Kili e
Tauriel
Capitolo 26: La battaglia finale
Ormai la
battaglia sta terminando, abbatto con facilità i pochi Orchi
che mi circondano.
A pochi metri da
me Kili e Thorin combattono ferocemente contro Azog, i loro volti
sporchi,
incrostati di sangue e illuminati dal nuovo sole sono dominati dalla
rabbia e
da un dolore profondo, i loro bellissimi ma opposti occhi sembrano
riflettere la stessa immensa pazzia.
I colpi delle
spade naniche contro quella dell’orco risuonano
nell’aria sovrastando qualunque
altro rumore e creando una sinfonia carica di odio e potenza.
Sono visibili i
possenti muscoli dei Nani sotto le armature, sono tesi e gonfi dallo
sforzo e
dal dolore, i loro capelli intrisi di sudore.
La lotta continua
ferocemente senza che i tre combattenti cedano alla forza del proprio
avversario; Azog sferra colpi potenti e lenti a Kili e Thorin che
agilmente li evitano e a loro volta sferrano colpi possenti.
Tutto intorno a
loro sembra essersi fermato: ogni soldato, il vento, gli animali,
perfino il
sole sembra aver sospeso la sua ascesa nel cielo per ammirale quello
scontro
brutale.
Guardo
attentamente quel cozzare di spade senza battere ciglio per paura di
perdere qualche mossa e rivedere
poi i due Nani a terra; sento il cuore battere forte contro il petto
come se lo
stesse per sfondare.
Nessuno
interviene in aiuto dei Nani come se sapessero di non poter far nulla;
nessuno
può fare qualcosa, quella è la loro battaglia.
Le mosse sembrano
susseguirsi a rallentatore, sembrano durare
un’eternità.
Colpo dopo colpo
i tre nemici si spostano formando una danza rozza ma affascinante;
girano su
loro stessi, si abbassano, muovono agilmente le gambe e le braccia.
Mi soffermo su
Kili, è così giovane ma adesso appare invecchiato
di qualche anno: il bel volto
deformato dallo sforzo e dal dolore, i muscoli più grossi e
i profondi occhi
accecati dall’ira.
Si muove
agilmente tra i colpi inflitti e quelli ricevuti dimostrando grandi
doti nel
combattimento e agevolezza con la spada.
E’ diverso dal Nano
che ho conosciuto, un Nano sempre allegro e scherzoso pronto a farmi
sorridere
in ogni momento, un Nano intelligente e profondo.
Ora tutto ciò è
coperto da una rabbia inimmaginabile e da una voglia sfrenata di
vendetta.
La battaglia
continua imperterrita incantando ogni essere viventi attorno ad essa,
il
silenzio domina interrotto solo dal rumore delle lame in contatto.
In Nani incominciano
a perdere terreno e la fatica compare sui loro lividi volti; Azog
invece avanza
instancabile.
Improvvisamente l'Orco si inferocisce solo su
Thorn facendolo arretrare e perdere la spada, Kili
si precipita in aiuto del suo re e intraprende una furiosa lotta contro
il
Profanatore mettendolo inizialmente in grossa difficoltà.
Il Nano Alto
riesce a far allontanare l’Orco Pallido da Thorin che
recupera la
spada e correre in aiuto del nipote.
La lotta riprende
ancora più crudelmente di prima, i tre nemici si feriscono
in continuazione
indebolendo i corpi già stremati dalla fatica.
Azog
improvvisamente si scaglia nuovamente su Thorin ma Kili, proprio come
il fratello prima di
lui, in interpone tra i due corpi, il resto accade in una frazione di
secondi.
La sporca lama
dell’orco trapassa lo stomaco del bel Nano, il sangue rosso
inizia a sgorgare all’infinito.
Il nobile viso di
Kili e quello dannato del Profanatore si trovano a un centimetro di
distanza; gli
occhi sgranati del nano fissano con coraggio quelli mligni e
neri dell’Orco;
sul volto dell’Orco un ghigno malefico, sul volto del Nano
un’espressione di
dolore.
Il Profanatore assassino
estrae la spade dal corpo straziato di Kili facendolo cadere a terra
percosso
da forti scossoni.
Thorin prima straziato dal dolore guarda
il nipote morente e poi si scaglia conto l’assassino
iniziando la lotta più feroce che avesse mai intrapreso.
Sono immobile,
non riesco a muovermi; lo stupore e l’incredulità
impediscono alle mie gambe di
avanzare verso il corpo di Kili.
-No,
No! Non è
possibile, non voglio crederci, questo è un incubo!-
Dentro di me
scoppiano miriadi di sentimenti: incredulità, sorpresa,
dolore, odio, paura …
Sullo sfondo
sento i rumori della battaglia in corsa, ma ormai più niente
sembra avere
importanza, tutto sparisce e rimaniamo solo io e Kili distanti pochi
metri l’uno
dall’altra.
Cerco di avanzare
ma non ci riesco, sento le gambe pesanti e prive di ogni muscolo.
Continua a
fissare quel corpo straziato e morente con occhi sgranati, bocca
semiaperta,
non riesco nemmeno a versare lacrime.
Il viso
sorridente del Nano mi appare davanti agli occhi causando ancora
più dolore,
finalmente le lacrime abbandonano i miei occhi per bagnarmi le rosee
guance.
Le gambe riacquistano sensibilità e di scatto mi precipito verso Kili.
ANGOLO DELL' AUTRICE:
Buona sera a tutti, da qui in avanti iniziano i capitoli più difficili da me, il finale sta giungendo e come tutti sapete non è dei più felici.
Vi chiedo quindi pietà perchè non sono sicura di riuscire a esprimere del tutto quello che provo e soprattutto quello che prova Tauriel.
Aspetto quindi vostri commenti per capire se sto scrivendo in modo giusto e comprensibile e magari per qualche consiglio.
Grazie a tutti! :)
Anna