoro e suppongo che anche a New York abbia fatto carriera.
"Emh... si, perchè?" scrisse
"Dei miei amici americani, di New York, hanno bisogno di un avvocato per una causa importante, e volevano conttatarlo, ma non ci riescono, puoi darmi il suo numero?"
Sentivo il cuore che mi usciva dal petto e speravo che dicesse si
"Emh... mi fido di te. Va bene, ecco il numero di mio padre 3*********  (scusate ma non  voglio inventare numeri, non si sà mai ahahha)
Non ci potevo credere. Restai a fissare la chat per quelli che sembravano anni. Avevo il numero di mio padre. Finalmente potevo sentire la sua voce dopo un anno.
Presi il cellulare con le mani che tremavano, digitai il numero. Decisi di chiamare in anonimo, così non ci sarebbero stati problemi.
Pigiai il tastino verde per chiamare e portai il telefono all orecchio. Squillava. In pochi secondi realizzai con chi stavo per parlare, non potevo crederci. Ero terrorizzata. Ma come avrei iniziato il discorso? Che avrei detto? Averei pianto? Lui avrebbe risposto o avrebbe riattaccato?
Mi accorsi giusto in tempo che qualuno dall'altra parte aveva risposto
"Pronto?!" Ero parallizata e avevo la bocca aperta. Era la sua voce. Che cazzo dicevo ora? Troppi pensieri e dovetti improvvisare, facendo il gesto più istintivo che mi passò per la testa.
Attacai velocemente. Strinsi il cellulare tra le dita. Era l' unico oggetto che ora mi legava a lui. Attraverso quel telefono avevo sentito la sua voce.
Una lacrima mi scese sul volto. Mi morsi il labbro violentemente, così tanto da far uscire il sangue. Non volevo nè piangere, nè singhiozzare. Ero stanca.
Mi sdraiai sul letto e iniziai a dormire.
Mi svegliai di soprassalto. Era il campanello. Chi era la testa di cazzo che stava interrompendo il mio sonnellino?!
"Arrivo" urlai scendendo velocemente le scale, ancora addormentata, rischiando di cadere.
Aprii la porta e vidi Camila con la faccia incazzata.
"Ehi, che ci fai qui?" la salutai sorridente
"Ho vari motivi per essere venuta. Fammi entrare"
"Accomodati" dissi ironicamente scansandomi dalla porta
"Primo, quando cazzo avevi intenzione di dirmi che stasera non saremmo andate in discotea, ma ad una rissa, tra Harry e Cody?" domandò mettendosi a sedere sul divano
Cercai di rispondere ma continuò alterata
"Secondo, come mai Harry e Cody faranno a botte. Terzo, come mai oggi eri a casa di Harry?" chiese infine con un pò di tristezza nella voce.
"Ok, allora. Volevo chiamarti per dirti che stasera sarei voluta andare alla rissa, però se non vuoi non andiamo" dissi con fare preoccupato
"Bhè in realtà non ho molta voglia di andare..." rispose sinceramente
"Perfetto. Non andiamo. Discoteca a gogo" dissi iniziando a muovere le mani come si fa in quest'ultimo luogo
"Ehi, ma se te vuoi andare, andiamo" disse
"Cosa? Perchè dovrei voler andare a quella stupida rissa?"
"Mh..." iniziò osservandomi
"Perchè faranno a botte?" continuò accennando un sorrisetto
"Bho. Perchè dovrei saperlo?" chiesi mordendomi il labbro
"Fanno a botte per colpa tua?"
"Cosa? No. Perchè dovrebbero?" risposi alzando la voce
"Bene. Allora non andiamo" disse sorridendo con aria di sfida. Cosa? Non andiamo? Sei impazzita? Andiamo, leggi tra le righe. Non vedi che sto mentendo e che devo assolutamente andare a quella rissa?
"Perfetto" ammisi, non notando in lei alcun cambiamento
"Sei preoccupata per Harry?" domandò dolcemente. Che fare? Confidarmi con lei su tutto? Su quello che credevo di provare su Harry e sul viaggio?
