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Autore: Nothing_    05/03/2014    3 recensioni
Questa è la mia prima Dramione, la trama principale è basata sulla mia storia, e dal titolo un po' si capisce "Sai di amarla solo quando la lasci andare". Ma dato che sono noiosa aggiungerò molti più dettagli e colpi di scena. Ah, non so come andrà a finire, potrebbe finire bene o male. Davvero non lo so, spero bene..
Soo, hope you enjoy.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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La gioia di un momento.

Non senti che
Tremo mentre canto,
Nascondo 
Questa stupida allegria
Quando mi guardi..

Non senti che
Tremo mentre canto,
è il sengo
Di un estate che
Vorrei potesse non finire mai.. 

Estate - Negramaro.



 

 

 

E la stava baciando, Draco Malfoy stava baciando Hermione Granger, ed era un bacio maledettamente bello. Come lui, bello e dannato. Ma doveva staccarsi, quello.. quello non era giusto! Lei amava Ron, non poteva lasciarsi trascinare così, non poteva, ma non si decideva a staccarsi da quelle labbra, quelle labbra che a vederle sembrano di pietra ma che sono così morbide, quelle braccia che piano l’avvolgevano e la facevano sentire protetta.. Magari, magari poteva farlo, non avrebbe fatto del male a nessuno infondo..
Draco si staccò lentamente dalle sue braccia e la guardò intensamente negli occhi, Hermione fece lo stesso, ma se Draco sembrava perfettamente calmo lei era la reincarnazione dell’agitazione.. Doveva scappare da lui, e subito.
Corse verso la porta che, finalmente, era apparsa, corse per i corridoi del settimo piano fino alla sua sala comune, pronunciò la parola d’ordine in fretta e furia e si fiondò in camera sua evitando accuratamente di incontrare qualcuno dei suoi amici, sicuramente non l’avrebbero lasciata andare vendendo com’era sconvolta, ma lei non poteva correre il rischio di farsi vedere così da qualcuno.. Solo Ginny avrebbe potuto aiutarla.
“Ginny!”
Per fortuna l’amica era già in camera, si fiondò nelle sue braccia e scoppiò a piangere, non sapeva perché lo stava facendo, infondo non c’era bisogno di piangere per un semplice bacio.. eppure, non ne poté fare a meno.
“Hermione, tesoro, cos’è successo?”
Ginny l’accarezzava piano i capelli, cercando in qualche modo di calmare i singhiozzi dell’amica.
“Oh, Ginny, ho fatto una cazzata.”
“wow, la Caposcuola Granger che dice una parolaccia, dev’è essere successo qualcosa di terribile.. Se è ancora colpa di mio fratello io giuro che.. che lo crucio!”
Hermione non poté trattenere una risatina, si staccò lentamente dall’amica e si asciugò le lacrime con le mani..
“Nono, Ron non c’entra niente.”
“E allora che diamine succede?!”
Ginny sembrava esasperata, e preoccupata, odiava quando non si arrivava subito al sodo ed Hermione lo sapeva, ma a quanto pare le parole ‘Draco Malfoy mi ha baciata’ non riuscivano ad uscire dalle sue labbra..
“Ecco.. Meglio se ti racconto dall’inizio.”
E così fece, gli raccontò tutto, gli disse di come aveva intrappolato Draco e lei nella stanza delle necessità e di come l’aveva quasi costretto a dirgli cos’era successo la sera prima.. Gli raccontò anche che ora ricordava e che aveva visto Ron e Lavanda abbastanza intimi, e infine, gli disse di come Draco l’aveva baciata, e di come quel bacio fosse stato il migliore della sua vita.
“Ommiomerlino, questa è assolutamente la cosa più assurda che io abbia mai sentito. Cioè, stiamo parlando dello stesso Draco Malfoy di sempre no?! Che odia tutto e tutti tranne le sue puttanelle purosangue e che si crede superiore a chiunque?”
Hermione si irritò un po’ a quelle parole, aveva imparato a conoscere Draco meglio degli anni precedenti, e sapeva che infondo non si credeva tanto superiore a tutti, anzi, aveva un autostima pessima in quel momento.
“Gin, Draco non è così egocentrico come lo dipingi..”
“Oddio Herm, lo stai davvero difendendo?! Non è che ti stai innamorando di quello vero?”
Innamorarsi di Malfoy? Era un’idea che non aveva preso in considerazione, solo perché era ancora fermamente convinta di essere innamorata di Ron. Ma ora.. beh, poteva succedere no? E se succedesse, che male ci sarebbe?
Hermione era più confusa che mai, non riusciva a capire cosa gli stesse passando per la testa, aveva decisamente bisogno di una dormita.
“Gin, non mi innamorerò di Malfoy, ma ora sono davvero stanca.. Buonanotte.”
E andò a rifugiarsi sotto le coperte calde del suo letto, quanto amava dormire.. Era l’unico modo per fuggire davvero da tutti i suoi problemi, e lei era stanca, stanca di pensare, stanca di sentire, stanca di vedere. Preferì abbandonarsi alle braccia di Morfeo e non esiste per qualche ora, non troppe, quelle che bastano, tipo per sempre..