"Perchè dovrei?" non le avrei mai raccontato tutto, anche se è la mia migliore amica
"Oggi eri a casa di Harry e pensavo che foste diventati intimi" continuò
"No" risposi con freddezza nella voce  "Se Styles finisce all'ospedale cazzi suoi" accennai un sorriso per non farla preoccupare
"Emily. Ti conosco. Anche se non usi le parole, io ho capito tutto. Noi andremo alla rissa" disse con fare da mamma tenendomi la mano
"Grazie" sussurrai abbracciandola
"Su, vai a vestirti che manca poco al grande evento" sorrise alzandosi
"Come manca poco? Che ore sono?" chiesi sorpresa
"Le otto e mezzo. Hai solo due ore per cenare, fare la doccia e prepararti" annunciò ridendo
"Che? Ok, vai via mi devo preparare!" dissi iniziando a spingerla
"Ah, e se non ti importa perchè ti fai bella?" domandò in modo ironico
"Sparisci" dissi in modo acido scoppiando in una risata
"Mi stai cacciando? Bella amica. Ci vediamo a un' quarto alle undici" mi salutò uscendo
Chiusi la porta alle mie spalle e mi poggiai a essa sospirando e sorridendo come un'ebete. Sinceramente non sò il motivo, ma il pensiero di vedere Styles dopo il nostro bacio mi elettrizzava. Sembravo come una ragazzina al suo primo appuntamento. Solo che non era un appuntamento e se lo fosse stato sarebbe stato un pò strano, come primo appuntamento una rissa.
Andai a fare la doccia, passando più volte bagno schiuma, shampoo e balsamo. Ci misi poco per i miei standard, solo mezz'ora.
Decisi di cenare con addosso l accappatoio, così avrei mangiato e avrei impiegato tutto il tempo a disposizone per vestirmi.
Mi feci una semplice pasta al pomodoro, nulla di speciale.
Erano solo le 21.30 quando tornai in camera per prepararmi. Dopo essermi asciugata i capelli mi accorsi che il momento tragico era arrivato. Cosa indossare. Allora... non volevo essere troppo elegante, ma neanche troppo sportiva. Così scelsi dei pantaloni, lunghi, neri a vita alta e sopra un top bianco e una giacchettina nera. Non volevo i tacchi, così mi misi le vans nere, sarei stata più comoda.
Mi truccai leggermente.  Iliner e lucidalabbra. Ero pronta.
Presi il cellulare per guardare whats app e notai che avevo sei chiamate senza risposta. Due da mia madre e quattro da Harry. Wow, mia madre si era degnata di chiamare. Avevamo parlato solo tre volte da quando era partita, e ormai era via da molto. La richiamai velocemente e tutto quello che riuscì a dirmi fu: "Torno tra due giorni".
Mentre non avevo la minima idea perchè Styles avesse chiamato. Non avevo voglia di parlare con lui, ma volevo sapere il motivo delle sue insistenti telefonate, quando mi accorsi che avevo un messaggio non letto
"Andrà tutto bene, tranquilla" sorrisi, e non poco. Picchiettai più volte sullo schermo del telefono per decidere a cosa rispndere e se rispondere, ma decisi di farlo.
"Tranquillissima"
Non passarono neanche tre minuti che il mio cellulare si illuminò e apparse il suo nome
"Emh... pronto?" iniziai
"Ehi, ciao" rispose. Dal tono della sua voce potevo chiaramente capire che stava sorridendo
"Hai chiamato perchè...?"
"Stasera ci sarai vero? Se non ci sei te, con chi mi divertirò dopo?" rispose malizioso
"Mh... conoscendoti con chiunque non abbia un uccello tra le gambe" risposi pungente. Bhè non c'è da dimenticarsi che lui è comunque uno stronzo che non potrà mai innamorarsi
"Ehi che ti prende?" domandò. Mi sembrava che nella sua voce ci fosse un pizzico di tristezza e sorpresa
"Sono solo oggettiva. Dico quello che pensano tutti"
"E lo pensi anche te?" disse dopo pochi secondi. Ma perchè mi stavo comportando così? Perchè tutto d' un tratto lo odiavo di nuovo? Forse avevo deciso di dare retta alla parte di me che diceva che Styles era un'errore?