Draco Malfoy era incazzato, quella maledetta mezzosangue l’aveva lasciato da solo nella stanza delle necessità a fissare il vuoto. Avrebbe dovuto dire qualcosa, fare qualcosa, pure uno schiaffo sarebbe stato meglio, ma vederla scappare così, insomma, non aveva mica la lebbra. Comunque preferì non seguirla e decise di tornarsene nel suo dormitorio, non avrebbe mai continuato la ronda, già in due era una tortura, figuriamoci in uno.
Entrato nella sua camera, ovviamente, trovò Blasie Zabini sul suo letto.
“Malfoy.”
“Zabini.”
Ormai era un abitudine vederlo lì, ed era stanco di ricordargli ogni volta che quella era la stanza del Caposcuola Malfoy, e non del coglione Zabini. Decise che era meglio farsi una doccia, magari quando sarebbe uscito avrebbe trovato il suo letto magicamente vuoto, si avviò verso la porta del bagno e poco prima di aprirla Zabini decise che quel breve saluto non gli bastava..
“Com’è andata la ronda?”
Malfoy entrò nel bagno sbattendo la porta, maledetto Zabini, doveva sempre interferire, ma farsi i cazzi suoi mai eh? Tipico degli Italiani, sempre impiccioni. Dall’altra parte della porta Zabini ghignava guardando il soffitto, quella sera si sarebbe divertito a torturare Draco..

Appena uscito dal bagno Zabini insistette nel chiedergli com’era andata la ronda, e Draco, a brucia pelo, gli disse.
“Ho baciato la Granger.”
Quello sicuramente non se lo aspettava, e infatti la bocca di Zabini si spalancò in una grande O. E finalmente, quel ragazzo sembrava impossibile da stupire.
“Co-come prego?”
“Hai sentito bene.”
“E perché l’hai fatto?!”
“Mi andava.”
“Oh certo, perché ti andava, prima neghi quando dico che hai una cotta per la Granger, poi la baci e lo dici come se fosse la cosa più normale del mondo.”
Draco si stava contorcendo dalle risate, vedere Zabini così sconvolto era un privilegio che pochi avevano, e lui era decisamente fortunato, anche se sembrava che Blasie gli avrebbe scagliato una Avada Kedavra da lì a pochi minuti.. Ma, sfortunatamente per Draco, lui sapeva come colpire per avere le sue vendette.
“E quindi, lei che ha fatto? Ti ha schiaffeggiato e ti ha urlato contro il suo amore per Weasley?”
Draco si rabbuiò, in un certo senso è stato peggio, che bisogno c’era di scappare?!
“è scappata.”
Blasie scoppiò a ridere, senza pudore o un minimo di compassione, quel bastardo.
“Zabini vaffanculo. Anzi no, va dove cazzo ti pare ma esci dalla mia stanza.”
Era palesemente irritato e avrebbe preferito dormire invece di essere costretto a guardare quella faccia da pugni, così spinse malamente Zabini fuori dalla stanza e chiuse la porta a chiave, si infilò nel suo letto e si addormentò, fingendo di non esistere per qualche ora.


La mattina dopo Hermione si svegliò più stanca della sera prima, nonostante tutta la voglia che aveva di dormire non riuscì quasi a chiudere occhio.. quel bacio la stava tormentando, rivedeva in continuazione la scenda di Draco che si fiondava sulle sue labbra ancora e ancora e ancora.. Stava impazzendo.
Varcando la soglia della sala Grande si imbatté nel Caposcuola Goldstein, proprio il ragazzo che gli serviva.
“Ehy, Anthony, proprio te cercavo”
“Hermione, buongiorno”
Goldstein le sorrise radioso, quel ragazzo era sempre  felice, al contrario di lei che aveva sempre un’aria afflitta e stanca.
“Senti.. questa settimana non è che puoi sostituirmi nelle ronde con Malfoy? La McGranitt mi ha affidato delle cose da fare proprio in quelle sere..”
Lui la guardò sospettoso.. non ci credeva tanto ma se la Granger voleva evitare le ronde con Malfoy sicuramente aveva un buon motivo, quindi gli disse che non c’era nessun problema e che se ne sarebbe occupato lui, Hermione lo ringraziò con un sorriso a 32 denti e andò a sedersi al tavolo della sua casa aspettando che Ginny si decidesse a scendere.

Passarono tre giorni e le ore di lezione sembrarono volare, lei evitava Malfoy e Malfoy evitava lei, ma entrambi sapevano che non avrebbero potuto continuare così per sempre..
Quel giovedì mattina Hermione era più rilassata che mai, la McGranitt aveva avuto dei problemi con una classe del primo anno ed aveva sospeso le sue ore di lezione per quella giornata, così lei si ritrovava ad avere 3 ore vuote, una di erbologia e un’altra di rune. Non c’era niente che avrebbe potuto rovinare quella giornata.. O almeno così credeva.
Si stava rilassando sotto un albero in riva al lago nero quando sentì una voce squillante ridacchiare, si girò e vide Ron e Lavanda appoggiati contro un albero che si baciavano.. E non uno dei baci più casti.
Iniziarono a pizzicarle gli occhi, perché vederlo con lei gli doveva fare sempre quest’effetto? Si odiava per essere così fragile e vulnerabile, lei aveva aiutato Harry a sconfiggere il più grande mago oscuro di tutti i tempi, non poteva stare così per un ragazzo..
“Weasley, perché tu e la tua ochetta non andate a scambiarvi smancerie dentro, sai.. è un luogo pubblico e non vorrei vomitare.”
“Attento a come parli furetto.”
“Altrimenti?”
Hermione non riusciva a vedere cosa stessero facendo, ma riusciva benissimo a distinguere quelle voci e non capiva perché Malfoy volesse che Ron e Lavanda se ne andassero da lì, lei comunque cercò in tutti i modi di non farsi vedere.
“Suvvia Ron-Ron, andiamo dentro.”
Non sapeva se Ron l’avesse seguita dentro, ma dato che nessuno parlava pensava di essere finalmente sola, ma si sbagliava, pochi secondi dopo infatti sentì dei passi avvicinarsi piano a lei, con il cuore a mille cercò di trattenere le lacrime che non vedevano l’ora di uscire e prese un bel respiro per sembrare non presentabile ma almeno decente.
“Se ne sono andati, ora puoi piangere tutte le lacrime che vuoi.”
Ma non lo fece, non voleva piangere di nuovo davanti a lui per Ron, non dopo quel bacio..
“Malfoy, grazie.”
Lui annui, fissando un punto indeterminato nel lago nero, poi, come accortosi di essere in ritardo per qualche appuntamento, si fiondò dentro al castello lasciando Hermione da sola a fissare il cielo.


I giorni passarono e il weekend arrivò molto velocemente, quella sera avrebbe dovuto fare la ronda con la Mezzosangue ma molto probabilmente si sarebbe ritrovato ancora una volta Goldstein al suo posto. Con un sospiro di rassegnazione si alzò dal suo letto ed uscì dalla camera.. Percorse il corridoio fino alla sala Comune, varcò l’uscita e rimase paralizzato alla vista della Granger, ma non lasciò trapelare il suo stupore e nemmeno quel briciolo di felicità che gli fece vederla lì, represse quel sorriso che tanto premeva per uscire e la oltrepasso con occhi bassi, Hermione lo seguì per 2 piani interi, fino a quando non arrivarono fuori al bagno dei prefetti..
“Malfoy..”
“Mh?”
“Dobbiamo parlare.”
Si fermò di scatto, continuando a dare le spalle alla ragazza, sapeva già di cosa avrebbe voluto parlare e sapeva che avrebbe dovuto guardarla, ma essere coraggiosi era una virtù dei Grifondoro, non dei Serpeverde, e lui era una serpe fino al midollo.
“Perché mi hai baciata l’altra volta?”
Draco si girò, lentamente, e vide la Granger avvicinarsi sempre di più, ma doveva darle una risposta o l’avrebbe schiantato.
“Perché mi andava.”
Che risposta del cazzo però, ma lui non era mai stato bravo a dire la verità.. che poi, qual’era la verità? Non lo sapeva nemmeno lui perché l’aveva fatto, era stato preso dal momento e.. non aveva potuto farne a meno.
Intanto la Granger si avvicinava sempre di più.. Draco iniziava a spaventarsi, cosa diavolo voleva fare?!
“Sai Draco, a me va ora.”
Sussurrò queste parole a pochi millimetri dalle labbra di Draco, lo disse con così tanta intensità e con così tanto desiderio che non poté fare a meno di coprire quella breve distanza e assaggiare di nuovo quelle labbra così morbide e vellutate.. In quell’attimo il tempo sembrò fermarsi, esistevano solo loro e quel bacio. Un’eternità in un secondo. L’infinito della gioia che mai finirà. La dolcezza di un bacio che non sa di essere amore. E se un paradiso esiste, decisamente erano le sue labbra. 




Spazio autrice: Salveeeee, non uccidetemi! c.c mi dispiace tantissimo di aver pubblicato con così tanto ritardo ma davvero non ho avuto tempo, sempre colpa della scuola :c
Ora ignorando le mie più sincere scuse, fatemi sapere cosa ne pensate e ditemi se trovate qualche errore. Grazie a chiunque leggerà. <3

  
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