"Si, Harry. Lo penso anche io. Ma che ti importa, scusa?" chiesi alterata
"Mh.. non lo so, forse mi importa perchè non mi faccio insultare da una come te" disse incazzato
"Una come, scusa?"
"Lascia stare" chiuse la chiamata freddolosamente
Forse avevo sbagliato a comportarmi così. Forse non dovevo essere così fredda. Infondo ci eravamo baciati molto intensamente poche ore prima e... diciamo che, si, mi era piaciuto.
Lo richiamai più volte, ma non rispondeva. Non volevo chiedergli scusa, volevo solo chiarire. Che avevo fatto di male? Avevo solo detto la verità. Cioè è quello che penso anche io, giusto? Penso che lui sia un senza cuore? Si, lo penso. E allora perchè voglio chiamarlo e sentire la sua voce? Stasera sarei comunque andata e avrei cercato di chiarire con lui.
Finii di prepararmi giusto in tempo per andare ad aprire la porta e ritrovare Camila, Melody, Lauren, Niall e Liam.
"Ehi c'è una festa?" chiesi ridendo, chiudendo la porta alle mie spalle
"Bhè abbiamo pensato di andare tutti insieme" rispose Liam
"Ma siamo in sei" dissi sorpresa
"Io prendo in braccio Camila" rispose Niall sorridendo come un'ebete. Mi voltai verso Camila che aveva la faccia che le stava andando in fiamme. Aspetta un momento... Niall e Camila? Allora forse si era dimenticata di Harry. Cazzo, Emily che ti importa?
Partimmo. Io ero davanti con Liam e gli altri erano dietro. Per tutto il tragitto non fecero altro che ridere e fare battutine. Io ero occupata a mordicchiarmi le unghie e a pensare e pensare.
Ero stressata e preoccupata e quando Liam se ne accorse posò la sua mano sulla mia e mi sorrise dolcemente. Ma ovviamente il suo gento non mi tranquillizzò perchè sapevo che Harry sarebbe finito molto male.
Non mi accorsi neanche che Liam stava parcheggiando e che eravamo arrivati.
Quando arrivammo nel luogo preestabilito, vidi Harry insieme a Zayn e Louis che parlavano e ridevano e intorno altre persone che facevano lo stesso. Aspettavano Cody che non era ancora arrivato ed io speravo che non arrivasse.
Ci dirigemmo verso Styles, il quale non mi degnò neanche di uno sguardo. Parlammo per quasi dieci minuti. Non io, gli altri, io ero troppo occupata a morire di ansia.
Sentimmo degli schiamazzi e poi il silenzio. Harry si voltò ridendo e notò subito la figura di Cody. Delle persone parlavano e ridevano mentre Styles e Cody si preparavano.
Sentii degli occhi puntati addosso e vidi Cody venire verso la mia parte
"Sei venuta" sorrise dolcemente
"Per favore non fate nulla" supplicai
"Cucciola, sei carina a preoccuparti per me, ma vedrai che lo ridurrò ben bene" disse strafottente accarezzandomi la guancia
"Io... io..." balbettai. Ma non ebbi il tempo di formulare una frase di senso compiuto che Cody mi afferrò e mi baciò "violentemente", stringendomi sempre di più.
Il mio cervello voleva reagire, ma qualcuno lo fece al posto mio
"Vieni amico, divertiamoci" sentii dire da Harry in modo incazzato, mentre staccava Cody dal mio corpo e gli tirava il primo pugno.
Ero rimasta senza respiro e avevo la mente offuscata. Ma mi resi conto che Niall mi trascinò indietro perchè si sarebbe svolta la rissa.
Sentivo degli incoraggiamenti per Harry e per Cody, ma fu troppo tardi quendo Cody reagì e tirò un pugno dritto nella mascella di Harry.
"No" sussurrai emettendo un gemito di disapprovazione. Negli occhi di Harry potevo vedere la rabbia e il disprezzo. Styles si difese bene, ma anche Cody non tardò con calci e pugni. Ma la cosa che mi fece soffrire di più fu il pugno che Cody tirò dritto nel labbro di Harry, provocando così tanto sangue da bagnare la sua maglietta.
Ma con quel gento Harry perse il controllo e infatti dopo aver tirato una serie di pugni sulla faccia e sul corpo di Cody, quest' ultimo cadde a terra sfinito.
Ero veramente dispiaciuta per Cody, ma dopo tutto, era lui che voleva fare a botte e inoltre il bacio che mi diede all inizio non migliorò le cose. é come se Styles fosse geloso di me.
Credevo che la rissa fosse finita, insomma Cody era steso a terra quasi privo di sensi, ma proprio mentre stavo iniziado a rilassarmi, Harry si mise a cavalcioni sopra di lui, tirando prima un pungo e poi un altro. Che voleva fare? Ucciderlo? Fargli perdere i sensi? Sentivo il dovere di agire. Infin dei conti Cody è una persona.
Vedevo sangue e rabbia. Non potevano continuare. Cody era steso a terra e probabilmente aveva un naso e qualche costola rotta. Styles aveva solamente un pò di sangue sulla maglietta e molto sulla bocca e un taglio proprio sopra il sopracciglio, ma comunque era in codizioni migliori rispetto a quelle di Cody.
Dovevo intervenire. Perchè sentivo le lacrime scendere e non avrei resistito molto a quel massacro. Strattonai il braccio di Niall e corsi verso di Harry.
"Basta. Harry smettila" urlai tirando la sua maglietta con forza
Non si era mosso di un centimetro. Altri pugni e Cody avrebbe potuto non svegliarsi più
"Perfavore smettila" urlai piangendo in preda al panico. Non si fermò. Ansi, mi sembrò che la mia reazione peggiorasse la situazione.
"Smettila. Lo ucciderai" lo spinsi. Un altro pugno e Cody avrebbe perso conoscenze per un pò o peggio.
"Ti prego fallo per me" sussurrai accasciandomi a terra piangendo. Harry aveva caricato il pungo, quando si fermò di colpo per qualche secondo.  Abbassò il braccio, rilassandolo. Si alzò in piadi, mi guardò e poi andò via incazzato, facendosi spazio tra la gente.
Sentii il rumore  di amulanze e di sirene della polizia. Mi alzai in preda al panico. Non volevo lasciare Cody lì. Ma una ragazza con gli occhi lucidi si avvicinò a lui e mi fece segno di andare via.
Corsi via. Volevo trovare Harry. Vidi un'ombra voltare in un vialetto buio e sperai con tutto il cuore che quello fosse lui. Vidi la sua sagoma: capelli ricci e camminata incazzata
"Harry" dissi avicinandomi
"Che cazzo vuoi?" chiese voltandosi infastidito
Ero senza parole. Che cosa volevo? Non sapevo come continuare la frase
"Come...come stai?" balbettai
"Davvero vuoi sapere come sto?" chiese incazzato
Annuii timidamente
"Benissimo" rispose sarcastico
"Perdi molto sangue" dissi avvicinandomi  "Lascia che..." aggiunsi cercando di toccare la sua ferita ma si allontanò
"Che c'è ora non posso neanche toccarti?" chiesi acida
"Scegli te. Per toccarmi devi venire a letto con me. Tanto ormai sei abituata ad andare con tutti, no?" disse pungente
Sentivo la rabbia salire. Mi aveva appena dato della troia. Mi avvicinai a lui e iniziai a tirargli una serie di schiaffi su tutto il corpo
"Io non sono una troia, stronzo" urlai continuando con gli schiaffi. Ma d' un tratto le mani di Harry bloccarono i miei polsi, portando le mie braccia dietro il corpo.
"A me sembra che se oggi pomeriggio non ci fossimo fermati, saresti finita nel mio letto" sussurrò ridendo
"Io non sono una delle tue troie, capito?" dissi più incazzata che mai muovendomi per liberarmi dalla sua stretta
"E allora perchè mi hai baciato?" sussurrò non capendo
Non risposi. Anche perchè non avrei saputo cosa rispondere
"Ammettilo Emily. Vuoi un altro mio bacio eh?" chiese avvicinandosi e prendendomi per i fianchi, liberando i miei polsi
Ero pietrificata. Il mio cervello urlava "Emily, va via da lui. Allontanati", ma le mie gambe non rispondevano ai comandi
Stava per farlo. Stava per posare un'altra volta le sue labbra sulle mie.
Ma prima che fosse troppo tardi, spostai di poco la testa di lato
"Sei comunque uno stronzo" lo guardai in faccia. Aveva ancora gli occhi chiusi e le labbra socchiuse, abbassò la testa in segno di disapprovazione
"Dovresti andare a casa. Stai perdendo molto sangue" dissi seria e incazzata e con un' espressione neutra, che non esprimeva alcun sentimento o pensiero
"Si" sussurrò leggermente
Si allontanò dal mio corpo e poi si voltò per tornare a casa. Anche se in quel momento desideravo che tornasse indietro. Ma in fin dei conti mi aveva dato della troia. Mi voltai e tornai al punto della rissa, dove però non vidi nessuno. Erano andati tutti via. E ora io come tornavo a casa nel bel mezzo della notte?
Ero un pò impaurita. Non si sa mai cosa può capitare nella notte.
Iniziai a camminare in una strada che mi sembrava familiare. Non passava neanche una macchina, quando ad un tratto sentii un rumore che sembrava seguirmi. Mi voltai e vidi una range rover nera che si fiancheggiò di lato a me e uno specchietto abbassarsi
"Sali" disse Harry freddo
"No" protestai. Non ero il suo cane, anche se un passaggio mi avrebebe fatto comodo
"Liam mi ha detto di portarti a casa, quindi sali" continuò seguendomi con la macchina mentre camminavo
"No tranquillo non vorrei obbligarti. E poi non si sà mai, potresti non resistere e saltarmi addosso" risposi incazzata.
"Emily, sali o dovrò prenderti con la forza"
"Io non mi muovo di qui" ammisi continuando la mia strada. Sentii il suo respiro profondo e poi la macchina fermarsi di colpo e un sportello sbattere
"Andiamo" disse prima di alzarmi di peso
"No, no, mettimi giù" urlai tirando botte sulla sua schiena
"Non urlare o sembrerà che ti stia rapendo"
"Lasciami" urlai prima che mi mettesse a sedere sul posto del passeggero
Mi fermai di colpo. La sua ferita stava peggiorando.
"Harry la tua ferita è messa male"  dissi sfiorandola
"Sopravviverò"
"Dovresti andare al pronto soccorso" aggiunsi preoccupata. Ero seduta, mentre lui era in piedi, con mezzo busto nella macchina e dalla mia angolazione si poteva vedere che la ferita era peggiorata.
"Non è nulla di grave"
"Bhè almeno fatti medicare da tua mamma" dissi preoccupata
"Mia mamma non è a casa" rispose guardandomi
"Bhè... allora..." iniziai
"Finito?" mi interruppe
"No" protestai "Guarda che lo faccio per te, eh. A me non me ne frega un emerita sega. Ma se poi finisci male, cazzi tuoi. Potresti anche morire, a me non mi importerebbe nulla, perchè avrei la coscienza pulita" continuai incazzata
"Emily sta zitta" aggiunse guardandomi negli occhi
 "Non sei il mio capo e non puoi decidere quando e come devo parlare, io parlo quanto voglio, capito? E poi...."
Non feci in tempo a finire la mia romanzina, che delle labbra si posarono sulle mie, delle mani tenevano strette la mia testa ed accarezzavano i miei capelli e una lingua chiedeva accesso alla mia bocca.
Mi stava baciando, un'altra volta. All inizio era un bacio rude, ma poi si addolcì e le mie mani si posarono sulla sua schiena.
Ci separammo dopo quasi un minuto. Mi guardò negli occhi, sorrise e disse
"Sta zitta, perchè sei particolarmente sexy quando sei incazzata"

 

  
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